Capitolo 14: C'Γ¨ un traditore tra di noi
Dopo una decina di minuti li feci uscire tutti e gli comunicai che avrei ucciso, nel nostro modo tradizionale (cento pugnalate), colei che aveva tentato di uccidermi e che il suo popolo chiamava Raven. Arrivammo a 22 pugnalate fino a quando Clarke urlΓ² di fermarci dicendo che era stato uno dei miei uomini ad aver tentato di uccidermi...inizialmente non ci credevo ma poi me lo dimostrΓ² e Gustus si fece avanti, dichiarandosi colpevole.
Mi scoppiava la testa a causa delle troppe domande che mi stavano affiorando la mente, non capivo...perchΓ© l'uomo che dalla morte dei miei genitori mi aveva cresciuta, educata e istruita avrebbe tentato di uccidermi?
A questa domanda che mi ero fatta in testa lui mi rispose dicendo che il veleno non mi avrebbe uccisa ma avrebbe distrutto l'alleanza che mi sarebbe costata la vita, non mi ero mai sentita più delusa di oggi. Nonostante Gustus lo stava facendo per salvarmi la vita, aveva tradito la mia fiducia e decisi così di legarlo all'albero dove fino a pochi secondi prima c'era Raven, che a stento si reggeva in piedi, ed iniziarono così le 99 pugnalate da parte del popolo di Tondc ed infine io gli dai il colpo finale precisamente in mezzo al cuore dicendogli "Yu gomplei ste odon" e fu così che il mio primo tutore ed istruttore, dopo i miei genitori, morì per mano mia.
La mattina del giorno seguente invitai Clarke ad una riunione in cui, io insieme agli ambasciatori dei dodici clan discutevamo di come poter aprire le enormi porte di Mount Weather e far uscire i centinaia Terrestri intrappolati lì dentro. Inizialmente non avevamo idee alcuni volevano farli esplodere, altri volevano semplicemente distruggere la porta con materiali che realmente noi non possiedevamo ma poi Clarke mi diede un idea...Bellamy si sarebbe infiltrato nella montagna, diminuendo le difese degli uomini della montagna e disattivando la nebbia acida, non accettai esplicitamente questo piano ma lo misero comunque in atto.
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