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Info: In questa one shot รจ presente il tema della depressione e del suicidio, essendo argomenti delicati mi sembrava giusto avvertire prima di lasciarvi alla lettura.
Ho cercato di esprimere al meglio tutte le sensazioni, quindi spero di essere riuscita a farvi arrivare tutto.
Inoltre in questo capitolo Dean non รจ un cacciatore, ha vissuto una vita normale e non ha mai incontrato creature soprannaturali.
Come al solito scriverรฒ quando bisogna cominciare a sentire la canzone che ho messo qui nel capitolo ^^
ยปยปโโโโ-ใโ ใโโโโ-ยซยซ
Quella sera l'aria era gelida.
Tutti per le strade giravano coperti a piรน non posso, con pesanti giacconi, cappelli, guanti e sciarpe, la rappresentazione perfetta dell'inverno.
Nonostante quel freddo perรฒ nessuno pensava di rimanere a casa, ogni persona trovava il pretesto per uscire e fare qualcosa: acquistare dei capi d'abbigliamento, prendersi un aperitivo con gli amici, uscire con il proprio fidanzato/fidanzata, o anche solamente per fare due passi.
Ma tra di loro c'era una donna che mostrava il piรน totale disinteresse per il freddo che si avvertiva, infatti quella sera era uscita di casa con la maglietta a bretelle che usava come pigiama, non vedeva il motivo per il quale avrebbe dovuto cambiarsi.
Tutto attorno a lei era freddo, lo era il muretto sulla quale si era sdraiata e lo era il suo cuore.
Era cosรฌ rigido che anche le sue emozioni si erano congelate, bloccate in una bufera di neve che tirava dentro di lei da qualche anno a quella parte.
Si sentiva svuotata di ogni cosa.
Inizialmente la cosa la faceva sentire male. Ma poco a poco era diventata indifferente di fronte a quella sua apatia crescente.
Ora non le importava piรน.
Non le importava il non provare assolutamente nulla.
Non le importava il senso di tristezza e malinconia che ormai facevano parte del suo essere.
Non le importava se le persone non vedevano.
Non le importava piรน di niente.
Aveva raggiunto uno stato di calma spaventosa in quell'oblio che la circondava e la inghiottiva ogni giorno di piรน.
Il cielo era limpido quella sera.
Una volta [T/N] amava guardare le stelle, amava immaginare quanto fossero lontane, ma soprattutto amava pensare a quanto sarebbe stato bello poter viaggiare per lo spazio senza alcun limite imposto dalle leggi fisiche a loro conosciute, che gli impedivano di raggiungere certe distanze, almeno per il momento.
Aveva perso anche quell'interesse.
In quell'istante la [C/C] si trovava sdraiata sul muretto con gli occhi rivolti verso l'alto, e tutto quello a cui pensava osservando il cielo era che quelli non rappresentavano altro che dei puntini in un'infinita distesa di oscuritร , niente di piรน, niente di meno.
Vedeva le stelle come degli inutili fari di un'inutile speranza.
La speranza รจ solo una cosa alla quale la gente si aggrappa per non crollare, per trovare la forza di andare avanti.
Lei ci era giร passata. Era giร caduta nella trappola.
Tutto quello che ne aveva ricavato era stato un peggioramento delle sue condizioni e l'aver perso il lavoro.
Alcune volte capitava che finisse con il pensare a come fosse arrivata a quel punto. La sua era una vita accettabile, non c'erano chissร quali problemi da risolvere, eppure si era ritrovata in quel circolo vizioso che la depressione aveva portato nella sua vita.
ร proprio vero che puรฒ colpire chiunque.
Chiuse gli occhi quando sentรฌ il vento tirare sul suo corpo. Una serie di brividi le attraversarono i muscoli, arrivando fino in profonditร di essi.
Lasciรฒ scivolare il braccio, poggiato sullo stomaco, di lato, facendolo penzolare dall'altra parte del muretto.
Una sensazione di vertigine prese possesso del suo cuore, che aumentรฒ di battito. Le sembrava di sentirlo in gola.
Quel palazzo era alto, lo poteva capire anche senza guardare giรน. Lรฌ non arrivavano i rumori della cittร .
Erano ormai due settimane che [T/N] si recava in quel posto.
Tutte le sere ci andava con l'intenzione di farla finita, ma ogni volta rimaneva sdraiata tra il tetto dove era salita e il vuoto che si trovava al suo fianco.
Restava lรฌ fino al sorgere del sole, incapace di prendere sonno. Quasi non ricordava l'ultima volta nella quale aveva dormito come tutte le persone normali facevano.
Le occhiaie erano ben visibili sotto i suoi occhi, ma, essendosi estraniata da tutte le sue conoscenze e dalla sua famiglia, nessuno ci aveva mai fatto caso.
Quella sera era determinata nel mettere la parola fine alla sua vita.
Se fosse venuta a mancare il mondo non avrebbe subito chissร quale perdita, cosรฌ la pensava la donna.
Era giร morta dentro, non c'era nessun motivo che la convincesse a continuare a respirare.
Perรฒ anche quella sera non si mosse.
La notte successiva decise di andare in un bar, intenzionata a bere fino a che non avrebbe trovato il coraggio di buttarsi da quel maledetto palazzo.
Entrรฒ al suo interno, sempre con una maglietta leggera, e si sedette al bancone, ordinando la prima cosa che le venne in mente.
Avvertiva i sintomi della febbre, ma non le faceva nรฉ caldo nรฉ freddo. Non era poi cosรฌ rilevante.
Il locale era pieno di gente che beveva e che rideva.
[T/N] osservรฒ quelle persone per qualche minuto, non si ricordava piรน come si facesse a ridere in quel modo. Sembravano spensierati, perรฒ molto probabilmente era tutta una facciata.
Una facciata che la societร ti chiede sempre di mostrare.
In mezzo a loro c'era un tizio che non faceva altro che urlare ogni volta che vinceva una partita a biliardo.
Non sembrava ubriaco, quello era proprio il suo modo di esultare.
ยซHa attirato la tua attenzione?ยป Le chiese improvvisamente la barista quando le servรฌ ciรฒ che aveva ordinato.
ยซNo, ma รจ impossibile non notarlo visto quanto urlaยป rispose con tono piatto la donna, afferrando il bicchiere e buttando giรน il liquido tutto d'un sorso.
ยซDean Winchester รจ fatto cosรฌ, se hai intenzione di venire qui abitualmente dovresti cominciare a farci l'abitudine.ยป
[T/N] prese la bottiglia, che si era fatta lasciare, e si versรฒ altro liquore.
ยซSinceramente non mi interessaยป affermรฒ osservando con occhi vacui il liquido nel bicchiere.
ยซIn ogni caso non tornerรฒ.ยป
Tutta quella voglia di fare conversazione della barista la urtava. Voleva essere lasciata in pace, non intendeva parlare, tantomeno fare amicizia.
Fortunatamente fu chiamata da un altro cliente, che aveva sicuramente piรน voglia di parlare della [C/C].
Buttรฒ giรน anche il secondo bicchiere in una botta sola.
Cosรฌ come anche il terzo, e il quarto, e il quinto.
Odiava la sua sopportazione all'alcol, ce ne voleva di tempo prima di ritrovarsi completamente brilla.
||Play: Taciturn - Stone Sour||
A fermarla dal versarsi un altro bicchiere fu una frase. Una frase di una canzone che qualcuno stava cantando.
Non ci aveva fatto molto caso, ma nel bar vi era uno spazio dedicato a chiunque volesse suonare o cantare, probabilmente per dare un'atmosfera diversa ogni sera.
ยซMy pieces are too broken now to mend.ยป
"Sono troppo a pezzi per essere riparato."
A quelle parole si era girata, trovando colui che poco prima stava urlando davanti al biliardo seduto a cantare e con una chitarra poggiata sulle gambe.
Toccava le corde dello strumento con delicatezza, facendo risuonare le sue note per tutto il bar in un modo che sapeva infondere tranquillitร .
L'espressione dell'uomo era concentrata, la sua voce aveva un effetto calmante.
[T/N] si era voltata principalmente perchรฉ si era rivista nelle parole appena udite. Era esattamente ciรฒ che pensava di se stessa.
ยซIn the middle, under a cold, black sky.ยป
"In mezzo, sotto un freddo, nero cielo."
Il testo sembrava rappresentare alla perfezione il suo stato attuale.
Queste altre parole la riportarono a tutte le sere passate sotto il cielo impregnato dal buio della notte.
Non poteva essere una semplice coincidenza sentire quella canzone, tra le miliardi che potevano essere cantate, proprio quella sera.
Quella sera, in cui la [C/C] aveva deciso di andarsene e abbandonare tutte le sofferenze che si portava dietro, e che ormai pesavano troppo per essere trascinate in giro un altro giorno di piรน.
Quella sera, nella quale non voleva incorrere in nessun ripensamento dell'ultimo minuto.
Proprio quella sera.
Avrebbe dovuto alzarsi, andarsene, trovare un altro bar e continuare con il suo piano.
Perรฒ le sue gambe non si mossero, sembravano come bloccate, incollate alla sedia.
ยซGive me a sign, show me the line, maybe tonight I'll tell you everything.ยป
"Dammi un segno, mostrami la linea, forse stanotte io ti dirรฒ tutto."
Era talmente presa dal suo modo di esprimere le emozioni di quelle parole che in un primo momento non si accorse di star provando qualcosa anche lei.
Dopo tanti anni finalmente stava sentendo qualcosa, proprio al centro del suo petto.
Quel qualcosa era caldo, accogliente.
Una situazione surreale, ecco come definรฌ [T/N] quel momento, assolutamente surreale.
Non era piรน abituata a provare qualcosa di cosรฌ forte, di cosรฌ intenso. L'aveva destabilizzata.
Ma quello che lei non poteva vedere erano i suoi occhi. Essi si mostravano meno vuoti confronto a quando era entrata nel bar.
Cantare in un bar non รจ cosa insolita, ma Dean Winchester era riuscito a catturare l'attenzione della [C/C], cosa che nessuno aveva mai fatto in tutto quel tempo, o meglio, la donna non lo aveva permesso. Ogni volta che qualcuno si avvicinava lei si allontanava, per rimanere da sola nella sua malinconia.
Quando scese dal palco per [T/N] fu come risvegliarsi da un sogno. Era tornata tutto d'un botto alla realtร . I rumori della gente accanto a lei si fecero sentire nuovamente.
ยซIl tuo sguardo รจ cambiato confronto a prima.ยป Dean Winchester le si era avvicinato, sedendosi accanto a lei e facendosi portare una birra.
ยซCome scusa?ยป [T/N] ancora si trovava in uno stato di disorientamento per quanto era appena successo.
ยซSarรฒ sincero, non ho scelto quella canzone a caso.ยป La guardรฒ.
ยซAllora perchรฉ lo hai fatto?ยป Nonostante ciรฒ che aveva provato il tono della donna era ugualmente piatto, solo nei suoi occhi era rimasta una scintilla di quello che aveva sentito.
ยซHo visto lo sguardo che avevi.ยป
ยซCerto, ma se eri troppo impegnato a urlare per il biliardoยป commentรฒ lei afferrando la sua bottiglia.
ยซAh, allora mi avevi notato.ยป L'uomo fece un lieve sorriso.
ยซL'intero bar lo ha fattoยป rispose repentinamente [T/N].
Fece per versarsi altro liquore ma la mano dell'altro si posรฒ sul bicchiere, bloccando la sua azione.
ยซChe stai facendo?ยป Domandรฒ la [C/C], annoiata da quell'insistenza.
ยซPrima di andare avanti, ascoltami.ยป
Non capiva perchรฉ un perfetto sconosciuto volesse disperatamente che lei lo stesse a sentire. Proprio non lo concepiva.
Perรฒ, essendo la notte ancora giovane decise, per un motivo a lei ignoto, di ascoltare cosa aveva da dire.
Posรฒ la bottiglia sul bancone e lo guardรฒ, aspettando che parlasse.
ยซSo riconoscete quel tipo di sguardo quando lo vedo.ยป Non vi era piรน traccia del sorriso di poco prima, o dell'allegria mostrata insieme agli altri, ora la sua espressione era seria.
ยซNon sono qui per dirti cosa devi o non devi fare, e non c'รจ nemmeno bisogno che tu mi risponda, ma prima di prendere una decisione del genere pensaci bene.ยป Puntรฒ i suoi occhi in quelli di [T/N].
ยซDa lรฌ non si puรฒ piรน tornare indietro.ยป
La [C/C] non sapeva come rispondere, nessuno l'aveva mai letta dentro in quel modo.
Lui non la conosceva, eppure era riuscito a capire solo dal suo sguardo l'intera veritร che si celava nel suo cuore.
Nessuno lo aveva mai fatto prima, nemmeno i suoi familiari, nemmeno i pochi amici con cui qualche volta usciva. Nessuno.
Quel Dean Winchester aveva avuto un intuito tremendo, come se ci fosse passato anche lui.
Non glie lo chiese, non voleva sondare la profonditร di quel discorso.
ยซComunque sia...ยป Tolse la mano dal bicchiere e si alzรฒ.
ยซSono qui tutte le sere, nel caso avessi bisogno di risentire le parole di quella canzone.ยป E se ne andรฒ, lasciando [T/N] confusa sul da farsi.
L'aveva incastrata. L'aveva incastrata per bene.
Cosa avrebbe dovuto fare ora?
Lui sembrava essere familiare con quell'argomento.
Ci era passato? Qualcuno vicino a lui ci era passato? E ne era uscito? E se si, come?
Con tutte quelle domande per la testa perseguire la strada che aveva deciso di prendere si fece piรน difficoltoso.
Quella sera [T/N] tornรฒ a casa e, invece di rimanere sdraiata sul muretto di quel palazzo, si stese sul suo letto con gli occhi puntati sul soffitto.
La canzone cantata da Dean le occupรฒ i pensieri per tutta la notte, non lasciandola dormire, anche se per lei ormai chiudere gli occhi e rifugiarsi nei sogni era pressochรฉ impossibile.
Ad un certo punto accade una cosa che mai si sarebbe aspettata: calde lacrime iniziarono a scivolare lungo le sue guance.
Non era in grado di arrestarle, piรน ci provava e piรน esse continuavano ad uscire, percorrendo la sua pelle fino a cadere sul tessuto del cuscino, inumidendolo appena.
Il suo era un pianto silenzioso, ma scosso da interminabili singhiozzi, che non facevano altro che far tremare il suo corpo.
Il respiro si fece affannoso nel vano tentativo di darsi un contegno. La vista le si appannava a causa di nuove lacrime.
Queste ultime sembravano infinite.
Tutto quel tempo a sopprimere ogni cosa l'aveva portata ad un pianto interminabile ed estenuante.
Il macigno nel suo petto si fece ancora piรน pesante, era insopportabile e soffocante. Era come se tutto quel dolore la stesse mangiando viva, non ce la faceva piรน a sentirsi in quel modo.
Non stava bene. Non stava affatto bene.
Perรฒ Dean per un breve momento l'aveva fatta sentire leggera.
Si rese conto solo in quell'istante che voleva provare quella sensazione ancora una volta. Le mancava avvertire quel senso di leggerezza e di tranquillitร .
Si era abituata talmente tanto a vivere nell'angoscia e nella disperazione che per lei era diventata la normalitร , ma non poteva scacciare quel desiderio di voler stare meglio.
Proprio per quello la sera dopo si recรฒ nuovamente allo stesso bar.
Quando si avvicinรฒ a Dean lui la guardรฒ, felice di vederla lรฌ.
ยซVorrei risentire la canzone di ieri... Le sue parole.ยป Disse con tono basso, chiederglielo era stato complicato per lei, significava voler cominciare a rompere le barriere che la tenevano incatenata alle tenebre.
ยซCerto, con piacereยป rispose lui alzandosi e dirigendosi verso il palco.
Non era stata la sua famiglia a salvarla.
Non erano stati i suoi vecchi amici.
Non erano stati nemmeno i colleghi di lavoro, che la vedevano ogni giorno.
A salvarla era stato un perfetto sconosciuto, che con una canzone e un grande intuito l'aveva afferrata poco prima che si gettasse nel vuoto.
L'aveva salvata dal baratro.
Aveva toccato il fondo, ma Dean era riuscito a riportarla in superficie.
Quell'uomo, conosciuto per puro caso, divenne la sua ancora, divenne la speranza che credeva di aver perduto. E in futuro sarebbe diventato la persona con la quale avrebbe condiviso la vita.
Incontrarlo รจ stato il miracolo piรน bello che potesse accadere.
Una luce di speranza in un mare di oscuritร .
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