𝐗𝐗𝐈. 𝑪ASPIAN 𝑲IRKE ₉ monster college
𝕮ASPIAN 𝕶IRKE
" that one geek reaper „
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name :caspian
surname :kirke
age :twenty years old
nationality :cittadino del mondo
zodiac sign :scorpio/goat
species :tristo mietitore
pv :hayden christensen
gender :cis amab
sexuality :unlabeled
personality :infj-t 1w9
faculty :legge
club :cucito
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" the perks of not having loving parents are, for example, giving yourself a prince's name "
── ( 𝐈 ) name & surname : caspian kirke
❛ Qualcuno sarebbe spirato presto, lo si percepiva nell'aria e sulla pelle, e per questo il mietitore era stato mandato lì.
Un'altra anima presa da un ospedale. Non gli piacevano quei posti così asettici, dove spesso i mietitori come lui erano l'unica compagnia che si aveva sul momento della morte.
Quella volta non sarebbe stata diversa, da quel punto di vista. L'approccio dello spirito alla struttura era sempre lo stesso, quelle mura gli avevano fatto venire lo schifo del bianco.
Ciò che era cambiato era il fatto che avesse deciso di prendere forma fisica, la prima volta che aveva optato per tale scelta, dopo essere entrato nella camera della persona che doveva condurre nel regno dei morti.
Quell'individuo, con un'aura vitale tremolante come una candela, era una bambina. Probabilmente non era nemmeno arrivata a vedere la sua tredicesima estate.
Quando lo vide, lei non ebbe paura. « Sei un infermiere? Non penso, non sei vestito in modo adatto. Sei uno di quelli che fanno parte di quegli enti di beneficenza? Non è la prima volta che mi fanno visita, mi fa piacere parlare con loro. Mi tengono compagnia quando i miei sono a lavoro. Tu però avrai la mia età »
« È il giorno "porta i tuoi figli a lavoro". Sono qui con mio padre. » il mietitore si schiarì la gola. « E sono qui anche per intrattenerti un po'. Dimmi se sbaglio, ma credo che il tempo passi più lentamente qui. »
« Hai ragione! Mi hai portato qualche regalo? Mi hanno dato una pianta, ma la odio, è inutile e penso che presto appassirà. A piacermi è il libro, tutti i volumi di Narnia insieme. Hai mai letto Narnia? »
« No, mai. Vuoi raccontarmi di cosa parla? » il mietitore non conosceva l'opera di cui la bambina sembrava entusiasta. L'essere desiderava sprecare il tempo in questo modo, che alla fine spreco non era. A volte alcuni suoi compiti necessitavano maggiore attesa di altri per essere portati al termine.
« Sì! Siediti vicino a me, però. » e così fece, dirle di no non era tra le opzioni.
La ragazzina, con gli occhi illuminati quanto stanchi e arrossati, parlò della saga letteraria con una pura gioia dipinta sul volto. Non era il viso di una persona che presto deve morire, troppo giovane e troppo vivo.
« Sai, avevo un amico immaginario una volta. Gli diedi il nome del principe Caspian e il cognome del professor Kirke. Mi ricordava anche il capitano Kirk, da Star Trek. Era un grande compagno di avventure. » esclamò la bambina.
Lì si accese una lampadina al mietitore. Non aveva mai avuto un nome, dei genitori che glielo affidassero e che gli facessero ereditare un nome di famiglia. Non aveva mai avuto una storia vera e propria, un modo per rivolgersi a se stesso nei pensieri. Forse era l'occasione per acquisire un'identità vera e propria. « Indovina. È anche il mio nome. »
« Che coincidenza! Io mi chiamo Olivia, come la canzone degli One Direction. Li hai mai sentiti? Ti piacciono? Si sono presi una pausa di diciotto mesi di recente, ma credo che servirà di più per farli ricongiungere. Sono in crisi anche Justin e Selena, sono convinta che li conosci, con tutta la questione di Instagram e Sofia e Hailey. E poi... »
La ragazzina parlò fino a sera, un po' anche durante la notte, quando dalla sua bocca uscivano più sbadigli che parole.
La mattina, prima dell'alba, la pianta che le avevano regalato appassì, il libro si Narnia scomparve, il mietitore si riconobbe nel nome di Caspian e si tramutò nuovamente in ombra.
La bambina, invece, morì nel sonno.
caspian : mar caspio : tribù dei caspi : Κάσπιοι
origine : greca
variante : anglofona
kirke : κυριακόν : kirche : kirk
origine : greca e scozzese
variante : danese e norvegese
scelti da e perché : scelti da caspian stesso, in onore della prima bambina che accompagnò nel regno dei morti. prima di lei aveva soccorso solo persone anziane, che la vita se l'erano goduta così tanto e intensamente che se l'erano dimenticata ancora prima di toccare le acque del lete. per farle omaggio, proprio caspian che di vita non sapeva nulla, scelse di chiamarsi così per far sì che la ragazzina lasciasse al mondo qualcosa della sua persona. al mietitore piace pensare che al boss sia venuta l'idea di crearlo prendendo spunto dall'amico immaginario di olivia.
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── ( 𝐈𝐈 ) age and zodiac sign : 23.10.2003
« scorpio/goat ; twenty-one years old »
quel giorno spirarono alcune tra le menti più brillanti che l'america abbia mai avuto l'onore di generare, come ted taylor e william e. wallace. queste morti furono la ragione per cui l'esistenza di caspian cominciò, perché forse da ogni fine un inizio prende vita.
dimostra la sua età effettiva da quando ha compiuto diec'anni, nonché quando ha capito che forse era arrivato il momento di decidere una forma fisica precisa, che sarebbe cresciuta con lui. notò poi che la gente, in particolare gli anziani persi tra i ricordi più distanti, si tranquillizzava in presenza della sua figura infantile, caspian rammentava loro i tempi che furono, una realtà remota.
è nato sotto il segno dello scorpione ed è ascendente leone (sì, apollo e plutone proprio non si vogliono staccare in onore di questa roleplay. si narra che personaggi da me molto amati come ghandi, il principe carlo e picasso avessero questa combinazione. sai che onore).
i segni si possono interpretare in diversi modi, hanno sempre sfumature differenti. in questo caso focalizziamoci sul fatto che il segno dello scorpione è protetto dal dio dei morti, plutone.
caspian vuole dare tutto se stesso, lo preferisce al ricevere, e nel farlo ci mette più impegno di quanto sia necessario, il che a volte finisce per consumarlo.
è pronto nel caso del bisogno, ha una mente elastica nelle situazioni più problematiche e in quest'ultime cerca di mostrarsi sicuro e di, effettivamente, esserlo.
sa essere anche orgoglioso, testardo. se pensa di aver ragione, allora ha ragione, può concederti l'illusione che sia d'accordo con te, ma in realtà ti sta giudicando nella sua testa. a volte crede che il modo in cui agisce o compie una determinata cosa sia il migliore, e che gli altri, seppur anche giusti, siano sconvenienti. questo però non lo fa sapere in maniera diretta, dal momento che preferisce mantenere vivo un alone di mistero, dovuto al fatto che non gli piace conversare e nemmeno farsi notare.
il 2003, secondo lo zodiaco cinese, è uno degli anni della capra. anche qui, è tutta una questione di sfumature.
caspian non ha una natura estroversa, per lo più preferisce rimanere in disparte, sulle sue. gli ci vuole per un po' per aprirsi con altre persone, non è molto abituato a stare con i vivi, e soprattutto le relazioni che instaurava prima di andare alla boo nascevano per lavoro.
è un amante della pace, sia intesa come armonia tra individui sia vista come tranquillità, e fa di tutto per preservarla.
ha un animo comprensivo, la compassione e l'empatia sono state per molto tempo le uniche cose che era in grado di provare.
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── ( 𝐈𝐈𝐈 ) species : tristo mietitore
« i want to reap dean winchester, too »
guardate, non ha scelto lui di essere un tristo mietitore (e non sa nemmeno chi ha fatto questa decisione per lui, ma questi sono dettagli che si abbandonano alle notturne crisi esistenziali).
caspian non ha mai capito davvero il suo posto nel mondo, questo include la sua natura da mietitore.
non è mai seriamente nato, è stato solo e semplicemente creato. non ha un dna, dei geni, e ad accomunarlo con i suoi simili è uno scopo che li lega tutti.
non si può definire vivo, eppure vive. piange e ride e sente come un essere umano, come una creatura con un cuore, che questo sia pompato da sangue caldo oppure no. non è ironica questa cosa? percepire più vicina la vita, sentirsi vivo, piuttosto che la morte.
caspian è uno dei tramiti di due regni legati da sogni infranti, nostalgie, necessità, desideri. uno è eterno, l'altro brama di esserlo, e forse l'unica vera differenza è quella.
l'aldilà è il prolungamento della vita, forse quest'ultima è in realtà il prologo dell'oltretomba. è una delle speranze che nell'uomo non scompare mai, perché se si crede che dopo ci sia il nulla allora dov'è la giustizia che governa il cosmo? ecco, qui giungiamo all'opinione che caspian ha nei confronti della sua esistenza.
i mietitori mantengono solida questa giustizia, questo sistema, questa funzione a catena. il fatto è che caspian non è fedele a questo ideale.
fa ciò che deve fare, ciò che il boss pretende ed esige venga fatto. ma caspian non ci crede, non del tutto.
lui non è vivo e non è morto, si trova nell'oblio tra questi due regni. non gli è concesso oltrepassare le due estremità del ponte, deve rimanere al centro.
basandosi su quel che ha visto, la morte è inevitabile ma non giusta. caspian sceglierebbe cogliere l'attimo, con la paura che questo fugga, al posto dell'eternità perfetta.
gli anziani che ha assistito mentre perivano, ricordavano sempre la vita. i giovani, per i quali ha contemplato ogni sua decisione prima di farli spirare, erano pianti perché erano diventati eterni ancora prima di godersi il loro frammento di tempo finito.
e quindi, gli piace essere un mietitore? forse, magari gli starebbe più a genio questa sua identità se solo fosse in grado di comprenderla. ma non lo è, di conseguenza rimarrà sempre nell'oblio anche nel caso di questa sua opinione.
adora, però, rendere felici le persone prima di aiutarle a passare oltre. alcuni tra i suoi ricordi più belli sono i pomeriggi e le serate passati ad ascoltare i sogni dei bambini e i bei tempi andati degli anziani. sorrisi talmente beati che non importano le visioni, neppure le anime che ha assistito durante le guerre. se la morte può essere veloce, indolore, paragonabile al sonno, allora caspian si assicurerà che sia così per tutta la durata della sua esistenza.
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── ( 𝐈𝐕 ) physical appearance and faceclaim
« hayden christensen ("the shattered glass") »
❛ Si ricordava come se fosse stata ieri la prima volta in cui vide la propria immagine in uno degli stagni di Central Park.
Aveva ammirato il suo riflesso e detto: « Ecco. Questo voglio essere io ».
Scelse di volere apparire umano alle persone che accompagnava verso la vita eterna, allo stesso tempo voleva guardarsi lui stesso e illudersi di essere vivo, per davvero, almeno per un po'. Apparire umano e invecchiare come tale, scegliendo una figura che crescesse con la sua esperienza, la sua conoscenza e coscienza.
I suoi boccoli biondi gli ricadevano sulla fronte, anche quando successivamente li avrebbe tenuti lunghi per un periodo, giusto oltre le larghe spalle.
Gli occhi erano azzurri, tante signore anziane, che aveva aiutato a oltrepassare non solo la strada ma anche il confine tra vita e morte, gli avevano detto che aveva uno sguardo bellissimo, il quale sarebbe stato ancora più incantevole se non non fosse stato così stanco, esausto. Queste gentildonne erano sempre state le stesse a complimentarsi le labbra piene e i sorrisi sarcastici e, talvolta, anche il modo in cui il suo naso fosse delicatamente all'insù.
Era anche abbastanza alto, arrivava ai sei piedi d'altezza, che poi imparò a decifrare e a esprimere come il metro e ottantatré. Certo, questo non lo notavano spesso coloro che aiutava, né gli anziani signori dalla postura esausta e pesante e nemmeno i bambini e i ragazzini che non sarebero mai cresciuti abbastanza da arrivargli oltre al petto. Faceva di tutto per guardarli negli occhi, accovacciarsi, sedersi accanto a loro, anche prenderli in braccio nel caso fossero infanti.
le gentildonne lo complimentavano spesso e volentieri, poi però dicevano: "Ragazzo mio, mi circondo di giovanotti per dimenticare mio marito; tu vestito così di certo non aiuti!".
era un bel ragazzo, ma il suo stile...
in realtà a lui interessa semplicemente essere comodo, sentirsi a suo agio, e il resto non conta. dopotutto, non ha un'immagine da mantenere.
il suo armadio? flanella, maglioni (vigorosamente fatti a mano da lui, così come la maggior parte dei suoi calzini) e al massimo qualche cardigan, giubbotti di jeans (che sembrano fatti di spille piuttosto che di tessuto), scarpe della dr martens consumate e magliette con citazioni della cultura pop da lui adorata.
non indossa gioielli, non sono la sua idea di comfort, e ad adornare la sua pelle sono solo i suoi occhiali dorati e l'infinita collezione di orologi di cui è immensamente geloso.
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── ( 𝐕 ) faculty and club
« legge e cucito »
sì. legge e cucito. ha senso, se ci si pensa un attimo in più.
legge perché caspian vuole imparare a sviluppare un senso critico proprio. il suo lavoro si basa sulla morte, sempre la stessa che viene pianta con le parole "oh, quanto è ingiusta!", e il giovane mietitore non si è mai davvero fidato del sistema, dell'ordine, naturale e crudele delle cose. "il mondo deve per forza girare in quel modo? non ci potrebbe essere un'altra maniera, una via di scampo? esiste la giustizia, oppure è solo un ideale?", ci sono tante domande che si pone e che desidera vengano ascoltate e discusse. non sa a cosa credere e forse, pensa lui, studiare legge lo potrà aiutare a decidere, ad andare oltre l'oblio che gli è stato imposto.
cucito, invece, nasce da un hobby che acquisì nel 2011 da un'anziana signora che morì giusto qualche giorno dopo il previsto, perché caspian non riusciva a creare un polpo sorridente con ago e filo ed era entusiasta d'imparare. dopo quell'incontro con la donna iniziò a farsi da solo sciarpe, maglioni, cardigan e calzini. aveva letto percy jackson, conosceva la mitologia greca, e sapeva che per un individuo come lui l'abilità di tessere un filo era come cucire il futuro, la sorte, la vita, di una creatura mortale. lo faceva sentire bene il pensiero che tagliando la lana non stesse uccidendo nessuno, bensì stava creando abiti che lo aiutavano a far sentire se stesso umano, vivo, caldo.
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── ( 𝐕𝐈 ) personality
« infj-t 1w9 ; lawful good »
il carattere di caspian è stato plasmato nel corso degli anni dal suo essere un mietitore. la nostra storia, le esperienze che subiamo e viviamo, si manifesta nella nostra persona, nella nostra personalità, e certamente il giovane mietitore non è stata un'eccezione.
ha un animo molto forte e sa controllare le sue emozioni in un modo terrificante, come se le spegnesse e scegliesse lui cosa provare. mettere da parte i sentimenti è una maniera per tenere lontano il lato di se stesso che brama di sentirsi umano e vicino a chi deve accompagnare nella morte. se per un attimo ignora l'illusione che ha per cuore esplodergli nel petto e salirgli in gola, allora è capace di fare di tutto, di mettersi una maschera e fingere di essere fatto di pietra, di ghiaccio. per questo motivo a volte appare misterioso, triste, perfino vuoto: sfrutta questa sua abilità per mettersi in stand-by e farsi caricare.
vedete, tecnicamente non è stato creato per sviluppare sentimenti e opinioni propri. è come se fosse una tela bianca e tutte le anime che aiuta a passare oltre fossero la vernice. certo, col tempo è stato in grado di apprendere come scappare dall'oblio e dall'ordine naturale delle cose, ora è capace di sentire quel che vuole, ma ormai ha capito che per lui è facile sentirsi sopraffatto, da vuoto a stracolmo. la ragione è semplice: uno sguardo, un tocco, uno sfioramento, ed ecco che caspian prova ciò che provi tu, sente ciò che senti tu, e conosce la tua storia meglio di quanto lo faccia tu. la sua è un'empatia che fa paura, ma ha senso come poche cose possono averlo. la sua esistenza si basa sulla compassione nei confronti degli altri, individui che come ultimo desiderio hanno quello di essere finalmente capiti. e allora caspian sa risolvere ogni enigma gli si venga posto dinanzi.
allo stesso tempo tutto questo rende difficile il suo lavoro. non sempre è impeccabile, spesso delle persone sono morte in ritardo rispetto alla tabella di marcia, ma non può farci a meno: ama la loro compagnia. probabilmente gira ancora su questa terra solo perché è bravo in ciò che fa, cosa di cui è particolarmente orgoglioso. è di questo di cui volevo parlare, la sua precisione, la sua devozione e il modo in cui è geloso delle sue opinioni e nelle cose in cui eccelle.
quando si mette in testa di fare qualcosa, allora cerca di portare tutto al termine nel miglior modo possibile. crede che, oltre alla sua, non ci siano ulteriori e superiori maniere per agire. il suo pensiero critico è sviluppato eccessivamente da un solo punto di vista: caspian giudica, spesso tenendo per sé tali considerazioni, e lo fa di frequente. fortunatamente per gli altri, il soggetto della sua ira è proprio se stesso. secondo lui ci sarà sempre qualcosa che merita di arrivare alla perfezione, un ideale che per lui ha più probabilità d'esistere rispetto alla morte stessa. un obiettivo c'è e lo si deve raggiungere con metodo costante e dedizione perenne, senza mai perdere la concentrazione. questo non riesce ad allargarlo al campo lavorativo, dove la compassione riesce a prendere la meglio, e di conseguenza tenta di estendere questa mentalità nella sua vita personale, come compiti assegnatogli a scuola e discussioni varie. questo aspetto si sviluppa in insicurezza e timidezza, a tratti, infatti non gli è facile stare insieme ad altre persone se non per lavoro. ci sono momenti in cui se non sta bene con se stesso allora starà peggio con un altro, e quindi opta per un po' di quiete e solitudine.
caspian è abituato a stare con gente che presto morirà, e che quindi appare ancora più viva del normale. questo non vuol dire che alla boo sia una farfalla sociale, anzi, molto spesso cerca di stare in disparte, prova a mimetizzarsi con le ombre. il caro mietitore è un amante della pace, può fungere come diplomatico, ma soprattutto adora la tranquillità. il dolce silenzio è una melodia mozzafiato per lui.
questo non vuol dire che non apprezzi la compagnia altrui, dipende da chi gliela offre e in che modo. caspian ha la fama di essere un buon ascoltatore e sicuramente se l'è meritata, nel momento del bisogno lui è sempre lì, pronto a sorreggerti nonostante tutto. una maratona di star wars non fa mai male a nessuno, è anzi ben accetta, così come una semplice serata cinema passata a parlare del più e del meno. basta che non siano i film di percy jackson sullo schermo e così facendo ti sei fatto un amico per non solo questa vita, ma anche quella successiva.
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── ( 𝐕𝐈𝐈 ) backstory
tutto è cominciato durante la mezzanotte che segnava l'inizio del 23 ottobre del 2003.
non chiedetegli come: non saprebbe come rispondervi!
non sa cosa ci fosse prima, solo che a un certo punto si è manifestato il principio della sua esistenza.
non aveva un nome, un luogo preciso dove andare, e a malapena aveva un corpo di cui guardare il riflesso allo specchio.
tutto quel che aveva era uno scopo, solo quello.
venne a sapere dopo, molto dopo, dove si trovava: manhattan, new york city, nell'appartamento della celebre madame chiang.
il mietitore era comparso nella camera da letto della donna, mentre questa dormiva e respirava più con la bocca che col naso.
era beata, così sembrava, e gli fu difficile credere anni dopo che quel dedalo di coperte fosse in realtà una forza della natura, un pezzo di storia vivente e umano. in quel frangente appariva fragile, vulnerabile, ma forse se avesse aperto gli occhi il giovane sarebbe stato in grado di scorgere una scintilla grintosa nel suo sguardo.
peccato che caspian, allora ancora anonimo, fosse lì per accompagnare la sua anima verso il regno dei morti. erano le sue uniche direzioni e informazioni, tutto ciò che gli era stato concesso sapere. madame chiang, "l'imperatrice della cina" apprese il soprannome da hemingway, avrebbe dovuto esalare l'ultimo respiro nel sonno quella notte lì.
così fu.
con la morte della straordinaria donna, la vita di caspian cominciò. una fine per un inizio.
proseguì in questo modo, andando a tendere il palmo della mano a bisognose anime in giro per il mondo.
michael jackson. robin williams. carrie fisher. david bowie. insomma, lui c'era quando queste illustri persone morirono. aveva iniziato a imparare i nomi e le vite di coloro che accompagnava nell'ade, ormai era un esperto della pop culture. ebbe l'opportunità di calarsi, giusto qualche volta, nella parte dell'essere umano, vivo.
però, purtroppo, era perito anche in altri campi.
11 marzo 2004, madrid.
29 marzo 2010, mosca.
21 agosto 2013, ghūṭa
20 marzo 2015, sana'a, yemen.
31 ottobre 2015, penisola del sinai, egitto.
11 e 12 giugno 2016, orlando.
alcuni avevano la fortuna di morire nel sonno, per altri l'ultimo respiro era un sospiro di sollievo dopo un lungo dolore, altri ancora erano povere anime dimenticate da dio e abbandonate a un mondo ingiusto e una sorte, alla quale caspian si era affidato così tanto e a lungo, altrettanto crudele.
c'era chi sarebbe stato reso eterno nella memoria e nelle gesta che aveva compiuto in vita, chi invece sarebbe morto senza un volto e senza nome e di cui sarebbe rimasto solo polvere.
nell'estate del 2016, questa volta in inghilterra, al mietitore venne incaricata la responsabilità di mantenere l'ordine naturale delle cose tramite la morte della giovane olivia, una ragazzina di nemmeno tredici anni.
qui, ancora scosso dalla strage di orlando avvenuta un paio di mesi prima, per la prima volta vide il proprio riflesso e a esso affidò un nome.
caspian kirke, chiamato così in onore della fantasia magica della cara olivia, ora aveva un'identità che fosse sua per davvero.
potremmo anche osare e dire che il mietitore cominciò a vivere nell'istante in cui si specchiò nel tamigi con un nome in testa a cui fare riferimento. un nome con cui sarebbe presentato sempre in seguito, per il quale le persona acculturate lo complimentavano ogni volta.
per i mietitori ogni loro inizio era la conclusione per qualcun altro. con caspian morirono le sue certezze e le sue speranze e nacque il desiderio di sapere e di conoscere e di saper distinguere in modo autonomo il bene dal male, se davvero esistevano.
fu qualche anno più tardi, quando dovette recarsi a frightville per accompagnare un lupo mannaro verso la vita eterna, che il mietitore comprese come finalmente sarebbe stato in grado di realizzare questi suoi desideri. e ora, come sappiamo, è uno studente presso la boo university.
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── ( 𝐕𝐈𝐈𝐈 ) sexuality and gender
« cis amab(?) ; unlabeled »
sentite, caspian non si può davvero definire. è impossibile, ciò che è dipende da come si sente durante la giornata.
usa i pronomi maschili e si sente a suo agio come uomo e nel corpo di un uomo, probabilmente soprattutto perché dal primo istante le persone si sono sempre riferite a lui con il maschile e gli andava bene, non si è fatto ulteriori domande. "se la signora mi ha detto che sono un bel giovanotto, allora sono un bel giovanotto e non mi creo problemi". inoltre, il modo in si percepisce lui stesso è anche la maniera in cui chi lo circonda lo vede e lo sente: ciò che sarebbe una questione di forma fisica è in realtà mentale nel suo caso, tutta una situazione che si basa sulla psiche umana. poi, siamo onesti, caspian potrebbe fare a meno del suo corpo, figuriamoci se è in grado di capire stereotipi come la mascolinità tossica.
per quanto riguarda la sessualità, il nostro giovane mietitore si è informato su star wars dopo aver accompagnato carrie fisher verso l'ade, così vale per robin williams e michael jackson. ha visto star wars, e dopo aver fatto la conoscenza di cory monteith ha deciso di perseguire una maratona di glee. diciamo che eventi talmente sconvolgenti ti cambiano la vita.
nel caso di caspian, gli hanno fatto realizzare che anche lui, in fondo, possiede una parte umana. non era mai stato nascosto questo frammento, solo che al mietitore non era mai interessato di andarlo a spolverare prima di vedere la principessa leia.
caspian non sa nemmeno cos'è, non è nelle condizioni di sapere quale sia il suo orientamento sessuale. a volte a catturarlo è han solo, altre è padme, e non c'è cosa più naturale e spontanea e umana di questa.
ha sempre trovato magico l'amore, ancora prima che scoprisse il film "notting hill" o i significati omoerotici che si celano tra le righe dell'iliade.
c'era qualcosa di meraviglioso e mozzafiato, anche così familiare, negli sguardi degli anziani con cui parlava dei loro ricordi. "l'uomo non è eterno, ma questo sentimento che provano lo è, decisamente." si ritrovava a pensare.
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── ( 𝐈𝐗 ) other stuff
i. il suo colore preferito
è il beige, la prima opera
che gli venne con ago e
filo era di quella tinta ;
ii. "una notte al museo" è
il suo comfort film, in
particolar modo il volume
due ;
iii. "legally blonde" è
invece il suo spirito
guida ;
iv. si chiama come un
personaggio di narnia, anzi
due, ma adora tolkien ;
v. cerca sempre di andare
ai funerali delle persone
che ha accompagnato verso
l'altra parte ;
vi. è claustrofobico ;
vii. è quel tipo di persona
che con tanto libero e altrettanta
forza di volontà, affida a
ognuno dei suoi contatti
una suonera differente ;
viii. c'è chi studia con musica
del romanticismo e del
neoclassicismo e chi con
le colonne sonore di star wars.
lui è entrambe le opzioni. no,
non ci sono vie di mezzo ;
ix. adora le cheesecake ;
x. dice di aver finito harry
potter, ma non è vero. gli
mancano le ultime pagine,
dopo fred non ha più continuato ;
xi. non ha mai davvero avuto
un animale domestico, più
che altro un'anziana
signora aveva un pappagallo
e, dopo la morte di lei, questo
si affezionò a caspian.
diciamo che la padrona non
fu l'unica a morire di vecchiaia
e che al mietitore fu
concesso di tenere il pennuto
solo perché doveva portarlo
nell'ade ;
xii. il suo quadro preferito è
"viandante sul mare di nebbia"
di friedrich ;
xiii. uno dei suoi più grandi
difetti? dice sempre "te l'avevo
detto" ;
xiv. senza caffè non riesce
a funzionare.
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── ( 𝐗 ) aesthetic
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── ( 𝐗𝐈 ) theme songs
i. what was i made for? by billie eilish
ii. laplace's angel (hurt people? hurt people!) by will wood
iii. talk to me by cavetown
iv. o death by jen titus
v. (don't fear) the reaper by blue öyster cult
vi. creep by radiohead
vii. numb by linkin park
viii. boulevard of broken dreams by green day
ix. awake my soul by mumford & sons
x. the ballad of barry allen by jim's big ego
xi. gasoline by halsey
xii. how to disappear completely by radiohead
xiii. freezing moon by mayhem
xiv. still feel by half alive
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── ( 𝐗𝐈𝐈 ) relationships : sa ascoltare!
« work in progress »
── ( 𝐋𝐀𝐒𝐓 𝐓𝐎𝐔𝐂𝐇𝐄𝐒 )
roleplay : " monster college „
oc : 2/2
admin : -tuttecose
rolers nei commenti » »
── ( 𝐓𝐇𝐄 𝐄𝐍𝐃 ) spazio autrice
hayden in "the shattered glass" è dio ed è un crimine il fatto che non venga apprezzato come dovrebbe.
detto ciò, ecco il mio secondo bambino. questo è stato un parto più lento, una sfida. non avevo fantasia e il mio genio creativo era più morto che vivo. è stato semplice con l'altro oc, alastair, strutturare una storia e una persona; con caspian è stato un trauma. volevo mettermi in gioco con un tristo mietitore, e quindi questa è l'interpretazione, oltre che alla reazione e alle idee, che ho della specie.
avrei potuto fare di meglio? decisamente, ora vedete quante volte la modificherò finché non sarò contenta e soddisfatta con me stessa. però ehy, sono stata in grado di finalmente concluderlo.
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