31. «Tutti e tre da passeggeri»
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I condizionatori continuavano ad emettere aria fredda per cercare di domare il caldo infernale all'interno degli uffici. Di certo, la porta che veniva aperta costantemente non aiutava nella stabilizzazione di una temperatura accettabile. Energia sprecata e semplicemente si sfiatava. Yoongi infilò un dito dietro il nodo della propria cravatta, tirandola un po' in avanti, così che si allentasse e lo facesse respirare...Aveva già tirato su anche le maniche della camicia «Non posso credere che faccia di nuovo così caldo, dannazione»
Era passato un anno.
Un anno dalla conoscenza di Jimin.
Un anno dall'inizio della loro convivenza.
Un anno di amore...seppur mischiato a qualche piccolo litigio temporaneo.
Erano cambiate tante cose nel loro rapporto. Si sentivano più liberi, ormai tutti erano a conoscenza della loro relazione a tre e qualsiasi fosse stato il giudizio, loro avevano imparato a fregarsene.
Per il resto, l'azienda di Yoongi era progredita ancor di più, di pari passo con gli studi di Jimin, riuscitosi ad affermare in poco tempo nel campo della danza.
È nata una stella. Continuava a ripetere ciò Namjoon, elogiandolo di continuo.
«È tornata l'estate così velocemente...quest'anno è proprio volato» Gli rispose Hoseok, anche lui morto di caldo e con la sola voglia di strapparsi i vestiti di dosso. Eppure era lì, a lavorare al fianco di suo marito e a portargli come sempre, alla stessa ora, il suo prelibato caffè. Un caffè freddo «La rapidità con la quale il tempo passa è spaventoso»
Yoongi si sfilò gli occhiali che usava davanti gli schermi e si stropicciò un occhio che bruciava appena. Avrebbe voluto mandare tutti a quel paese e lasciare il lavoro a metà, senza badare alle conseguenze «Il tempo passa ma le cose non cambiano» commentò con un pizzico di acidità nel notare un errore di ortografia in una pagina della rivista, fortunatamente la stava revisionando.
«E non penso che mai cambieranno per noi» continuò Hoseok. Il lavorare in piena estate, sopportare il caldo, l'umidità, lo stress. Non potevano andare in vacanza se non per quelle due settimane tipiche e poi si tornava a quella routine. Yoongi lo guardò con un sopracciglio alzato, irritato da quell'affermazione priva di speranza da parte di suo marito che allora scrollò le spalle «Cosa vuoi? Hai deciso tu di pubblicare riviste per vivere, non è di certo colpa mia»
«Sei venuto qui per disturbarmi o cosa?»
Il rosso sorrise, avanzando verso la scrivania e porgendogli quel grande bicchiere che venne afferrato fin da subito «Per portarti il caffè, scemo. E non berlo troppo in fretta...è congelato» si premurò di avvisarlo, per paura che potesse sentirsi male.
«Mhh, okay» una lampadina si accese nella mente di Yoongi, quando si ricordò in realtà che proprio lui aveva chiamato poco prima suo marito, dicendogli di andar da lui in ufficio «Ah, Hoseok!» quasi lo aveva dimenticato.
«Dimmi»
«Mi serve la foto di Jimin» gli disse, sfogliando velocemente diversi fogli spillati insieme.
«Quale tra le mille?» qualche giorno prima il loro fotografo di fiducia aveva scattato un bel set di foto al biondo, stupendosi ogni secondo di più e non potendo credere ai suoi occhi, quel ragazzo era altamente fotogenico!
L'indice di Yoongi si schiantò sul foglio, indicando proprio ciò che cercava «Numero 21» affermò, alzando gli occhi verso l'altro «Penso sia perfetta da mettere in prima copertina» ed Hoseok sorrise, contento in un modo assurdo che avessero lasciato al loro ragazzo, uno spazio sulla rivista così importante.
«Dovremmo scrivere un perfetto titolo ad effetto»
«Tipo?» domandò di rimando curioso Yoongi ed Hoseok sollevò le mani in aria, le mise vicine e poi le fece scendere formando l'andamento di un arcobaleno «Nuova stella nascente! Park Jimin si prepara al suo debutto nel mondo della danza! A soli 24 anni, primo ballerino, in Giselle!»
Il corvino sbatté le palpebre un paio di volte, adesso si era ricordato il perché Hoseok fosse finito a far il suo segretario e non a lavorare nel reparto di scrittura «E tutto questo dovrebbe essere un titolo?»
«Sono informazioni essenziali!» esclamò il rosso, senza rendersi conto che fosse un tantino troppo lungo come titolo.
«Lo lasciamo a chi di dovere, va bene?»
Hoseok camminò all'indietro, verso l'uscita. Allungò un braccio verso suo marito e gli puntò un dito contro «Muoviti, la rivista deve uscire a mezzanotte»
«Come se non lo sapessi» girò gli occhi al cielo Yoongi, che stava facendo gli straordinari solo per quello.
«E domani è il grande giorno» sottolineò Hoseok «Dobbiamo esserci assolutamente»
Non avrebbe neanche dovuto dirlo. Yoongi non si sarebbe mai perso il debutto di Jimin come primo ballerino «E ci saremo»
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Le sei in punto. Pomeriggio. La situazione non era delle migliori.
Jimin sudava acqua e trasudava panico. Era sdraiato sul divanetto presente in camerino.
Yoongi era appoggiato al tavolino che lo osservava. Hoseok sventolava vivacemente una mano davanti il volto di Jimin, per fargli aria «No, no, no. Devi respirare»
Glielo continuava a ripetere, sì. Ma la mente del biondo era in subbuglio totale. E se si fosse dimenticato tutti i passi all'improvviso? E se avesse fatto una figuraccia? Si era esercitato così dannatamente tanto per quel giorno, non voleva che tutti i suoi sforzi andassero in frantumi. Alzò lo sguardò. Fissò Hoseok negli occhi «È-è un po' difficile controllare l'ansia»
Yoongi annuì, lo capiva, sul serio. Lui probabilmente non avrebbe retto a quella pressione «Soprattutto se stai per esibirti al teatro della scala di Milano per la prima volta e come primo ballerino» aggiunse infatti le condizioni che aggravavano la situazione.
Hoseok sgranò gli occhi, rimproverandolo fin da subito «Yoon! Non aiuti così!» ma l'altro semplicemente scrollò le spalle, prendendo in mano una spazzola posta lì vicino ed incominciando a giocare con essa.
«Possono succedere due cose» riprese l'attenzione su di sé Jimin. Ancorò una mano sul bracciolo del divano, sprofondando le unghie nella stoffa e l'altra la alzò, con l'indice disteso verso l'alto «O va tutto liscio e a quel punto mi toccherà fare un pellegrinaggio fino a Lourdes per ringraziare la Madonna» alzò anche il dito medio per enfatizzare la seconda opzione «oppure svengo appena metto piede sul palco. In quel caso vi chiedo solo di aiutarmi a creare una nuova identità, perché io, come Park Jimin, non potrei più vivere» la vergogna sarebbe ricaduta su di lui, come una maledizione che l'avrebbe perseguitato a vita.
«Smettila di essere pessimista» bofonchiò Yoongi, buttando la spazzola di lato ed incrociando le braccia al petto.
«Esatto, ascoltalo» rincarò la dose Hoseok, per una volta d'accordo. Jimin allora si voltò a guardare il corvino che continuò a parlare «Pensa che se sverrai, finirai nel mondo dei sogni. Non vedrai di certo le facce sconvolte di tutti»
«No, okay, non lo ascoltare!» Hoseok scattò, afferrò il volto di Jimin e lo direzionò di nuovo davanti a sé «Guarda me» Yoongi lo avrebbe fatto solo impanicare di quel passo. Sapeva fosse il suo modo di sdrammatizzare le situazioni di panico. Usava l'ironia. Solo che la sua era molto particolare come ironia. Così Hoseok prese un respiro profondo, riempì i polmoni d'ossigeno e si obbligò a calmarsi lui per primo «Sono fiero di dove sei arrivato. Sei un ballerino eccezionale. In un solo anno sei riuscito a raggiungere un traguardo importantissimo»
Jimin abbozzò un sorriso, scaldato da quelle parole ed era grato, così tanto che non sapeva nemmeno come dimostrarlo. Era lì solo grazie a loro. Yoongi lo chiamò, volendo anche lui aggiungere qualcosa «E sei una persona meravigliosa. Lo hai detto tu, freghiamocene di quello che possano pensare gli altri, quindi adesso vai lì e dai il meglio di te. E se sentirai di non farcela, ci troverai lì in prima fila, basterà guardarci e saprai che ti sosterremo sempre, qualunque cosa accada»
Hoseok sporse il labbro inferiore in fuori, più commosso di Jimin stesso, per quelle parole fuoriuscite da quel pezzo di ghiaccio di suo marito «Oggi nevica, il nostro Yoon ha addolcito il suo cuore» cantilenò contento ma subito venne arrestato da uno sbuffò stanco.
«Oh ma per favore. Piuttosto, vedi di far bene e sbrigarti a mandare a quel paese questo spettacolo egregio che dobbiamo dirti una cosa»
«E adesso che cosa??» chiese preoccupato il biondo, alzandosi ed inciampando nei propri piedi. Hoseok lo afferrò al volo fortunatamente e subito guardò di malocchio l'altro «Non avresti potuto aspettare? Tu- dannazione» lasciò perdere qualsiasi rimprovero e pensò fosse meglio dar retta a Jimin «Non ti preoccupare, non è nulla di grave, anzi. È una sorpresa...O almeno dovrebbe» sempre se Yoongi non avesse finito per rivelare tutto.
«Cosa vuoi?» andò sulla difensiva l'altro «Guarda che lo faccio per il suo bene. Sapendo della sorpresa, sarà meno incline a svenire»
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Rose. Davanti gli occhi di Jimin volavano rose. Prendevano il volo verso il cielo, per poi ricadere, giù, ai suoi piedi. Erano una marea. Tantissime. Non aveva neanche ben capito quale fosse stato il momento in cui era incominciata quella cascata. Forse alla fine dello spettacolo? Ecco, forse sì, ai suoi piedi ne aveva vista una, l'aveva raccolta, guardata, odorata. Ed una volta aver rivolto lo sguardo al pubblico era stato avvolto da quei petali rossi.
Eppure tra di essi, aveva visto solo due volti. Due persone sorridenti, che applaudivano contente, probabilmente fiere.
Yoongi ed Hoseok.
Erano lì, erano sempre restati lì, non si erano mossi per tutto il balletto. Lo avevano osservato attentamente, con il cuore in gola, sperando che tutto potesse concludersi al meglio. E Jimin lo sapeva, li aveva avuti come punto di riferimento per tutto il tempo.
Le sue gambe di mossero, prima piano, qualche passo e poi corse per scendere dal palco. Un piccolo salto e lì sotto vi fu Hoseok ad afferrarlo per il busto, così da attutire l'impatto.
Sorrideva come non mai, Jimin. Estasiato, felice, gioioso. Fiero di se stesso per la prima volta nella sua vita.
«Perché sei venuto qui? Dovresti star lassù a goderti il momento» gli disse Hoseok ma Jimin scosse la testa, allargando ancor più il suo sorriso «Posso farlo veramente solo stando qui affianco a voi»
«Bene, allora butta via quella rosa» intervenne Yoongi, avanzando di qualche passo verso di lui, tenendo le proprie mani dietro la schiena.
Il biondo guardò quel fiore, il suo primo fiore ricevuto in uno spettacolo ed alternò per un po' di volte lo sguardo tra Yoongi e la rosa «Ma perché? È tanto carina...» di certo non si sarebbe mai aspettato, il vedere sbucare da dietro la schiena del corvino un mazzo enorme di rose rosse «Perché tra le tue braccia deve star solo questo» Cinquanta. Forse cento. Non ne aveva mai viste così tante insieme, era incredibile.
Glielo diede e sul serio, senza rendersene conto, quella rosa diventata ormai insulsa, gli cadde come se niente fosse, così per lasciar posto a quell'immenso regalo «Siete dei pazzi. Sarà costato una fortuna»
Hoseok sorrise, allungò una mano e gli spostò qualche ciocca più lunga dietro l'orecchio «Ti piace?» gli chiese ed il volto di Jimin si illuminò «Se mi piace? Lo adoro!»
«Perfetto, è questo l'importante, non pensare a nient altro»
I loro sguardi incastonati continuarono a scambiarsi dolci dichiarazioni d'amore ed allora, adesso con più tranquillità, a Jimin tornò in mente una cosa «Quindi era questa la sorpresa?»
«Assolutamente no» lo riprese Yoongi, affondando una mano nella tasca della giacca elegante e tirando il secondo dopo fuori delle strisce di carta orizzontali. Tre, erano tre «La sorpresa è questa»
Le mise in ben vista davanti il volto di Jimin, che così poté leggere e capire. Sì, erano dei pazzi, assolutamente, solo loro avrebbero potuto spendere dei soldi nuovamente in quel modo «Oh mio Dio...Non ci credo»
Un angolo della bocca di Yoongi si sollevò «Andiamo a festeggiare dove tutto è iniziato e questa volta tutti e tre da passeggeri»
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Angolo della parlantina:
Ahhhhhhh, io urlo, il mio sogno era semplicemente quello di farli tornare sulla nave e quindi sì, un anno dopo, eccoci qui con Yoongi ed Hoseok che hanno nuovamente comprato i biglietti per la crociera. Ma questa volta porteranno anche Jimin, sia per festeggiare la buona riuscita di Giselle, sia per il compleanno di Jimin che si sta avvicinando!
Il 13 luglio uscirà l'epilogo, quindi preparatevi, tra esattamente due giorni 😭😭
Non voglio dilungarmi più di tanto perché a seguire l'epilogo ci sarà un capitolo di spiegazioni, dove vi dirò tante cose importanti, mi raccomando non perdetevelo ♥
Per l'ultima volta, posso dire che ci sentiamo presto!
ILY_Ely♥
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