《Mi stai ignorando, dolcezza?》.

Non era una provocazione o qualche gioco perverso di Lust.

La sua voce era bassa, ferma e, nonostante il soprannome, si notava che era serio.

Blight arrossì cercando di allontanarsi da lui:《Che diavolo fai?? La Mob è qui, potrebbe vederci e-》.

《Che ci vedano allora. Hai paura che scoprano che ti piace prenderlo nel culo?》.

《Fottiti》.

《Oh, l'ho già fatto su di te parecchie volte》.

Lust mise una gamba tra le gambe di Blight per impedirgli di scappare e strinse il fianco dell'altro.

《Lasciami andare, altrimenti giuro che-》.

《Cosa? Mi ferirai? L'avresti già fatto se avessi voluto》lo interruppe Lust.

Si avvicinò ancora di più, spostando la gamba in avanti in modo che ora stava vicino al suo bacino, fin troppo.

Si avvicinò al viso del capitano che intanto arrossiva di più per ciò che Lust stava cercando di fare.

《Hai intenzione di scoparmi qui? Seriamente?》domandò Blight cercando di riprendere un po' di autorità.

《No》gli rispose sorprendentemente Lust《No, so che dopotutto è quello che vuoi e lo farò un'altra volta, fidati. Ma ora voglio parlare dell'altra sera》.

《Non c'è niente di cui parlare》.

《Continua a ripetertelo, dolcezza, un giorno ci crederai》disse Lust avvicinandosi di più al viso di Blight, quest'ultimo si allontanò ma non potè andare molto lontano avendo il muro dietro di lui.

《Lust, se qualcuno svolta l'angolo-》.

《È questo di cui hai paura? Che ti scoprano con me?》Lust avvicinò ancora di più la gamba, ora sfiorandolo appena《Hai paura che scoprano che sei una puttana?》.

《Non lo sono-》.

《Esatto e non lo sono neanch'io, eppure facciamo le stesse cose, solo che io lo faccio per lavoro, tu per farti scopare》.

《È diverso》.

《Allora spiegamelo tu, Blight, perchè hai paura che ti vedano con me?》.

《Perchè... sei Lust. Sei semplicemente tu e non importa se io ti vedo in modo diverso: tutti gli altri ci guarderanno male, mi giudicheranno》.

《Ti importa veramente l'opinione degli altri?》.

Blight non rispose, ma si capì che gli importava.

《Allora lascia che ti faccia un'altra domanda: se io non fossi malvisto da tutti, avresti lasciato che ti baciassi l'altra sera?》.

Non rispose, ancora una volta.

《...Vuoi che io ti baci? Siamo soli, non ti sentirà nessuno se lo dici》continuò Lust《Certo, nessuno apparte me. Quindi rispondi Blight, vuoi che io ti baci?》.

《Si》mormorò l'altro guardandolo《... baciami...》, sembrava più una sfida che una risposta dal modo in cui l'aveva detto, ma Lust si accontentò comunque trovando adorabile il rossore che gli aveva coperto il viso.

Tuttavia lo ascoltò e lo baciò.

Fu come un fulmine per Blight: prima il lampo, la luce della consapevolezza di ciò che stava succedendo, poi il tuono, il battito irrefrenabile dell'anima nel suo petto.

Lust lo aveva baciato e, per un momento, non pensò alla Mob, non pensò agli altri abitanti del multiverso, alle loro opinioni, ai loro pensieri.

Pensava solo a Lust.

Alla sua bocca sulla sua.

Alla sua mano sul suo fianco.

Al calore del suo corpo accanto al suo.

Lust si separò da lui, guardandolo e appoggiando la fronte sulla sua sorridendo.

《Hai ancora paura, dolcezza?》gli domandò ridendo.

《Si》rispose Blight sospirando《sono terrorizzato》e poi stavolta fu lui a portare Lust in un casto bacio.

Trovò imbarazzante il fatto di doversi alzare in punta di piedi per baciarlo.

Lust era più alto di lui solo di qualche centimetro, ma gli stivali con tacco che portava lo rendevano ancora più alto.

Lust ricambiò il bacio chiudendo gli occhi e spingendo l'altro contro il muro.

Si dovettero separare quando entrambi sentirono qualcuno chiamare il nome di Blight.

《Devo andare》mormorò il capitano.

Lust sorrise:《Lo capisco...》disse abbassando lo sguardo.

Blight lo ribaciò ancora una volta, stavolta velocemente:《Stanotte vieni sulla mia nave, ne parleremo se vuoi》.

《Ci sarò, dolcezza》.

《Odio ancora quel soprannome》aggiunse il capitano... e stavolta fu lui a ridere.

Lust arrossì e, quando Blight se ne andò, sussurrò tra sè e sè con un sorriso:《L'ho fatto ridere...》.

Non aveva mai sentito la risata di Blight e la consapevolezza che rideva per lui.

Lo rese... felice.