๐๐ฅ๐ข๐ฏ๐๐ซ ๐ ๐ข๐ญ๐ณ๐ ๐๐ซ๐๐ฅ๐ ๐๐ฅ๐๐ ๐ : โโ ๐๐ก๐ ๐๐จ๐จ๐ ๐๐จ๐ฒ โ
๐๐๐ฐ ๐๐จ๐ซ๐ค , ๐๐๐ฐ ๐๐จ๐ซ๐ค !
๐๐จ๐ญ๐๐ฅ ๐๐จ๐ฌ๐ญ๐ฎ๐ฆ๐๐ซ'๐ฌ ๐๐จ๐ซ๐ฆ
๐๐๐ฆ๐: ๐๐๐๐ฃ๐๐ ๐น๐๐ก๐ง๐๐๐๐๐๐
๐๐ฎ๐ซ๐ง๐๐ฆ๐: ๐ถ๐๐๐๐
๐๐ ๐: ๐ ๐๐ฅ๐ก๐๐๐ ๐ฆ๐๐๐๐ ๐๐๐
๐๐ก๐ฒ๐ฌ๐ข๐๐๐ฅ ๐๐ฉ๐ฉ๐๐๐ซ๐๐ง๐๐: ๐น๐ฆ๐๐๐๐ ๐ป๐๐ข๐ก๐๐๐ข๐ ๐๐
๐๐จ๐ข๐๐: ๐น๐ฆ๐๐๐๐ ๐ป๐๐ข๐ก๐๐๐ข๐ ๐๐ | ๐ด๐๐๐ฅ ๐๐๐๐๐๐๐๐
๐๐๐ข๐ ๐ก๐ญ: 5 ๐๐๐๐ก ๐๐๐ 11 ๐๐๐๐๐๐ ; 1,82 ๐๐
๐๐ญ๐ญ๐ข๐ญ๐ฎ๐๐: ๐ ๐ ๐๐ฆ, ๐๐๐ฅ๐ก-๐๐๐๐ ๐๐๐ฆ
๐๐จ๐จ๐ฆ: //
โโ Maybe ๐ฌ๐จ๐ฆ๐๐ญ๐ข๐ฆ๐๐ฌ... we ๐ฌ๐ก๐จ๐ฎ๐ฅ๐ see the world ๐ฐ๐ก๐ข๐ญ๐ก๐จ๐ฎ๐ญ our ๐ฉ๐ข๐ง๐ค ๐ฅ๐๐ง๐ฌ๐๐ฌ...โ
๐๐๐ฆ๐:
โโ OLIVER FITZGERALD โ
โโ Please, stop shout out that...โ
๐๐ฅ๐ข๐ฏ๐๐ซ, un nome, sei lettere: semplice, lineare e a me piace, mi sta bene.
E' un nome timido, credo... insomma non so come siano i nomi timidi ma almeno non รจ uno di quei nomi strani, tipo: Grantham.
Sรฌ, Hugh, scusami ma รจ orrendo... non te lo dico perchรจ non voglio farti star male poi, anche se hai abbastanza sicurezza per entrambi.
Ma Oliver รจ ok, va bene, davvero beh, tranne quando, mia sorella per prendermi in giro mi chiama Olive: sinceramente? Non mi piacciono le olive.
Forse mi chiederete da chi abbia ereditato il nome?
Da nessuno.
Provengo da una famiglia ebrea, poco praticante che forse si ricorda della religione solo durante le festivitร : la cosa un po', alla fine mi dispiace.
Insomma, mi piacciono le tradizioni... e nomi come ๐๐ฏ๐ซ๐ข๐๐ฅ, ๐๐จ๐ฌ๐ข๐๐ก, ๐๐ฏ๐ซ๐: non sono poi cosรฌ male... ma a me รจ andata meglio di ๐๐จ๐๐ข๐๐ฌ.
Forse รจ una delle poche cose di cui ringrazio mio padre, di aver fatto scegliere i nomi alla mamma.
Lo sento mio infondo, e non credo sia solo perchรฉ ogni volta qualcuno lo pronuncia, vi associo la mia faccia lentigginosa: ๐๐ฅ๐ข๐ฏ๐๐ซ ๐๐ฐ๐ข๐ฌ๐ญ era il mio racconto preferito da bambino.
La ๐ฌ๐ข๐ ๐ง๐จ๐ซ๐ ๐๐จ๐ฅ๐ฅ๐๐ง๐๐๐ซ ce lo raccontava prima di andare a dormire, ed incredibilmente faceva star zitta anche quella bocca larga di Gwen.
Non so esattamente cosa significhi... perchรฉ? Forse ho timore che una volta scoperta la sua etimologia possa rimanere deluso o non sentirmi poi alla sua altezza?
E se significasse:
โโ ๐๐ฎ๐๐ซ๐ซ๐ข๐๐ซ๐จ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐ฅ๐ข๐ฏ๐ ? โ
Cielo no... Io beh, non sono un guerriero... insomma, guardatemi.
E poi, quante volte lo dovrei ribadire?
A me, non piacciono le olive.
A volte perรฒ... a volte questo nome timido non aiuta: รจ come se non mi lasciasse davvero crescere, non mi rendesse davvero credibile.
Voi fra vent'anni, prendereste sul serio qualcuno che si fa chiamare ๐๐ฅ๐ฅ๐ฒ๐๐จ๐ฒ?
Non mi da fastidio, cioรจ... รจ che... forse sono solo paranoie, finchรฉ almeno qualcuno non mi prende in giro.
E poi รจ decisamente meglio... decisamente meglio di ๐
๐ข๐ญ๐ณ๐ ๐๐ซ๐๐ฅ๐... con tutto il rispetto per lo zio da cui l'ho ereditato e che non ho mai conosciuto.
I miei hanno questa fissa con i secondi nomi, ammirevole la fantasia per esserne riusciti a trovarne beh... siamo cinque figli, dunque dieci.
Almeno non si possono sbagliare: urlo irlandese da ogni pare.
O almeno, qualche minuscola cellulina del mio sangue.
๐๐ฎ๐ซ๐ง๐๐ฆ๐:
โโ Oh, your the son of doctor Clegg โ
โโ Unfortunately, I am โ
Ecco, รจ una delle cose che... che non mi piace: essere conosciuto solo per mio padre.
Il geniale, gelido ๐๐จ๐ญ๐ญ๐จ๐ซ
๐๐ข๐๐ก๐๐๐ฅ ๐๐ซ๐จ๐ง๐ฐ๐๐ฅ๐ฅ ๐๐ฅ๐๐ ๐ ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐๐ซ๐ข๐จ ๐๐ข ๐๐ก๐ข๐ซ๐ฎ๐ซ๐ ๐ข๐ e ๐ฉ๐ซ๐จ๐๐๐ฌ๐ฌ๐จ๐ซ๐ presso l' ๐๐๐ , figlio a sua volta del ๐ ๐ข๐จ๐ข๐๐ฅ๐ฅ๐ข๐๐ซ๐ ๐๐จ๐ฌ๐๐ฉ๐ก ๐๐ฅ๐๐ ๐ , figlio a sua volta dell' ๐ข๐ฆ๐ฉ๐ซ๐๐ง๐๐ข๐ญ๐จ๐ซ๐ ๐ฌ๐๐ซ๐ญ๐จ๐ซ๐ข๐๐ฅ๐ ๐๐ก๐ฆ๐ฎ๐๐ฅ ๐๐ฅ๐๐ ๐ , figlio di e cosรฌ avanti fino alla quinta o sesta generazione ed oltre...
Quando ero bambino il nonno, mi raccontava sempre che tanto tempo prima, ma proprio tanto... forse all'inizio della nazione o un po' dopo, qualcuno della famiglia si era trasferito e da lรฌ beh, eccoci qua.
Era una storiella che raccontava davanti al camino, mentre nonna ci preparava i biscotti e io lo ascoltavo attentamente: era cosรฌ che avevo scoperto il perchรฉ dei miei capelli rossi.
Dopotutto Clegg รจ la variante di ๐๐ฅ๐๐ ๐ฎ๐, diffusissimo nell'๐๐ฌ๐จ๐ฅ๐ ๐๐ข ๐๐๐ง.
Un chissร quale antenato era irlandese di etnia ebraica, ma la storia si รจ persa nel tempo; ad oggi non credo che alla fine, interessi davvero a qualcuno anche se a me, quell'aneddoto sulle carote, piaceva.
La mia non รจ molto una famiglia che guarda al passato, o almeno... non guarda al passato come ricordo ma piรน come un modello di tradizioni.
Per mio padre potremmo benissimo restare nel 1909, e non farebbe alcuna differenza: รจ come se fosse limitato nel capire che beh... semplicemente i tempi cambiano.
So di aver deluso le sue aspettative: non sono esattamente la sua carismatica copia, anzi credo di essere piuttosto la sua spina nel fianco.
Non sono eccellente come lui nello sport, non sono cosรฌ geniale a scuola e nemmeno cosรฌ popolare e poi... se sapesse.
Non riesco nemmeno a pensarci.
Ogni cosa che faccio per lui, va sempre e comunque male, dopotutto non sono perfetto come ๐๐ฐ๐๐ง๐๐จ๐ฅ๐ฒ๐ง.
La mamma invece, รจ un tipetto diverso e cielo, cielo quanto l'ammiro... รจ una di quelle tipiche mamme che pensano che i figli avranno per sempre tre anni e quindi vanno protetti con unghie e denti.
A volte รจ invadente, sรฌ... decisamente invadente ma di lei mi fido e soprattutto mi ha sempre, costantemente difeso e supportato.
E' questo che direi di lei, se qualcuno me lo dovesse chiedere ๐๐๐ง๐ง๐ฒ ๐๐ฅ๐ข๐ณ๐ ๐๐ฅ๐๐ ๐ , nata ๐๐ญ๐๐ซ๐ฅ๐ข๐ง๐ รจ una donna forte, risoluta ed estremanente paziente.
Certo, aiuta la sua deformazione professionale: รจ ๐ข๐ง๐๐๐ซ๐ฆ๐ข๐๐ซ๐ presso l'๐๐๐.
Ma non รจ lรฌ che ha incontrato papร ... quanto piuttosto ad una festa privata se non sbaglio.
Di solito la gente sgrana gli occhi, quando lo sente... ma alcuni non hanno nemmeno la decenza di tenerlo nascosto: quanti soldi ho? Tanti.
Contando che mio nonno... no, non Joseph, ๐๐จ๐ง๐ซ๐๐, da parte materna รจ stato giudice a Washington e bla, bla, bla.
Non sta a me giudicare la felicitร dei miei genitori... ma devono amarsi parecchio per aver messo al mondo ๐๐ข๐ง๐ช๐ฎ๐ ๐ข๐ซ๐ซ๐๐ช๐ฎ๐ข๐๐ญ๐ข ๐๐ข๐ ๐ฅ๐ข, anche se non credo che mio padre sia in grado di "amare" nel puro senso del suo significato.
Ecco, forse questa รจ una tradizione di famiglia: siamo numerosi, decisamente troppi ed รจ difficile a volte soddisfare cosรฌ tante aspettative, soprattutto quando si รจ ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐จ๐ ๐๐ง๐ข๐ญ๐จ ๐๐ข ๐ฎ๐ง ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐จ๐ ๐๐ง๐ข๐ญ๐จ.
Mio padre ha un fratello e due sorelle minori, mia madre di contro due fratelli maggiori, o meglio aveva... ๐ณ๐ข๐จ ๐
๐ข๐ญ๐ณ๐ ๐๐ซ๐๐ฅ๐ รจ morto poco prima che io nascessi e cosรฌ, mi hanno appioppato il suo nome; solo un altro peso addosso: onorare la sua memoria.
Cugini in meno, perรฒ... non ha avuto tempo per sposarsi e sรฌ, suonerรฒ cinico forse, ma non riesco a provare affetto sincero per qualcuno che infondo non ho mai conosciuto se non per i racconti e per le fotografie sbiadite sui mobili.
La maggior parte delle persone mi direbbero di star zitto, perchรจ sono nato dal lato giusto e fortunato... ma fino a che punto lo รจ stato?
ร vero non conosco cosa significhi la piรน totale miseria, forse non lo capirรฒ mai infondo... Ma conosco come ci si sente, ad essere poveri di affetto.
Come ci si sente ad essere solo un Clegg.
Sto tergiversando, vero? Succede sempre ed รจ una sensazione cosรฌ strana: รจ come se avessi cosรฌ tante cose dentro che quando poi comincio a parlare non la smetto piรน.
Ho pauta di dare fastidio ma risulto alla fine, solo incomprensibile perchรจ non scandisco, dall'ansia o dalla timidezza parlo troppo e troppo veloce.
Ma ecco, svio ancora il discorso... era tutto partito dal mio cognome che beh, alla fine รจ solo un cognome... troppo riconoscibile, ti definisce e ti imprigiona in quella convinzione che tu, devi essere per forza come loro.
A me non piace riempirmi la bocca con qualcosa del tipo: guardatemi, sono un Clegg... so di non esserlo fino in fondo, perchรจ in me c'รจ anche sangue Stearling e poi: loro sono io, mio padre รจ mio padre ed in tutta sinceritร ? Il suo cognome
non avrei mai voluto averlo, a differenza di ๐๐ฐ๐๐ง, ๐๐จ๐๐ฒ, ๐๐ข๐ง๐ง๐ข๐ ๐ ๐๐ฎ๐ io non ne sono degno.
๐๐ ๐:
โโ How hard is it, being the first-born? โ
โโ A lot โ
Sono nato il ๐๐ ๐๐ฉ๐ซ๐ข๐ฅ๐ ๐๐๐๐ a ๐๐จ๐ฌ๐ญ๐จ๐ง.
Non credo che... che vi interessi cosรฌ tanto, insomma non sono poi chissร quanto interessante io.
Ma ovviamente per i miei genitori e presumo per l'intera famiglia fino alla terza generazione, non era assolutamente cosรฌ: l'ennesimo miracolo in un tempo di guerra.
Lo ero? Lo sono? No, non credo.
Fatto sta che insomma, eccomi qui, a fissare il calendario e a rendermi conto che tra sei mesi sarร di nuovo il mio compleanno e cosรฌ via, fino a quanta? Sessanta? Settant'anni?
Avete avuto mai quella strana sensazione che qualcosa accadrร davvero? Ecco io sรฌ, ed ho l'assoluta certezza che morirรฒ giovane, anzi di sicuro io non ci arrivo ai ๐ช๐ฎ๐๐ซ๐๐ง๐ญ'๐๐ง๐ง๐ข, perchรจ mi accadrร qualcosa ed eccoli lร , quei pochi amici e familiari che ci terranno ancora a me, a piangere sulla mia tomba.
Ad occhio e croce, dunque se i miei calcoli non sono errati sรฌ, mi mancano poco piรน di ๐ฏ๐๐ง๐ญ๐ข๐ช๐ฎ๐๐ญ๐ญ๐ซ๐จ ๐๐ง๐ง๐ข di vita, poichรจ ora ne ho ๐ฌ๐๐๐ข๐๐ข.
Nonna ha sempre detto che sedici รจ un numero bello... forse perchรฉ sei molto vicino ai diciotto, che in ogni senso o quasi significano libertร .
I diciassette passano troppo veloci e subito sei catapultato nel mondo degli adulti.
Ecco, quindi sedici รจ l'ultimo tempo che ci rimane, che mi rimane per essere davvero un bambino.
Mi hanno sempre reputato uno piรน maturo della mia etร : forse per l'atteggiamento iper responsabile che ho sempre avuto o per il cercare di far la voce della coscienza in mezzo alle situazioni piรน disparate.
Ma sfiderei chiunque a non diventarlo, con quattro fratelli minori di cui il piรน piccolo ha solo ๐๐ข๐ง๐ช๐ฎ๐ ๐๐ง๐ง๐ข.
E no, Lucas non รจ un angelo, affatto nonostante i ricci rossi.
Forse l'ho giร detto prima ma essere il primo non รจ qualcosa di semplice: cadi per primo, sbatti i denti per primo.
Esattamente non so perchรจ, ma vedete? C'รจ questa convinzione comune che se si รจ i maggiori, automaticamente dovrai fare tutto veloce, tutto nuovo, lindo e pinto e nel minor tempo possibile: come se non so, ci fosse questa gara che se non raggiungi il traguardo a tempo debito, prima che ti scavalchi qualcun'altro, qualcunl magari di anagraficamente piรน piccolo sei un fallito.
E se magari io fossi una lumaca? Allora il lombrico certo che andrebbe piรน veloce!
Scusa Gwen, so quanto odi gli insetti ma era il paragone piรน semplice da fare al momento.
Ma quando si ficcherร la gente in testa che alla fine, sedici o ventuno รจ solo un numero?
C'รจ sempre tempo per fare tutto... beh, piรน o meno, certo non pretendo a quarant'anni di saltare la corda come ad undici - e per la cronaca, nemmeno ad undici sapevo farlo- ma come ho giร detto, forse quello dei quaranta, per me non sarร un traguardo.
๐๐ก๐ฒ๐ฌ๐ข๐๐๐ฅ ๐๐ฉ๐ฉ๐๐๐ซ๐๐ง๐๐:
โโ Look, you're almost a manโ
โโ Yes, but without beard โ
Mi hanno sempre detto:
โโ ๐๐ฅ๐ข๐ฏ๐๐ซ ๐
๐ข๐ญ๐ณ๐ ๐๐ซ๐๐ฅ๐ ๐๐ฅ๐๐ ๐ , ๐ฌ๐๐ข ๐ฅ๐ ๐๐จ๐ฉ๐ข๐ ๐ฉ๐๐ซ๐๐๐ญ๐ญ๐ ๐๐๐ข ๐ญ๐ฎ๐จ๐ข ๐ ๐๐ง๐ข๐ญ๐จ๐ซ๐ขโ
Oh, ma davvero? E da cosa l'hanno dedotto? Dal fatto che mia madre mia ha partorito o perchรฉ sono figlio di mio padre?
Non รจ poi cosรฌ scontato, lo so... lo so e
sembro un ingrato e maleducato.
Ma se ci guardasse davvero attentamente, non c'รจ lentiggine che non sia uguale a quella di mia sorella, e non ho capello che sia diverso da quello di un pomodoro troppo maturo.
Ah, eccole lรฌ, le origini irlandesi che saltano fuori ma una cosa devo riconoscere a mio padre: cavoli se ci ha messo impegno, nel trovare una donna, ossia mia madre, che avesse i suoi stessi connotati e nel generare figli altrettanto uguali.
Ha sempre avuto quella sorta di fissa per la perfezione e per caritร , ben venga! Non sarebbe arrivato dove ora si trova se non fosse stato cosรฌ... perfettamente ambizioso.
Uff, tergiverso ancora... mi dispiace, davvero non lo faccio apposta!
Stiamo parlando di me eppure, svio costantemente l'argomento...
Forse รจ perchรฉ, semplicemente sono abituato cosรฌ poco a parlare di comd mi sento, che, a volte mi dimentico come si fa.
E' come guardarsi allo specchio e dopotutto, meno lo si fa, meno si รจ abituati a conoscersci, a capirsi.
Solo una fotografia sbiadita o troppo mossa.
Ecco, sono lรฌ, quel solito ragazzo che puoi trovare laggiรน con qualche maglione anche alle porte dell'estate; il ๐ญ๐ข๐ฉ๐จ ๐ญ๐ซ๐จ๐ฉ๐ฉ๐จ ๐ฅ๐ฎ๐ง๐ ๐จ per entrare bene nel banco, ma dal ๐ฏ๐ข๐ฌ๐จ ppo ๐ข๐ฆ๐ฆ๐๐ญ๐ฎ๐ซ๐จ per essere un uomo.
Lo capisci perchรฉ in faccia ho una strana ๐ฅ๐๐ง๐ฎ๐ ๐ข๐ง๐ ๐ซ๐จ๐ฌ๐ฌ๐๐ฌ๐ญ๐ซ๐, che รจ talmente morbida da sembrare piรน pelo di gatto che beh, barba.
E allora sรฌ, che la storia delle carote ha senso.
Sei un Clegg se hai i ๐๐๐ฉ๐๐ฅ๐ฅ๐ข ๐๐ซ๐๐ง๐๐ข๐จ๐ง๐ข e il ๐ฏ๐ข๐ฌ๐จ ๐ฌ๐ฉ๐ข๐ ๐จ๐ฅ๐จ๐ฌ๐จ spruzzato di puntini rossi.
Sei un Clegg se metร del tuo guardaroba sono ๐๐๐ฆ๐ข๐๐ข๐ ๐๐ข ๐๐ฅ๐๐ง๐๐ฅ๐ฅ๐ e ๐ฆ๐๐ ๐ฅ๐ข๐จ๐ง๐ข perchรจ la mamma รจ sempre troppa apprensiva sul meteo.
Sei me, beh... se sei raffreddato un giorno sรฌ e l'altro anche e quindi sei la brutta imitazione di Rudolph ogni attimo del calendario.
Sei me se sei ๐๐ฅ๐ฅ๐๐ฆ๐ฉ๐๐ง๐๐ญ๐จ come una giraffa, tanto da poter entrare nella squadra di basket ma cosรฌ ๐ข๐ฆ๐ฉ๐๐๐๐ข๐๐ญ๐จ che se guardassi per piรน di due secondi la Gioconda, sono sicuro che colerebbe il colore, lasciando la teca irrimediabilmente vuota.
E' anche per quello che insomma, non mi guardo troppo allo specchio: chissร quale spauracchio poi ci trovo dentro.
Ma la realtร รจ anche un altra, una realtร che non posso, che non voglio ammettere... come se mi marchiasse a fuoco se ne prendessi atto.
Una lettera scarlatta al centro della mia ๐๐ฆ๐ฉ๐ข๐ ๐๐ซ๐จ๐ง๐ญ๐ o peggio un pugno sul mio ๐ง๐๐ฌ๐จ giร ๐ฌ๐ญ๐จ๐ซ๐ญ๐จ.
Quando mi guardo nelle foto, mi dico:
โโ ๐๐๐ฏ๐จ๐ฅ๐จ, ๐๐จ๐ฆ๐ ๐ฬ ๐๐ฏ๐ข๐๐๐ง๐ญ๐ โ
Quando magari, non c'รจ nulla di sbagliato, solo un sorrisino tutto sgangherato che evidenza come รจ che la chiama Hugh?
๐๐๐จ๐ซ๐๐๐ข๐ฅ๐ ๐ข๐ง๐ฌ๐ข๐๐ฎ๐ซ๐๐ณ๐ณ๐, il ๐๐ข๐๐ฌ๐ญ๐๐ฆ๐.
Vorrei dire di non avvampare quando osa chiamarmi in quel modo, ma mentirei.
Mento troppo, a me stesso, allo specchio... agli altri.
Chissร perรฒ, forse lo capiscono, quando strizzo troppo gli ๐จ๐๐๐ก๐ข, ๐๐๐ฌ๐ญ๐๐ง๐ข come quelli della nonna, o quando chiudo ed apro le ๐ฆ๐๐ง๐ข, affatto delicate.
Non posso impedire alla gente di guardarmi, non posso impedire al mio riflesso di non rispecchiarmi.
Non posso.
๐๐ญ๐ญ๐ข๐ญ๐ฎ๐๐:
โโ Be the one who'll break
the wall... โ
โโ But I'm not strong enoughโ
๐๐จ ๐ง๐จ๐ง ๐ฌ๐จ๐ง๐จ ๐๐จ๐ซ๐ญ๐.
Sembrerร che mi pianga addosso, ma beh non รจ cosรฌ: รจ solo la mesta, modesta realtร dei fatti.
Non sono quel tipo di ragazzo che affronta bene la vita, piuttosto ne attutisce i colpi.
Melodrammatico e poco oggettivo?
Perรฒ non ho mai pianto, da bambino: mi sbucciavo le ginocchia e trattenevo le lacrime; mi dicevano sei forte, mi dicevano sei coraggioso ma no, io non lo sono.
Non ha senso trattenere le lacrime per le ginocchiaa sbucciate, cosรฌ impari solo a farti del male.
Quindi per favore, non mentite... non mentite perchรจ io non vi saprei rispondere, perchรจ come quelle ferite io ne sentirรฒ il bruciore ma non verserรฒ lacrime.
Ingoierรฒ il boccone fino a soffocare: รจ ciรฒ che fa piรน male, dopotutto.
Ma non รจ questo il punto, non รจ l'unico, almeno.
Da bambino, sbucciature a parte ero felice e la domanda che sicuramente sorgerร spontanea รจ: io lo sono ancora?
Non lo so, mi guardo allo specchio, mi guardo nelle foto e non mi riconosco ed allora sento di essere tutt'altra persona.
Sapete? Insomma, una di quelle persone che devono disperatamente essere qualcuno, rispettare uno schema... farlo a qualunque costo, per qualsiasi cosa.
E sento di fallire di piรน, sempre di piรน ogni singolo misero giorno.
Non sono come gli altri, non sono come loro e lo so, me ne rendo conto: ho sempre vissuto in funzione di un singolo giorno che ora fatico davvero a credere arriverรก mai.
Come potete capire non sono un tipo speranzoso, anzi alquanto pessimista e paranoico e stento a credere che esista qualcuno - qualcuno a cui devo molto- che mi ronzi ancora attorno.
Ad ogni modo ho divagato, di nuovo... dove ero rimasto? Ah sรฌ, quel giorno.
Il giorno in cui mio mio padre urlerร al mondo che sono il suo orgoglio... ma ad oggi non lo sono: se non la sua maggior delusione.
Non รจ sempre stato cosรฌ... o forse รจ solo l'ennesimo, sfocato ricordo.
Non che non sia allegro ora... cerco di esserlo, ma non sono quell'amico comico, nรจ il genio.
Quando si รจ piccoli, insomma per i propri genitori si รจ perfetti: non un difetto e poi io, sono sempre stato precoce in tutto.
A due anni sapevo articolarti una intera frase, a quattro ho iniziato a leggere, a sei ho vinto il primo premio al concorso d'arte.
Ho vissuto la mia infanzia, continuo a vivere la mia vita in funzione di mio padre: per essere un Clegg, per essere degno del suo nome, di ciรฒ che ha fatto.
Forse in questo che ho sbagliato, per sedici anni ho cercato di imitarlo, mi hanno quasi imposto di farlo:
โโ ๐๐๐ง๐๐ข ๐๐ข๐๐ซ๐จ ๐ญ๐ฎ๐จ ๐ฉ๐๐๐ซ๐ โ
Ed io mi sono sempre posto quell'obiettivo: tuttavia non ho messo in conto una questione fondamentale, che io lui, non lo sono.
Non mi piace la scienza, sono negato in matematica... sono un tipo che ama l'arte, la poesia eppure prima, andavo forte.
E' stato a quattordici, che ho compreso che quel tempo non sarebbe mai arrivato... dunque non molto.
L' ho capito nel giorno in cui per la prima volta ho incontrato due occhi azzurri e una mano che si allungava a tirarmi su.
L'ho capito quando ho incontrato Hugo... prima credo, vi fosse anche una piccola, minuscola speranza.
Sono sempre stato un tipo tranquillo, a me di star sotto i riflettori alla Elvis Presley non รจ mai importato... Non sono quel tipo di persona.
Non il popolare della scuola, non il topo di biblioteca, nรจ quello bravo a baseball... sono un tipo anonimo che riconsci solo dai capelli color barbabietola.
Sono quel ragazzo che si scusa perfino di respirare la tua stessa aria, che arrosisce per un nonnulla...
L'antitesi del carisma.
Quello che generalmente chiamano un bravo ragazzo, il tipo responsabile di cui ti puoi fidare, che non parla molto o rischia solo di sprofondare.
No, la spocchia non mi appartiene... la scuola che frequento? Un supplizio... si ok, sono ricco ed allora?
Non mi rende libero, solo ancora schiavo di un eterno paragone.
Perchรฉ non sono uno forte, nรฉ il migliore, nรฉ il peggiore.
Sono uno che si tiene tutto dentro, non un giustiziere, vivo di bugie e mento a me stesso.
Infondo resto a galla in un mondo menzognere... quando รจ meglio agire, resto a guardare.
No, non mi sta bene, non รจ bello aver paura di rischiare.
Io non sono io, solo una forma vuota, una banderuola al vento che non capisce dove sventolare.
E perciรฒ resta nel mezzo, tra il volere e l' osare.
๐๐๐๐ค๐ฌ๐ญ๐จ๐ซ๐ฒ:
โโ Stop to not be enough โ
โโ But I am not. โ
Faceva un bel fresco, quell'aprile a detta di molti.
Io ci credo perchรฉ mamma ha questa piccola mania, sapete?
Certo che no... come potrebbe la gente se mi conosce a malapena?
Ad ogni modo, conserva i giornali delle occasioni piรน importanti, insomma di quelle che le sconvolgono la vita ed evidentemente io, sono una di quelle.
Correva il secondo anno in cui la nostra amata nazione era entrata in guerra, la Germania aveva preso mezza Europa, e quelli come me... beh, gli ebrei venivano cacciati come volpi da cani.
Ma a Boston, c'era un bel fresco che preannunciava l'arrivo di una primavera tutto sommato serena.
Almeno per noi: non penso fosse esattamente cosรฌ per i migliaia di soldati stanziati al fronte.
E' stato in quel momento che ho deciso di nascere: alle ๐:๐๐ di quella placida mattina, nella casa di famiglia.
La mamma, testarda com'era aveva deciso di lavorare fino a qualche settimana prima:
โโ ๐๐๐ซ๐จฬ ๐๐ง๐๐ก๐ ๐ ๐ซ๐๐ฏ๐ข๐๐, ๐ฆ๐ ๐ง๐จ๐ง ๐ฉ๐๐ซ๐ฆ๐๐ญ๐ญ๐๐ซ๐จฬ ๐๐ข ๐ฉ๐ซ๐๐ง๐๐๐ซ๐ ๐ฎ๐ง'๐๐ฅ๐ญ๐ซ๐ ๐ฏ๐ข๐ญ๐ ๐ ๐ช๐ฎ๐๐ฅ ๐๐๐ฌ๐ญ๐๐ซ๐๐จ ๐๐ข ๐๐ข๐ญ๐ฅ๐๐ซ โ.
Tipico vaneggiamento da donna incinta... Ha partorito in casa perchรฉ non voleva sottrarre letti all'ospedale, all'epoca per la maggior parte occupato da militari mutilati e feriti di ritorno: fortunati sopravvissuti, o i fuggitivi.
E' sempre stata una donna forte, cocciuta e testarda... ma soprattutto sbrigativa: aveva giร partorito e le levatrici l'avevano giร pulita quando l'impeccabile dottor Clegg รจ entrato scombinato nella camera: era felice.
Lo vedevano sorridere, cosรฌ mi dico e che faccio? Ci credo?.
Non ho ricordi della mia infanzia, e come potrei? Ma sono sicuro sia stata la quint'essenza di agio e perfezione e bla, bla, bla...
Ma ho sempre sofferto di una cosa: la mancanza di una figura fissa in casa.
Papร lavorava ai piรน improbabili orari, mamma beh, quasi lo stesso e guai a fermarla! Mi hanno cresciuto i domestici, un po' i miei nonni eppure io ero talmente solo in una casa cosรฌ grande.
Non bastava alcun gioco a sopperire quella mancanza almeno finchรฉ, il ๐๐ ๐๐ ๐จ๐ฌ๐ญ๐จ ๐๐๐๐ รจ nata quella furia di mia sorella.
Ed ero felice! Dannazione quanto lo ero... il bambino piรน felice di tutto il ๐๐๐ฌ๐ฌ๐๐๐ก๐ฎ๐ฌ๐ฌ๐๐ญ๐ฌ, anzi del ๐ฆ๐จ๐ง๐๐จ...
Gwen perรฒ ne รจ diventato presto il centro ed io semplicemente restavo lรฌ a figurare come la certezza per mio padre, che avrebbe avuto dei frugoletti col suo cognome... e di questo passo non credo accadrร mai.
Gwen sin dalla nascita... beh, lei รจ sempre totalmente diversa da me: lei si che รจ ๐๐จ๐ซ๐ญ๐, ๐๐๐๐ข๐ฌ๐.
Sono diventato col tempo un tipo tranquillo, timido, che ama star in disparte, non poi cosรฌ rilevante tanto che รจ facile scordarsi di me.
Ma allora almeno, sapevo con chi giocare, nonostante fosse sempre lei a comandare, a combinare i guai ed io giustamente dovevo essere piรน responsabile.
Io a Gwen le voglio bene... Le voglio bene davvero ed allo stesso tempo la invidio.
Ero promettente l'ho giร detto, forse lo sono ancora, ho solo smesso di provarci perchรฉ alla fine non sarร mai abbastanza.
Non sono mai stato legato a nessuno tanto quanto lo sono stato con mia nonna, nonna paterna, specifichiamo.
La mamma di mia madre รจ morta quando lei era piccola.
๐๐จ๐ง๐ง๐ ๐๐ข๐ง๐ข๐๐ซ๐๐ se n'รจ andata che avevo ๐ฌ๐๐ข ๐๐ง๐ง๐ข... Non credo di aver mai provato un dolore tanto grande, nemmeno quando papร per la prima volta mi ha dato uno schiaffo...
Nemmeno quando ho perso il mio piรน caro giocattolo.
Due anni prima era anche morto il nonno, ricordate? L'uomo della storiella delle carote: quando hai ๐ช๐ฎ๐๐ญ๐ญ๐ซ๐จ ๐๐ง๐ง๐ข, il dolore non lo conosci.
Ma quel vuoto lasciato dalla nonna รจ stato subito colmato nove mesi dopo, dalla nascita dei gemelli... ma a me quel vuoto stava divorando.
๐๐จ๐๐ฒ e ๐๐ข๐ง๐ง๐ข๐ sono due pesti... di quelle belle e cavolo! In quattro ormai, cominciavo a rimpiangere la mia solitudine ma ora che sono via, e poi andrรฒ al college so giร che rimpiangerรฒ quei caotici giorni, passati in giardino a giocare a ๐๐ซ๐จ๐ช๐ฎ๐๐ญ.
Con Toby, non ho un rapporto profondo, lui รจ molto sulla falsa riga di Gwenny... ma chissร con Winnie, con Winnie รจ diverso... E lo so che รจ sciocco, antietico ma a volte mi soffermo e penso: caspita รจ come la nonna, porta anche il suo nome.
Ma dopo quell'evento, non ho mai piรน compreso cosa significasse davvero perdere se non le sfide con me stesso.
La mia storia รจ noiosa ma che vita avventurosa potrร mai avere un ragazzino che ha sempre vissuto come un paggio?
Forse nella bambagia ci morirรฒ.
Papร รจ rigido, ma non ha mai urlato contro la mamma... lui non ha bisogno di farlo: basta uno sguardo e sei direttamente finito all'altro mondo.
E cosรฌ si sono susseguiti i miei primi ๐๐จ๐๐ข๐๐ข ๐๐ง๐ง๐ข: in ambienti chiusi, estate dopo estate girando per le ๐๐ฆ๐๐ซ๐ข๐๐ก๐, trascorrendo inverni nelle baite a sciare con cugini e fratelli.
A scuola andava bene... cercavo di farla andare bene ma non mi รจ mai piaciuta... troppo schifo sotto, tutti che si credono giร da poppanti chi saranno, con la consapevolezza dei loro privilegi quando io oramai vivo di costanti ๐๐๐ซ๐ฉ๐ ๐๐ข๐๐ฆ.
Finchรฉ ai ๐ช๐ฎ๐๐ญ๐ญ๐จ๐ซ๐๐ข๐๐ข ๐๐ง๐ง๐ข mi hanno abbandonato: spaurito e impacciato al ๐๐ข๐ฏ๐ข๐ง๐ ๐ฌ๐ญ๐จ๐ง๐ -odiosa tradiziond-
Ed ora eccomi qui, rinchiuso come ostaggio in una camera, col libro di scienze davanti a cercare di cavare ragni da un buco che so che non usciranno... nascondendomi come loro dietro la consapevolezza che in questo posto pieno di ragazzi io nemmeno ci dovrei stare.
Consapevole che se dovessi fallire mi diranno: non sei degno di tuo padre.
Troppi sguardi addosso, troppe occhiate e se io... e se io insomma non dovessi controllarmi?
Se qualcuno dovesse scoprirlo?
La fragile realtร che attorno mi creo, crollerebbe in un attimo, Hugo mi odierebbe, ne sarebbe disgustato ed io come uno scemo ci sono cascato.
Dannato lui e il suo modo di fare cosรฌ... cosรฌ... non so come definirlo... fatto sta che domani si parte.
Una nuova parte di storia sarร scritta... non so perchรฉ lo faccia e se ci scoprono, cosa assai evidente e probabile, porrรฒ fine anche a questa sciocca e subdola, tradizionale usanza.
Chissร , magari lascerรฒ per una volta il segno... Una pennellata su una tela troppo bianca per paura di essere sporcata.
๐๐๐ง๐๐จ๐ฆ ๐ ๐๐๐ญ๐ฌ:
โ๏ธ ๐๐ง๐ข๐ฆ๐๐ฅ๐ฌ
Quando ero un bambino avevo un ๐ฉ๐๐ฌ๐๐ข๐จ๐ฅ๐ข๐ง๐จ ๐ซ๐จ๐ฌ๐ฌ๐จ: si chiamava ๐๐๐ฅ๐ฉ๐ก.
Tutti avevano un cane, un gatto... perfino un asinello e invece poi c'ero io con un pesciolino.
Ci crederete? Sarรฒ stupido... ma era il mio migliore amico, sapete?
Come solo un bambino di ๐๐ฎ๐ ๐๐ง๐ง๐ข e ๐ฆ๐๐ณ๐ณ๐จ puรฒ avere: non avevo ancora nessuno all'epoca e guardavo la boccia, ci battevo un grassoccio ditino e imitavo il piccolo ๐๐๐ฅ๐ฉ๐ก๐ข๐ง๐จ.
Ho sempre amato gli animali, sono piรน sinceri rispetto agli umani: non ti giudicano per il tuo colore, per il tuo cuore, per ciรฒ che cosa prova.
Nel corso della mia vita ne ho avuti tanti, ne ho avuto altri... ora ho un coniglio che chissร perchรจ si chiama ๐๐๐ซ๐จ๐ญ๐.
Paranoico? Ossessivo?
Mi piacciono semplicemente le carote.
โ๏ธ ๐๐ซ๐ญ
L'arte... l'arte รจ come una donna che se non รจ curata, diventa vecchia, cieca e sorda.
L'amore per l'arte me l'ha trasmessa nonno Conrad: forse รจ l'unica cosa che davvero ci unisce.
Con lui non ho mai avuto un rapporto cosรฌ stretto come con l'altro nonno forse per la distanza o forse solamente perchรฉ con la sua aria burbera mi terrorizzava, ve l'ho detto sono timido... ma vi racconto un aneddoto.
Mi trovavo nel suo cottage, in campagna e io potevo avere quanto?
Otto anni?
Sรฌ, sรฌ... proprio otto, lo ricordo perfettamente poichรฉ c'era un caos assurdo ed io scappavo da quegli assatanati dei gemelli.
Non ci andavo spesso in quel luogo, forse perchรฉ era in chissร quale zona dell'Oregon ma mi ritrovai lรฌ, in un corridoio polveroso e vuoto pieno di manufatti storici e un quadro enorme.
Ad oggi non ricordo di chi fosse, ma ricordo la sua voce tonante che pacata pronuncia un secco: Oliver.
Mi girai terrorizzato... mi aveva sempre inculcato un certo terrore ma poi mi mise la mano sulla spalla ed iniziรฒ a raccontare... ed allora nom importava quanta distanza ci fosse stata.
Ogni volta che passo dalla galleria della scuola mi devo fermare ed immagino mio nonno parlare.
Ed anche per quello che amo la storia dell'arte... credeva in me stesso piรน di chiunque altro.
E' morto solamente nel '50, neppure dopo un anno... ma ogni volta che davvero in una mostra mi sento a mik agio, non posso fare a meno di dire: ๐๐ข๐๐จ ๐ง๐จ๐ง๐ง๐จ.
โ๏ธ ๐๐ซ๐จ๐ช๐ฎ๐๐ญ
Sono sempre stato una frana negli sport e sรฌ, il croquet non fa eccezione affatto.
Ma sapete cosa? Almeno di questo non mi importa.
Il croquet rappresenta la ๐๐๐ฆ๐ข๐ ๐ฅ๐ข๐ ๐ฎ๐ง๐ข๐ญ๐ che per me non รจ mai esistita... le giornate soleggiate di primavera e cavolo! Vince sempre Tobias.
Sarei stato portato, forse... non so.
Ma lo ripeto, lo sottoscrivo e ribadisco che diventare un atleta non รจ proprio il mio forte... nonostante la mia fortunata mazza nera.
โ๏ธ ๐๐ฐ๐๐๐ญ๐๐ซ๐ฌ, ๐ ๐๐ฅ๐ฅ๐๐ง'๐ง ๐๐๐๐ซ๐๐ฌ
A volte scrivo nel mio diario segreto, o meglio ๐๐ข๐๐ซ๐ข๐จ ๐๐ข ๐๐จ๐ซ๐๐จ che ci accompagnerร in questa folle impresa che se fossi stato una stagione, sarei voluto essere l'๐๐ฎ๐ญ๐ฎ๐ง๐ง๐จ.
Sรฌ, proprio cosรฌ... l'autunno: una delle poche cose che mi mette allegria.
Sarร per i colori, cosรฌ simili ai miei o per i comignoli giร fumanti, con i camini accesi.
Forse perchรจ il lago vicino scuola รจ cosรฌ placido che mi sembra di fluttuare.
Questa cosa del tempo, delle stagioni... del calendario รจ un tratto che ho in comune con mia madre: abbiamo o meglio... prima del collegio avevaml dei riti tutti nostri, appena passato ๐๐๐ฅ๐ฅ๐จ๐ฐ๐๐๐ง.
Serate a leggere con le coperte di flanella sulle gambe, lei che mi aggiusta le sciarpe, lei che mi spedisce lettere, aggiornandomi del raccolto di castagne.
Piccoli rituali nostri, tutti nostri cosรฌ sacri.
Da lei ho capito come vestirsi a strati, forse da lei ho preso il gusto orrendo per certi brutti maglioni ma cavolo!
Io adoro tazze e sciarpe come poche altre cose...
Un tea caldo mentre fuori piove, lei che mi scompiglia i capelli... Se dovete regalarmi qualcosa, fate che sia un ๐ฆ๐๐ ๐ฅ๐ข๐จ๐ง๐, non importa il colore.
โ๏ธ ๐๐ข๐ญ๐๐ซ๐๐ญ๐ฎ๐ซ๐
Ho questo vago ricordo, forse uno degli ultimi davvero belli con mio padre: lui che porta me e mio cugino ๐๐๐๐๐ซ๐๐ฒ alla biblioteca comunale... รจ stato un incanto a prima vista.
Tutti quei libri, da sentirsi sopraffatti
Lui che mi porge il libro, ad oggi uno dei mio preferiti:
๐๐ก๐ ๐ฌ๐ญ๐ซ๐๐ง๐ ๐ ๐๐๐ฌ๐ ๐จ๐ ๐๐ซ. ๐๐๐ค๐ฒ๐ฅ๐ฅ ๐๐ง๐ ๐๐ซ. ๐๐ฒ๐๐.
E' stato l'ultima volta che l'ho visto davvero fiero: mi disse " Non sarei piรน felice di mio figlio che legge" ed io esplosi d'orgoglio... cavolo! Ero suo figlio e mi voleva bene... ma per i suoi gusti poi, cominciai ad appassionarmi troppo, a mettermi in testa strane idee.
A volte ho paura che mio padre beh, si senta in colpa per questo... magari se lรฌ non mi avesse mai portato forse sarei stato diverso.
A volte me lo chiedo ma oramai ero cosรฌ, non cambiavo.
Avevamo una tata un tempo... ๐๐ซ๐ฌ ๐๐จ๐ฅ๐ฅ๐๐ง๐๐๐ซ: l'avevo detto, ci raccontava qualche storia ed allora vagavo, vagavo e vagavo pensando che in chissร quale mondo sarei stato accettato.
Da grande ho scoperto che non sarebbe cambiatl nulla... ๐๐ข๐ฅ๐๐ e chissร quanti altri davvero...
Dannazione!
Era qualcosa che avrebbe dovuto liberarmi ed invece mi ha incatenati, con la bellezza di chi infondo non รจ mai stato libero... chiedetemi qualasiasi cosa ma non di abbandonarla รจ la mia passione, la speranza di sognare ancora
Infondo non so davvero chi sono, il peggiore dei mostri o il migliore degli uomini perchรจ per citare Stevenson:
โโ ๐๐ ๐ฏ๐ข๐ญ๐ ๐๐ข ๐๐จ๐ซ๐ ๐ข๐ ๐๐จ๐ฌ๐ขฬ ๐๐จ๐ฆ๐ ๐ฌ๐ข๐๐ฆ๐จ. ๐๐ฎ๐ญ๐ญ๐ ๐ฅ๐ ๐ง๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐ ๐๐ฌ๐ฉ๐๐ซ๐ข๐๐ง๐ณ๐ ๐๐ข ๐๐จ๐ซ๐ฆ๐๐ง๐จ ๐ฆ๐, ๐ฌ๐จ๐ญ๐ญ๐จ ๐ช๐ฎ๐๐ฌ๐ญ๐ ๐๐ฌ๐ข๐ฌ๐ญ๐๐ง๐ณ๐ ๐๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐ง๐ญ๐ ๐ ๐ซ๐๐๐๐ข๐ง๐๐ญ๐, ๐ง๐๐ฅ ๐ง๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐จ ๐๐ง๐ข๐ฆ๐จ ๐ซ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ข๐๐ฆ๐จ ๐๐ข๐จฬ ๐๐ก๐ ๐๐ซ๐๐ฏ๐๐ฆ๐จ ๐ฎ๐ง๐ ๐ฏ๐จ๐ฅ๐ญ๐. ๐๐จ๐ฉ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐ข๐๐ฆ๐จ ๐ข ๐ง๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐ข ๐๐๐ฌ๐ข๐๐๐ซ๐ข, ๐ญ๐๐ฆ๐ข๐๐ฆ๐จ ๐ฅ๐ ๐ง๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐ ๐ฏ๐๐ซ๐ ๐ง๐๐ญ๐ฎ๐ซ๐ โ
Io temo la mia, ne ho terribilmente paura.
โ๏ธ๐๐ซ๐๐ข๐ง๐ฌ
Amo la pioggia quanto amo i treni: le gocce battenti contro i finestrini, in grembo un libro e nella testa tanti pensieri.
Le stazioni sono state tappe importanti della mia vita: la prima volta in treno realizzai che mi piaceva davvero, ma davvero tanto viaggiare.
Ed allora non vedevo l'ora di tornarci... una gioia! Costringevo i domestici a portarmici anche solo un ora alla stazione pur di vedere i locomotori.
Alla stazione ho preso il treno per Whashington quando รจ morto anche il mio ultimo nonno ed il cielo piangeva quel giorno.
Ho preso un treno per il ๐๐ข๐ฏ๐ข๐ง๐ ๐ฌ๐ญ๐จ๐ง๐... prendo un treno ogni volta che nella mia vita c'รจ un cambiamento.
Ed il prossimo, incessantemente ho paura di perderlo.
๐๐๐ฅ๐๐ญ๐ข๐จ๐ง๐ฌ๐ก๐ข๐ฉ๐ฌ:
โ๏ธ ๐๐ซ๐๐ง๐ญ๐ก๐๐ฆ ๐๐ฎ๐ ๐จ ๐๐๐๐ข๐๐ฅ๐
{ metts_}
Ho paura di guardarlo negli occhi, perchรจ in quegli occhi io mi ci rispecchio: e se lui lo scoprisse li chiuderebbe ed io semplicemente non voglio.
Hugo รจ tutto quello che io non sarรฒ mai: รจ forte, atletico, bello, bravo a scuola... lui sรฌ che sa coinvolgere: il prototipo di americano medio, il figlio perfetto.
Adoro tutto di lui, adoro il suon carisma, il suo modo di pensare, la sua famiglia.
Adoro tutto tranne quel suo vizio del fumo... gli ho detto che prima o poi lo farร ammalard
Mi ha sempre protetto, mi ha difeso ed รจ cosรฌ che l'ho conosciuto.
Io non riesco a meno di dirgli grazie: sono vetro, lui non รจ cosรฌ fragile.
Almeno รจ quello che vuol far passare... ma io so che anche lui piange.
โ๏ธ ๐๐๐ง๐ข๐๐ฅ ๐๐๐ฆ๐๐ฌ ๐๐๐ฌ๐จ๐ง { _SCREAM_GIRL}
Mason, come Hugo รจ uno che ti riesce a trascinare: รจ pazzo, totalmente fuori.
Non riesce a far a meno di fumare fumare, fumare eh... eh... la prima volta che l'ho incontrato io ero al mio primo anno, spauritoz spaventato e lui tutto calmo che mi poggia una mano sulla spalla e mi dice:
Vuoi fumare, tappo? Sono piรน alto di lui adesso... anche di Hugo in veritร .
Mi limito a guardarlo e a disapprovarlo.
โ๏ธ ๐๐ญ๐๐ฉ๐ก๐๐ง ๐๐๐๐ฅ ๐๐๐ฅ๐ฆ๐๐ซ
{ thelofits }
Io... io Palmer non lo sopporto: รจ il tipico saccente che ti ride in faccia con fare strafottente, che si crede migliore di te... a me Palmer incute terrore.
E' un tipo ambiguo, sembra davvero senza alcuna emozione... รจ uno di quelli che mi ha sempre preso in giro senza riserve, senza alcun valore.
Non vorrei mai averci a che fare, ma piรน e piรน volte รจ come se mi avesse dato l'impressione di voler scappare.
E' un capo che mi rifiuto di seguire
โ๏ธ๐๐๐ญ๐ญ๐ก๐๐ฐ ๐๐จ๐ฒ๐๐
{ -sandprince }
Matt viene in classe con me: insieme siamo letteralmente due frane...
Entrambi con questa cosa del seguire gli altri, di fare le cose per bene ma poi chissร come ci ritroviamo dentrl ai casini ed allora non ci resta che lregare che nessuno si ammazzi o si faccia male.
Una delle nostre prime conversazioni?
La religione.
Ricordo che tipo mi chiese se avessi mai visto delle chiese e quasi scoppiai a ridergli in faccia.
Sono ebreo, mica cieco.
Royce รจ ok... Royce รจ Royce, lui e la fede?
Due cose impossibili da staccare.
โ๏ธ ๐๐ฐ๐๐ง๐๐จ๐ฅ๐ฒ๐ง ๐๐ฅ๐ข๐ณ๐ ๐๐ฅ๐๐ ๐
{-Biskj aka @me}
E' mia sorella.
La figlia perfetta e bella: la mia debolezza ed il mio rimpianto.
Vorrei creare un legame.
Non ci riesco, lei mi odia ed io
semplicemente ancora esisto
[ ๐ถ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐ ]
๐๐ญ๐ก๐๐ซ ๐ญ๐๐ ๐ฌ:
dangershindoulover ; greyshelby ; lumemio ; peculiarpeeps ; ghost-_-head ; RandomBk ; __psycoo ; Black_Riddle ; MDCproduction
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