ice skater - jikook
Jungkook's pov
21 Dicembre 2022
Come lo scorso Natale, mi ritrovo a vagare da solo tra i negozi addobbati con schiaccianoci, fiocchi di neve e luci di Busan. L'atmosfera qui è sempre magica. È deprimente però avere un giubbotto vecchio di 4 anni ed essere triste durante il 21 mentre tutti hanno abiti nuovi e sono felici.
Mi soffermo a guardare un bar. Un bar in cui persino i commessi sorridono. L'interno è addobbato con minimo 5 schiaccianoci, un albero enorme con così tante luci che ti muoiono gli occhi a guardarlo da 10m di distanza e bastoncini di zucchero grandi quanto il mio divano.
Del Natale mi piace solo l'atmosfera. Ma solo se le do una veloce occhiata. Se mi soffermo per più di 5 secondi a guardare qualsiasi cosa divento il Grinch.
Mi danno fastidio anche i bambini che sorridono.
Fino ai 18 anni non ero così. Fino ai 18 anni la mia famiglia mi voleva bene. Fino ai 18 anni avevo qualcuno, non ero solo. Poi tutto è cambiato, per colpa del Natale.
Io e la mia famiglia eravamo nella piazza centrale di Busan, DaengHwa, ad ammirare tutto: i negozi fantastici, il municipio splendente, ma soprattutto, ad ammirare l'albero di 10 metri al centro della piazza. Si possono portare addobbi da casa da metterci sopra, o crearli in un negozietto lì vicino, apposito. Io e la mia famiglia ci andavamo tutti gli anni, e quell'anno non era diverso. A mezzanotte, accendono le luci. Noi eravamo lì ad aspettare impazienti. Era un'emozione incredibile ogni anno, anche se sapevamo già cosa sarebbe dovuto succedere. Noi eravamo sotto l'albero.
Ma quell'anno fu diverso. Al momento di accendere le luci l'albero prese fuoco. Le fiamme divamparono in fretta. Molto in fretta. Io fui l'unico che riuscì a scappare della mia famiglia.
Mai sentito parlare de 'La Tragedia Di DaengHwa'? probabilmente no, non se ne è mai parlato molto. Ci furono tra i 10mila e i 15mila tra feriti e morti. Ed io persi i miei genitori, i miei nonni e mio fratello. Da allora odio il Natale. Lo odio con tutto me stesso. Niente riuscirà a farmelo amare come una volta.
23 Dicembre 2022
Ieri non sono uscito di casa, quindi oggi si.
Inizio a camminare senza una meta precisa.
Passa qualche minuto e mi viene voglia di una cioccolata calda, quindi, entro nel primo bar che trovo.
Entro, ordino, mi servono, consumo la cioccolata, pago ed esco.
Prima di andare via torno a guardare la vetrina del bar, e noto un volantino con dei ragazzi che pattinano sul ghiaccio. Terranno una performance la sera del 25. Credo che ci andrò. Sarà sicuramente meno triste del passarlo da solo come gli scorsi 6 anni.
25 Dicembre
Eccoci. Siamo arrivati alla festa che vorrei eliminare.
Mi incammino verso il parco ghiacciato in cui si terrà l'evento. È gratis, buon per me. Mi metto in un posto tra le ultime file, aspettando che inizi questo spettacolo. Il posto, come tutto ormai è addobbato. Bleah. L'unica cosa azzeccata sono i fiocchi di neve. Anzi, no. C'è scritto "Merry Christmas" sopra.
Dopo un po'di tempo iniziano a presentare i danzatori uno ad uno e, man mano che dicono i loro nomi scendono in pista, ma con una maschera bianca sul volto.
Appena finita la presentazione dei 6 ballerini inizia la musica, e loro cominciano a danzare.
Non so come descrivere cosa stessero facendo, so solo che sembravano magici, tutti 6.
Alla fine della performance ritornano al centro in fila, e buttano via le loro maschere. Sonno tutti bellissimi, però la mia attenzione è catturata dal più basso, quello al centro. È bellissimo, più degli altri. Non so cosa mi affascini di lui, è troppo lontano, però la sua bellezza si vede lo stesso da qui.
Scendo dalla platea, come tutti del resto e vado dritto dritto a complimentarmi col ballerino più bello dei 6.
«Complimenti, Jimin! Il migliore come al solito» «Lo so, grazie». Mi affaccio dalla porticina dello spogliatoio per controllare se fosse il suo. «Ehm... Scusate il disturbo, ma volevo complimentarmi con lei» dico riferendomi al pattinatore. Quello che si è complimentato per primo è uno dello staff. A guardarlo da vicino è ancora più bello: occhi color nocciola che ti guardano l'anima, capelli biondi cenere, labbra carnose e rosee... Un dio greco. Difatti, arrossisco. Gli altri 2 presenti nella stanza mi guardano straniti. «Ehm... Volevo complimentarmi con te... Jimin, giusto?» oddio da quando sono così timido «Si, sono Jimin. Grazie, so di essere il migliore» me lo dice in un modo un po' "ironico". Io sorrido timidamente senza dire altro. «Oh... La lascio finire» «Hey, aspettami qui fuori» «i-io?» «si» «d'accordo»
HO UN APPUNTAMENTO CON UNA PERSONA CHE MANCO CONOSCO. A dire il vero non mi dispiace. Eccolo. «Posso darti del tu?» mi chiede lui ed io annuisco. «Come mai mi hai chiesto di venire con te?» domando io «Non ho nessuno con cui passare il Natale... So che può sembrare ridicolo averlo chiesto al primo sconosciuto passatomi davanti, però... » risponde lui. «Nah, ti capisco... Anche io sono solo».
Dopo un po' di camminata mi prende per mano ed inizia a correre, trascinandomi con sè. Arriviamo davanti ad un parco giochi tutto interamente natalizio affollatissimo.
(Manco ve la immaginate la fatica che ho fatto per trovare sta foto)
Deve essere più solo di me per portare in giro uno sconosciuto.
Mi fa salire sulla giostra che parte poco dopo. Il suo sguardo si illumina guardando com'è addobbata la piazzetta. Mi si scalda il cuore a vederlo così. Forse sono anche arrossito; però è super carino, capitemi.
Il giro finisce, ma Jimin (mi pare di ricordare che sia questo il suo nome) ha altre cose da fare in mente, a quanto pare. Mi porta davanti una bancarella dove c'è di tutto, davvero.
Busan è piena di turisti a Natale.
«Perchè mi hai portato qui?» domando io «perchè qui fanno del vin brulè buonissimo. Tu bevi?» risponde lui. «Si, ma cos'è?» «è una bevanda alcolica europea, non mi ricordo di dove». Prende due bicchierini: ha ragione, è buonissimo. «So che ti dispiace, ma non possiamo prenderne altro, ha una gradazione alcolica alta» mi dice mentre paga «ok, ma tu che ne sai?» «io ed altri 2 miei amici ballerini sappiamo tutto sull'alcool; ci chiamano "L'enciclopedia degli alcoolici"» ah beh, questa si che è un'abilità.
La corsa ricomincia: mi porta dall'altro lato della piazzetta in cui ci sono degli alberi di Natale. C'è ne sono di tutti i tipi: si va da quelli classici a quelli innevati; da quelli già addobbati a quelli da assemblare. Sono tantissimi. «Non ti ho portato qui per farti comprare un albero, non preoccuparti. Volevo farteli vedere perchè mi sono reso conto che qui non ci sei mai stato» ha ragione effettivamente. «Questa pizza è più bella di DaengHwa» lui si limita ad annuire alla mia affermazione. Sembra un bambino con questo sguardo perso ed illuminato che ha. Mi vanno a fuoco le guance, me ne rendo conto. È ipnotizzante. Sento il cuore battermi più forte e, nonostante io non sappia neanche quanti anni lui abbia, lo amo. Ne sono certo. Come sono certo, che grazie a lui ho ritrovato la gioia del Natale.
𝗦𝗽𝗲𝗿o 𝗱𝗶 𝗮𝘃𝗲𝗿𝘃𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁o 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗡𝗮𝘁𝗮𝗹𝗲 ♡.
𝗠𝗶 𝘀𝗰𝘂𝘀o 𝗽𝗲𝗿 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗲𝗿𝗿o𝗿𝗶 𝗺𝗮 𝗻o𝗻 𝗱o𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿o 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗰𝗶.
𝗨𝗻𝗮 𝗱o𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮: 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘃o𝗶 𝘃𝗲𝗱𝗲𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗶𝘁o𝗹o 𝗽𝗶ù 𝗮 𝘀𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮- ?
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