11. «Lascia fuori tutti i giudizi»
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«Quindi posso lasciarti le chiavi?» proprio le nominate vennero sospese a mezz'aria sopra la mano aperta di Jimin e Taehyung lo prese in giro divertito, guardandolo con gli occhi assottigliati.
«Sì, Taehyung, stai tranquillo» gliele strappò di mano l'altro, fece mezzo giro su se stesso e corse a sedersi sulla scrivania. Un piccolo salto ed incrociò le gambe.
Taehyung scosse la testa e si sfilò il camice da lavoro, appendendolo nell'apposito posto «Eh non saprei, tranquillo è una parola grossa, sapendo che voi tre starete chiusi lì dentro» indicò repentinamente la porta della sauna, dipingendosi in volto un sorrisetto malizioso. Gli occhi di Jimin seguirono tutto quel tragitto e poi realizzando a cosa si stesse riferendo, si mise sull'attenti «Non ti azzardare a spiare»
«Non ci tengo poi molto. L'importante è che non perdi le chiavi e che chiudi lo studio prima di uscire» si raccomandò, soprattutto tenendo a mente il fatto che Jimin sapesse essere fin troppo distratto. Non si sarebbe stupito, se lo avesse svegliato in piena notte, chiedendogli le chiavi di riserva.
«Sarà fatto»
«E ricordati di raccontarmi tutto poi» dio, quella vena da pettegola non se la scrollava di dosso. Ecco perché rappresentavano una bella coppia Taehyung e Jungkook, perché avevano la lingua sciolta e pettegola. Jimin se ne rendeva perfettamente conto, l'indomani su quella nave, tutti avrebbero parlato di loro.
«Anche se finirò a far loro un massaggio ai piedi?» ironizzò allora e Taehyung sventolò una mano in aria «Beh, in quel caso ometti» ridendo si diresse verso la porta, recuperando prima un borsello con i suoi oggetti personali dentro «Va bene, vado a cenare, non combinare guai»
«Sarò un angioletto» il sorriso innocente sul volto di Jimin, sembrava rispecchiare tutto il significato opposto.
«Ricordati le chiavi» si raccomandò ancora una volta Taehyung.
«Sì, le chiavi»
«Ed i preservativi»
«Certo, i preserv- aspetta, cosa?»
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«Penso di essere in ansia» Hoseok uscì dal bagno, si svoltò la camicia lungo gli avambracci, lasciandoli scoperti. Sentiva caldo e forse non era dovuto tanto alla temperatura stagionale, dato che sulla nave vi era l'aria condizionata, quanto più a quel tumulto di sensazioni che stavano nascendo in lui. Erano le nove meno un quarto.
«Io sono più in trepidazione» Yoongi finì di legarsi le scarpe, per poi rialzare gli occhi su suo marito, storcendo il naso quando vide la quantità spropositata di profumo che si mise. Teneva così tanto a far una bella figura con Jimin?
«Ci starà aspettando?»
«Molto probabilmente»
«Stavo pensando...» gli andò incontro e Yoongi si alzò, fronteggiandolo. Gli era sembrato così sicuro fino a quel momento, ma adesso sembrava barcollare sulle sue stesse decisioni «Insomma questa cosa con Jimin, non pensi sia un po' da incoscienti?»
«Assolutamente sì» e lui annuì, non è che avrebbe potuto rispondergli diversamente. Non era così ottuso da non capire cosa stessero creando.
«E allora perché lo stiamo facendo?» chiese Hoseok, dovendo sedersi per un attimo, andandosi così a mettere sul bordo del letto.
Yoongi prese un profondo respiro, e lo affiancò. Se lo era chiesto anche lui migliaia di volte. Appariva tutto così assurdo eppure d'altra parte anche infinitamente giusto «Perché forse non siamo mai stati abbastanza liberi di esprimerci e questa vacanza, lontani da tutto, ce lo sta permettendo»
Hoseok lo fissò preoccupato «Non ti senti libero a casa?»
«Perché tu ti senti libero?» lo rincalzò l'altro e Hoseok non poté che far a meno di sospirare, esausto di tutto, esausto del mondo «Pensavo che con il matrimonio avessimo messo le cose in chiaro, ma anche a lavoro le cose sembrano peggiorare. Le persone si sono divise in due fasce»
Yoongi lo sapeva perfettamente, in fondo, il contesto per il quale lavoravano era lo stesso. Editori di una delle riviste di moda più in voga di quei tempi. Si erano conosciuti tra fogli, impaginati, idee progettuali e si erano innamorati «Lo so. Quelle che ti ammirano e quelle che ti trattano di merda»
«Il problema è che la prima categoria è sempre quella in minoranza» e faceva male vedere come molti loro amici, non lo erano più, avevano preso distanza da loro. Solo a causa del loro matrimonio.
Yoongi sorrise, un po' animatamente, ma si sforzò nel farsi vedere positivo da suo marito. Era raro che lo travolgessero quei momenti di sconforto, ma non avrebbe potuto lasciarlo da solo «Non pensarci più. Almeno per questi giorni. Lascia fuori tutti i giudizi»
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«Chi vuole incominciare per primo?» Jimin scrutò entrambi, mentre entravano nella sauna con solo un asciugamano a circondar loro la vita. Hoseok si posizionò alle spalle di suo marito e dopo averlo afferrato lo spinse, come se lo guidasse, a far qualche passo avanti, verso Jimin che si prese intanto la briga di settare per bene la temperatura della sauna.
«Yoongi» disse il rosso, un sorriso stampato in volto. Ma venne presto scansato dall'altro che lo guardò indispettito «Perché stai decidendo al posto mio?»
«Perché hai le spalle contratte»
«Non è vero»
«Sì che è vero. Jimin per favore procedi» ed il nominato trattenne una risatina, mentre indicava la panchina posta al centro della stanza «Okay, allora, siediti qui»
«Al centro?» domandò scettico Yoongi, non gli piaceva quel dover stare al centro dell'attenzione. Ma Jimin gli diede poca corda, anzi fece addirittura finta di non sentirlo. Gli diede fin da subito le spalle per cercar di capire quale tra le tante fragranze di olii per fare i massaggi avrebbe dovuto usare «Lamponi, rose, cocco? Quale vuoi?» evitò di elencarli per non perdere tempo.
«Esiste ai lamponi?» chiese curioso Hoseok, sedutosi in un angolo che si formava tra la panca a muro ed il muro stesso. Le gambe fin troppo spalancate e l'asciugamano fin troppo corto a coprire. Gli occhi di Jimin finirono proprio lì in mezzo «A quanto pare...» rispose con un filo di voce come ipnotizzato, prima che la voce di Yoongi lo ridestasse «Scegli tu»
Così si girò verso i diversi flaconi e si disse mentalmente di controllarsi «Mhh, mandorla»
«Ma puzza quello alla mandorla» si lamentò fin da subito il corvino, ricordandosi ancora con disgusto il giorno in cui suo marito lo utilizzò, avendolo comprato per sbaglio.
«Mi avevi detto di scegliere, non sei nella posizione di lamentarti» e per farlo ancor più apposta se ne spalmò a litri sulle mani, così che non potessero più cambiarlo.
«Ha ragione» intervenne Hoseok, sempre e comunque divertito dal rapporto di quei due. In fondo si sentiva un po' il punto di collegamento tra i due per la comunicazione.
«Perché ogni volta che apri bocca è per dar corda a lui?» lo incalzò Yoongi. La fronte corrucciata ed il busto girato nella sua direzione.
«Beh, guardalo, come puoi non schierarti dalla sua parte?» indicò Jimin ma Yoongi non si prese la briga di far ciò, tornò a guardare dritto davanti a sé ed allora Jimin ne approfittò per coglierlo di sorpresa e poggiargli all'improvviso le mani impregnate di olio sulle spalle.
«Oh mio Dio» e quanto il corvino percepì quella strana sensazione che gli portò brividi sulla pelle, rimase a bocca aperta e si aggrappò alla seduta.
«Freddo? Tranquillo si riscalderà presto» sorrise Jimin spingendo con i pollici i legamenti muscolari, in movimenti circolatori, provando a farlo rilassare e sciogliere «Comunque ha ragione Hoseok, sei incordato» gli fece notare e Yoongi digrignò i denti quando Jimin gli beccò un punto particolarmente dolorante.
«Giornata impegnativa?» Hoseok si intromise, tanto suo marito era già perso nel mondo del rilassamento. Jimin lo guardò per un attimo, contento che fosse interessato a quello che gli succedesse. Poi tornò a concentrarsi sul suo lavoro.
«Nella media, si corre sempre avanti e dietro. Però è bello arrivare la sera, stanchi ma sapendo di aver lavorato duramente per guadagnare il proprio stipendio»
«Sei molto dedito al lavoro» osservò il rosso, ma Jimin non fu poi tanto d'accordo. Si allungò a prendere la boccetta d'olio ed un filo cadde sull'incavo della schiena di Yoongi. Dalla sua bocca uscì un sospiro.
«Non pensare che lo sia così tanto, voglio solo tenermelo stretto anche per l'anno prossimo. Sono settimane impegnative ma liberatorie»
«E dopo cosa farai?» chiese curioso. Voleva giusto un po' impicciarsi della sua vita al di fuori della nave.
«Tornerò a casa, penso...Non è che abbia tante alternative» Hoseok annuì, ricordandosi una loro vecchia conversazione «A fare il fotografo, giusto?»
«Cosa?» lo guardò perplesso Jimin, non capendo cosa c'entrasse, il perché gli avesse detto così e poi un flashback gli invase la mente «Ah, sì, certo» sorrise nervoso e sperò solo di non aver destato in lui troppi sospetti.
«Quindi sei di Genova»
«No, sono di Milano»
«Oh, anche noi» disse compiaciuto Hoseok e Jimin emise un verso contento e sorpreso «Buono a sapersi. La vacanza come procede?»
E fu Yoongi a rispondere. Ormai aveva gli occhi chiusi, totalmente perso ed il corpo molle sotto quelle mani a modellarlo «I soldi meglio spesi della nostra vita»
Jimin sorrise a quel commento, contento che gli stesse piacendo eppure una piccola riflessione scappò dalle sue labbra «Mi sono sempre chiesto come sia trovarsi dall'altro lato»
«Beh, sicuramente nel vedere te che ti esibisci, capisci di avere una grande opportunità» asserì Hoseok accompagnando il tutto con un occhiolino non indifferente e Jimin reagì compiaciuto, ridacchiando appena «E allora ti farà piacere sapere che dopodomani avrete un tavolo prenotato in prima fila, in sala Cabaret»
I sensi di Hoseok si ridestarono quasi del tutto, facendo scomparire qualsiasi incipit di sonno dato dall'ora serale «Ci saremo sicuramente» la lingua sgusciò fuori ad inumidirsi le labbra. Si tirò avanti con la schiena e si sostenne puntando i gomiti sulle cosce. Scrutò Jimin e secondo un suo personale pensiero lo vide troppo coperto ed un po' si preoccupò notando come fosse rosso in viso «Non senti caldo?»
E Jimin annuì, come avrebbe potuto negarlo? Sentiva di starsi asfissiando «Siamo a sessantacinque gradi, sto sudando come un maratoneta» Hoseok emise una leggera risata, accompagnata da quella dell'altro e come risvegliatosi Yoongi, che aveva mantenuto costantemente le orecchie sintonizzate, parlò «E allora spogliati»
Ed insomma, non che Jimin non lo volesse, anzi ma «Non potrei teoricamente, il regolamento non lo prevedere»
«Ma praticamente?»
Prese un profondo respiro e poi espirò «Mi sbottonerò il panciotto e tirerò su le maniche della camicia» sentiva che almeno per un po' sarebbe stato bene in quel modo «Bravo, una scelta saggia» Hoseok in fondo, aveva seriamente la preoccupazione che potesse sentirsi male, lui di per sé aveva già preso a sudare, date le alte temperature, non avrebbe potuto nemmeno immaginarsi cosa provasse Jimin.
Proprio lui si guardò le mani, bloccandosi nei movimenti ed alzò gli occhi sui due «Mi aiutate? Ho le mani piene d'olio, non vorrei che si macchiassero i vestiti» schioccò la lingua contro il palato. E figuriamoci, come avrebbero potuto tirarsi indietro a quella richiesta? «Certamente.» Hoseok si alzò andandogli in contro, mentre Yoongi prese fin da subito ad avvolgergli i polsini su per l'avambraccio, fino a fargli arrivare la camicia sui gomiti. E nel frattempo il rosso si prese la briga di levargli il panciotto «Oh, che bello, sento di poter respirare»
«Lo metto qui?» Yoongi aspettò il consenso di Jimin prima di posare il capo nell'incavatura nel muro, dove vi erano anche le diverse boccette di olii «Sì, dove vuoi» ma la sua attenzione venne velocemente catturata da Hoseok, che si stava preoccupando di sbottonargli anche la camicia bianca «Perché stai...»
«Evitiamo che tu ti possa sentire male, okay?» gli spiegò fin da subito Hoseok, afferrandogliela dal colletto e prendendo a tirargliela giù dalle spalle, facendola scivolare lungo le braccia, così da lasciarlo totalmente a petto nudo. Si deliziò di quella visione, così come Yoongi che ebbe una perfetta visuale di quella schiena pulita.
I loro sguardi bruciarono sulla pelle di Jimin che con un filo di voce e sentendo la testa girare appena disse «Riprendiamo?» e senza aspettare una risposta, riafferrò Yoongi e continuò ciò che stava facendo. Lo sapeva, okay, la verità è che aveva messo in conto il fatto che quei due probabilmente avrebbero agito in qualche modo, ma non se li sarebbe mai aspettati così espliciti. Espliciti attraverso gli occhi.
«Come va Yoon?» Hoseok si sporse ad osservare suo marito, che ad ogni stretta di Jimin, sospirava piacevolmente «È bravo»
«Wow, mi hai fatto un complimento» sorrise languido Jimin, permettendo alle sue mani di andare leggermente più giù, oltre le clavicole, a sfiorare il suo petto.
«Non ti ci abituare» gli occhi di Yoongi nemmeno si aprirono, restarono chiusi ad assaporare il momento. Ed Hoseok, lui semplicemente vagava, un po' aspettando il suo turno, un po' pensando a come smuovere quella situazione. Si mise a guardare quanti tipi di olii vi fossero e poi venne attratto da un particolare cofanetto, l'unico effettivamente ad essere presente ed incuriosito lo aprì, ridendo sotto i baffi subito dopo «Perché qui ci sono dei preservativi?»
Jimin per un attimo si irrigidì, non avendolo tenuto a mente «Cos- No, non-» cercò di ricomporsi «Li lasciano là nel caso in cui...qualcuno...ne avesse di bisogno. Hanno trovato spiacevoli sorprese a volte»
«Oh, capisco» Hoseok vagò, osservando le labbra rosee di Jimin e la sua magnifica concentrazione e bravura che ci stesse mettendo nel massaggio e poi nella sua visuale entrò lo sguardo tagliente e ardente di Yoongi che lo fissava, come se fosse sotto chissà quale droga, quando in realtà quell'assuefazione gliela causavano solo quei due che aveva attorno.
Ed allora Hoseok in silenzio, passò oltre, posizionandosi alle spalle di Jimin, osservò come i suoi muscoli si contraessero a seconda dei movimenti delle braccia ed allora decise che fosse giusto fare una cosa. Allungo le mani e copiò quel che stava facendo il biondo. Appena lo toccò Jimin sussultò, colto all'improvviso e di sorpresa «Calmati, sono io» il rosso si sporse, arrivando a sfiorare con la bocca, l'orecchio di Jimin, che per un po' bloccò le sue azioni «Mi sembrava giusto ricambiare»
Il cuore di Jimin batté freneticamente quando lo percepì incominciare a spremergli i muscoli. Ed anche se inizialmente «Non hai ancora ricevuto niente in realtà» sembrava far leggermente male, poco dopo «Lo riceverò» gli sembrò di entrare in paradiso ed avrebbe voluto che continuasse all'infinito senza stopparsi mai e poi mai «Cavolo, sei bravo»
«Lo so, a Yoongi piace tanto farselo fare» e con i palmi distesi, scivolò lungo le sue braccia, per poi risalire, lavorando sulle sue scapole, affondando le punte dei pollici nella pelle, rendendola ancor più elastica e Jimin ad occhi socchiusi, avrebbe voluto continuare a far sentire bene Yoongi ma quello che Hoseok gli stava facendo era eccezionale, anche solo per distrarsi un secondo «Mhh, puoi scendere leggerment- Oh, sì, là»
«Abbiamo trovato un altro appassionato di massaggi» Yoongi parlò, dopo esser restato ad osservarli per un po' di tempo. Aveva appena trovato una cosa in comune con il biondino.
«Non sapevo di esserlo»
«Ti avranno fatto solo massaggi che non dovrebbero neanche essere chiamati così» continuò Hoseok ma Jimin scosse la testa «In realtà, non me ne hanno mai fatti» ed i suoi fianchi vennero avvolti e tenuti saldamente dalle mani di Hoseok «Rimediamo allora»
E fu come un richiamo, Jimin si girò, ritrovandoselo così immensamente vicino. I suoi occhi traballarono in quelli altrui «Rimediamo?» chiese come per sicurezza, quando in realtà però fu piuttosto retorica come cosa perché sapeva già cosa stesse per accadere. Così tanto vicini vi erano stati solo una volta e le intenzioni sembrarono così tanto chiare e schiette da entrambe le parti. Avrebbero potuto sentire il suono dei sospiri di entrambi e Yoongi li guardava da lì sotto così dannatamente ammaliato.
«Assolutamente» la voce di Hoseok era diventata tutta roca senza che lui se ne accorgesse. Bassa e potente come piaceva al corvino, come piaceva a suo marito che tremò in ogni parte del suo corpo quando osservò i due far sfiorare le loro labbra, vibrando interiormente e combattendo contro il desiderio di scattare all'in piedi ed unirli lui stesso.
Ci fu un movimento e poi sentì un suono molto sommesso e appena udibile. Hoseok stava baciando Jimin che ansimò, il suono fu inghiottito dalla bocca del rosso. La schiena gli si inarcò all'indietro e perse l'equilibrio.
«Preso» finì dritto tra le braccia di Yoongi. Ed allora fu il loro turno, di incastonare le loro iridi «Grazie» sbiascicò e non osò muoversi, quindi non fece niente, perché realizzò all'improvviso che quella volta non avesse a che fare con uno solo, ma con entrambi e realizzò di poterne uscire distrutto da lì dentro, almeno pensando alla piega che la situazione stesse prendendo. Percepì Hoseok mettersi a cavalcioni sulla panchina del mezzo, esattamente dietro di lui e dannazione, sapeva che se si fosse girato, avrebbe avuto una perfetta visuale di quel ben di dio che si ritrovava tra le gambe.
E poi era strano, non che non gli piacesse, anzi gradiva quella modalità nuova, solo che Yoongi era sempre stato remissivo, burbero. Ma il vederlo, di sua iniziativa, sporgersi a mordergli le labbra, gli donava un'eccitazione incommensurabile. E al tempo stesso, percepiva l'erezione dura di Yoongi spingergli contro le natiche ed avrebbe solamente voluto tirar via quel pezzo di stoffa e scoprire tutto quanto.
Si chiese se avessero progettato quel momento, se fosse tutto un po' organizzato. Avevano degli sguardi fin troppo intenditori e brucianti. Jimin si sentiva nudo, anche se indossava ancora i pantaloni «Voi avete parlato» asserì, dopo essersi staccato dalle labbra di Yoongi, ma passando nel mentre un braccio dietro il suo collo per mantenere l'equilibrio e poter girarsi verso Hoseok.
«Era inevitabile» gli rispose Yoongi ed il rosso virò un angolo della bocca verso l'alto, un sorriso malizioso ad adornarlo «Ed io sarei curioso di sapere cosa ti sia passato per la mente»
«Vuoi sapere il perché ci stessi provando con tutti e due?» chiese con ovvietà Jimin, ridacchiando e poggiando con audacia, la mano libera sulla sua coscia.
«Dovresti spiegarci»
E lui prese a giocare con il bordo dell'asciugamano, che andava via via al alzarsi, e non era colpa sua, il fatto era che l'erezione di Hoseok stesse crescendo sempre di più e spingesse il tessuto verso l'alto «È colpa vostra. Siete voi che avete continuato a tenermi gli occhi addosso dal primo minuto in cui mi avete visto. E poi ho ideato qualcosa di divertente, per passare il tempo» scrollò le spalle, continuando a creare quei movimenti circolatori che pian piano avanzavano verso l'interno coscia. Stava tornando il Jimin dominante, quello a cui piaceva stuzzicare i due sposini.
«Volevi farci divorziare?» gli domandò Yoongi e subito le dita di Jimin si inoltrarono tra i capelli della sua nuca, massaggiandoli.
«Non sapevo foste sposati»
«Ma quando l'hai saputo non ti sei fermato» ribatté Hoseok e Jimin tornò a guardarlo, non avrebbe mai avuto sensi di colpa per quello, proprio no «Voi non avete mai accennato a fermarmi. Siete stati al gioco tanto quanto me» assottigliò gli occhi e le punta delle sue dita, inoltrate sotto l'asciugamano, sfiorarono il sesso di Hoseok. Lo vide trattenere un respiro e ghignò internamente «Quindi adesso la domanda ve la rigiro. Perché due persone per lo più sposate, vogliono me?»
«Sarebbe scontato rispondere: a causa della tua bellezza?» si voltò verso Yoongi che aveva appena risposto e scosse appena la testa «Non mettereste a repentaglio la vostra relazione solo per una bella faccia»
«Non hai solamente una bella faccia» e gli occhi del corvino slittarono sul corpo del biondo e quest'ultimo, compiaciuto interiormente rispose «Questo lo so»
«Ci attrai, questo non lo metto in dubbio ma penso sia prematuro provare a stilare una lista» Hoseok sembrava essersi avvicinato, le sue ginocchia sfioravano quelle di Yoongi e Jimin ebbe una piacevole sensazione di essere in trappola «Soprattutto perché non penso di essere abbastanza lucido al momento»
«Io penso che voi due non siate mai stati molto lucidi da quando siete saliti su questa nave» Jimin vagava con lo sguardo su quel dannato asciugamano e poi risaliva lungo il corpo scolpito di Hoseok, si leccò le labbra febbricitante d'eccitazione. Le dita del rosso gli afferrarono leggermente il mento, sollevandolo in modo che Jimin lo guardasse dritto negli occhi. Le pupille di Hoseok erano enormi, probabilmente a causa del caldo, i loro colpi brillavano di sudore. Forse anche a causa del suo stesso sesso duro che si curvava contro la mano di Jimin «Ci hai annebbiato la mente»
E non si aspettò quel movimento inatteso da parte di Yoongi che si protese ad accarezzargli l'orlo dei pantaloni. Il respiro di Jimin accelerò e dovette lavorare sodo per costringersi a non chiudere gli occhi. Voleva vedere, guardare ed osservare ogni singola mossa che quei due avrebbero fatto. Un pesante respiro a tratti intermittente sfuggì però dalla sua bocca quando Yoongi appiattì la mano sul suo rigonfiamento, sfregandolo e ripagandolo con la stessa moneta. Aveva un po' il desiderio di fargli provare ciò che il biondo aveva fatto a lui, quella sera in camera.
Il cuore di Jimin martellava contro la sua cassa toracica, il suo respiro diventava più forte ogni secondo e il suo corpo si avvicinava istintivamente alla mano di Hoseok. Non avrebbe potuto impedire ai suoi fianchi di muoversi anche se avesse voluto.
Un'altra possente mano si fece strada lungo la coscia di Jimin, ancora maledettamente coperta dai pantaloni. Gli occhi del biondo che si stettero per chiudere, si spalancarono, scattando dritti verso il punto in cui entrambe le mani stavano lavorando sul suo cavallo.
La sua bocca si spalancò, piccoli ansimi affannosi si riversarono dalle sue labbra mentre il suo sguardo balzava dalla mano di Yoongi a quella di Hoseok, fino ai loro volti. Entrambi lo stavano solo guardando. Fissando. Esaminando. Diamine, ne sarebbe uscito pazzo, non vi erano dubbi. Era piacevole. Ma non abbastanza piacevole perché desiderò essere preso e dominato proprio lì, seduta stante.
E come se Hoseok gli avesse letto nel pensiero, si sentì chiedere «Per caso hai ancora caldo? Hai bisogno di spogliarti ulteriormente?» e no, quella domanda non suonò più come qualcosa che lo preoccupasse, ma come un qualcosa di retorico e necessario per ottenere l'approvazione di levarglieli. E non appena Jimin annuì, Yoongi sbottonò tutto quanto e tirò giù la cerniera, sussultando e gemendo quando l'erezione di Jimin sbucò fuori «Non indossi le mutande?»
«Sapevo ci sarebbe stato caldo, ho preferito eliminare gli indumenti superflui» e Hoseok per poco non scoppiò a ridere nel sentire quella spiegazione «E le mutante sono superflue?»
«Tu che dici?»
«Che ti adoro» e le sue labbra, furono subito sopra quelle di Jimin, che dovette spiacevolmente ritrarre la mano da sotto l'asciugamano per aggrapparsi alle sue spalle ed evitare di finire a terra come suo solito. Ed impegnato a farsi esplorare la bocca dalla lingua del rosso, alzò nel mentre il bacino, così che Yoongi potesse definitivamente liberarlo da quel pantalone ingombrante. E restò lì, ammaliato a guardare il suo membro e non resistette dall'afferrarlo ed iniziarlo a pompare lentamente ma fino in fondo. E Jimin gemette sommessamente nella bocca di Hoseok, quando insieme a tutto ciò sentì la punta dell'asta di Yoongi premere contro la spaccatura delle sue natiche. Si incominciò a muovere bisognoso «Ah merda, stai fermo, mi farai venire prima del tempo così»
E Jimin divertito si girò verso di lui e lo guardò con gli occhi lucidi di malizia «Perché? Tu vorresti venire?» gli soffiò sulle labbra ed intanto la mano di Hoseok, rimpiazzò quella di Yoongi che si era inevitabilmente fermata «Non ti azzardare a negarmelo» e dio, quanto gli piacesse quel finto battibecco di sottofondo. Jimin rise semplicemente, senza dargli risposta, per poi tirarselo contro e far collidere le loro labbra, in un bacio più rude del solito, dove le loro lingue si scontrarono con ferocia e Hoseok guardando quello spettacolino, non poté che sentire il cuore andare a mille ed il bisogno improvviso di toccarsi, per alleviare quel dolore lì in basso.
Ma Jimin come se lo sapesse, allungò una mano verso di lui e mentre ancora era impegnato a baciare Yoongi, tirò via l'asciugamano di Hoseok senza problemi, afferrando la sua erezione e dandogli lo stesso trattamento. Il respiro del rosso accelerò. Non capì come potesse esser così bravo, anche in una situazione scomoda come quella. Ruotava il polso e lui saliva in paradiso, ma non bastava, non bastava vedere loro due divorarsi la faccia a vicenda, non bastava sentire Jimin gemere a causa della sua mano e non bastava niente di tutto ciò. Così lo afferrò dalla vita, sorprendendo i due che si staccarono e lo fece girare completamente «Divarica le gambe e puntale qui» gli ordinò. Così che la schiena di Jimin scivolasse lungo il petto di Yoongi e così che fosse totalmente esposto agli occhi di Hoseok. Le gambe piegate ed i piedi puntati sulla cosce del rosso. Cavolo, era quasi in imbarazzo, ogni suo punto era scoperto ed esposto, l'aria calda lo accarezzava, facendolo bruciare solo di più «Yoon, occupati di lui per un secondo»
E così Yoongi fece, riafferrò l'erezione di Jimin e la massaggiò, alternando movimenti più veloci ad alcuni più lenti «Cosa vuoi fare?» chiese senza voce il biondo, abbandonando la testa contro Yoongi. Percepiva il suo orifizio pulsare.
Hoseok intanto si allungò, raggiungendo la boccetta di olio e prendendola con sé «Ti preparo» pose in alto la bottiglietta rovesciata e permise ad un filo di olio di scendere e scorrere tra le natiche di Jimin, andando poi a bloccare le gocce, proprio contro la sua entrata con un dito. Il respiro di Jimin si bloccò per un attimo e sospirò piacevolmente, spingendo con il bacino contro quel dito e volendo che entrasse in lui «È il più bravo» Yoongi parlò al suo orecchio e Jimin a stento mantenne gli occhi aperti, per continuare a ricambiare lo sguardo di Hoseok «Sa prepararmi così bene a volte...Verrei solo per quello»
Ed allora Jimin gemette, ansimò pesantemente, quando lo percepì sprofondare in lui, lentamente, quasi a tratti, straziante quell'attesa ed avrebbe voluto dirgli di darsi una mossa, di velocizzarsi eppure d'altro canto, voleva che lo manipolassero in ogni modo possibile. Abbandonarsi totalmente al loro volere, voleva che gli facessero tutto ciò che avrebbero voluto.
Il più giovane si lasciò sfuggire un altro gemito. Poteva sentire il suo liquido preseminale gocciolare lentamente lungo la sua asta e gli ci volle parecchio per non venire subito.
Le labbra di Yoongi tracciarono baci morbidi sulla spalla di Jimin, poi lungo il suo collo e la sua mano vagava lungo il suo stomaco, per poi soffermarsi sull'erezione e raccogliere l'umidità che stava intorno al suo inguine. Se ne sporcò il pollice e lentamente, lo portò vicino la bocca di Jimin. I suoi occhi non lasciarono quelli di Hoseok e gli volle come dire "stai a guardare". Premette il dito tra quelle labbra carnose e la bocca morbida di Jimin si chiuse intorno al dito con un lieve gemito che gli sfuggì dalla gola.
Hoseok aumentò la velocità di quella preparazione, aggiungendo un secondo dito. Poteva sentire i suoi fianchi scattare in avanti contro quelli di Jimin all'immagine peccaminosa. I suoi occhi erano incollati alla bocca del biondo e al dito di suo marito, inoltrato in essa, i pensieri correvano con tutte le altre cose che voleva che facesse.
Con un pop soddisfatto, Yoongi tirò fuori il dito per raccoglierne ancora, questa volta portandolo però alla bocca di Hoseok. Jimin sgranò gli occhi, non pensava lo potesse fare sul serio eppure il rosso ebbe il coraggio, di accogliere Yoongi, sporco di Jimin. Fece roteare la lingua contro quel dito per finirlo di ripulire per bene ed il biondo prese ad ansimare a voce fin troppo alta sentendo quelle spinte aprirlo da dentro.
E poi tutto si fermò, Hoseok lo aveva abbandonato brutalmente e Jimin quasi non volle piangere «Perché» provò a recuperare fiato «Perché ti sei bloccato?» non voleva che lo lasciasse in quello stato ma il sorriso di Hoseok lo rassicurò notevolmente «Voglio solo che ti giri. Yoon fatti un po' più indietro» e così il sedere di Yoongi scivolò lungo la panca e Jimin lentamente, con le gambe tremanti, puntò le ginocchia contro la seduta in legno ed i palmi delle mani contro le cosce di Yoongi, trovandosi nuovamente ad un soffio dalle labbra del corvino «Così va bene?» chiese ad Hoseok ma continuando a fissare Yoongi, mentre silenziosamente tirava via il suo asciugamano, per lasciarlo finalmente scoperto.
«Sei perfetto» gli rispose Hoseok che intanto si era alzato per recuperare uno di quei preservativi dal cofanetto e ringraziò mentalmente chi avesse ideato quella cosa, dato che si era dimenticato i suoi dal nervosismo ed alla fine non avrebbe potuto concludere un bel niente.
La mano di Yoongi si posò sulla guancia arrossata di Jimin ed il suo pollice passò sulle sue labbra gonfie «Di cosa sono capaci?» gli domandò e Jimin fece sgusciare la lingua da esse per passarla sul palmo di Yoongi «Di ogni cosa tu voglia» gli rispose ed il corvino si sentì implodere.
Hoseok intanto ben preparato si dispose dietro Jimin, afferrandolo per i fianchi e massaggiandoli delicatamente, una mano corse lungo la sua schiena, portandolo ad inarcarla e Jimin capito cosa volesse, si tirò giù con le spalle e soffiò sulla punta bollente di Yoongi che si morse il labbro inferiore per non diventare fin da subito fin troppo osceno.
La lingua di Jimin, esperta come poche, partì dal basso e risalì fin su. Non appena inglobò una piccola parte del sesso di Yoongi, si sentì penetrato tutto d'un colpo e pensò di poter soffocare di piacere. Hoseok gemette ed i gemiti dei due si mescolarono perforandogli le orecchie. Come avrebbe potuto resistere?
La mano di Yoongi scese ad annodarsi tra i suoi capelli, dolci parole di rassicurazione che spingevano Jimin ad andare avanti. Quest'ultimo succhiò lentamente la punta del membro di Yoongi nella sua bocca. La sua testa iniziò a muoversi su e giù mentre cercava di rimanere coordinato con le spinte di Hoseok, così da non soffocarsi.
Dolci gemiti stavano cadendo dalle labbra di Yoongi e le sue mani strinsero più forte la parte posteriore della testa di Jimin che si rilassò, dando il permesso a Yoongi di usarlo a suo piacimento.
Inizialmente Yoongi ci andò piano con piccoli movimenti, ma vedendo come bene stesse reagendo Jimin, iniziò a spingere dentro e fuori la bocca del biondo più forte mentre Hoseok incontrava i suoi movimenti con il suo sesso duro ancora sepolto in profondità dentro di Jimin che pensava di poter impazzire, uscire fuori di testa. Erano lucidi di sudore, ovunque ed i loro corpi scivolavano perfettamente gli uni sugli altri. E quell'aria calda, opprimente, gli dava un senso di soffocamento che adorava e quando il membro di Yoongi gli scendeva fino alla gola, desiderava rimanere così per sempre, fino a sentire i suoi polmoni richiedere aria, straziati.
Una mano di Hoseok lasciò il fianco di Jimin per dedicarsi al suo membro, che sbatteva contro il ventre piegato e lo sporcava di liquidi. Lo afferrò, prendendo a pomparlo e Jimin mugugnò, girando gli occhi all'indietro «Penso... di essere e-estremamente vicino» cercò quel poco di fiato Jimin per dirlo e Hoseok, fece volare gli occhi su suo marito e riconobbe perfettamente l'espressione che aveva in volto «Tranquillo, anche noi» la sua fronte si corrucciò sempre di più ed un forte calore gli crebbe dentro.
La mente di Yoongi si svuotò completamente. Non aveva mai ricevuto un pompino così pazzesco. Jimin era pazzesco. La migliore scelta della sua vita. E con un grugnito si liberò, tirando Jimin poco via prima, per non obbligarlo ad ingoiare e venne però sulle sue labbra, sporcandogli il mento e quando aprì gli occhi, il suo cuore fece una capriola nel vedere la situazione da una prospettiva diversa.
I gemiti stavano fuoriuscendo dalle labbra di Jimin, spalancate ed il suo sperma scivolava involontariamente dentro di esse, mentre i capelli sulla fronte sobbalzavano dalle spinte si Hoseok.
Jimin abbassò il volto e si leccò le labbra, per cercare un po' di salivazione e nel mentre percepì d'essere arrivato al culmine, Hoseok aumentò di poco le spinte e lui venne in quell'esatto istante, rialzando gli occhi dentro quelli di Yoongi, che non smettevano di osservarlo ammaliato. Hoseok cercò di raccogliere nella sua mano più fluidi possibili, per non macchiare la panca, ma fu troppo distratto dal proprio orgasmo.
«Non posso crederci» Yoongi afferrò Jimin, lo vedeva tremante, le braccia non lo sostenevano più, così ci pensò lui a tirarselo contro «Sei stato fantastico» e Jimin accolse quel bacio con la maggiore soddisfazione del mondo.
Poi Jimin guardò sotto di sé e si maledette internamente «Cavolo, abbiamo sporcato»
«Stai tranquillo» Hoseok che intanto si era levato il preservativo usato, afferrò da per terra il suo asciugamano e lo passò sul volto di Jimin per pulirlo da ciò che rimaneva di Yoongi «penseremo noi a tutto, adesso puliamo io e Yoongi, tu riposati e dopo andremo in stanza» si piegò vicino lui e gli staccò i capelli dalla fronte sudata, sembrava un gesto fin troppo amorevole «non sappiamo niente di te» fece una pausa «Ed io ho una voglia matta di conoscerti meglio. E penso che anche Yoon lo voglia» e di fatti quel sorriso gengivale che finora Jimin aveva visto solo una volta, riapparve.
∆
Angolo della parlantina:
Mi sento male, è stato un colpo scrivere questo capitolo. Che poi insomma, chi voglio prendere in giro se è venuto così lungo, la colpa è solo mia che ho continuato ad allungare la smut ancora ed ancora e beh, spero che queste 5k+ parole di smut siano state di vostro gradimento 😂😂.
Io incredula per il fatto che la storia sia già arrivata a più di mille letture ad un mese dalla pubblicazione. Sinceramente non ci speravo affatto, nel senso che non se ne vedono in giro tante di storie poliamorose e se le trovo, sono semplicemente usate per scrivere delle OS smut. Quindi beh, sono contenta di aver portato questo argomento e di potervene parlare. Quindi in sostanza, tutto ciò per dirvi, grazie ♥
Ci sentiamo presto! ILY-Ely ♥
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