𝐭𝐚𝐠: -lycxris eccolo qua, non vedo l'ora di sapere che ne pensi! (le critiche costruttive sono più che accette)

𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐭𝐚𝐠: @silvyamuzz ASPETTO IL TUO, MY DEAR ;) menziona un utente

✎﹏ 𝑹𝒖𝒐𝒍𝒐:
𝐋'𝐈𝐧𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨𝐫𝐞.
Il ragazzo che vi andrò ad introdurre, se i lettori saranno tanto pazienti da seguirmi fino in fondo alla scheda, sarà proprio l' inventore.

Destinato fin da piccino a quella professione, non si può certo dire che sia stato un caso che sia diventato ciò che è. Va fiero del suo lavoro, ama ciò che fa, ed è felice di aver svoltato un percorso che per lui non si prospettava essere affatto facile. Di star fermo non è capace, e come le rotelle che muovono la grande città di Anima, anche le sue rotelle mentali sono in costante produzione di qualcosa di nuovo, nella speranza di poter raggiungere obbiettivi sempre più grandi.

✎﹏ 𝑵𝒐𝒎𝒆:
𝐓𝐢𝐦𝐨𝐭𝐡𝐲
Prima di parlare della nobile origine di questo nome, mi pare giusto parlare del rapporto che il nostro inventore ha con esso. Ama alla follia come suoni quest'ultimo, trovando grazioso il nome nella sua interezza, tuttavia il suo significato non rappresenta affatto il portatore.

Dovete sapere che il nome Timothy deriva dal greco antico, o più precisamente dalla parola Τιμόθεοσ (Timotheos), che significa propriamente: "Colui che onora Dio"
«Che problema c'è?» direte voi. «Ci sono talmente tante divinità, in più ad Anima la religione è considerata una cosa molto libera e personale, il ragazzo potrà certamente trovare qualcuno di suo gradimento da venerare!»
Ma non sapete una cosa, piuttosto fondamentale oserei dire: Timothy si rifiuta di venerare alcun tipo di divinità.

Non è ateo, affatto, crede eccome alla loro presenza ed esistenza, eppure non osa pregare nessuna di loro. Se volessimo raccontarla tutta, potrei dirvi (in segreto, mi raccomando) che posso affermare con una quasi totale certezza che il mio ragazzo non veneri nessuno a causa della "famosa" maledizione lanciata ai suoi antenati tempo addietro. Così Timothy vive la sua vita rifiutando l'aiuto degli dèi, nonostante la maggior parte di loro siano innocenti.

✎﹏ 𝑪𝒐𝒈𝒏𝒐𝒎𝒆:
𝐒𝐨𝐮𝐫𝐬𝐦𝐢𝐥𝐞
Un cognome portato avanti da generazioni, infangato poi dalle divinità avverse, che hanno macchiato la sua famiglia, rendendola maledetta.

«Loro fanno parte della Stirpe della Colpa, mamma? »
«Non guardarli, andiamo via... »

Il primo di cui si narra nella sua famiglia, riguardo alla maledizione, è il suo Bisnonno, Lukas Soursmile, nonostante la maledizione abbia origini molto più lontane. Anni addietro le sorti della famiglia vennero tragicamente ribaltate, e dei cambiamenti a dir poco sconvolgenti avvennero tra tutti i membri.
Prima i Soursmile erano degli atei convinti, e, anzi, quasi disprezzano chi credesse nelle divinità. Dall'alto della loro fortuna, che avevano accumulato grazie alle invenzioni dei loro avi, sembrava loro che la vita fosse perfetta, e non avessero bisogno dell'aiuto o della compassione di nessuno. Ma quando la sventura si abbattè sulla famiglia tutto cambiò: la maggior parte di loro morirono a causa di gravissime malattie, tra cui il padre di Timothy, quando lui aveva appena un mese di vita, e i restanti persero i loro soldi, chi perché si diede all'alcool, chi perché perse tutto in scommesse, chi perché s'indebitò avendo perso colui che portava il pane in casa.
Parlando invece un po' più nello specifico, la famiglia di Timothy è costituita da un'unica persona, ovvero sua madre. Da molto tempo i due hanno perso i rapporti con tutti gli altri membri, scappati da Anima nel vano tentativo di scappare dalla loro maledizione, ovviamente senza risultati.
Anche Anka (la madre) dopo il raggiungimento della maggiore età del figlio, ha tentato di andare altrove, in cerca di una vita migliore, abbandonando Timothy, che non aveva la minima intenzione di abbandonare la sua città natale. Non si può dire che siano mai stati molto legati, infatti nessuno dei due ha sofferto per la separazione.

✎﹏𝑻𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐:
𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐨𝐭𝐭𝐞𝐠𝐚, 𝐓𝐢𝐦, 𝐐𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐚...
Bottega? Quale bottega? Calma, calma, c'è tempo per le spiegazioni, non preoccupiamoci. Dunque, ci sono vari modi nei quali Timothy è chiamato, ma il principale è sicuramente il primo che avete letto, poiché sì, Tim possiede una bottega proprio ad Argentum, e vedremo poi di cosa si occupa.

✎﹏𝑵𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂̀:
𝐀𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐮𝐦, 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚.
Tim ama Argentum, più di qualsiasi altro posto nel mondo, e nonostante la sua vita sia stata segnata dalla sfortuna, ritiene che essere nato lì sia stata una vera e propria grazia divina. Al momento, però, si trova fuori dalla Madrepatria, nel disperato tentativo di vendere qualche sua invenzione.

✎﹏𝑬𝒕𝒂̀:
𝐃𝐢𝐜𝐢𝐚𝐧𝐧𝐨𝐯𝐞 𝐚𝐧𝐧𝐢.
Niente di speciale da dire: il piccolo Tim è nato in un freddo due gennaio, in un anno ancora a noi ignoto.

✎﹏𝑹𝒂𝒛𝒛𝒂:
𝐒𝐭𝐢𝐫𝐩𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐥𝐩𝐚.
Proprio una razza non si può definire, dato che sostanzialmente è un umano, ma il nostro inventore, come è già stato detto, è vittima di una maledizione lanciata ai suoi avi molto tempo addietro. Nessun potere magico, anzi, solo un semplice umano che si rifiuta di arrendersi al potere degli dei.

Nella sua famiglia, tutti hanno sempre preso molto male la cosa della maledizione, ma Tim non si è mai concesso di abbattersi per questo.

✎﹏𝑨𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒐:
𝐈 𝐜𝐚𝐩𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐭𝐭𝐞.

Ken Kaneki, Tokyo Ghoul

Più o meno l'aspetto di Timothy è questo, con l'eccezione di una grande cicatrice sulla guancia sinistra. La storia dietro a quella vecchia ferita riguarda una lite particolarmente violenta, di qualche anno fa, quando Tim aveva circa quindici anni. Non gli piace parlarne o raccontarlo a qualcuno, ma era stato tagliato con un coltello da un coetaneo, che prima l'aveva insultato, e poi quando il futuro inventore aveva provato a difendersi, aveva tirato fuori l'arma e perso il controllo.
Ma passando alle altre cose, Tim ha due occhioni color nocciola scuro e dei capelli davvero singolari.

«Sono i capelli del nonno...» soleva dirgli sempre sua madre, e questa frase era spesso seguita da un sospiro ed un po'di vino. Una cosa che lo contraddistingue è senza dubbio il fatto di essere pelle e ossa. Non sottopeso, chiariamoci, semplicemente molto esile, cosa che non gli rendeva certo la vita facile a scuola.

✎﹏𝑨𝒃𝒃𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐:
𝐒𝐭𝐞𝐚𝐦 𝐏𝐮𝐧𝐤 𝐒𝐭𝐲𝐥𝐞.

[wattpad me l'ha oscurata, potresti darmi l'instagram? Così te la mando]

Duuunque, questa sarebbe la rappresentazione più vicina del suo abito, solo che al posto della gonnella, dovete immaginarvi che il vestito marrone continui e formi dei pantaloni, quindi una vera e propria salopette, con delle semplici scarpe nere, con tanti lacci intrecciati tra loro.
Questo è ciò che indossa solitamente, e se invece vogliamo vedere qualcosa di più elaborato abbiamo questo:

Gli piacerebbe permettersi più abiti come questo, purtroppo per lui però, i soldi non sono certo una cosa che può permettersi di spendere a destra e a sinistra, tuttavia ha rimediato a questo problema abbastanza alla radice, come vedremo.

Per quanto riguarda gli accessori, il suo cappello, dal quale mai si separa è quello che vedete nell'immagine del vestito elaborato. Lo indossa tutti i giorni.

Fonte immagini: Pinterest

✎﹏𝑪𝒂𝒓𝒂𝒕𝒕𝒆𝒓𝒆:
𝐄𝐜𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐜𝐨, 𝐧𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞.
Bene bene, veniamo al pezzo forte. Il nostro adorabile inventore è... un po' particolare, se così vogliamo definirlo. Caratterizzato di certo da una grande creatività ed immaginazione, viene anche accompagnato da un pizzico di follia. Probabilmente per questo motivo fa molta fatica a sentirsi accettato all'interno di un gruppo, o anche semplicemente riuscire a parlare con le persone. Da quando sua madre l'ha abbandonato, si può dire che abbia pressoché smesso di parlare, se non con i clienti della sua bottega, nonostante molti di loro si limitino spesso a comunicare solo attraverso monosillabi, e gli riservino qualche sguardo sospettoso.

Dovete sapere una cosa: Tim si rifiuta di farsi rovinare la vita da una maledizione. Vuole essere forte, e dimostrare a tutti che può riuscire a vivere normalmente, senza paura. Da piccino era corroso dal terrore di quello che gli dei gli avevano fatto, ma crescendo ha capito una cosa importante: non ha tempo per fermarsi a piangere. Sa che probabilmente la sua vita sarà breve, accettarlo è stato difficile, ma sa anche di non poterci fare nulla a riguardo, e così ha deciso di usare tutta la sua energia nel lavoro. La gestione della bottega non si ferma solo al cercare di guadagnare qualcosa, ma è per lui uno scopo, il motivo per cui si sveglia la mattina e cerca di sorridere, nonostante tutto.
Ma tornando alla sua follia, non è raro vederlo girare per le strade di Argentum con una decina di fogli in mano, una matita in bocca e un'altra nell'altra mano, mentre farnetica su qualche nuova invenzione che potrebbe tentare di produrre se solo avesse più soldi e più possibilità. Molto spesso prova a chiedere dei prestiti a qualche vecchio amico di sua madre, ogni volta assicurando che l'invenzione che ha in mente possa cambiare il corso della storia, ma senza mai ottenere risultati. Questa cosa spesso lo lascia abbastanza frustrato, perché sente di avere un potenziale gigantesco, ma di non poterlo realizzare, e sa di non avere nemmeno molto tempo per cambiare le cose, o almeno lo pensa.

I progetti delle invenzioni gli occupano molto tempo, per questo non dorme molto, e spesso, fino a notte fonda, sta sveglio alla luce di una lampada ad olio a scrivere e disegnare, progettando e pensando al giorno in cui verranno riconosciuti i suoi meriti, se mai arriverà. Le sue occhiaie scure ormai sembrano avere il posto fisso sul suo volto, e ormai nemmeno Tim ci fa più tanto caso, così come non fa più nemmeno caso alla sua cicatrice.

Per quanto riguarda il suo modo di rapportarsi con gli altri, c'è poco da dire: potete star certi che non interverrà in una discussione nemmeno se costretto,  preferisce di gran lunga ascoltare. Non è affatto bellicoso, ed accetterà tranquillamente qualsiasi decisione presa dal gruppo. Nel caso qualcosa andasse contro i suoi interessi, proverà a farlo notare con gentilezza, e non oserà mai mettersi a litigare, anzi, è un ottimo mediatore.

Ogni tanto gli succede di buttarsi giù, se non a causa della sua appartenenza alla Stirpe della Colpa, allora perché teme di non riuscire mai a sentirsi completamente realizzato. Sì, sa bene di non voler lamentarsi di questo, sa di voler provare comunque ad essere felice, ma talvolta lo stress emotivo accumulato è fin troppo, e potrebbe concedersi qualche pianto liberatorio nelle tarde ore notturne.

Nonostante i suoi difetti e i suoi problemi, se si trova a suo agio può rivelarsi la persona più dolce del mondo, anche se fino ad ora nessuno ha ancora scoperto questa sua particolare caratteristica. Non è in cerca dell'anima gemella, o perlomeno non fa niente attivamente, però sa che potrebbe dedicare tutto sé stesso ad una persona, se solo trovasse quella giusta.

È molto attento ai bisogni degli altri, ed ha una grande empatia, per questo tende a farsi carico dei problemi degli altri, cosa che lo fa spesso desiderare di essere insensibile, anche se non gli accade spesso, dato che i suoi rapporti umani sono pressoché nulli.

✎﹏𝑺𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂:
𝐋𝐞𝐠𝐠𝐢𝐦𝐢 𝐧𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢. 𝐋𝐚 𝐯𝐞𝐝𝐫𝐚𝐢.

Nel due gennaio di alcuni anni fa un bimbo di nome Timothy si trovava tra le braccia di sua madre, che bisbigliava stupita alla vista di quel piccolo bambino, quasi ancora non credesse di poter stringere a sé qualcosa di così puro e meraviglioso. Quel bambino sarebbe diventato il centro delle sue giornate, colui che l'avrebbe sempre consolata dalle sue disgrazie e le avrebbe portato conforto quando le pene subite dalla Maledizione la avessero troppo schiacciata. Ma quando il piccolo ebbe cominciato a crescere, divenne sempre più timoroso di quello che gli sarebbe successo nel futuro a causa della Stirpe, probabilmente a causa del fatto che per lungo tempo aveva dovuto lui sostituire la madre nel ruolo di genitore, e aveva sempre assistito alle sue crisi dovute ogni singola volta alla Maledizione. Appena quattordicenne Tim aveva cominciato a lavorare per cercare di aiutare la madre nelle spese famigliari, facendo la gavetta in numerosi negozi di Argentum. Più o meno in quel periodo il loro rapporto aveva cominciato a diventare più complicato, probabilmente perché la malinconia di quelle due persone si sovrapponeva in una casa troppo piccola per contenere tutto quel malcontento.

Due persone tristi non fanno un rapporto felice, e se prima il problema era che Tim si comportava esattamente come la madre, deprimendosi per qualsiasi cosa, poi aveva dovuto fare un lungo lavoro di riflessione su se stesso, ed era giunto alla conclusione che avrebbe preferito morire piuttosto che essere come lei.
Tim aveva scoperto del suo talento, e stava cominciando a lavorare sulle sue prime invenzioni. Piano piano tra l'angoscia e il terrore aveva cominciato a nascere la speranza data da quel talento, e cominciava a nutrire delle ambizioni per il suo futuro. Tanto per cominciare farneticava (come direbbe la madre) sul comprarsi un negozio dove dare il via alla sua attività, infatti spesso e volentieri si ritrovava a saltare i pasti giusto per avere qualche moneta in più in tasca. Anka aveva cercato di dissuaderlo da questo suo desiderio irrazionale: nella loro piccola casa si arrivava a malapena a fine mese, sarebbe stato del tutto impossibile permettersi un negozio! Man mano che i litigi si andavano ad aumentare, Anka soleva dire sempre più spesso al suo pargolo:  «Fai come vuoi, ma ricorda: ti sveglierai un giorno senza più trovarmi. Non ho intenzione di affondare assieme a te».

E così fu.
Anka sparì il giorno del diciottesimo compleanno di Tim, assieme a molti soldi da lui risparmiati. Non pianse, non gridò all'ingiustizia. Si rimboccò le maniche e cominciò di nuovo a mettere da parte il suo denaro, cosa che si rivelò essere più facile avendo solo se stesso di cui occuparsi. Alla fine riuscì a racimolare la somma necessaria vendendo il suo vecchio appartamento, e aquistando un negozio con una piccola stanza sul soffitto, dove decise avrebbe spostato la sua camera/laboratorio delle invenzioni, in questo modo non avrebbe più avuto bisogno del vecchio appartamento. Si avvicinava ai diciannove quando finalmente completò il trasferimento nel piccolo negozietto che già da tempo teneva sott'occhio. La gioia che provava in quei giorni era immensa, e si disse almeno un milione di volte che da lì in poi le cose sarebbero andate bene.
Però i suoi problemi non finiscono mai, e presto si rese conto che non aveva abbastanza soldi per comprare il materiale a fabbricare le sue invenzioni. Fino a quel momento ne aveva ultimata solo una, una specie di antenato di quella che noi oggi chiameremo catena di montaggio.

Difatti era composta da una pedana rotante alta circa come un tavolino, e con le stesse gambe di un tavolino, così che non si fermasse la rotazione della pedana a contatto col pavimento. Le gambe della pedana si alzavano piegandosi e andando poi in orizzontale sopra la pedana stessa, e qui erano collegate diverse braccia meccaniche, ognuna delle quali faceva un movimento specifico e ripetitivo. La catena era stata creata per assemblare vestiti, cosa che Tim aveva avuto la premura di fare a causa del suo armadio vuoto.

Inizialmente pensava che avrebbe potuto vendere le catene di montaggio per vestiti a diversi negozi, tuttavia poi si rese conto che avrebbe dovuto optare per qualcosa di più economico. Decise che avrebbe prodotto e venduto vestiti (almeno per il momento... *wink wink*) agli abitanti di Argentum. Così diede sfogo alla sua creatività nella moda, ed ebbe un discreto successo, nonostante sapesse benissimo che non era quello il suo sogno. Ma talvolta bisogna avere pazienza.

Ora come ora si trova ad Maeriel, cercando di trovare qualcuno che si interessi a comparare la sua catena di montaggio.

✎﹏𝑷𝒐𝒕𝒆𝒓𝒊:
𝐇𝐞𝐡, 𝐦𝐚𝐠𝐚𝐫𝐢!

Se non la sua intelligenza, Tim si trova a non avere nessun potere particolare, tuttavia resta molto affascinato da chiunque li abbia, considerando i poteri una grande fortuna, ma si sa, non sempre i poteri portano alla pura felicità.

Dopotutto, da un grande potere derivano grandi responsabilità!

Perdonatemi la citazione, dovevo.

✎﹏𝑷𝒖𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝒇𝒐𝒓𝒛𝒂 𝒆 𝒅𝒆𝒃𝒐𝒍𝒆𝒛𝒛𝒂:
𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨.

Partiamo dai punti di debolezza, dai, sapete come si dice? Via il dente via il dolore.

Come prima cosa mi sento di raccontarvi della sua stanchezza perenne. Che si tratti di camminare lunghe distanze o di stare svegli fino a tardi a parlare, non di rado capiterà a questo ragazzone di sbadigliare e rendere tutti partecipi del fatto che si farebbe volentieri un sonnellino, mettendo in pausa tutto ciò che stia facendo. Stranamente però, questo non gli accade quando si parla di invenzioni. Nato per fare il lavoro che fa, mi dicevano.

Purtroppo gli riesce difficile ambientarsi nella natura, essendo un figlio di Anima, si trova giustamente più affine alla tecnologia, però potrebbe certo riuscire a trovare soluzioni grazie al suo ingegno.

Molto scarso nel combattere, soprattutto se si riguarda di un corpo a corpo, diciamo che se si ritrovasse in un qualche tipo di situazione che implichi la forza fisica, lascerebbe volentieri fare ad altri.

I punti di forza sono, invece:

Un grande senso di responsabilità verso chiunque faccia parte della sua squadra, potrebbe dare la vita per qualcuno a cui tiene.

La voglia di imparare sempre cose nuove, e anche la capacità di impararle in fretta. Nonostante si muova ovviamente meglio nel suo campo, è pronto a sforzarsi per imparare qualsiasi cosa possa risultargli utile, anche se fuori dalla sua comfort zone.

✎﹏𝑷𝒂𝒖𝒓𝒆:
𝐍𝐨𝐧 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐫𝐞.

Senza esitazione posso affermare che la sua più grande paura sia per certo quella dell'abbandono, sviluppata inconsciamente da quel famoso due gennaio del suo diciottesimo compleanno. Anche se fino ad ora non si è mai affezionato veramente a nessuno, non reggerebbe di vedere la sua persona speciale andarsene. Non sa ancora come reagirebbe, ma state certi che farebbe di tutto pur di non farlo accadere.

[nota dell'autrice: ometto le voci "Sogni e Obiettivi" e "Cosa pensa delle divinità" perché risulterebbe ridondante, poiché sono già state menzionate nella scheda. Se vuoi che le aggiunga lo stesso sentiti libera di farmelo presente!]

✎﹏𝑷𝒂𝒓𝒆𝒓𝒊 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒊𝒕𝒖𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆:
𝐀𝐥𝐥'𝐚𝐯𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐫𝐚

Il nostro ragazzo si sente pronto a questa folle avventura, dopotutto sa di non avere molto da perdere. Un personaggio amato dall' Autore che ama il suo Autore. Lui è questo, e spera di poter dimostrare quanto vale al di fuori del suo campo. Se volessimo dirla tutta, freme anche all'idea di incontrare qualcuno di nuovo, nonostante la timidezza. Si trova un po' a disagio di solito, ma spera che per questa situazione speciale le cose possano andare in maniera diversa.

✎﹏𝑷𝒓𝒐𝒏𝒐𝒎𝒊, 𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒊 𝒈𝒆𝒏𝒆𝒓𝒆, 𝒐𝒓𝒊𝒆𝒏𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐:

he/him.
Si identifica nel genere maschile.
Il suo orientamento è totalmente libero, si innamorerà di chi si innamorerà, anche se fino ad ora ha sempre avuto occhio solo per le donzelle di Argentum, ma è totalmente disponibile nello scoprire altri lati di sé.

✎﹏𝑨𝒍𝒕𝒓𝒐:
𝐔𝐧'𝐚𝐛𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐚𝐧𝐚.

Come ultima cosa, vorrei aggiungere che purtroppo Tim ha preso proprio un brutto vizio da quando sua madre l' ha lasciato solo. Non di rado capita di vederlo di notte seduto ad un qualche saloon a bere del vino, fino ad ubriacarsi. Forse un po' per combattere la solitudine, forse un po' per non pensare ai problemi, gli riuscirebbe davvero difficile provare a smettere. Molti  degli abitanti di Argentum raccontano di averlo sentito vaneggiare sul senso della vita con qualche bicchiere di troppo.
Gli è anche capitato di risvegliarsi il mattino seguente con un progetto del quale non ricordava nulla in mano, pieno di scarabocchi e scritte senza senso, per poi scoprire che lo aveva scritto quando era poco lucido. Talvolta ha anche tratto da quei progetti incasinati delle gran belle idee! Però questo rimane un brutto vizio, belle idee o no. (#annaperilsociale)

𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞:

Salve a chiunque sia qui! Spero vivamente che la scheda piaccia!
In caso ne trovaste vi invito a segnalarmi eventuali errori grammaticali, grazie ^^
Questo è il mio inventore, ditemi che ne pensate!
Ringrazio ancora Silvia per avermi fatto scoprire questa storia stupenda, te se ama <3