14. «Ci sta mentendo su qualcosa»
∆
Carichi di aspettative per essere tornati in quella stanza a luci rosse, i due coniugi si sedettero al solito tavolo, quello posto direttamente sotto il palco, tenuto libero per loro sotto richiesta esplicita di Jimin. I loro respiri erano già pesanti, forse una conseguenza di quella sorta di ansia che si portavano dentro. Jimin non si era fatto sentire per tutto il giorno. Li aveva lasciati quella mattina, prima di recarsi a lavoro, facendosi promettere che ci sarebbero stati per quell'ultimo spettacolo ed allora come avrebbero mai potuto dirgli di no? «Non so se questa volta sopravvivrò» Hoseok non riusciva a far smettere di saltellare la gamba, spingendo il tallone ad intaccare la moquette rossa ogni secondo con piccoli schiaffetti.
Un angolo della bocca di Yoongi virò verso l'alto. Strano, ma anche lui era fin troppo interessato a quel che sarebbe avvenuto. Guardò suo marito che ricambiò quello sguardo carico di eccitazione. Hoseok fece scivolare un dito lungo il bordo del tavolo «È un gran bel provocatore durante i suoi balletti»
«Ed anche nella vita» continuò Yoongi mentre appoggiava la schiena alla poltrona così da star più comodo.
«Mhh» Hoseok però non la vedeva proprio così «in realtà mi trovi in disaccordo» e sentendo quelle parole Yoongi alzò un sopracciglio curioso, per capire di cosa stesse parlando «E perché mai?»
Perché per quanto si conoscessero da a mala pena quattordici giorni, lo aveva vissuto nei modi di fare e non aveva potuto far a meno di analizzarlo «Mi sono fatto l'idea che durante quei primi giorni, quel suo modo di comportarsi seducendoci, fosse più una sorta di maschera» poggiò un gomito sul tavolo e si sorresse il volto con la mano poggiandoci la guancia sopra «Non lo so, per me Jimin è più quella persona dolce, che ricerca affetto in un abbraccio, in un bacio»
«Sembra che tu lo abbia osservato molto» asserì Yoongi ed Hoseok lo guardò con ovvietà «Suvvia, lo hai fatto anche tu e conoscendoti so per certo che hai qualcosa da dire»
Yoongi sospirò ed annuì «Ci sono fin troppe cose che non tornano su di lui» incrociò le dita delle mani e si tirò su verso il piano d'appoggio «Ci sta mentendo su qualcosa»
La mano che sorreggeva la testa di Hoseok, scivolò dietro di essa, andandosi a grattare nervosamente la nuca «O forse siamo fin troppo ciechi noi da non accorgerci di alcuni particolari tralasciati qui e lì»
«Quell'uomo»
«Esatto, quell'uomo»
«Signori» la conversazione venne improvvisamente bloccata da un cameriere, esattamente quello della volta scorsa. I volti di Yoongi ed Hoseok si voltarono repentinamente verso di lui «cosa vi porto da bere? I soliti?»
Hoseok sorrise, raddrizzando la schiena «Si ricorda la nostra vecchia ordinazione?»
«In realtà me lo ha riferito Park Jimin» e con quella risposta restarono piuttosto di stucco «Oh wow» non capacitandosi dell'attenzione di quel ragazzo che non solo era impegnato a ballare ma era stato così tanto preciso da ricordarsi certi particolari insignificanti.
«Comunque sì, quelli dell'altra volta andranno bene» intervenne Yoongi ed il cameriere si congedò velocemente «Probabilmente ci servirà una dose doppia di alcool, se non tripla» asserì immediatamente appena vide le luci normali spegnersi ed essere rimpiazzate da una ad occhio di bue, puntata sul palco vuoto «Le luci si stanno spegnendo» sottolineò Hoseok e la musica partì «Buona fortuna a noi»
Lentamente il sipario si aprì, dividendosi in due grandi tendoni rossi che si andarono a raggruppare ai lati del palco. La musica suonava, ma di Jimin neanche l'ombra. Yoongi ed Hoseok si lanciarono un'occhiata sospetta, sembrava tutto fin troppo tranquillo. O almeno lo era lì davanti. Il caos musicale li stava distraendo dal vociferare alle loro spalle.
La luce puntata sul palco schizzò verso di loro, li sorpassò per ancorarsi poco più in là.
«You keep dreaming and dark scheming
Yeah, you do» la voce di Jimin si diffuse dappertutto ed i due coniugi sgranarono gli occhi, voltandosi verso la sua fonte. Lo trovarono su di un tavolo, una gamba in ginocchio e l'altra piegata verso il petto. Le luci ad illuminargli il volto truccato ad hoc. Brillava e seduceva chiunque lo guardasse con quelle catenine di ferro e cinturini di pelle ad avvolgergli il petto.
«You're a poison and I know that is the truth» e la cosa meravigliosa era che quella volta non avrebbe solo ballato, ma anche cantato e sinceramente Yoongi ed Hoseok non potevano capacitarsi che tutto quel talento potesse essere sprecato in un misero locale su di una nave da crociera.
«All my friends think you're vicious
And they say you're suspicious
You keep dreaming and dark scheming
Yeah, you do»
Jimin allungò un braccio verso destra e con l'altra mano lo accarezzò tutto, percorrendo il suo tragitto dalla mano fino alla spalla, per poi salire sopra il petto, afferrare le cinghie che lo stringevano e dar loro uno scossone. Così come se qualcuno l'avesse spinto, finì disteso sul tavolo.
«I feel like I'm drowning
I'm drowning
You're holding me down and
Holding me down»
La schiena del biondo si appoggiò sensualmente alla superficie e poi si inarcò mentre le sue mani scivolarono lungo tutto il suo corpo, percorrendo tutto il suo interno coscia, molto lentamente.
Yoongi assottigliò gli occhi, stava apprezzando lo spettacolo ma non poteva far a meno di fulminare con lo sguardo tutti quegli uomini seduti attorno il tavolo sul quale Jimin si stava esibendo. Se solo avessero osato toccarlo, si sarebbe alzato ed avrebbe fatto un casino.
«You're killing me slow
So slow, oh-no
I feel like I'm drowning
I'm drowning»
E come se Jimin avesse percepito i suoi pensieri, si tirò a sedere e con un piccolo balzo scese da lì. Collegò i loro occhi, si tuffarono entrambi dentro le iridi dell'altro e poi come per magia nella sua visuale entrò Hoseok, si sorrisero. La lingua di Jimin guizzò fuori dalla bocca per inumidire le labbra ed un sospiro uscì fuori al contempo da Hoseok, il cui cuore stava battendo all'impazzata.
«You're so plastic and that's tragic
Just for you» Si passò una mano tra i capelli, li tirò all'indietro e si piegò sulle ginocchia, slanciandosi il secondo dopo e salendo sul palco. Se Yoongi era riuscito ad innervosirsi per quelle persone che stavano solamente guardando, allora probabilmente sarebbe impazzito quando avrebbe capito la funzione di quell'altro ragazzo appena entrato in scena. Alto, spalle larghe, muscoloso, a petto nudo. Andò verso Jimin e dal volto di Hoseok sparì il sorriso.
«I don't know what the hell you gonna do
When your looks start depleting
And your friends all start leaving
You're so plastic and that's tragic
Just for you»
Una gamba di Jimin, all'altezza della coscia, venne afferrata da quel ragazzo, che la strinse imprimendo le sue dita sulla sua pelle, anche attraverso i pantaloni attillati che Jimin portava. I loro petti si toccarono e le loro labbra di sfiorarono. Quella mano risalì, strinse una natica di Jimin e poi lo lasciò cadere all'indietro, buttando la schiena verso fuori ed allontanandosi, per ritornare il secondo dopo lì da lui. Lo lasciò andare facendo girare, una, due, tre volte il biondo su se stesso, bloccandolo improvvisamente poi per i fianchi.
«I feel like I'm drowning
I'm drowning
You're holding me down and
Holding me down
You're killing me slow
So slow, oh-no»
Il ragazzo passò il pollice sulle labbra carnose di Jimin, le premette per poi rilasciarle e far digrignare i denti a Yoongi, fin troppo indispettito. Poi le sue mani caddero giù, ai bottoni dei pantaloni di Jimin. Li sbottonò uno ad uno, mentre muovevano insieme i fianchi sensualmente. E subito dopo venne mandato giù, in ginocchio per terra, ai suoi piedi. Jimin lo guardava dal basso, accarezzando le sue gambe, risalendo dalle caviglie fino alle cosce.
«My life's okay
Yeah, just when you're not around me
My life's okay
Just when you're not around me»
I drink arrivarono al tavolo di Yoongi e Hoseok e non fecero in tempo ad essere appoggiati che subito scivolarono lungo le loro gole. Mettiamo in chiaro due cose: Jimin era la creatura più bella e sensuale che avessero mai visto quei due ed avrebbero pagato oro per vedere un'esibizione come quella dell'altra volta. Ma questa, diamine, sarebbe stata perfetta se solo non ci fosse stato quel tizio di mezzo. E sapevano che Jimin stesse solo recitando la parte del sottomesso in quel ballo, ma non potevano far a meno di notare quanto in ogni caso stesse dando loro fastidio.
«My life's okay
Just when you're not around me
My life's okay»
In fondo avrebbero dovuto ascoltare per bene le parole della canzone che Jimin stava cantando. Quel vestito da sottomesso se lo stava scrollando di dosso, alzandosi da terra. Si girò di schiena, la fece aderire contro il petto di lui ed alzò le braccia passando le mani dietro la sua nuca. Scese e risalì, facendo strusciare il suo fondo schiena contro tutto il corpo dell'altro e poi lo atterrò.
«I feel like I'm drowning
I'm drowning
You're holding me down and
Holding me down»
Lo fece finir laggiù, disteso sul palco e lui gli girò attorno, gli pose un piede sul petto e fece finta di gridare, come se stesse ottenendo la sua vendetta, come si stesse finalmente liberando.
«You're killing me slow
So slow, oh-no»
Scese anche lui, senza mai levarsi di dosso quella sua aria da vittorioso. Posizionò le ginocchia a cavalcioni del ragazzo. Il fondo schiena diretto verso l'alto e la schiena inarcata per avvicinare il volto a quello di lui. Passò le sue labbra delicatamente e fior di pelle sul profilo del volto di lui e le mani di Hoseok si strinsero attorno i braccioli della sedia.
Ma Yoongi lo vide sorridere furbamente all'ultimo.
«I feel like I'm drowning
I'm drowning»
E prima che potessero capirlo mollò un finto schiatto all'altro ballerino, prima che il sipario calasse su di loro.
∆
«Ti rendi conto di cosa combini?» Jimin fu repentinamente bloccato contro la porta non appena la aprì. Aveva appena finito lo spettacolo, il tempo di darsi una ripulita e si era subito diretto in camera di quei due.
Mise su un'espressione innocente, affacciandosi contro la superficie della porta «Non so a cosa tu ti stia riferendo»
Hoseok mantenne salda la presa sui suoi fianchi mentre Yoongi lo osservava dal muro accanto «Farti toccare in quel modo, farti guardare in quel modo da altri»
Le sopracciglia di Jimin si alzarono piacevolmente sorpreso «Stavamo recitando» era vero, ma non poteva essere negato l'effetto che Jimin facesse a tutti quelli ed Hoseok lo aveva notato perfettamente «Ma lo hai eccitato, li hai eccitati tutti in egual modo»
Gli occhi del biondo si abbassarono e stazionarono per qualche secondo sul cavallo dei pantaloni del rosso. Sul suo volto di dipinse un sorriso piuttosto contento «Deduco di aver creato un problemino lì sotto?»
«Tu cosa pensi?»
Lo sguardo di Jimin rischizzò su «Che sei geloso» ed il cuore di Hoseok perse un colpo, realizzando quanto fosse vero.
«Siamo gelosi» precisò allora Yoongi, portando l'attenzione su di sé. Ed avvicinandosi, mettendosi al lato di Jimin e poggiandosi con una spalla alla porta.
«È tarda notte ma...» Jimin osservò entrambi.
«Ma?»
La malizia sul suo viso esplose ancora di più se possibile «Una cosa veloce potrebbe anche essere fatta» lasciò intendere di voler dedicarsi nuovamente a loro per un po' di tempo e come avrebbero potuto farsi sfuggire un'occasione del genere quei due?
«Yoon?» Hoseok lo richiamò.
«Mhh?»
«Aiutami a buttarlo sul letto» gli ordinò.
«Posso andarci da solo» sottolineò Jimin, percependo il dorso della mano di Hoseok accarezzargli la guancia
«Ma è più bello vederti tra le sue braccia» spiegò prima di spostarsi e lasciare che in mezzo secondo Yoongi lo sostituisse.
Le iridi di Jimin e Yoongi si incastonarino ed il corvino sembrava così serio che Jimin dovette deglutire impaurito «Sei stato un cattivo bambino questa sera»
«E a te piacciono i bambini cattivi?» stette al gioco Jimin.
«Preferisco quelli ubbidienti»
«Allora saprai come riportarmi sulla giusta strada»
«Incomincia dal farti prendere» ed allora con un piccolo salto, Jimin ancorò le gambe attorno il busto di Yoongi che lo mantenne saldamente dalle gambe. Jimin passò le braccia attorno il collo del corvino per non cadere e venne nel frattempo trasportato verso il letto.
«Ma non siete gelosi uno dell'altro?» il suo corpo atterrò sulle coperte e sobbalzò appena, ritrovandosi sovrastato immediatamente dal corvino che senza troppi problemi rispose «Ovviamente»
Ed era strana per Jimin una risposta del genere infatti si accigliò «Ed allora, io...» Hoseok si sedette al suo fianco e gli altri due si girarono a guardarlo «È diverso. Non so come... ma in qualche strano modo ci completi»
Jimin cercò di mantenere il proprio respiro regolare e soprattutto di non lasciarsi sfuggire quel grande sorriso che spingeva così tanto di uscire «Sono delle belle parole»
«Lo so»
«Che hanno un forte peso» precisò e Hoseok annuì convinto di ciò che avesse detto.
«So anche questo»
«Bene» sospirò alleggerito e contento «appurato ciò» continuò facendo risalire le mani sul petto di Yoongi «Permettimi di prendere il comando» e con un veloce ribaltamento, girò le loro posizioni e Yoongi finì sotto di lui. Contemporaneamente spinse giù Hoseok, così che li potesse avere entrambi stesi e potesse così guardarli dall'alto.
«Non pensi che due in un colpo sia troppo da gestire?» domandò con un sorrisetto per niente innocente Yoongi, mentre Jimin si sistemava a cavalcioni, ponendo tra le sue cosce, due loro gambe.
«Oh, non ti immagini nemmeno quanti ne possa gestire insieme»
∆
La sveglia era da poco suonata e certamente staccata con forte fastidio da Hoseok, che ormai, abituato al punto preciso dove il telefono di Jimin venisse poggiato, non vi fu nemmeno bisogno di guardare il comodino per spegnere quella suoneria. Jimin si svegliò con un gran sorriso spalmato sul volto, stretto tra le braccia di Hoseok e naso contro naso con Yoongi «Buon terzultimo giorno di vacanza» sbiascicò lasciando piccoli baci sulle labbra del corvino che però mugugnò in disapprovazione «Mhh, fammi dormire»
«Eh no, io devo andare a lavoro e voi dovete scendere a Marsiglia» ma la presa di Hoseok sul suo fianco si intensificò e lo sentì affondare la faccia contro il suo collo «Non me ne frega niente di Marsiglia, restiamo qui accoccolati»
Jimin ridacchiò allora, certo, anche lui avrebbe voluto non andarsene da lì, eppure il dovere lo chiamava «Cosa dovrei pensare? Che mi adori?»
«Ti voglio bene» disse Hoseok, inspirò il profumo di Jimin ed espirò stringendosi a lui ed abbassando ancor più la voce, rendendola maggiormente roca «mi piaci» e a quella affermazione i sensi di Yoongi si misero in allerta.
Ed il cuore di Jimin nel frattempo fece le capriole nel sentire quanto calore gli donassero quelle parole. Non sapeva neanche il perché ma si sentiva accolto tra quelle braccia e non poteva farci niente, non sarebbe riuscito a cambiare idea tanto facilmente «Anche a me piacete tanto» si inumidì le labbra «entrambi»
Ed allora gli occhi di Yoongi si spalancarono all'improvviso, realizzando che mancasse solo lui per impantanarsi totalmente, realizzando che avessero veramente superato una linea che sarebbe dovuta rimanere distante da loro «Penso che dovremmo-» incominciò a parlare ma la prima cosa che vide, furono gli occhi assottigliati di Jimin a causa del sorriso e percepì tutti i suoi buoni propositi crollare.
«Cosa?» gli chiese allora il biondo, avendo sentito quella frase stopparsi senza senso. E Yoongi avrebbe voluto dire "penso che dovremmo chiarire la situazione, penso che dovremmo fermare tutto questo e parlare del fatto che tra due giorni saremo nuovamente a Genova per scendere. Jimin, sai, forse non ci vedremo mai più" ma niente di tutto ciò uscì dalla sua bocca quando vide la lucentezza in quegli occhi che lo fissavano.
«Alzarci, dovremmo alzarci» continuò allora, lasciando stare, permettendo a Jimin di vestirsi per quella mattina e di recarsi a lavoro come suo solito. Ma non appena ne ebbe l'occasione, quando rimasero da soli, dovette obbligatoriamente fermare suo marito «Hoseok»
Il rosso dopo essersi allacciato l'ultima scarpa, si rimise dritto a guardarlo e l'espressione che gli vide non gli piacque per niente, dentro di sé aveva già capito che il tempo fosse giunto al termine «Yoon, cos'hai? La tua faccia è così...»
«Basta, facciamola finita qua, dobbiamo parlare»
∆
Angolo della parlantina:
Scusate se ho aggiornato così presto di prima mattina, ma sarò tutto il giorno in Accademia oggi e addio tempo per vivere. Della serie alle otto sarò lì e ne uscirò per le sei di pomeriggio 💀💀
Comunqueee, spero abbiate attivato la canzone ad inizio capitolo e letto l'esibizione con quella di sottofondo, gli dona un tocco particolare.
Direi che nel prossimo capitolo ci sarà una bella resa dei conti. Yoongi sembra essersi svegliato, vedendo ovviamente la fine della vacanza avvicinarsi.
Calcolate che per darvi una cognizione temporale, quello che avete letto oggi è il terzultimo giorno e scenderanno a visitare Marsiglia, il prossimo capitolo sarà il penultimo giorno e rappresenterà il viaggio per tornare a Genova e l'effettivo ultimo giorno sarà quello in cui, la mattina stessa, sbarcheranno per riprendere la macchina lasciata al porto e tornate a casa a Milano.
Che decisione prenderanno?
Beh beh beh
Ci sentiamo presto!
ILY-Ely ❤️
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