8. «Mi stai invitando nel tuo letto?»

«La cena è servita!» l'esclamazione di Jimin si propagò per tutta la stanza dei due coniugi, quando la porta venne aperta  e lui entrò spingendo un carrellino trasportante varie pietanze di stampo coreano. L'odore arrivò sotto alle narici di Hoseok che gli andò subito dietro, dopo essersi chiuso la porta alle spalle. Lo seguì come un segugio, leccandosi le labbra «Oh, che buon profumino»

Jimin sorrise, mentre apparecchiava la tavola. Hoseok non perse un secondo e lo aiutò. Yoongi alzò gli occhi dal suo telefono, lanciò ad entrambi un'occhiata stufa e poi riportò la sua attenzione sul dispositivo «Già, stai vedendo? Solo le porzioni migliori per voi» scoperchiò alcuni piatti, ancora caldi e la pancia del rosso brontolò sonoramente «Fai i complimenti al cuoco»

Ma il biondo ironizzò, ridacchiando «Meglio di no, più sto lontano da Seokjin meglio è»

Di riflesso anche Hoseok rise «Perché?» chiese curioso.

«Perché sono sfigato a morte ed ogni volta che lavoro al ristorante da lui, spacco qualcosa» spiegò mentre poggiava l'ultimo piatto sul tavolo e ricevendo in risposta un commentino da parte di Yoongi «Il solito»

Ma quella volta non si stette zitto, anzi lo guardò piuttosto divertito, pronto a polemizzare «Senti, se proprio volessimo mettere i puntini sulle i, l'altro giorno è stata colpa tua» lo sguardo pesante del corvino gli si posò immediatamente di sopra.

«Lo stai dicendo seriamente?» chiese con voce asettica.

Jimin annuì prepotentemente, guardando con la coda dell'occhio il sorrisetto di Hoseok «Sì, mi sono beccato un cazziatone per qualcosa che non ho fatto. Avresti dovuto star attento tu, io semplicemente mi sono girato per portare i piatti in cucina!»

Yoongi scattò in piedi, indicandosi la testa «Avevo i noodles tra i capelli, io!» 

«E mi dispiace, ma per una volta che non ho fatto niente, perché devo prendermi la colpa?»

«In effetti...» gli diede ragione il rosso e Jimin lo indicò con ovvietà «Visto?»

Yoongi sgranò gli occhi, non capacitandosi che suo marito stesse dando ragione all'altro «Vi odio, entrambi, sappiatelo» asserì prima di ributtarsi sulla sua poltrona, denigrandoli entrambi che erano scoppiati a ridergli in faccia.

«Comunque sia» continuò il biondo riprendendosi «questa sera mi tocca il turno da lavapiatti. Penso che rientrerò per le tre, non aspettatemi svegli, riposate che domani vi attende una bella gita» sapeva che dovessero scendere a visitare Napoli e che sarebbero rientrati solo in serata.

«Ma non sarebbe stato un problema, assolutamente» continuò Hoseok, rassicurandolo ancora una volta sul fatto che non avesse di che preoccuparsi. Poi i suoi occhi caddero sul carrello e si accigliò, girandosi verso Yoongi «Non ricordavo avessimo ordinato un'insalatona» ma l'altro in risposta scrollò le spalle non sapendone niente. La spiegazione di fatti arrivò velocemente da parte di Jimin «Ricordate la ragazza di oggi in piscina?» i due annuirono «Ecco è per lei»

Yoongi poggiò con un po' troppa forza il telefono, infastidito per la seconda volta in poche ore dalla presenza di quella lì. Possibile dovesse stare ovunque? «Che diavolo vuole? Il servizio in camera non era solo per noi?» chiese sturbato e Jimin notando quella vena gelosa, sorrise internamente «Esatto, ma ha insistito così tanto che beh, non ho potuto dirle di no»

«Non ha potuto dirle di no» ribatté Yoongi rialzandosi e prendendo a camminare per la stanza, un tantino nervoso, pensò fosse l'ideale per scaricare quella sensazione.

Hoseok, dimostrò di meno la cosa, cercando solamente di restare più calmo e razionale «Potrebbe avere, forse, un doppio fine» e sorprendentemente Jimin annuì «Quello è sicuro»

Yoongi allargò le braccia, indignato, come se stesse parlando di una persona che ci stesse provando con il suo fidanzato «E tu vuoi darle corda?» ma per fortuna l'espressione disgustata del biondo gli fece tirare un sospiro di sollievo «Uh no, pensavo che le mie preferenze fossero chiare a questo punto» ammiccò notando il corvino passarsi una mano tra i capelli per dissimulare ed il rosso divenire dello stesso colore dei suoi capelli. Ma fu proprio lui a riparlare «E-e se provasse ad andare oltre?»

La testa di Yoongi riscattò verso Jimin, non volendo attendere oltre la risposta.

«Ho sempre un'insalata da ribaltarle in testa alle brutte»

Quella fu la prima volta che Jimin vide il sorriso di Yoongi, divertito dalla sua battuta. Pensò di potersene follemente innamorare.

Lavare i piatti non gli era mai piaciuto. Stare con le mani a mollo tutto il tempo gli indeboliva le unghie che così si spezzavano più facilmente ed i detergenti gli seccavano la pelle in modo odioso. Per fortuna le ore erano passate abbastanza in fretta, il suo turno finì e per quella sera poté tirare un sospiro di sollievo. Portò una mano dietro la schiena e tirò un filo per sciogliere il grembiule. Lo appese poi affianco alla porta, pronto per la prossima volta.

Si ringraziò mentalmente di aver portato già prima la sua valigia in camera di Yoongi ed Hoseok. Una fatica in meno, anche se in quel momento gli sarebbe toccato attraversare mezza nave per poter finalmente dormire.

I corridoi erano vuoti a quell'ora, neanche il personale girava più, solo quelli che come lui avevano la sfortuna di lavorare fino a tardi.

Con la carta magnetica, utilizzata per le pulizie, poté entrare come se fosse una seconda chiave. La stanza era buia se non fosse stato per la lampada sul comodino che avevano lasciato accesa per Jimin. Il biondo si sfilò anche le scarpe, lasciandole vicino la porta di ingresso e camminando silenziosamente con passo felpato. La prima cosa che fece fu il prendere il cambio per dormire ed andare in bagno, così da darsi una veloce rinfrescata e non sprecare tempo prezioso. Dieci minuti dopo uscì da lì, con solo una maglietta a maniche corte bianca ed un paio di boxer neri.

Guardò in direzione del letto e sospirò. Non c'era spazio. Era sicuro non glielo avessero fatto apposta, forse si erano mossi nel sonno e per sbaglio avevano chiuso ogni piccolo posticino «Sono carini...Bisogna ammetterlo» parlò con se stesso a bassa voce per poi guardare alle sue spalle «A questo punto, mi tocca in ogni caso il divano» almeno, volendo vedere il lato positivo, non sarebbe rimasto in giro.

Andò prima verso l'armadio per prendere qualcosa con cui riscaldarsi ma storse immediatamente il naso quando trovò al suo interno solo vestiti «Ma in che senso non hanno altre coperte» asserì urtato. Solitamente erano lasciate in dotazione un paio di coperte di pile in caso facesse troppo freddo. Con il divano non andò di certo meglio. Sembrava fatto di roccia ed i cuscini avevano una consistenza schifosa «Mi chiedo il perché li facciano sempre così scomodi» provò a pancia all'aria, a pancia sotto, poi su un lato e poi su un altro.

Le lancette sull'orologio scorrevano ma lui era ancora lì sveglio. Aveva a mala pena tre ore per riposare, poi la sveglia sarebbe suonata e ciò gli metteva ansia. Ma più vedeva il tempo scorrere, più l'ansia cresceva. Ma più l'ansia cresceva più non riusciva ad addormentarsi. Entrava in un loop infinito, che portava solo alla creazione di grandi occhiaie sotto i suoi occhi.

«Perché diavolo sei sul divano?»

Jimin saltò sul posto, quando la voce roca di Yoongi gli arrivò alle orecchie. Non pensava si potesse svegliare a quell'ora. Cercò di sistemarsi un po' meglio il cuscino sotto la testa «Tipo per...Dormire?»

Il corvino si tirò un po' più su e lo osservò rannicchiarsi maggiormente, forse sentiva freddo, in effetti non aveva con sé neanche una coperta «E il letto non lo vuoi più?»

Jimin sbuffò una risata, ma cercò di non fare troppo rumore per non svegliare Hoseok «Certo che lo voglio, ma stavate dormendo così beatamente che ho preferito non disturbarvi»

Yoongi rimase un po' di stucco a quell'informazione. Diciamo che non si sarebbe mai aspettato una gentilezza del genere da parte del biondo. Era stato un bel gesto. Rifletté per un attimo e poi scostò il lenzuolo e si fece un po' più in là, verso il bordo «Stai zitto e muoviti»

Jimin spalancò gli occhi, incredulo «Sto sognando o mi stai seriamente invitando nel tuo letto?» impensabile quello che avesse appena visto e sentito.

«Sbrigati prima che ci ripensi»

«No no, per carità» il biondo scattò all'in piedi e gattonò dalla fine del letto fino a finire in mezzo ai due. Yoongi continuò a scrutarlo tutto il tempo. La maglietta larga lasciava verdere tutto l'addome scolpito. Le gambe completamente scoperte ed un fondoschiena perfettamente decorato da quelle culottes «Ma tu dormi sempre così spogliato?» chiese sturbato mentre l'altro si sistemava al suo fianco.

«Ovviamente, dovrò pur deliziare i vostri occhi» ammiccò nella sua direzione con un'occhiolino, Yoongi ormai abituato a quel comportamento non se ne stupì più di tanto, semplicemente scosse la testa ed allungò una mano a spegnere la lampadina «Sei senza vergogna» commentò.

Jimin coprì nuovamente entrambi con il lenzuolo «Se lo fossi veramente, continuerei quello che ho lasciato a metà l'altro giorno»

Yoongi si bloccò col busto a mezz'aria, stava quasi per ricoricarsi, solo che quelle parole gli avevano rievocato una scossa particolare «E perché non lo fai?»

Jimin avrebbe quasi voluto ridere. Cos'era quello? Perché lo stava sfidando? Avrebbe voluto, solo che non era lì né mentalmente, né fisicamente. Si buttò esausto sul materasso comodo «Perché ho veramente sonno e sono distrutto. Per una volta che non sono qui per farti cadere ai miei piedi, accontentati e fammi dormire»

Un paio di gambe si intrecciarono con quelle di Yoongi, che non se ne discostò poi molto, in fondo gli piaceva dormire con suo marito. Anche se, certo, tutti quei sollecitamenti del materasso gli stavano incominciando a dare un po' fastidio. Non avrebbe potuto stare fermo? «Hobi smettila di muoverti» mugugnò impastando la lingua per recuperare salivazione.

L'altro che dormiva sogni tranquilli, sentì la sua voce ma non ebbe neanche la forza di rispondergli e così emise solo un verso senza senso «Mhh» ma ancora una volta il materasso venne affossato e vibrò sotto quei movimenti. Il corvino mantenne gli occhi chiusi, per non disperdere la voglia di sonno e continuare con il suo meritato riposo. Pensò che la soluzione fosse bloccare l'altro vicino a sé e vivere sogni tranquilli.

Allungò una mano ed intercettò un fianco, lo tirò vicino a sé, mantenne l'intreccio dei loro arti inferiori e percepì la punta del naso dell'altro sfiorare la sua. Godé di quel calore. Si stava così bene tra le braccia di suo marito «Dai, voglio dormire ancora un po'...È presto» borbottò riaffondando la testa nel cuscino e Hoseok un po' più sveglio, sbadigliò sonoramente «E chi ti ha detto niente, dormi»

«Dammi un bacio prima» Yoongi dovette sporgere in avanti il volto solo di pochi centimetri, prima di sfiorare un paio di labbra e premersi contro di esse. Il bacio venne corrisposto. Yoongi gemette appena sentendo quella consistenza così soffice. Pensò di star ancora dormendo, le labbra di suo marito non sembravano le stesse quel giorno ma erano in ugual modo eccezionali «Ti sono cresciute le labbra durante la notte o-»

Ma la sua battuta fu bloccata da Hoseok, adesso perfettamente sveglio, che lo guardava da seduto «O forse quello non sono io»

Yoongi spalancò di colpo gli occhi, sperando di ritrovarsi faccia a faccia con il rosso ed invece davanti a lui si palesò solamente una chioma bionda «Cosa?!» spalancò la bocca, non sapendo che dire, mollò subito la presa sull'altro per discostarsene, alternando lo sguardo tra i due.

Jimin portò una mano a stropicciarsi un occhio, provando a cambiare posizione «Fate silenzio, la sveglia non è ancora suonata» non si era accorto di nulla, ma adesso sentendo le voci dei due e soprattutto il tono utilizzato si fece forza ad alzare una palpebra. La camera era ancora mezza avvolta dall'oscurità, eppure riuscì a mettere a fuoco i visi di entrambi.

«Io- Hobi ti giuro che posso spiegare» Yoongi sentì il panico crescere in lui, ciò che lo fece più spaventare fu il vedere suo marito oltremodo tranquillo. Non aveva un'espressione arrabbiata, ma di certo non poteva essere neanche felice, si aspettò così una sfuriata nei prossimi minuti, okay, secondi.

«Non penso che ci sia bisogno di spiegazioni» asserì il rosso portando lo sguardo su Jimin che si tirò appena su, a metà tra i due, cercando di capirci qualcosa «Che succede?» chiese con la voce bassa bassa, tipica di quando era appena sveglio.

Yoongi scosse la testa, non sapeva come rimediare. Vedeva il suo matrimonio finito, vedeva la lettera di divorzio davanti a sé «No, aspetta» boccheggiò cercando le parole giuste, per rimediare ad un casino del genere.

«In fondo era solo un bacio»

Il corvino annuì immediatamente «Hai ragione, io-» ma si bloccò quando effettivamente processò le parole di suo marito. Lo guardò incredulo «Aspetta cosa? Solo un bacio?» ripeté calmandosi internamente, soprattutto quando sul volto di Hoseok apparve il solito sorriso «Ma sì, posso farlo anche io» si abbassò di poco, raggiungendo il volto del biondo, che non sapendo cosa fare restò fermo, aspettando che le loro labbra si congiungessero in un semplice bacio a stampo, senza pretese «Buongiorno Jimin» gli sussurrò a qualche centimetro di distanza, lasciandogli una carezza sulla guancia e ritirandosi indietro «Visto?» si rivolse poi a suo marito che sentì il respiro mozzarsi di fronte a quella scena, volendo che quello stupido bacio venisse approfondito.

Il cuore di Jimin prese a scalpitare, fece quasi male sentirlo battere così forte nel petto «Buongiorno a te» rispose titubante. Non capiva da dove fosse nata tutta quella situazione. Lui non aveva fatto niente, giusto? Quella volta avevano fatto tutto loro da soli, perché in caso contrario sarebbe stato proprio vero, si era perso qualche passaggio.

Hoseok poi allungò una mano, passandola dietro la nuca di Yoongi e tirandoselo contro, per dare anche a lui il bacio di buon risveglio «Volevi un bacio? Eccoti accontentato» ma il sorriso scemò per un attimo, ricordandosi che Jimin non sapesse del rapporto che ci fosse tra lui e il corvino «Oh aspetta, lui non sa che-»

Yoongi non seppe dove, ma trovò la forza di rispondergli «Sa già tutto, gliel'ho detto io» ed Hoseok annuì, ritornando al suo posto e non sapendo su chi mantenere lo sguardo «Okay» un silenzio imbarazzante calò tra di loro, nessuno seppe cosa dire o cosa fare. E adesso? si chiesero. Il rosso aveva appena fatto passare per normale qualcosa che normale effettivamente non era. Ma non perché non fosse possibile l'esistenza di una relazione poliamorosa, ma semplicemente perché loro non avevano una relazione del genere. Quelli ad essere sposati erano solo Yoongi ed Hoseok e si erano appena traditi a vicenda con la stessa persona. Ma nessuno dei due osò fiatare o contestare quella cosa, perché precedentemente entrambi avevano già avuto degli "scontri", se così potevano essere chiamati, fisici con Jimin e quello sembrava solo un regolare i conti, riequilibrare il tutto.

Jimin allora si schiarì la voce e si girò verso Yoongi «Puoi passarmi il telefono, per favore?» indicò il comò da quel lato del letto e così il corvino allungò un braccio e lo afferrò passandoglielo «Tieni»

Il biondo sospirò pesantemente, vedendo che mancavano appena dieci minuti alle sei e un quarto e che la sua sveglia sarebbe suonata proprio a quell'ora. Tornare a dormire a quel punto sarebbe stato inutile "Beh che dire" pensò mentre si mise seduto un po' meglio, tirandosi maggiormente su. Si sgranchì le ossa ed emise una piccola risatina, per cercare di rompere il ghiaccio "nella mia mente appariva tutto meno imbarazzante, però è stato un bel risveglio" si sfilò dalle coperte, pronto ad alzarsi, per andare a vestirsi e prepararsi, il suo turno sarebbe iniziato alle sette meno dieci.

«Dove vai?» Hoseok lo richiamò, e lui si fermò al centro della stanza con un braccio alzato a grattarsi la testa. Sapeva di avere gli sguardi dei due nuovamente sul suo corpo. Gli occhi di entrambi risalirono per le gambe nude, percorsero la linea dei suoi fianchi, sparendo al di sotto della maglietta appena alzata «A lavoro»

Yoongi che precedentemente aveva visto l'orario insieme a Jimin, si accigliò «Sono le sei, avrai dormito, sì e no, tre ore» continuò un pelo preoccupato, ma il biondo alzò le spalle «Niente di diverso dal solito» si avviò verso la sua valigia, dove la sera prima aveva poggiato la divisa da lavoro «Meglio che vada a vestirmi» un altro sbadiglio lasciò le sue labbra «dannazione che sonno» asserì prima di chiudersi la porta del bagno alle sue spalle.

Hoseok sospirò pesantemente, girandosi verso suo marito «Penso che dovremmo parlare»

L'altro fu subito d'accordo «Sì, è l'ora di farlo»


Angolo della parlantina:
Ma quanto può essere sottone Yoongi? Quanto? Che si è fregato da solo perché voleva un bacino da suo marito. Prima fa tutto il burbero e poi tac.

Beh un piccolo primo danno è stato fatto. Quindi non resta che vedere come i due sposini affronteranno la questione. Perché è facile lasciarsi condurre dai desideri più reconditi quando si è lontani dalla vita quotidiana. Nessuno che conosci, nessuno che ti giudica.

Jimin, beh, lui che deve dire? Il piano si è realizzato prima del tempo prestabilito.

Io prevedo un ribaltamento dei ruoli, voi che dite?

Ci sentiamo prossimamente.

ILY-Ely ❤️

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