𝐗𝐕𝐈. 𝑳EV 𝒀AKHONTOV ₉ start a war
loading new oc...
▰▰▰▰▰▰▰▱ 90%
oc for: AryaDuvelder -H1STRI0
storia ad oc: storia a oc
oc number two: last oc i'll make
other tags: _denki_is_a_pikachu_ guarda misha.
tags: Black_Riddle KamyWatchesYou
-BetterCallSam _svnfl0wer_
MaryclaireQuinn Ely_Feline_Nerd
-FVTURE -rogerwaters
Corvy_Ilcorvetto dcleyh14
NoeBellamy05 Consumossigeno
mieledimosche
𝐎𝐂'𝐒 𝐈𝐍𝐓𝐑𝐎𝐃𝐔𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍 ::
𝐧𝐚𝐦𝐞 ₉ lev
𝐬𝐮𝐫𝐧𝐚𝐦𝐞 ₉ yakhontov
𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐭𝐫𝐲 ₉ russian ancestry
𝐧𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 ₉ american
𝐠𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫 ₉ cis amab he | him | his
𝐚𝐠𝐞 ₉ twenty-nine years old
𝐳𝐨𝐝𝐢𝐚𝐜 𝐬𝐢𝐠𝐧 ₉ aries
𝐬𝐞𝐱𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 ₉ bisexual panromantic
𝐦𝐛𝐭𝐢 ₉ intj-a
𝐞𝐧𝐧𝐞𝐚𝐠𝐫𝐚𝐦 ₉ 8w9
𝐫𝐨𝐥𝐞 ₉ the coroner
𝐈. ₉ first name
» lev «
❛ i suoi genitori amavano Tolstoj.
Lev dovette imparare ad amare Tolstoj.
Era dall'autore russo che prendeva il nome, ed era sempre da lui che l'uomo prendeva il soprannome, "Leo".
Non erano rari, il nomignolo era persino più comune, e non avevano un significato profondo. Eppure dava una certa soddisfazione a Lev esser stato chiamato dopo un uomo talmente illustre.
Dopotutto, Tolstoj era celeberrimo tra i celeberrimi per essere stato una grande persona in vita, per aver scritto la verità nella finzione dei suoi racconti. Amante della pace e difatti colmo d'amore, narrò però nelle sue storie una sofferenza sincera, ed era quasi straziante per Leo pensare che forse l'autore tale dolore l'avesse davvero vissuto.
Del suo nome ne avevano parlato premi Nobel d'immenso genio, ma non era all'uomo che si riferivano tali parole.
E quindi qui sorgeva una domanda spontanea: avrebbero mai scritto e parlato di lui?
lev è un nome unisex di origine slava, in cirillico è Лев. lo si può trovare come cognome anche in altre idiome, come il tedesco (löwe o löw) e l'ebraico (löb, loeb o לב). assume il significato di "leone", tranne nell'ultima lingua, in quel caso vuol dire "cuore" .
𝐈𝐈. ₉ last name
» yakhontov «
❛ Il suo nome di famiglia era la prima cosa che s'imparava di Lev e l'ultima che serviva a chi lo conosceva. Nel privato era Leo per tutti, a lavoro il massimo della professionalità era "Dottore" oppure "Signore" .
Non aveva niente contro il suo cognome, aveva un bel significato, la pronuncia non era complicata e non ci metteva tanto a scriverlo. Il fatto è ch'era semplicemente inutile.
Suo padre voleva che Leo avesse il cognome della moglie, non il suo. Al contrario del figlio lui proprio odiava il suo casato, non riusciva a sopportarlo. Nel pieno dell'URSS, la povertà d'un Paese ricco alle spalle, i morti di fame e le guerre vinte solo grazie al freddo crudele: non poteva ignorare ciò che il suo cognome simboleggiava per gli altri, per lui.
Ma Lev non aveva mai visto la feccia del mondo che il suo nome di famiglia rappresentava tanto, anzi, per il compleanno riceveva spesso il significato arcaico del suo cognome.
In effetti, suo padre cambiò la sorte della sua stirpe: i Yakhontov si creavano onore e dignità da soli, si dovevano inventare in autonomia il nome che li avrebbe preceduti in eternità e che avrebbe riassunto un giorno, su una lapide, la loro intera esistenza.
yakhontov è un cognome russo che deriva dal termine yakhont, il quale si riferiva solitamente a pietre preziose quali il rubino o lo zaffiro. con l'alfabeto cirillico russi è scritto Яхонтов.
☽☼☾
𝐈𝐈𝐈. ₉ age and zodiac sign
» twenty-nine years old «
❛ Ora ch'era alle soglie della trentina, Lev si sentiva vecchio. Non era saggio, forse stava diventando un vegliardo ubriaco con cui i ragazzi parlavano solo per farsi due risate.
Leo era nato eccentrico, con una mente stravagante e complessa, ed era noto anche tra i suoi colleghi come una figura peculiare. Non si sapeva bene in quale maniera interpretare i racconti dei medici che lavoravano con lui, c'erano i tirocinanti che lo ammiravano ma si potevano trovare anche suoi pari e superiore esasperati dalla sua mentalità e saccenza.
Era luogo comune descriverlo come un uomo dalla gioventù brillante con dentro lo spirito di una vecchia superbia.
La sua età mentale l'aveva reso suo schiavo. Si dice spesso che più si va avanti con gli anni più si regredisce. Questo era successo a Lev, il quale era cresciuto troppo in fretta e ora si trovava ad essere bloccato tra il peso della vita adulta e la leggerezza complicata dell'infantile giovinezza, i quali venivano bilanciati solo da un forte egocentrismo e fierezza.
lev nacque all'imbrunir della sera del 7 aprile 1962, in una boston degli anni sessanta. il giorno in cui venne dato alla luce è oggi ricordato come il "world health day", data in cui si rimembra l'importanza del benessere e della salute. ironico, dal momento che divenne un medico.
» aries «
" my own opinion is enough for me, and i claim the right to have it defended against any consensus, any majority, anywhere, any place, any time. and anyone who disagrees with this can pick a number, get in line, and kiss my ass "
- christopher hitchens
» confident, passionate, determined, bold, fiery, witty, indipendent, egocentric, fearless, impulsive, ambtious, self-centered «
☽☼☾
𝐈𝐕. ₉ physical appearance and faceclaim
» misha collins «
❛ L'aspetto di Lev non era, solitamente parlando, ciò che s'associava alla figura dello scienziato pazzo. Però era fedele a ogni briciolo delle sue stravaganze ed eccentricismo.
Alto un metro e ottanta, spesso già spiccava tra la folla e i pedoni, ma lui era una persona di rilievo per altri motivi. Sarebbe semplice rispondere "Era importante nella società grazie al suo buon lavoro e al facoltoso conto in banca" . Non era del tutto vero, ma nemmeno del tutto falso.
Si distingueva dai suoi colleghi, soprattutto, per esempio, quando lo si guardava negli occhi: uno sguardo blu intenso. Brillante e folle, ma colmo di passione. Sul posto di lavoro ciò era strano dal momento che lavorava coi morti, ma nella vita in molti apprezzavano questa sua energia.
Poi bè, sapete, Lev sorrideva per delle stupidaggini, per pessime battute prive di senso, e si metteva a ridere per almeno due minuti. Dava gioia anche agli altri questo, anche se sul luogo di lavoro e con una vittima dinanzi. C'erano dei radi casi in cui, invece, mostrava graditudine con medesimo sorriso, che però si dilagava anche nello sguardo celeste. Ma a volte la sua felicità faceva venire il nervoso a chi gli stava accanto, visto ch'essa era nata dalla sua saccenza, dal suo orgoglio, dalla sua superbia, magari dalla soddisfazione di ascoltare "Avevi ragione". Per replicare lui ghignava, e i suoi ghigni erano dei perfetti "Te l'avevo detto". Quando faceva questo erano tante le persone che avrebbero voluto staccarci le fini labbra rosee dalla faccia.
C'erano anche delle volte in cui era più o meno serio. Quando si concentrava, oppure quando era confuso, le sue sopracciglia si corrucciavano e la sua bocca diveniva socchiusa. Quando era esasperato il volto era duro, tranne che per gli occhi che rivolgevano uno sguardo vuoto e intenso a chi tanto lo stava stufando. Quando desiderava mettere le cose in chiaro, oppure minacciare o ricattare qualcuno, il suo viso diventava pietra e si dipingeva su di esso un raro cipiglio.
☽☼☾
𝐕. ₉ role
» the coroner «
❛ Fin da piccolo, Lev aveva avuto una certa passione per la morte. Non fraintendete ciò che dico: anche da bambino si sentiva attratto dall'alone di mistero che avvolgeva il nulla eterno.
Ma era davvero "nulla" e sul serio era "eterno"? Non ne aveva paura, desiderava solo capirla, la morte, e conoscere quell'ignota che terrorizzava da anni l'umanità.
Questa sua brama fortunatamente sfociò nel mare delle buone intenzioni, insieme a un'inclinazione per le materie scientifiche. Aveva una mano ferma e una mente brillante, qualità necessarie per divenire un medico, mestiere che lo affascinò quando venne a conoscenza del ramo della medicina forense.
Non studiò per diventare antropologo, però, a lui interessava la legge e la criminalità che si confondeva con la normale quotidianità. Amava portare i caffè e delle ciambelle ai detective e ai poliziotti che stavano avendo delle brutte giornate, gli piaceva dare un "perché" alla fine della vita di una vittima e adorava sapere di fare una parte importante in una società che stava attraversando le conseguenze post anni di piombo.
A Leo non importavano i pericoli: lui viveva per risolvere gli enigmi che molte morti misteriose si volevano portare nella tomba, per scoprire quel velo che faceva da foschia all'aldilà. Lev era nato per essere un medico legale.
☽☼☾
𝐕𝐈. ₉ backstory
alcune persone sono dei figli d'arte, lev è la prole della guerra, concepito per dare sollievo alla mente traumatizzata dei genitori. entrambi di natali russi, suo padre dovette sopravvivere alla seconda guerra mondiale e ambedue vissero la guerra fredda sia dal punto di vista sovietico che da quello americano, essendosi trasferiti negli usa alla fine degli anni '50.
i signori yakhontov erano figli di bolscevichi, che a loro volta erano diventati figure di rilievo nell'urss ancora giovanissima oltre che generali sul campo di battaglia. i loro destini erano già stati scritti, peccato che esperienze così toste siano l'unica cosa capace di cambiare una persona.
fu questa la ragione per cui s'innamorarono d'adolescenti e si sposarono alla soglia dei quarant'anni, avendo un figlio nel giro di poco dopo aver stravolto le loro vite a boston.
❛ Una volta, alle scuole elementari, il suo insegnante chiese ai suoi alunni di descrivere i loro genitori.
Un giovane Lev lo fece, ma era stato oggettivo e sulla carta aveva scritto solo l'aspetto esteriore del Signore e la Signora Yakhontov. Tanto era stato obiettivo che pareva essere uno sconosciuto secondo la risposta.
Il maestro, rileggendo il foglio, glielo sottolineò. « Sono i tuoi genitori, ti hanno messo al mondo e ti hanno cresciuto. Qualcosa su come sono l'avrai da dire, no? »
No.
Sua madre non gli preparava mai i biscotti, non lo baciava sulla guancia prima di andare a scuola, non lo confortava quand'era triste.
Con suo padre non poteva parlare, al massimo sussurrare, perché odiava i forti rumori quanto suoni e aveva ancora troppe ferite dentro per procurarsele altre fuori giocando a pallone con il figlio suo primogenito.
Entrambi, però, cercavano d'ignorare tutto questo. Ci provavano a crescere bene il loro bambino, farlo diventare un uomo libero e felice, ciò che loro non erano mai stati.
Gli sorridevano sempre, seppur malinconici. Sua madre gli leggeva delle fiabe prima di andare a letto, suo padre gli raccontava con un sospiro mille storie ch'erano mille ricordi, e così Lev aveva sogni tranquilli.
Ma i loro occhi erano distanti a tavola, quando ascoltavano la radio, quando si vedeva la televisione.
« I miei genitori si sono persi, maestro, e non torneranno più indietro. Hanno dato ciò che rimaneva delle loro vite, dei loro spiriti, a me e ora sono più morti che vivi » disse Leo.
L'insegnante lo guardò inorridito: non erano discorsi da fare in quinta elementare.
meno per meno fa più. morto per morto fa vita.
lev yakhontov nacque a boston il 7 aprile del 1962, sotto la luce fioca del crepuscolo, e il suo pianto diede addio al sole.
i due genitori cercarono di crescere il loro bambino al meglio che potevano. era stato loro volere avere un figlio e ora non dovevano deluderlo. entrambi sapevano che non sarebbero stati eccezionali, che leo avrebbe avuto un'infanzia differente da quella di alcuni suoi compagni di scuola: si concepiva presto la prole, molti avrebbero avuto dieci anni in meno ai coniugi yakhontov e nessuna guerra da raccontare.
ma questo non voleva dire che non avrebbero dato il loro tutto a lev, forse non era tanto ma era importante. sarebbe diventato il loro unico erede, avrebbe avuto la fortuna che il loro sogno americano aveva realizzato con l'aiuto di sangue e sudore e con essa si sarebbe fatto una vita una volta conclusa la guerra fredda. nel frattempo i yakhontov avrebbero colmato il loro freddo vuoto con regali e desideri sciocchi esauditi, ogni cosa era dovuta al loro bambino.
i coniugi si sentivano che anche lev stesso, oltre che loro, sarebbe stato diverso dagli altri.
non si sbagliarono, ovviamente.
il loro bambino crebbe per essere tale e quale ai suoi genitori quand'essi s'erano conosciuti e avevano a malapena sedici anni. ciò significava ch'era indipendente e spesso sorridente, ambizioso e con mille desideri e sogni. lev era uno spirito libero, il quale dovette forzarsi a placarsi per evitare di recare ancora più stanchezza ai genitori sfiniti.
e visto ch'era pieno di vita lo affascinava la morte. era un ragazzino studioso che aveva imparato a leggere precocemente e trovava le risposte ai suoi "perché?" nei libri, non gli piaceva non sapere qualcosa. per questo vivere con i suoi fu un tormento: lo sguardo distaccato di suo padre non compariva nei suoi testi.
avrebbe appreso poi col tempo che il suo vecchio era un fantasma, e questo lo portò a volerlo riportare in vita. contemporaneamente, però, lo affascinava l'aldilà.
quindi da una parte voleva farlo sentir bene, al padre, dall'altra voleva sapere come fosse essere morti.
questi due lati di sé furono ciò che gli condizionarono la vita, facendogli percorrere degli studi di medicina. la passione e la determinazione lo guidarono: era brillante il ragazzo, ambizioso e la sua mente era ferma quanto la sua mano. la medicina legale lo attraeva e gli fece concludere un bachelor's degree, oltre che fargli imparare a memoria libri di legge e anatomia. ah e dovette fare una decisione molto importante: trasferirsi in texas, dove non era difficile essere all'altezza di un mestiere come quello del medico legale (di cui il paese aveva bisogno con tutte quelle persone che si davano fuoco e si sparavano), appena uscito dall'università. poi, bè, loneville? un nome che, come tutto ciò che l'aveva sostenuto durante la sua vita, lo attirava non poco.
❛ « Ah, siete un bamboccio » fu la prima cosa che gli disse il collega, un uomo sulla sessantina dall'aspetto meticolosamente curato e dalla barba più bianca del camice.
Era il primo lavoro vero e proprio di Lev, aveva appena ventisette anni ed era un miracolo che avessero accettato anche solo di avergli fatto fare un colloquio.
Tale reazione non lo aveva sorpreso, quindi, sapeva di essere persino fin troppo giovane. Lavori come il medico legale necessitavano di esperienza, ma tutti partivano da zero. Avrebbe rimontato, n'era certo.
Ma ora doveva anche convincere gli altri.
« Sono cosciente che la mia età possa far dubitare sulla mia persona, ma vi assicuro che so essere efficiente » esclamò Leo.
« Questo accade quando volete? » gli chiese di rimando il signore.
« Esatto. Ma fortunatamente amo questa professione » replicò il ragazzo, facendo cadere l'occhio sul cadavere su cui il suo collega stava lavorando. « Ahia, morte crudele l'avvelenamento. Non è veloce »
« Avete rivolto alla vittima uno sguardo d'un secondo e avete già capito la causa del decesso? » gli domandò l'uomo, che con gli anni Lev imparò a chiamare "Gandalf" .
« Perché? Lei non riesce? » gli chiese, lievemente divertito.
☽☼☾
𝐕𝐈𝐈. ₉ personality
he is: intellectual, confident, ambitious, passionate, self-centered, witty, hard-working
alignment: chaotic good
mbti: intj-a
enneagram: 8w9
"regole, limitazioni e tradizioni sono un anatema per il tipo di personalità dell'architetto: tutto dovrebbe essere aperto alla discussione e alla rivalutazione, e se vedono un modo, gli architetti spesso agiscono unilateralmente per mettere in atto i propri metodi e idee tecnicamente superiori, a volte insensibili, e quasi sempre poco ortodossi."
lev è semplicemente una persona brillante. la sua mente lo tiene in vita, lo fa riflettere e pensare. è un individuo stratega, con un piano sempre pronto nella testa, e ciò che ha fatto durante la sua esistenza si basava sulle conoscenze che ha acquisito col tempo.
questo vuol dire che è solitamente cauto, un tipo tranquillo che favorisce stare solo immerso nei suoi stravaganti pensieri. ma attenti, non sempre è così, ci sono dei casi specifici che lo portano a essere impulsivo ed esasperato: tasti dolenti, sensibili al minimo sfioro, che accarezzano crudelmente la famiglia o coloro che ama e ciò che gli sta a cuore, difatti non sarebbe un azzardo definirlo protettivo. si può anche aggiungere che sia uno di quei soggetti che non dimentica e si serbe di un perenne rimorso e rancore. essendo spesso e volentieri sommesso ai suoi pensieri, non è raro vederlo perso a rimuginare sulle sue reazioni istintive.
legato a questo è il fatto che lev odi essere controllato, anche da se stesso. è stato comunque cresciuto da dei valori sopravvissuti al comunismo, con tanto di didattura, e i suoi insegnamenti sono: si dev'essere leali e si è tutti uguali (dopotutto ci doveva essere un motivo per cui la legge lo affascinava tanto). il problema è che lui stesso contrasta con essi. è una persona eccentrica e non è impossibile che si creda migliore degli altri, è una sicurezza e autostima nata come innocente che poi si è adattata a seconda del contesto, talvolta llargandosi d'ego come un pallone. per quanto si parla di lealtà, per lev è una questione di reciprocità, tu fai qualcosa per me e io sarò pronto a ricevere una pallottola in petto per te.
è, inoltre, la terra di nessuno tra il fronte degli introversi e quello degli estroversi.
non gli dispiace stare per i fatti suoi, avere un alone di riservatezza ad avvolgerlo e a proteggerlo, ma ciò non vuol dire che disprezzi l'intera umanità, anzi, a volte tutto quel che vorrebbe fare è andare fuori a bere birra con gli amici al bar.
come ho già menzionato prima, si ritrova a pentirsi di ciò che il suo impulso compie, seppur sappia di essere semplicemente fatto così e che è un miracolo se la pubertà gli ha concesso anche una maturità tale da mettersi alle spalle il passato da viziato.
lev è una persona molto intelligente e molto autodidatta, la sua istruzione e la sua cultura sono il suo più grande orgoglio, ma ciò che vorrebbe tanto cambiare è il loro impiego: nella vita lavorativa possederle è un lusso, ma in quella sociale e privata non lo aiutano a capire gli altri. potete capire quanto questo dia fastidio a leo: odia non sapere le cose. la medesima ragione guida le sue azioni e la sua ambizione, tra cui le sue scelte professionali e di studio: la morte è un mistero e desidera risolvere l'enigma che si cela dietro di essa. non è ha paura, ma l'affascina. citando "dio di illusioni", la sua concezione di bellezza corrisponde all'iconica frase "la bellezza è terrore".
poi, bè, è una persona sarcastica. penso che nella sua vita abbia avuto una limitata scelta per quanto riguarda il senso dell'umorismo. o era cinico, o era satirico oppure non sarebbe mai stato in grado di sorridere. e così decise di essere ironico, mistando le prime due opzioni: è tutto così tragico, la sua vita, il suo sfondo, il suo lavoro, che non può far altro se non sdrammatizzare. forse è fuori luogo negli interrogatori o davanti a un giudice di tribunale (almeno è carismatico dinanzi alla corte d'assise) ma l'uomo esiste per ghignare in faccia a chi gli è superiore, ridere a battute senza senso (perché sì, lo diverte ciò che è illogico. è rotto) e semplicemente rinnegare il pianto. forse è un tributo ai suoi genitori, figure malinconiche che in sua presenza non erano mai imbronciate. lui sa che anche se saccente e fiero la sua gioia contagia gli altri, ed è in tali momenti che si prende una pausa dal suo narcisismo.
☽☼☾
𝐕𝐈𝐈𝐈. ₉ what does he like and dislike?
𝐋𝐈𝐊𝐄𝐒 :
l'alcol e fumare - " So che sei ubriaco. Sul lavoro. E no, non dire che sei più efficiente così „
la musica - " Pensi sia rispettoso verso il defunto ascoltare il tuo disco di Grease mentre fai la sua autopsia? „
il sarcasmo - " Non ora, siamo a un funerale „
il latino - " Ho capito che sono un avvocato, ma per colpa tua sono a un soffio dal sognarmi il diritto romano la notte „
vincere - " Okay, è vero: avevi ragione tu „
i fantasy e i gialli - " E lui sarebbe un uomo di scienza... „
i cubi di rubik, i puzzle, gli scacchi e gli indovinelli - " Ecco da dove nascono tutti i suoi problemi! „
la morte - " Non sei necrofilo, vero? Dubito che sarebbe accettato a lavoro, sai com'è „
sperimentare - " Signore, abbiamo un problema! Leo sta cercando di trovare l'arma del delitto.. usando meloni e oggetti vari „
cultura umanistica - " Non facevi prima a laurearti in arte e, non so, fare la guida turistica in Europa? „
flirtare - " Si rende conto che quello è un potenziale assassino o fa tutto parte dell'interrogatorio? „
being overdressed - " Questa è una stazione di polizia, Yakhontov, non la passerella per la Fashion Week di Milano! „
𝐃𝐈𝐒𝐋𝐈𝐊𝐄𝐒
le sorprese - " Organizzare una festa a sorpresa per Leo è come firmare la propria condanna a morte, e non sto scherzando „
il caffè - " E allora è vero che i russi bevono la vodka anche di prima mattina, eh? „
le discoteche - " Ma come te ne vai? Non sono nemmeno le nove! „
being underdressed - " Giuro che anche nel cuore della notte, Lev è sempre impeccabile „
il caos (disordine, urla, disorganizzazione, ecc...) - " È incredibile che abbia delle regole pure a casa sua. Davvero, a volte Leo sembra mia madre, ed è tutto dire „
la maleducazione - " Mi stai dicendo che ha un occhio nero a causa di Leo? Andiamo, tutti sanno che non ci si deve comportare male con Lev „
le bugie - " Dovremmo far fare a Yakhontov gli interrogatori più spesso, è un vero segugio per le menzogne il ragazzo „
l'ignoranza - " Bro, ma questo tizio ci fa o ci è? Okay che è un ladro, ma serio mi fa pena darlo in pasto a Leo „
il rosa - " Ieri ho portato mia figlia a lavoro, no? L'ho presentata a Lev e lo stronzo le ha insultato il vestito perché rosa. L'ha visto il colore delle sue labbra o no? „
gli insetti e gli aracnidi - " Oh, ma guarda una coccinella! Porta fortuna, sai Lev? Lev? Lev, perché sei corso via!? „
perdere - " Amico, andiamo, che ti costa ammettere di avere torto? „
i conservatori e/o i bigotti - " Il giorno in cui inviteranno Lev alla Casa Bianca, e accadrà perché il bro è un genio, sarà finita per i vecchi americani bianchi e ottusi „
☽☼☾
𝐈𝐗. ₉ sexuality
» bisexual panromantic «
❛ Una delle più grandi fortune che Lev aveva nel vivere a Boston era il gay pride che si teneva ogni anno nella città.
Il giovane era cresciuto con le marce e gli stendardi arcobaleno, con drag queen che si esibivano per le strade o su dei carri multicolore, uomini modesti che tenevano per mano uomini eccentrici e donne che guardavano rapite la divina bellezza delle loro amanti.
In quei momenti il ragazzo veniva cresciuto con i valori del vero amore. Lo stesso amore, imparò poi, che legava i suoi ma che lui non aveva mai visto perché troppo pudico.
Lo sapeva Leo come molte persone non vedevano con buon'occhio tale affetto, ch'era sincero come poche cose in questo mondo, ma non aveva mai capito il perché di questo odio, di questo disprezzo. Era uno di quei pochi casi in cui l'indifferenza era meglio.
Poi comprese di voler partecipare alle parate, indossare abiti belli e sgargianti, sorridere ai passanti e ricevere una lap dance da coloro in drag. Insomma, voleva essere orgoglioso di essere se stesso, di non nascondersi. Di non celarsi dietro una maschera che aveva appena scoperto di possedere. Una maschera che nascondeva gli sguardi di desiderio che rivolgeva agli uomini, alla brama di avere una famiglia con una donna, i sogni su entrambi i sessi, un uomo in smoking che lo aspettava all'altare, una donna vestita in bianco che percorreva l'iconica navata.
A un certo punto Lev colse la semplicità nella sua figura eccentrica: la voglia d'amare, perché era un essere umano e l'amore era sempre stato il mistero più grande dell'universo.
☽☼☾
𝐗. ₉ quotes
" è vero, sono russo, e mi hai scoperto: sono comunista. chiamo questa mia filosofia comunismo selettivo, ciò che è mio è mio e ciò che è tuo è nostro. è anche la logica del matrimonio, divertente „
" non avete un maggiordono, no? allora non so chi sia il colpevole „
" senti, non sto dicendo che tu abbia torto ma che io ho sempre ragione e di conseguenza è inevitabile il tuo sbaglio „
" wow, un'altra vittima caucasica. datemi un asiatico e la mafia giapponese, andiamo! „
" vi odio tutti, il mio unico amore è la vodka „
" come vorresti che rispondessi? così so come agire dopo, forse ti offenderò, non so „
" è così snervante come la gente preferisce ignorare invece che cercare di capire „
" ovvio che ti ho mandato a fanculo in russo, quale altra utilità hanno le lingue straniere? „
" il fatto è che sono migliore degli altri, compresi gli assassini. voglio dire, è difficile entrare nella mente di un essere inferiore a te! „
" ah, vivo per vedervi fallire e comportarvi come degli idioti, mi migliorate le giornate „
" oh ma tesoro, io so tutto. non hai segreti con me „
" audace da parte tua pensare che m'interessi „
☽☼☾
𝐗𝐈. ₉ aesthetic and outfits
☽☼☾
𝐂𝐀𝐍 𝐇𝐄 𝐃𝐈𝐄?
come ho detto nella scheda precedente: ho scelto loro ruoli in cui è quasi difficile non morire. ovviamente mi dispiacerebbe vederli spirare, ma riconosco che sarebbero delle morti addirittura scontate secondo certi punti di vista
𝐂𝐀𝐍 𝐇𝐄 𝐁𝐄 𝐇𝐔𝐑𝐓?
sì
𝐂𝐀𝐍 𝐇𝐄 𝐇𝐀𝐕𝐄 𝐀 𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐈𝐍𝐓𝐄𝐑𝐄𝐒𝐓?
voglio dire, se trovate un martire dispostx a stare con lui non vedo perché no
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top