1) 23 Settembre 2023
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È rilassante vivere con Chan.
O per lo meno è rilassante quando non c'è una bambina di 3 anni che piange e urla senza motivo.
Ama i bambini, ma preferisce che il suo udito resti intatto almeno fino ai suoi settant'anni.
Però ama Amy, è come se fosse uno zio per lei, una seconda persona da cui prendere spunto, una seconda figura che la accompagnava nei suoi primi anni di vita.
Quindi si, è rilassante vivere con Chan.
Il suo college è a circa una ventina di minuti da dove abita, ma con i diversi mezzi non riuscirebbe a prendere la coincidenza per non arrivare in ritardo.
Per questo il ragazzo più grande si è offerto di accompagnarlo ogni mattina, non è un grande sforzo.
Lascia Amy in un asilo nei dintorni e usa quelle ore per andare in palestra e tornare a casa per lavorare, per poi riprenderla e aspettare jeongin fuori da scuola.
"Jeonginnie hai tutto?" Chiede fermadosi nel parcheggio più vicino.
Jeongin ricontrolla per la terza volta lo zaino, sapendo com'è sbadato potrebbe essersi dimenticato qualcosa ricordandosela solo a pochi minuti dall'inizio delle lezioni.
"Tutto quello che mi serve, ma manca solo una cosa"
Si gira per guardare la bambina che sembra ormai stufa della mancanza di attenzione dello zio.
"Un bacio dalla mia bambina preferita" dice e allunga il busto per avvicinarsi a lei. Le piccole labbra toccano la sua guancia e non riesce a trattenere il solito sorriso.
"Zio Jeongin, saluta zia Felix" dice mentre muove frettolosamente la mano per salutarlo.
"È zio Felix, non zia" corregge Chan per poi salutare anche lui Jeongin.
"Allora saluta zio Felix, zio Jeongin" ripete e il ragazzo glielo promette dirigendosi verso la scuola.
Cammina a spalle alte la solita strada sterrata per arrivare a giardino.
È strano abitare e studiare in Australia, è molto diverso dalla Corea.
Per loro era già tanto se avessero un giardino davanti alla facciata delle scuole, qui è d'obbligo, ci sono anche tavoli da ping-pong pallavolo su erba, e più lontani dagli occhi dei passanti anche dei campi da tennis e una pista di atlantica di 500 metri e non di 400.
Sorride vivace quando vede in lontananza la bionda coda alta di Felix. È di spalle e indossa i bermuda di jeans che gli aveva rubato qualche giorno fa, una magliatta rosa è abbinata sopra e ricorda di avergliela suggerita lui perché starebbe davvero bene con la sua pelle.
Gli cinge la vita da dietro e dondola leggermente e lo vede sussultare per li spavento.
"Ti uccido la prossima volta Yang Jeongin, lo sai che mi spavento così" dice con il labbruccio e il suo cuore non smette di aumentare i battiti.
Gli da un leggero bacio sulla fronte e incrocia le dita di una mano con la sua.
"Che schifo, la smettete di fare i piccioncini?" Chiede Seungmin mentre tira fuori la lingua e fa finta di vomitare mettendo sopra due dita.
"Stavamo parlando di una questione importante"
"Quindi quando ti troverai finalmente qualcuno con cui scopare?" Chiede Jeongin sistemandosi lo zaino sulle spalle.
Vede Seungmin roteare gli occhi al cielo per poi girarsi e andare verso la sua lezione di biologia.
"Seungminnie, ho un'idea strepitosa!" Urla Felix inseguendolo e aspettando che anche io suo ragazzo li raggiunga.
Ora è appoggiato ad uno dei muri dell'edificio.
"Sai l'amico di Jeongin?"
Seungmin pensa mentre prende a mangiare una caramella al miele per la gola "Quello che sembra uno sugar daddy e pensavamo fosse il suo ragazzo prima di conoscerlo meglio?"
"Esatto-"
"Hey davvero pensavate stessimo insieme?"
"Scusami tesoro, ma è davvero figo, come hai fatto a fartelo scappare non lo sappiamo ancora" disse il biondo stando dalla parte di Seungmin.
"Siamo solo amici, comunque Amy ti saluta zio Lix"
Felix inizia a saltellare sul posto dalla felicità e con un sorriso a trentadue denti abbraccia il più piccolo.
"Quanto amo quella bambina, quasi più di te"
"Quasi" ripete Jeongin e Seungmin ancora una volta non li sopporta più.
"Vi odio, comunque non penso sia il mio tipo"
Seungmin non ha mai specificato quale fosse il suo tipo, lo conosceva da circa un anno e mezzo, ma non si era ancora aperto così tanto da avere una conversazione filosofica con Jeongin.
Forse si erano baciati una volta, ubriachi a una delle feste organizzate dai senior.
Forse si erano spinti oltre prima ancora che Jeongin scoprisse la sua cotta per il biondo.
Ma non gli aveva mai detto chi gli piacesse, che tipo di ragazzo voleva, come voleva esser trattato. Era un tabuu, un cubo di rubik ancora irrisolto, uno di quelli davvero difficili.
Cosa poteva piacergli? Un ragazzo gentile ma sicuro di sé, uno di quelli che sembra timido e indifeso, ma sotto sotto è tutt'altro, come Jeongin?
Oppure uno dolce e sempre vivace, femminile e fiero di ciò che è come Felix?
Era indecifrabile, quindi perché non potrebbe provare con Chan?
"È venerdì oggi, stasera vienite da me. Ceniamo tutti insieme e conoscerai meglio il mio coinquilino" disse guardandolo insicuro "Ci stai?"
"Io si!" Urlò Felix facendoli sorridere entrambi.
"Se siete tanto preoccupati per la mia vita sentimentale allora va bene"
"Quindi da me alle 7"
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"Changbin guarda che non posso ogni singola volta accompagnarti in palestra, ho del lavoro da svolgere" Chan continua a guidare verso la casa del ragazzo con cui era in chiamata. Ha appena lasciato Amy all'asilo e l'unica cosa che avrebbe voluto fare era rilassarsi ed essere assirbito dalla musica a tutto volume nelle sue orecchie, ma un uomo basso come un nano e largo cone un camion aveva cambiato i suoi programmi.
"Lo so bro, ma ti devo parlare di questo ragazzo, continua a fissarmi ogni volta e non so che fare" sente un sospiro dall'altra parte della linea e lo sente continuare "In più ti devo dire un'altra cosa, ma questa devi vederla di persona"
Chan ha paura per la sua vita, potrebbe essere qualsiasi cosa, da un coniglio in una nuova gabbietta a un missile rubato alla russia.
"Sono quasi arrivato, i semafori sono tutti rossi, per il ragazzo non ti preoccupare vediamo insieme che fare"
"Grazie Chris, sai che non sono stato con nessuno ragazzo, ma wow questo è carino, dovresti vedere il suo sorriso"
"Se lo dici tu, sono qui sotto, apri il cancello"
Chan parcheggia ls sua auto vicino a una delle auto sportive di Changbin, appena pulita.
Passa per il giardino entrando in casa dalle finestre aperte del soggiorno che danno vista alla sua piscina con jacuzzi.
Lo sta aspettando seduto sul divano con il borsone affianco a lui.
Non si meraviglia della grandezza dells casa. I suoi genitori guadagnano relativamente tanto rispetto a molte delle aziende che ci sono in giro. Il cinema guadagna molto, fare il regista e lo scrittore pure, lei scrive, lui dirige, e Changbin si fa mantenere anche se all'inizio voleva andare avanti da solo.
Il padre gli ha detto di iniziare da barista, guadagni quel poco che ti danno, prendi una casa in affitto cin quel poco che hai e vivi con quello che puoi.
Ma quando si ritrovò un serpente nel gabinetto, cambiò idea così velocemente che chiamò Chan mentre si stava a mettere per piangere.
Cambiò decisamente zona per far costruire questa casa, serrando ogni possibile tubo di scarico con griglie e quant'altro.
"Dai muoviti, non abbiamo tutto il giorno"
"Sai che ho una palestra nel seminterrato?" Dice ed è ancora seduto con le gambe accavallate.
"Cosa? E perché paghi per la palestra, anzi, perché la pago pure io?" Chan si siede sulla poltrona di fronte e si mette comodo rilassandosi.
"Beh è ancora solo una stanza, ma ho i soldi per riempirla" dice e si alza per prendere un bicchiere di acqua.
"Ma non l'ho ancora fatto perché lavorando da casa e non uscendo mai sarebbe stato monotona la mia vita, e a quanto pare ho incontrato questo ragazzo" prende la borsa e se la mette in spalle.
"Andiamo?"
"Non dovevi farmi vedere una cosa?" Chan alza un sopracciglio e l'altro fa facepalm mentalmente.
"Hai ragione, quasi dimenticavo" esce sull'altro lato del giardino e quando torna non crede ai suoi occhi.
"Si chiama Beremia, mi piaceva Jeremia, ma poi ci ho ripensato un'attimo..."
Chan sbatte le palprebre ancora qualche volta prima di realizzare.
"Una capra!?" Urla scioccato e Changbin lo contraddice.
"Una capra nana, queste rimangono piccole"
"Tu sei pazzo"
"Hey sono solo da mattina a sera, se non fosse per te, e questa mi tiene compagnia.
"Un gatto no?"
"E finire come Minho-hyung? Assolutamente no, quello tra poco inizia a sviluppare gli artigli"
Chan scuote ancora la testa. "Sei incorreggibile, cosa sarebbe la mia vita senza di te"
"Molto noiosa, pensa che ho pure dei biscotti al burro che vengono direttamente dell'Italia, dopo ricordateli"
Entrambi si alzano e finalmente si dirigono fuori dalla casa, non prima di aver salutato Beremia.
La palestra è due vie dopo casa sua e c'è più gente la mattina rispetto al pomeriggio. Vede molte persone che corrono sul tapirulan e dovrebbe iniziare pure lui per riscaldarsi, ma viene fermato prima di poterlo accendere.
"È quel ragazzo in fondo, quello nel secondo posto, se stiamo più lontani ti riesco a parlare"
Chan sbuffa, è così strano a volte, sempre sicuro di se, ma quando c'è qualcuno che gli interessa è la persona più timida al mondo, pure più di Jeongin.
Si riscaldarono con la corda, magari non uno dei migliori metodi, ma almeno potevano parlare.
"Sai come si chiama?"
"No, nessuno gli ha mai parlato, quindi non ho mai sentito il suo nome"
"Che stupido"
"Hey, la corda sulle palle fa male, stai attento"
"Rilassati, intendevo che sei stato stupido a non parlargli, non conosce nessuno e ha occhi solo per te, hai vinto"
"I don't know man, no ne sono così sicuro, non ci ho mai provato con un uomo, non saprei che fare"
"Esattamente quello che fai con le ragazze"
Smette di saltare la corda quando i suoi occhi si incrociano con quelli del ragazzo in fondo alla sala. Sorride, gli sorride così dolcemente che si scioglie.
Il suo viso non centra nulla con il suo corpo.
Gli piace decisamente.
Quando anche l'altro si ferma gli lascia la corda e si allontana.
Prende tutta la forza che ha in corpo si avvicina.
Chan non potrebbe essere più fiero di così in questo momento.
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"Assolutamente no, te lo scordi"
Disse Chan mentre preparava della carne per la cena e del semplice riso a parte per la più piccola.
"Perchè? Non è chiedere molto, è un vantaggio per entrambi" Jeongin è tornato da poco in casa, sono circa le sei del pomeriggio e stava già per inciampare in pezzi di lego duplo sparsi per il soggiorno.
"Me lo chiedi pure? Come faccio con Amy? Guarda che è impegnativo fare da padre, pensa dover prendermi cura anche di un'altra persona?"
Jeongin sospira facendo cadere lo zaino vicino l'isola della cucina.
Va in soggiorno e prende la bambina in braccio per poi ritornare.
"Ti piace stare con zio Jeongin e zio Felix?" Chiede mentre le sistema una ciocca ondulata dietro l'orecchio.
Scuote vivamente la testa in segno positivo e tanti "SISI" echeggiano nella stanza.
"Ci sarà un motivo per cui studio pedagogia, se non per il semplice fatto che vorrei fare il maestro all'asilo"
Chan è ancora confuso, ha un aspetto orribile, i suoi capelli sono disordinati e pensa di avere una macchia di pomodoro sulla maglia.
"Quindi, fammi capire, dovremmo invitarli cosicché possa conoscerlo, ma non stare subito solo con lui"
"Esattamente, come una cena tra amici, gli piacciono le persone che hanno molto da raccontare e che lo facciano divertire, ma che siano intelligenti e all'altezza del suo umorismo"
Fa saltare Amy meglio in braccio peima che gli scivolasse via e la guarda sorridendo.
"Tu che dici amore? Cerchiamo un ragazzo per papà?"
Lo guarda con occhi luccicanti e interrogativi mentre gli risponde "Chi è fidanzato papà?"
Chan la prende in braccio mentre alza il coperchio della padella per vedere se la carne sta cuocendo come dovrebbe.
"Nessuno piccolina, non è nessuno"
La rimette a terra nel momento in cui qualcuno suona alla porta e si dirige per aprirla.
"Wow Chris sei messo davvero male. Non dovresti farti una doccia?"
Felix entra in casa senza che gli fosse concesso, si toglie le scarpe ed evita i cubi, infami, per terra che gli potrebbero far male ai piedi.
"ZIO LIX" urla Amy correndogli incontro.
"LA MIA BAMBINA PREFERITA" urla di rimando e la solleva girando su sé stesso.
"Sei già qui?" Chiede Jeongin sorpreso dandogli un bacio casto sulle labbra.
"Ovviamente, serve sempre una mano in più, anzi due"
Si siede sul divano e prende in mano il telecomando.
"Ti va di guardare la televisione insieme mentre tuo padre va a darsi una sistemata?"
"Stiamo cercando di non farle usare subito la tecnologia, se vuole può giocare con le macchine o truccare le bambole" dice Chan mentre si riprende il telecomando e lo appoggia al mobile di fronte.
Jeongin ha una super idea "Trucchiamo lo zio Lix?" Dice mentre raccoglie dai ripiani bassi della libreria dei trucchi.
La vede correre per venirgli incontro e rubargli i giochi tornando sul divano dal ragazzo biondo.
"Channie, qui è tutto sotto controllo, stai tranquillo e per favore vai a lavarti che sai di fritto, il cibo lo guarda Felix"
Annuisce e sale le scale per dirigersi nel bagno in camera.
Finalmente si può cambiare , può togliersi lo sporco da sè e può rilassare sotto il getto di acqua bollente.
Lo gocce scottano sulla sua schiena e sui suoi piedi, ma è terapeutico.
Il vapore gli fa passare quel leggero raffreddore chr aveva preso anche se si trovavano appena agli inizi d'autunno.
Il marmo sulla schiena lo raffredda per qualche secondo e poi torna sotto il getto per sciacquarsi i capelli.
Non ha voglia di piastrarli, quindi parzialmente asciutti, sembrano un cespugli ordinato di rovi.
Non cosa mettersi, Jeongin è vestito relativamente da drogato e Felix non è da meno, forse solo con toni più chiari, ma non vuole sembrare un barbone e dalla descrizione del loro amico sembra che sia una persona tendenzialmente elegante e con senso del gusto.
Mette un paio di jeans scuri e lo abbina ad una srmplice camicia, i primi due bottoni aperti e le maniche sono risvoltate fino ai gomiti lasciando scoperti gli avambracci.
Mette il suo solito profumo, anche se è stato bocciato da entrambi i ragazzi al piano di sotto, ma lui lo trova dolce e forte contemporaneamente. È un mix rilassante tra valigia e agrumi.
Finalmente suonano alla porta e urla agli altri di non preoccuparsi perché ci va lui.
Scende le scale mentre si sistema un orecchino e apre la porta d'ingresso.
"Oh ciao" allunga la mano per stringere quella di Chan "Piacere Seungmin"
Il suo cuore batte l'impazzata, sente ogni battito salirgli in gola, il viso caldo e le mani che potrebbero iniziare a sudare.
Dio è così carino.
Il suo maglioncino azzuro gli sta benissimo, è un po' scollato, lasciando esporre le clavicole, i suoi occhiali sono leggeri sul naso e i suoi occhi curiosi lo fanno sciogliere come burro, grandi e pieni di vita.
"Piacere Christopher" dice e sembra che le parole gli muoiano in bocca.
Quando entra in casa nota che è più alto di lui, anche senza scarpe, è snello e sembra proprio il tipo di ragazzo che gli piace.
Perché glielo hanno fatto conoscere solo ora?
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"Se mi chiedi chi è
La ragazza per me
ANGELA
Io dico te"
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