25. «Accetto»

Secco, fine e tagliente. Era questo il rumore prodotto dalla punta della penna stilografica di Yoongi, quando ripetutamente era sbattuta contro la superficie della sua scrivania. La mano accompagnava i suoi movimenti verticali. Su e giù. Gli occhi fissi nel vuoto ed i documenti di lavoro lasciati abbandonati a se stessi.

«Oggi sei piuttosto pensieroso» Yoongi non si accorse nemmeno della porta che si aprì, permettendo a suo marito di entrare. Si riscosse solo quando quella voce che ben conosceva lo raggiunse, tirandolo su dall'immensità del mare degli abissi.

Il ticchettio si bloccò, la penna restò sospesa in aria per qualche secondo prima che Yoongi si voltasse verso Hoseok o meglio, nella sua visuale entrò il bicchierino di caffè fumante. Solito orario, solita visita «Grazie»

«Cosa c'è che non va? Problemi con la nuova rivista?» ipotizzò il rosso. Insomma, si sapeva, il periodo non era uno dei più semplici. Avrebbero dovuto pubblicare la nuova edizione del mese tra non meno di tre giorni e lo stress era tanto...Tanto da impregnare ogni oggetto, ogni persona.

Le lunghe dita di Yoongi si strinsero attorno il bicchierino. Puntò i gomiti sul ripiano e ne assaporò l'odore «No, non è quello»

«E allora è Jimin»

Andò sul sicuro Hoseok e ne fu certo quando vide impercettibilmente l'altro sgranare appena gli occhi, come se fosse stato colto di sorpresa «È così palese?» gli chiese Yoongi ed Hoseok annuì, tirando indietro la sedia degli ospiti, per far spazio e sedersi lui stesso «Il capo mi concederà dieci minuti di pausa, quindi adesso parla» si espresse ironico ed allora Yoongi messo alle strette si buttò con la schiena contro la sedia girevole e sospirò.

«Ti ricordi del signor Kim?»

«L'insegnate all'accademia di danza» ribatté il rosso. Come scordarsi? Spesso e ben volentieri, sulle loro riviste erano presenti artisti, di alto livello, che avevano studiato in quella scuola e presso quel maestro amato da molti.

«Esatto, lui. Sono indeciso se chiamarlo o no» espresse quel dubbio e seppe che non vi sarebbe stato il bisogno di aggiungere altro, perché Hoseok lo conosceva così bene che probabilmente aveva già ricollegato tutto ed ovviamente così fu.

«Adesso si spiega tutto»

«Non vorrei che si offendesse» ed ecco la prima preoccupazione. Aveva sentito più volte Jimin parlare di danza negli ultimi giorni di convivenza, inoltre ricordava anche perfettamente l'intervista fatta dallo stagista che chiese egli stesso a Jimin quale fosse il suo sogno ed ultima cosa ma non meno importante, lo aveva visto, sapeva come ballasse, che fosse bravissimo «È orgoglioso e non gli piace che gli altri gli diano una mano nel realizzare ciò che vuole»

«Dovresti sentire il suo parere» gli propose Hoseok.

«Di Jimin?»

«No, del signor Kim» spiegò, imitò il gesto del telefono per fargli capire ancor di più che dovesse chiamarlo «Devi capire se lui per primo sia disposto ad avere un nuovo alunno. Una volta assicuratoci di ciò, lasceremo a Jimin la decisione finale» non gli avrebbero di certo imposto niente, la scelta sarebbe restata sempre e solo a lui.

«Ci sgriderà» affermò serio Yoongi, prendendo un sorso del caffè raffreddatosi appena. Ma Hoseok dal canto suo provò a rassicurarlo, sventolando in aria una mano come se niente fosse «Sì lo farà, ma tu chiamalo comunque»

La giornata passò in fretta. In azienda bisognava correre ad ogni ora per poter finire tutto entro determinati limiti e come sempre Yoongi ed Hoseok tornavano a casa stanchi ed esausti. Desiderando solo una cosa: il letto. O almeno fino a quando non andò ad abitare con loro Jimin. Non lo chiedevano mai eppure il biondo faceva trovar loro la cena pronta e cavolo, sorprendentemente non se la cavava neanche male! «Siete tornati» un grande sorriso si espanse sul volto di Jimin, vedendo la porta aprirsi e loro entrare «Com'è andata oggi?»

«Nella norma» gli rispose Yoongi, sfilandosi immediatamente le scarpe e lasciando la cartella lì per terra, vicino all'ingresso. La schiena gli doleva a tal punto di non riuscire a portarla neanche per i prossimi due metri. Hoseok ovviamente si accodò con quella risposta ma di per sé si sbrigò ad aggiungere una domanda «Tu invece?»

E mentre Jimin si premurò di portare il cibo in tavola, spiegò loro cosa avesse fatto «Ho cercato un po' di annunci lavorativi, ma non capisco il perché vogliano solo persone con esperienza» non che lui ne fosse totalmente sprovvisto, ma le settimane di lavoro sulla crociera erano relativamente poche e a quanto pare non arricchivano così tanto quel curriculum di per sé spoglio «E poi, vi ho preparato una cenetta deliziosa»

«Non sei tu la cenetta deliziosa??» fece finta di offendersi e di sorprendersi al contempo Hoseok, portandosi una mano sul petto stupito e Jimin gli andò vicino, gli posò una mano sul petto e lo accarezzò piano con fare malizioso «Ma io sono il dolce di cui non potresti fare a meno»

La cena passò velocemente, tra una chiacchiera e l'altra. Jimin sembrava molto interessato alle dinamiche lavorative dei due ed ascoltava i loro racconti piacevolmente. In realtà adorava sentirli raccontare, qualsiasi cosa andava bene, ma gli deliziavano le orecchie e lo facevano sentire sempre un po' più incluso nella coppia.
La notizia importante la lasciarono alla fine, così che con la pancia piena, potessero affrontare l'argomento senza fretta e con calma. Fu Yoongi a parlare, soprattutto perché l'idea partì da lui ed era giusto che se ne prendesse in parte la responsabilità «Dobbiamo dirti una cosa» e a quelle parole Jimin si mise dritto ed in ascolto, lasciando solo i piatti sporchi nel lavandino «Ho chiamato un amico, è un insegnante di danza. Gli piacerebbe conoscerti»

«Sul serio?» il biondo spalancò la bocca, un piacevole calore si espanse nel suo petto ed asciugò frettolosamente le mani nello strofinaccio, andando verso Yoongi adesso appoggiato al tavolo.

«Vuole vederti ballare e poi deciderà se prenderti nella sua scuola» gli spiegò e Jimin, veramente, non sapeva come ringraziarli, cosa poter dire, semplicemente se ne stava lì a boccheggiare, stupito e felice. Beh, la prima cosa che pensarono i due coniugi fu che Jimin avesse preso eccezionalmente bene la notizia.

«Sono-sono senza parole. Potrei sapere come si chiama?»

«Kim Namjoon» gli rispose senza problemi Yoongi e Jimin si bloccò all'improvviso, i suoi muscoli si irrigidirono.

«Quel Kim Namjoon??» chiese per sicurezza, non che in Italia esistessero così tanti Kim Namjoon, insegnanti di danza neoclassica, famosi a livello internazionale. Aspettò solo un cenno del capo, un annuire da parte di Yoongi per poter proseguire serio e senza ammettere repliche «No, non se ne parla»

«Ma perché no?» parlò allora Hoseok, si era convinto troppo presto che tutto potesse funzionare senza il minimo intoppo. Jimin continuò a scuotere la testa «È troppo costoso, non vi lascerò affrontare queste spese e poi mi state già aiutando fin troppo, non vi chiederò oltre»

«Sapevamo che avresti detto così» con quella semplice frase Yoongi riacquistò attenzione da parte di Jimin «Ed è per questo che le lezioni te le pagherai da solo» aggiunse una volta che i loro sguardi si rincrociarono.

«Non penso che i miei risparmi possano essere abbastanza. Potrei coprire forse giusto sei mesi di lezioni» era perfettamente cosciente che una accademia di quella portata presentasse di seguito un costo alto, anche fin troppo.

«E basteranno largamente. Hai tre mesi per prendere una borsa di studio» ribatté Yoongi e per un attimo in Jimin nacque l'idea che potesse veramente funzionare. I suoi occhi scandagliarono ovunque, pensando e rimuginando su quelle parole e poi si bloccarono su Hoseok come se volesse chiedere conferma «Veramente?»

«Chim, devi pensare solo a ballare» ed il cuore del ragazzo si strinse e poi sciolse dalla felicità a causa di quelle parole «Sempre se è questo che tu voglia fare»

Yoongi annuì di rimando, volendo aggiungere dell'altro «Esatto, non sentirti in debito o in dovere di dover accontentare qualcuno. L'idea è nata per averti sentito parlare dei tuoi sogni...in aggiunta all'aver visto quanto tu sia bravo, ma se nel tempo i tuoi gusti o aspirazioni sono cambiati, non fartene un problema. Troveremo la soluzione» ma no, come avrebbe mai potuto Jimin rinnegare quel sogno che si portava dietro fin da bambino? Come avrebbe potuto dir di no, adesso che era ad un passo così dal provare ad intraprendere quella strada? Percepì gli occhi inumidirsi, ma si sforzò di trattenere le lacrime.

«Perché siete così preziosi?»

«Direi che è perché ti amiamo troppo» Gli rispose Hoseok, non resistendo dall'andargli vicino e abbracciarlo da dietro, lasciandogli tanti piccoli baci giocosi sulla guancia. Facendo spuntar fuori un po' quella tipica ironia del biondo che puntava a sdrammatizzare quelle frasi che lo imbarazzavano un po' tanto «L'amarmi vi fa diventare preziosi?»

Ed Hoseok si abbassò con la bocca per sfiorare il suo orecchio «Assolutamente sì»

Yoongi allora sospirò contento che tutto sommato, Jimin non si fosse messo a gridare, andandosene via e sbattendosi la porta alle spalle. Menomale avesse preso tutto con filosofia «Hai una settimana di tempo per-»

«Accetto» Jimin non lo lasciò nemmeno finire, sicuro di sé lo anticipò e Yoongi stupito alzò un sopracciglio, avvicinandosi anche lui.

«Non vuoi pensarci neanche un po'?»

«Non vedo il perché dovrei sprecare tempo prezioso»

«Infatti» prese la parola Hoseok, sorridendo malizioso contro le ciocche profumate del più piccolo «perché sprecare tempo prezioso quando potrebbe deliziarci con un balletto dei suoi aumentato di livello?»

«Non penso di poter reggere» sbuffò divertito Yoongi, affondando le mani nelle tasche «Per poco non collassavo per quelli base»

Ma Jimin al contrario assottigliò gli occhi, pronto per sottolineare una faccenda che lo aveva fatto diventar matto lì sulla crociera «Eppure continuavi a mantenere quella dannata poker face che mi dava sui nervi...» lasciò un po' la frase in sospeso, tanto sapeva che Yoongi avesse inteso perfettamente, soprattutto quando un angolo della sua bocca si alzò. Furbizia e malizia mischiate tra loro.

«E darti la soddisfazione?»

«Che stronzo»

«Con te sempre» incorniciò tutto l'occhiolino del corvino, piegandosi appena in avanti, così che i loro volti potessero avvicinarsi. Sicuro che Jimin, bloccato da dietro con Hoseok, non potesse sfuggire. Fece sfiorare le loro labbra ed ancor più quando quelle di Jimin si mossero per parlare.

«Incomincio a pensare che ciò ti ecciti»

«Tu cosa pensi?» non è ovvio? Pensò Yoongi. Tutto ciò che riguardava Jimin lo faceva eccitare. Ed era successo sin dal primo momento che lo vide, lì dentro quel ristorante, a servire i tavoli.

«È una bella risposta» Jimin allora allungò una mano ed afferrò il polso di Yoongi e lo tirò verso di sé, così che obbligatoriamente le loro labbra si potessero scontrare per un attimo e che il corpo del corvino per bilanciarsi nuovamente, si mettesse dritto, ma appiccicato contro quello di Jimin. Lo stavano toccando entrambi, le loro cosce contro le sue. I loro bacini contro il suo. Ed Il biondo non aveva intenzione di lasciare andare la presa sul polso di Yoongi.

Jimin inspirò.

Poi espirò.

Il mondo sembrò rallentare.

L'atmosfera sembrava improvvisamente cambiata, come se qualcuno avesse acceso un interruttore spento da un po'. La mano di Hoseok, inaspettatamente si mosse, facendosi strada sulla coscia di Jimin. Yoongi si staccò appena, quei pochi centimetri che sarebbero serviti a farla passare. Presa sicura. Sicuro di sé. Rassicurante. Yoongi e Hoseok si scambiarono uno sguardo, ma per il resto i loro volti erano calmi...almeno apparentemente, perché in realtà nella loro mente si andava prefigurando una deliziosa serata.

Yoongi abbassò lo sguardo su Jimin, che sembrava attenderlo. La mano libera scivolò sul retro del collo di Jimin, stringendosi momentaneamente ed il respiro del biondo si bloccò nella sua gola. Martellava il cuore di Jimin. Si stava eccitando. Si sentiva come una preda, messa in gabbia, pronta da sottomettere, da dominare. Deglutì, non poté far altro. Sentì il cuore battere infinitamente forte, solo perché Yoongi prese a coppa la sua guancia - improvvisamente ma delicatamente - facendolo sentire così prezioso, così amato.

Lo voleva baciare, così infinitamente tanto. Nel mentre Hoseok si avvicinò e premette il naso tra i capelli di Jimin. Ispirando quel profumo che tanto adorava, adesso mischiato con il loro. Lo faceva impazzire il sapere che l'altro usasse il loro stesso bagnoschiuma, il loro stesso shampoo, il loro stesso balsamo. Sembrava come se gli stessero indirettamente ponendo un marchio di appartenenza.

Tanta vicinanza. Eppure non sembrava strana, era come se ci fosse già abituato con loro. Il cuore di Jimin non poteva smettere di battere forte. Ed incrementò quando all'improvviso, la mano di Hoseok si strinse attorno la parte anteriore della gola di Jimin, l'altra mano sulla sua spalla, e lo spinse verso il suo petto, mantenendogli la testa all'indietro, per dar campo a Yoongi. Il corvino non se lo fece ripetere: una gamba accanto al suo fianco, l'altra tra le cosce di Jimin, a stimolarlo. E Jimin - all'istante, come se non se lo potesse aspettare - iniziò a diventare duro.

Piagnucolò quando la pressione sul collo sembrava intenzionata a non diminuire, quando la gamba di Yoongi non voleva allontanarsi da in mezzo le sue. Ed il corvino poté sentire perfettamente il modo in cui il corpo di Jimin stesse reagendo. E poi, Hoseok decise dal nulla di incamminarsi verso la loro camera da letto, tirandosi dietro Jimin, senza il bisogno di far lo stesso con Yoongi. Sapeva li stesse seguendo.

«Dove andiamo?» un po' affaticato, Jimin cercò di recuperare lucidità. Il sorriso di Hoseok lo rassicurò immediatamente «Qualsiasi cosa debba accadere...» fece una pausa «voglio che accada qui dentro»

Lo fece sedere lì su una sponda, spingendolo poi un po' più al centro, così che anche Yoongi ed Hoseok potessero posizionarsi ai suoi fianchi. Yoongi fece scorrere delicatamente le dita tra i suoi capelli. Il cuore di Jimin batté ancora più velocemente. Inspirò il più profondamente che potesse, ansimando leggermente.

«Sei piacevole» Hoseok premette più forte la sua mano sulla coscia di Jimin. E Yoongi mugugnò, guardando in basso tra la mano di Hoseok e le gambe di Jimin, probabilmente vedendo il fottuto rigonfiamento di quest'ultimo.

All'improvviso, le cose sembrarono molto reali. Jimin si sentì appena nervoso, come se rispetto a ciò che era accaduto nella sauna qualche settimana prima, adesso, si sentisse ricoperto da chissà quale responsabilità.

Inspirò di nuovo.

«Cosa vuoi fare?» chiese Hoseok a Yoongi, ma Yoongi era troppo impegnato a concentrarsi sull'espressione che Jimin possedeva in quel momento, o almeno da quando la mano di Hoseok era tornata a stringere attorno il suo collo. Gli occhi lucidi, le labbra schiuse, le guance arrossate.

«Oh, scusa» lo stuzzicò Hoseok, tirando indietro la mano e tenendola vicino alla testa di Jimin ma tenendo l'altra mano a stringere la gamba «Ti sto distraendo?» chiese a suo marito, con tono saccente e divertito e lui sembrò come risvegliarsi.

Yoongi espirò tremante ed i suoi occhi si posarono sulle labbra di Jimin.
Non resistette, si allungò di poco e lo toccò.

Il bacio fu breve. Un duro bacio a stampo, niente di più. Come se fosse indeciso se effettivamente baciarlo o continuare a guardare. Eppure, Jimin poté sentire solo il suo cuore che minacciava di esplodergli dal petto.

Prima che Jimin potesse capire altro, l'indice di Hoseok si diresse verso il lato della sua mascella per poi girare la sua testa nella propria direzione. Jimin si ritrovò molto più vicino al viso di Hoseok di quanto pensava che sarebbe stato.

Per un secondo, le dita di Yoongi si strinsero tra i capelli di Jimin che deglutì, aspettando. Hoseok sorrise dolcemente e aspettò anche lui, aspettò che la presa sui capelli di Jimin diventasse più leggera. Ma per poco, solo per direzionare quella spinta verso Hoseok. Yoongi voleva invitarlo a baciare suo marito, incoraggiando gentilmente ad avvicinarsi ed allora Jimin si avvicinò e toccò con le sue labbra quelle di Hoseok.
Hoseok da dominante quel era, prese istintivamente il controllo e si premette più vicino, aprendo le sue labbra contro quelle di Jimin finché quest'ultimo non seguì il suo esempio e aprì anche lui la bocca, per poi sigillarle e separarle di nuovo, poi chiuderle, e ancora, e ancora una volta.

Quando Hoseok si tirò indietro, la sua mano libera prese a coppa il retro della testa di Jimin per non lasciarlo andare troppo lontano. Yoongi era senza fiato. E come se non potesse comandarlo la sua mano scese, fermandosi sul rigonfiamento di Jimin sopra i suoi pantaloni della tuta. Il battito cardiaco di Jimin aumentò e sì, sentì dei fremiti scorrere attraverso ogni osso del suo corpo. Dimenò i fianchi, che spinsero verso l'alto nella presa di Yoongi, non poté farne a meno. Mentre Hoseok guidò una mano di Jimin verso di sé, lasciandola cadere sulla propria coscia. Sembrava tutto un po' più strano. Sembrava come se Jimin per quella volta avesse bisogno di riposarsi, di non andare all'attacco. Sembrava gridare un "fatemi tutto quello che volete, voglio che mi tocchiate, voglio che mi facciate sentir bene"

Hoseok sembrò averlo capito e non se ne lamentò, anzi, era bello sperimentare cose nuove. Un lento sorrisetto si aprì sul suo volto «Aprimi la cerniera, Chim»

E così Jimin afferrò la cerniera. E senza esitazione la fece scendere, poi sbloccò il bottone.
Un flash gli passò per la mente. Una delle sere precedenti erano stati distesi su quello stesso letto ma a parlare della nascita della relazione tra Yoongi ed Hoseok, eppure una domanda di pura curiosità continuava ad aleggiargli nella mente «Mi raccontate qualcosa sulla vostra prima volta?» chiese senza pensarci.

Per un attimo Hoseok sembrò bloccarsi e lanciò un'occhiata veloce a suo marito, come per dirgli di raccontare lui per tutti e due «Perché devo farlo io?» ribatté allora il corvino, che di parlare in quel momento non gli andava poi molto. Ma lo sguardo serio di Hoseok, pronto a punirlo se non lo avesse fatto, lo fece eccitare e le sue labbra si mossero da sole «L'orario di lavoro era finito da un pezzo» disse il corvino, guardando Hoseok avvolgere un braccio intorno la vita di Jimin, per poi strofinare il naso sul suo collo, continuando a strusciarsi contro di lui «Abbiamo fatto l'amore sulla mia scrivania...Nel mio studio»

«Digli cos'è che ti piaceva di più» lo intimò Hoseok mentre faceva scorrere le sue dita sul collo del biondo.

«Lo ha fatto anche con me. E non ha più smesso» gli occhi lucidi di eccitazione.

«Cosa...Cos'è che ha fatto?» Jimin cerò la voce inaspettatamente scomparsa.

«Le sue dita scivolavano sempre sul mio collo. Stringevano. Mi lasciavano senza fiato. E poi mi facevano riemergere. E lo stress andava via» prese un respiro profondo «So cosa stai pensando, so cosa stai provando. Succede ogni volta anche a me»

«A un certo punto sono riuscito a metterlo sulla schiena» parlò Hoseok, ridacchiando «E l'ho sculacciato» a quelle parole il respiro di Jimin e Yoongi si bloccò, carichi di adrenalina. Forse erano più simili di quanto potessero immaginarsi in quel campo.

«Mi ha fatto venire voglia di ucciderlo...All'inizio» aggiunse poi «Alla fine ho chiesto sempre di più»

Hoseok si avvicinò al fianco di Jimin, accarezzando la sua guancia e costringendolo a guardarlo. Fece scorrere le dita tra i capelli biondi. Gentile. E Jimin non riuscì sul serio ad immaginarsi Hoseok a sculacciare qualcuno.

«Mi ha soffocato ancor più forte» disse Yoongi, rivivendo quei momenti con la mente «Ma non mi importava, davvero, perché quel che importava era che finalmente qualcuno mi stava facendo sentir bene» Yoongi ritirò leggermente la mano, raggiungendo l'elastico delle mutande di Jimin «E adesso voglio che quelle stesse sensazioni, possa provarle tu» Senza ammettere repliche, le sue dita avvolsero l'asta di Jimin.

«Cazzo» espirò Jimin, tutto il suo corpo si ricoprì di pelle d'oca.

«Dio, sei così sensibile» sussurrò Yoongi, come se fosse sbalordito. Non si mosse. Tenne solo il sesso di Jimin in mano, stringendolo delicatamente e rilasciandolo. E Jimin appoggiò la testa all'indietro contro il petto di Hoseok, aprendo gli occhi estasiato.

«Perfetto» asserì Hoseok, togliendo la maglietta di Jimin che si raddrizzò per un momento.

La mano di Yoongi continuò a stringere leggermente la sua asta, prima più in basso, trascinando poi il pugno verso l'alto e stringendolo attorno alla sua punta, poi tornando indietro - strofinando nel mentre, delicatamente, il naso sulla mascella di Jimin.

Hoseok non fece altro che baciargli il collo. Ed era buono. Erano tutti preliminari. Aspetti che a dirla tutta non aveva mai vissuto nella sua vita, Jimin. Sempre andato dritto al punto, sempre pronto per soddisfare il cliente. Era già così teso. E dio, era così piacevole. Solo esistere in quel momento e non fare nulla. Lasciare che lo toccassero come volessero. Rilassarsi. Lasciare il controllo a qualcun altro per una volta. Si sentì viziato ed fu un po' intimorito dal fatto che gli piacesse così tanto. E poi Hoseok prese a coppa entrambe le guance di Jimin tra le sue mani e lo baciò, lentamente e profondamente.

Da qualche parte nel retro della sua mente, mentre le sue labbra si plasmavano contro quelle di Hoseok, poté sentire Yoongi lasciare andare la sua asta, tirare fuori la mano dai suoi pantaloni e tirare i suoi pantaloni e le sue mutande verso il basso. E ne fu abbastanza consapevole da sollevarsi e lasciare che glieli togliesse totalmente di dosso.

L'aria fresca lo colpì mentre Yoongi spinse via i pantaloni e le mutande. Hoseok aprì la sua bocca contro quella di Jimin che lo seguì, senza esitazione. Hoseok si avvicinò, i suoi occhi si chiusero, le labbra toccarono quelle di Jimin, e le loro lingue si intrecciarono.
Jimin piagnucolò, tenendo la bocca aperta per incontrare quella del rosso in quella lenta carezza.

«Cazzo, è davvero eccitante» fu Yoongi a parlare e come se implicitamente espresse il desiderio di ottenere lo stesso, Hoseok sovrastò Jimin per un attimo. Allungandosi per trovare la bocca di suo marito. Yoongi non riuscì a sentire altro che le labbra di Hoseok, nient'altro che la lingua di Hoseok che scivolava contro la sua.
Si staccarono e si guardarono negli occhi, una scintilla passò in entrambi. Quando Yoongi si avvicinò a Jimin, incominciando a baciarlo, Hoseok volle dare attenzioni a quel collo latteo. Ma Jimin era troppo preso da Yoongi, era troppo concentrato sul bacio per muoversi e dar spazio a Hoseok. Toccò così a Yoongi spostare la testa di Jimin in alto e di lato, permettendo a Hoseok di leccargli una lunga striscia sul collo.

Era già tutto fin troppo travolgente. Jimin deglutì, così vicino al limite per lasciare andare il suo cazzo. Vi era liquido preseminale sulla punta. Stava arrossendo. Hoseok toccò la punta del cazzo di Jimin con la punta del dito, mandando una scintilla di piacere per il suo corpo, tirando su il dito di liquido con un filo lucente - tirando e tirando finché non si spezzò.
«Yoon» disse Hoseok, mantenendo lo sguardo fisso su Jimin, prima di alzarlo lentamente per incontrare il suo «Facciamolo venire»

I loro occhi si girarono poi su Jimin e quella sensazione di essere una preda tornò così velocemente che gli occhi del biondo si spalancarono.

Non era una domanda. E anche se fosse stata, Jimin non avrebbe avuto la minima voglia di discutere. Voleva solo che facessero tutto ciò che avrebbero voluto.

«Facciamolo venire almeno due volte» afferrò la bottiglia di lubrificante Yoongi mentre Hoseok mise le mani sulle guance di Jimin, osservandolo per bene «Tre, tre volte» disse poi e Jimin pensò di poter morire di quel passo.

Yoongi aprì la bottiglia del lubrificante. Il rumore del tappo di plastica si diffuse nella stanza.

Un bacio sulle labbra di Yoongi, e Hoseok si tirò indietro. Il corvino si versò del lubrificante sul palmo - molto lubrificante. Passò poi la bottiglia al rosso, strofinandosi le mani con un sorrisetto sul viso.

Quando Yoongi avvolse le sue due mani gocciolanti attorno all'asta di Jimin, intrecciando le dita attorno ad essa, lo fece sussultare come mai prima d'ora.
Freddo.
Piacevole.
Troppo piacevole.
Trascinò le mani sull'asta fino alla punta, e l'unica cosa più oscena del suono del lubrificante che risuonava nella stanza, erano i gemiti di Jimin.

Immediatamente, il biondo era di nuovo al limite. Non ci volle niente. Quello fu assolutamente niente. Una sega? Stava per venire così velocemente da una fottuta sega e da alcuni baci? Dio, se ci fosse stato qualcun altro al posto di Hoseok e Yoongi, si sarebbe vergognato. Forse un po' lo era. Ma loro avrebbero voluto questo per lui. Avevano detto di voler fargli questo.
«Merda, io-» ansimò Jimin, afferrando le lenzuola, intrecciandoci le dita, tenendosi meglio che potesse perché porca troia, quell'orgasmo lo prese così in fretta che gli fece girare le testa.

Hoseok rimosse la mano dalla punta di Jimin in modo che potesse venire sul suo stesso stomaco, tenendo l'altra mano stretta sul suo collo, ma Yoongi non smise di segarlo. Ondate e ondate dell'orgasmo si infransero su Jimin, il suo intero corpo tremò per la sovra-stimolazione in pochi secondi.
Il suo sesso iniziò a diventare morbido ma non riuscì mai ad esserlo completamente perché Yoongi continuava a segarlo con insistenza. Jimin non sapeva nemmeno di poter rimanere duro dopo l'orgasmo. Mai provato. Mai sfiorato da quell'idea. L'importante era sempre stato accontentare il cliente.

«Dita?» Yoongi sussurrò proprio mentre le dita di Hoseok iniziarono a scivolare oltre le spalle di Jimin. Lanciò una veloce occhiata a Jimin e sorrise malizioso. Il biondo, che sentiva la testa girare, mugugnò «Dita» senza rendersene veramente conto, non stava pensando, la mente vuota ma automaticamente allargò un po' le gambe, buttandosi di schiena sul materasso.

Sostenne ancora, o almeno cercò di farlo, lo sguardo di Hoseok, ascoltando la voce lieve di Yoongi espirare lentamente mentre le sue dita entrarono in contatto con l'entrata di Jimin. Inspirò tremante.
Yoongi, le cui dita erano così dannatamente gentili, si strofinarono avanti e indietro sopra il suo orifizio. Jimin si voltò a guardarlo per un attimo e se possibile perse ancor di più il fiato, aveva il fuoco a bruciare negli occhi.
Si alzò e si sporse a baciare le labbra di Jimin, riuscendo in qualche modo a mantenere il tocco delle sue dita ancora così leggero. Le loro labbra si muovevano, si incastravano fra loro, scivolavano e poi Jimin si bloccò: l'ultima cosa che si sarebbe aspettato, preso alla sprovvista, fu il dito bagnato di Yoongi scivolare nel suo corpo nello stesso momento in cui la lingua di Yoongi stesso scivolò nella sua bocca.
Hoseok non poté far a meno di godersi la scena. I due suoi bambini che giocavano insieme. Era semplicemente favoloso, non poteva desiderare di più. L'unico contributo che diede, provenne dalla sua mano che continuava a lavorare l'asta di Jimin dopo averlo già fatto venire una volta.

Non li stava nemmeno toccando.
Non stava ricambiando.
Jimin era l'unico a "divertirsi", ma non riusciva a pensare abbastanza a lungo per cambiare le cose ed in fondo sembrava che a loro non importasse nemmeno. Aveva avuto sempre ragione quando pensò che essere sottomesso sarebbe stato divertente per loro. Ed il pensiero che si stessero davvero divertendo in quel modo, che si stessero sentendo bene ponendo lui al centro di tutto, era la cosa più travolgente vissuta in tutta la sua vita.
Yoongi morse il labbro inferiore di Jimin e grugnì, il suo dito era così in fondo dentro Jimin. Delicatamente, tirò il labbro del biondo con i denti, gli occhi del più piccolo si aprirono per guardarlo e poi lasciarlo andare.
Ed allora, Hoseok, non resistette più...Fu di nuovo lì, spostando Yoongi da parte e mettendo la sua lingua nella bocca di Jimin.

Gli occhi del biondo si chiusero, travolto dalle mille sensazioni.
Hoseok lo baciava e lo segava.
Yoongi nel mentre tirò fuori un dito e lo fece scivolare di nuovo dentro...forse fin troppo tranquillamente. Era troppo bagnato. Non c'era abbastanza attrito, non abbastanza dolore da trasformare in piacere. Ma ci sarebbe potuto essere con più dita e Jimin lo stava aspettando pazientemente, non lo chiedeva, no, non lo avrebbe fatto, ma aspettava che loro prendessero una qualsiasi decisione.
Quando Hoseok si allontanò dal bacio, gli occhi di Jimin rimasero chiusi.
Troppe cose. Quando qualcuno lo baciò di nuovo, non fu nemmeno sicuro chi fosse.

Yoongi si allontanò, guardando Hoseok mentre contemporaneamente piegò il dito dentro Jimin finché non fu contro la prostata, facendolo ansimare. Jimin iniziò a tremare dal piacere, le sue dita si strinsero di nuovo tra le lenzuola. La pressione non si staccò dalla sua prostata per un secondo.

Jimin inaspettatamente parlò, con il fiatone in gola «Vi bacereste?» chiese. Li voleva vedere, ne aveva avuto un assaggio prima, ma ancora non bastava. Che facessero un bello spettacolo davanti i suoi occhi. Hoseok ghignò «Ti ecciterebbe vederlo?» domandò voltandosi a guardare Jimin.

«Sì» forse rispose un po' troppo velocemente, ma ne sentì il bisogno spropositato che accadesse esattamente quello. Così Hoseok guardò Yoongi che istintivamente stette per staccarsi da Jimin ma suo marito lo bloccò «Non azzardarti a sfilarti via da lui. Possiamo farlo anche senza una mano»

Ed in risposta, arrivò un forte ansimo di Jimin a causa di Yoongi che piegò il dito contro la prostata nuovamente, facendo così di nuovo saltare il suo corpo. Hoseok socchiuse gli occhi, poi alzò un sopracciglio in segno di sfida.

«Vieni qui» Hoseok afferrò il collo di Yoongi con la mano libera e lo trascinò in un bacio. Solo che Yoongi non riuscì bene e controllarsi. Il suo dito smise di muoversi all'interno di Jimin, allontanandosi dalla sua prostata e quasi completamente fuori. Hoseok se ne accorse e dopo aver morso il labbro inferiore di Yoongi, si tirò indietro bruscamente per un attimo, lanciò una veloce occhiata a Jimin ed afferrò la mano di Yoongi ormai quasi completamente uscita. Allineò insieme al medio anche l'indice e poi, tornò su Yoongi, tirandolo in avanti per il collo e baciandolo di nuovo.
In quel momento fece affondare la mano di Yoongi in Jimin, adesso due dita, adesso più pieno di prima. La bocca di Jimin si spalancò irrimediabilmente, tanto, forse troppo, ma i gemiti gli morirono in gola, non ebbe la forza neanche più per quelli. E la visione sotto i suoi occhi era fenomenale.
Yoongi era anche lui in balia di suo marito. Il controllo, sì, glielo lasciò. Ne diede tanto a Hoseok quanto Hoseok ne chiedeva. La mano libera del rosso risalì su un lato della testa di Yoongi e lo attirò più vicino.

Jimin fu quello che pose fine al bacio, districandosi e mettendosi in ginocchio accanto ai due. Prima si girò verso Hoseok, posando le mani sulle sue guance e baciandolo. Poi verso Yoongi, assaporando il sapore di Hoseok rimasto nella sua bocca e baciandolo più lentamente questa volta. Non così profondamente come aveva fatto prima con Hoseok, ma con meno lingua, anche meno freneticamente.

I suoi avambracci avvolsero il collo di Yoongi. I due erano semplicemente lì, a baciarsi per un momento, Yoongi mosse il suo corpo contro quello di Jimin, il suo cazzo duro coperto premette contro quello duro e nudo di Jimin. Ed allora Hoseok si avvicinò a loro da dietro. Portò le sue mani alla vita di Jimin, le affondò nella sua pelle e baciò dietro la sua spalla. Le braccia poi scesero e si abbassarono per prendere le natiche di Jimin.

La presa era un po' troppo scivolosa, non riusciva a tenerle bene, così rafforzò la pressione e Jimin inarcò la schiena. Silenziosamente anche Yoongi si mosse, la sua mano scivolò lì dietro, ed aiutato da suo marito fece scivolare le due dita più vicino all'entrata di Jimin.

Quando il bacio del corvino diventò di nuovo più veloce e due delle sue dita violarono Jimin, un lungo sospiro si liberò nell'aria. Quando Jimin si tirò indietro dal bacio e girò la testa come meglio poté per permettere a Hoseok di catturare le sue labbra, il piacere andò oltre e pensò di poter impazzire, di poter uscire totalmente fuori di testa ma non avrebbe mai impedito niente dall'accadere.
Appoggiò all'improvviso il palmo della mano sul rigonfiamento di Yoongi, prendendolo a coppa, sentendo quanto fosse duro. Fece gemere inaspettatamente il corvino e vittorioso, sorrise contro le labbra di Hoseok. Permeato dal suo solito coraggio, allora, infilò i pollici sotto l'elastico delle mutande di Yoongi e lui quasi come per ripicca portò le dita più a fondo in Jimin.
Ma il biondo non avrebbe mollato il colpo. Doveva assolutamente portare al termine la missione. Così, attraversato da mille brividi, spinse giù le mutande di Yoongi, e subito dopo armeggiando dietro di sé, spinse finché non trovò e non ottenne tra le mani l'elastico di Hoseok e spinse anche quello verso il basso.

Il rosso lo aiutò spingendo le mutande fino alle ginocchia. E adesso l'unica cosa a cui poté pensare fu al cazzo di Hoseok che era tra le sue natiche, scivolando sulle dita bagnate di Yoongi, senza mai toccargli l'entrata ma lì. Era lì e faceva girare la testa a Jimin.

Quando le dita di Yoongi uscirono fuori, Jimin piagnucolò, senza rendersi conto che ad averlo fatto era stato Hoseok, facendo nel mentre segno a suo marito di scambiarsi di posto. Voleva che fosse lui a farlo quella volta, sul serio, aveva solo voglia di godersi quello spettacolo per il momento, niente di più, niente di meno.
Ma prima di passare dall'altro lato, il suo palmo si sollevò in aria e poi si abbassò con uno schiaffo sulla natica di Jimin.
Okay, dannazione, si disse il biondo mentalmente, adesso ci credo, adesso sì che ce lo vedo Hoseok nello sculacciare qualcuno.
Yoongi ansimò quando Hoseok posò un dolce bacio sul suo collo e poi andò dietro Jimin, pompò per un attimo la sua erezione ed aspettò che suo marito gli passasse un preservativo.

Hoseok nel mentre si posizionò lì, di fronte Jimin, gli alzò il mento, così che potessero guardarsi e gli prese le braccia, girandosele attorno il collo «Ti converrà tenerti» sogghignò «fa tanto il passivello, ma quando vuole sa sfondarti per bene» disse riferendosi a Yoongi.

E Jimin quasi non si sentì svenire. All'improvviso due dita bagnate del corvino scivolarono tra le natiche di Yoongi, due di loro entrarono casualmente dentro e fuori dal suo buco per un secondo, come per controllare se fosse ancora allargato e pronto.

A quel punto Jimin non riuscì più a calmarsi. Il suo cuore galoppò come se non ci fosse un domani quando Yoongi strofinò la punta della sua asta tra le sue natiche, la pelle d'oca scoppiò sulle sue braccia. Era pronto e non riusciva a smettere di affondare le sue iridi in quelle di Hoseok.
La mano libera di Yoongi si posò sul fianco di Jimin, il lubrificante si sparse pure lì, raffreddandosi sulla sua pelle. L'altra sua mano scivolò sulla scapola di Jimin, afferrandola stretta e posandosi sulla giunzione tra il collo e la spalla.
Le sue braccia si irrigidirono, i suoi muscoli bruciarono all'istante, tesi, per lo sforzo.

Il volto di Jimin, così vicino a quello di Hoseok, si aprì. La bocca che si schiuse pian piano, un verso strozzato nella gola. I loro occhi che non si staccavano. E Hoseok sorrise, vedendo la reazione del biondo a suo marito che scivolava in lui. Per un attimo lo sguardo del rosso si spostò verso Yoongi, intenso di concentrazione. E subito dopo la sua mano iniziò a scendere da dove teneva Jimin, le sue dita si raddrizzarono, il palmo si appiattì, e Jimin si rese conto di essere stato sculacciato di nuovo, solo dopo che accadde.

La prima cosa che realizzò fu il suono dello schiaffo, poi le spinte di Yoongi. Trattenne il respiro, le sue braccia bruciavano, il suo buco bruciava, tutta la sua natica destra bruciava. Anche la sua faccia era in fiamme per il calore.

Quasi gemette ma si fermò quando Yoongi andò più in profondità in lui.
Hoseok fece scorrere le dita attorno al corpo di Jimin, verso la sua asta. Era duro come una roccia, rosso ovunque, come se stesse per scoppiare, gocciolando liquido preseminale.
Quando il dito di Hoseok lo toccò, l'intero corpo di Jimin tornò in vita e piagnucolò. Hoseok afferrò il mento di Jimin, nuovamente e gli alzò la testa di scatto, facendo incontrare i loro occhi. Jimin ebbe i brividi, gemette, le sue braccia tremarono, le sue dita si allentarono, non riusciva più a sostenersi su Hoseok, era a tanto così sul lasciare andare la presa. Troppo. Il piacere salì al suo stomaco. Fu altamente sicuro di poter essere vicino a un altro orgasmo.

Quando Yoongi uscì fuori da lui, gemette di nuovo, e di nuovo quando rispinse dentro. Non riuscì a smettere di gemere.

Un pollice di Hoseok premette sul suo mento, gli fece aprire ampiamente la bocca, incontrare debolmente la sua lingua e baciarlo. Continuava a gemere, ansimi soffocati. Stordito. Forse stava sbavando. Il suo mento era bagnato. Delle dita gli avvolsero la gola - sicuramente quelle di Hoseok. Smise di muovere la lingua quando sentì pressione sulla gola. Non riuscì a pensare. Provò ad inspirare ma non ci riuscì. Ancora più stordito. Hoseok lo sculacciò nuovamente. e Yoongi spinse prepotentemente in lui.

Hoseok lasciò andare la sua gola.
Un ansimo.
Un'altra sculacciata.
Hoseok stimolò per un attimo la sua erezione e poi...Un'altra sculacciata.
Ipersensibile.
La mano di Hoseok si strinse nuovamente sulla sua gola.
Niente aria.
Troppo ma mai abbastanza.
Non riusciva a decidere.
Il suo corpo era in fiamme. Non sapeva su chi concentrarsi. Sesso con due persone...Il sesso con due persone è tanto.
Tanta roba da gestire.
Sculacciata sull'altra natica - più debole, angolazione più scomoda.
La pressione andò via dalla sua gola.
Un altro ansimo.

Le sue braccia non poterono muoversi, esauste. Tutto faceva male e stava per venire. La mano di Yoongi si strinse di nuovo intorno al suo cazzo, pompandolo. Anche quella Hoseok intorno alla sua gola, tagliandogli l'aria. Pensava che quei due insieme avrebbero potuto anche e semplicemente ucciderlo di quel passo.

Yoongi poi colpì la base, inviando una forte ondata di piacere attraverso Jimin che ebbe a malapena l'energia per inalare. Hoseok infranse un nuovo schiaffo forte. Tutto era in fiamme - le sue braccia, la sua entrata, la sua coscia, il suo culo, la sua gola, la sua faccia.

«Io-» Jimin non seppe cosa stesse cercando di dire.

E poi venne, per la seconda volta. Proprio così. Ferocemente. La sua testa girò, l'oscurità riempì i suoi occhi, cadendo in avanti sulla spalla di Hoseok, i suoi occhi si chiusero. E alle sue orecchie arrivò un forte ansimo di Yoongi per la prima volta ed il calore lo avvolse da dentro, era arrivato al limite anche lui. Le sue dita si contrassero di nuovo.
La mano di Hoseok gli accarezzò dolcemente il collo, ma tremava. E continuava a venire.

Si sentì stordito quando Yoongi finalmente lasciò andare il suo cazzo. Hoseok gli baciò il collo, facendo scorrere entrambe le mani su e giù per le braccia inerti di Jimin, sussurrandogli qualcosa come «Sei stato bravo, fenomenale» non capiva bene, la testa troppo in subbuglio.

Hoseok tenne la testa di Jimin con entrambe le mani. Come per assicurarsi che stesse bene e poi vide le sue labbra muoversi «Vieni» strozzò fuori Jimin, senza pensare affatto, solo bisognoso «Vieni anche tu» prese aria «Vieni su di me»

«Porca troia» espirò a pieni polmoni Hoseok e Yoongi quasi rise, sapendo che effetto potessero fare quelle parole su suo marito.

Le dita di Jimin fremettero, così come quelle di Yoongi, quando videro Hoseok spingere il suo cazzo nelle proprie mani, scivolando su e giù, dalla base fino alla punta, continuando a muovere il polso, a farlo roteare. Buttò la testa all'indietro, mise in evidenza le vene del collo, le goccioline di sudore a scendere sulla sua pelle «Dio, sei perfetto» Jimin non riuscì a dir altro.
Hoseok si interruppe, lo guardò e lo baciò voracemente.

Gli occhi di Yoongi si spalancarono e sospirò estasiato, vedendo Hoseok che si masturbava mentre baciava Jimin che piagnucolò «Voglio...» ma sembrava troppo faticoso finire quel pensiero. Non poteva, non ancora, però voleva.

«Cosa?» chiese Yoongi «Cosa vuoi? Avrai qualsiasi cosa»

Jimin gemette debolmente. Voleva che Hoseok lo usasse, lo usasse e poi lo lasciasse sfinito sul letto. La sua lingua uscì dalla bocca e leccò avidamente le proprie labbra. Hoseok sibilò e la sua mano si spostò dalla testa di Jimin alla sua gola - tenendo, non stringendo, e aumentò la velocità, masturbandosi più velocemente «Voglio che venga dentro di me»

E gli occhi di Hoseok si spalancarono, come se ciò gli avesse appena dato una scarica in più «Solo se verrai per me un'altra volta»

«No, non posso» ripeté Jimin «Non penso di poterlo fare» Yoongi grugnì e le dita di Hoseok affondarono leggermente nella gola di Jimin.

«Sei ancora duro» gli fece notare ed era vero, Jimin lo era «Puoi»

«Yoon» Jimin, cercò come conforto in Yoongi, protestando debolmente, il suo corpo si contrasse sempre di più.

«Dimmi un no secco e lo faccio fermare» sibilò Yoongi, segandolo più velocemente.
«Dillo ora. Se non lo fai, Hoseok ti farà venire una terza volta»

«Yoon» sussurrò Jimin, ripeté il suo nome, ma quel fatidico no non lo disse. Non lo disse perché era tutto così piacevole. Non voleva dirlo. L'unica cosa a cui pensava era il venire di nuovo per Hoseok. Ed allora con le ultime forze rimaste si girò, dando adesso le spalle a Hoseok e volgendosi verso Yoongi.

Un secondo, passò un filo d'aria, le mani di Hoseok si strinsero sui suoi fianchi e dopo poco sprofondò in lui, come se non aspettasse altro. Ringhiò Hoseok, spinse più forte i suoi fianchi, muovendosi fin da subito con un ritmo veloce. Jimin non resse più, le sue gambe mollarono e Hoseok lo prese al volo, tirandolo verso il proprio petto e facendo aderire contro di esso quella dolce e limpida schiena. All'improvviso, vi fu pressione intorno alla gola di Jimin e non poté più respirare di nuovo.

Tensione. Sentì il battito del cuore in gola. La sua vista annebbiata nuovamente. Yoongi lo pompò, gli ripeté di potercela fare, di resistere ancora un po', che era lì vicino, aveva quasi fatto. Hoseok gemette e qualcosa di bagnato schizzò sulle natiche di Jimin. Si era dimenticato le protezioni e l'unica cosa che poté fare fu l'uscire all'ultimo per venire.
La presa sul suo cazzo si strinse, il suo corpo divenne sempre più caldo, il calore lo attraversò e il suo cazzo pulsò nella mano di Yoongi. Stava venendo per la terza volta. Non ansimò nemmeno quando Hoseok allentò la presa sulla sua gola, inspirò solo lentamente e profondamente. Poco e niente uscì dal suo cazzo però. Svuotato completamente, sfinito, esausto.

«Eccezionale» sentì Hoseok esclamare «Perfetto. Magnifico. Il nostro cucciolo»

Sorrise Jimin, soddisfatto, i suoi occhi si chiusero e continuò ad ascoltare Yoongi ed Hoseok riempirlo di dolci parole. Hoseok gli lasciò un bacio sulla testa. Le mani gli avvolsero le spalle e la vita, e anche dietro le palpebre chiuse, sentì il mondo girare. Lo accompagnarono giù, verso il cuscino, il suo corpo sprofondò nel materasso, la sua testa sprofondò nel cuscino. Era un momento di totale distaccamento. Come se fosse stato anestetizzato. Sia Hoseok che Yoongi si sdraiarono accanto a lui, le loro mani posante sulla sua schiena rivolta verso il soffitto e gli si strinsero vicino.
Hoseok premette un bacio sulla spalla di Yoongi, poi il suo peso tornò al suo posto, e fece la stessa cosa con Jimin. Yoongi mosso da quei sentimenti ancora una volta divenuti più sciolti, lo abbracciò forte, con la faccia premuta contro i suoi capelli, respirando profondamente.

Anche se faceva male ovunque, era così felice. Non si sarebbe mai aspettato che tutto ciò lo potesse rendere gioioso. Non sapeva fosse possibile essere così sopraffatto e allo stesso tempo al sicuro e calmo. Raccolse giusto le ultime energie per una cosa «Sapete?» chiese e riprese il fiato «Non mi pento affatto di essere venuto qui con voi» uno sbuffò fuoriuscì dalla sua gola «In tutti i sensi»

Yoongi ed Hoseok si unirono con delle piccole risate, anche loro stanchi ma soddisfatti. Lo amavano troppo ed anche volendo, non avrebbero potuto combattere quel sentimento.

Angolo della parlantina:

Buon doppio aggiornamento!
Non ho molto da commentare su questo capitolo, solo che per Jimin si sta aprendo effettivamente una nuova vita soprattutto con la danza ed infine che Yoongi ed Hoseok l'hanno sfondato per bene 🤣🤣
Suvvia, non accadeva dalla crociera nella sauna, a questi tre un po' mancava il darsi certe attenzioni.

Ci sentiamo presto!

ILY_Ely♥

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