𝐗𝐈𝐈. 𝑲ENDRYA 𝑴ICHAUD ₉ far from home
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oc for: -razzmatazz ljthivm
roleplay: far from home
oc number: this is the only oc i'll make
𝐎𝐂'𝐒 𝐈𝐍𝐓𝐑𝐎𝐃𝐔𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍 ::
𝐧𝐚𝐦𝐞 ₉ kendrya
𝐥𝐚𝐬𝐭 𝐧𝐚𝐦𝐞 ₉ michaud
𝐧𝐢𝐜𝐤𝐧𝐚𝐦𝐞 ₉ saoirse
𝐞𝐭𝐡𝐧𝐢𝐜𝐢𝐭𝐲 ₉ irish|canadian|white american
𝐧𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 ₉ american
𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐜𝐢𝐭𝐲 ₉ new york city, usa
𝐚𝐠𝐞 ₉ thirty years old
𝐳𝐨𝐝𝐢𝐚𝐜 𝐬𝐢𝐠𝐧 ₉ capricorn
𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐲 𝐢. ₉ antropologia forense
𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐲 𝐢𝐢. ₉ balistica
𝐠𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫 ₉ demigirl afab
𝐩𝐫𝐨𝐧𝐨𝐮𝐧𝐬 ₉ she|her they|them|their
𝐦𝐛𝐭𝐢 ₉ enfj-a
𝐞𝐧𝐧𝐞𝐚𝐠𝐫𝐚𝐦 ₉ 3w4
𝐬𝐞𝐱𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 ₉ lesbian
𝐈. ₉ first name
» kendrya «
❛ Nell'Irlanda di qualche anno fa, una ragazzina dai capelli di fuoco era stesa prona sul morbido tappeto di camera sua, un colore blu che diventava oltremare grazie alla luce violastra che entrava dalla finestra.
Stava leggendo un romanzo dalle pagine ingiallite, preferiva l'odore della carta a degli schermi frigidi.
Era una bella storia, tradotta dal gallese, che narrava le avventure di una giovane fanciulla determinata, ambiziosa abbastanza da non arrendersi mai.
Non era semplice la sua vita, almeno non quanto quella della rossa - che stava iniziando a capire che tutte le agevolazioni del suo oggi erano un sogno anche e persino nei racconti scritti ieri. Ma la ragazza della storia sopravviveva a ogni difficoltà, era una tipa tosta, qualcuno d'ammirare, la campionessa in carica del gioco della vita.
Il suo nome, l'irlandese si era documentata, rappresentava ogni singola goccia di coraggio e grinta della protagonista del libro.
"Kendrya"
kendrya è un nome di origine gallese, è raro ma si può tranquillamente trovare in zone celtiche o negli usa. si può considerare una variante del nome un po' più comune kendra, entrambi portano sulle spalle il significato di "la più grande campionessa".
la ragazza è stata chiamata da sua madre dopo la protagonista del racconto preferito di quest'ultima. kendrya è grata a questa scelta da parte della sua genitrice, è la prima a riconoscere che i nomi irlandesi sono molto complicati da pronunciare per chi non è madrelingua e non voleva commette l'errore di dire malamente persino il suo stesso nome.
𝐈𝐈. ₉ last name
» michaud «
❛ « Mi stai dicendo che il tuo cognome sembra francese, ma che in realtà è di origine ebraica e che tu sei, dopo tutta questa parentesi, canadese? » chiese la ragazza, la confusione che si stava creando nella sua mente che si rifletteva nel suo sguardo celeste.
Il suo compagno d'università annuì, sorridente come poche persone sono. Suo padre l'aveva avvertita, " Se vai alla Queens troverai molti canadesi che sorridono come se la loro vita dipendesse da quel gesto. Davvero, non ti fanno mai capire se sono semplicemente belle persone o se nutrono una grave psicopatia „.
La giovane dai capelli rossi sperava che l'opzione giusta fosse la prima, questo tale era carino e forse, in fondo, non era il suo nome di famiglia dalla storia secolare a interessarla.
E mentre il ragazzo spiegava il suo cognome e lei cercava di ascoltarlo, chiunque cucisse i loro fati decise d'intrecciare i due futuri.
Ah, povera la loro bambina che avrebbe dovuto portare avanti un nome così peculiare e un casato talmente complesso!
michaud è un cognome diffuso in canada, negli usa e, ovviamente, in francia. deriva dal nome francese michel, a sua volta derivante dal nome ebraico mikha'el.
si può dire che sia una variante del cognome e nome mitchell, che significa "simile a dio", "colui che ha la benedizione di dio".
è inoltre possibile interpretarlo come un patronimico, "discendente|figlio di michael".
𝐈𝐈𝐈. ₉ nickname
» saoirse «
❛ « Mamma! Mamma! » esclamò la bambina correndo con un libro in mano, il rumore frenetico di passi che rimbombava nella casa.
Sua madre era stesa sul letto, impegnata a leggere anche lei. Kendrya saltò sul materasso accanto alla donna e le appoggiò il testo sulle coscie. La signora guardò meglio il libro che la ragazzina le aveva dato: era scritto in irlandese, la sua lingua madre. Era risaputo che sua figlia amasse le sue origini, che le volesse scoprire.
La bambina indicò un termine in particolare: saoirse. « Mi puoi dire cosa vuol dire questa parola, mamma? » le chiese Kendrya.
« Saoirse, bella parola, sì » rise dolcemente la donna, da madrelingua rese quel fonema magico, totalmente differente da come lo pronunciò la ragazzina, « significa libertà, tesoro mio ».
una parola irlandese, un termine che ha sempre affascinato kendrya.
la pronuncia è un'enigma per chi non è madrelingua o, come minimo, per chi non l'ha mai studiata come idioma.
il concetto è semplice quanto complesso, la libertà è per pochi e per tutti contemporaneamente, una brama e un diritto insieme. la ragazza lo definisce il peccato originale con cui i bambini nascono e da cui vengono lavati col passar del tempo.
alla fine, la libertà è ciò che fa girare il mondo, fa da confini all'umanità di ognuno.
e forse è proprio perché la desidera che kendrya si fa chiamare come lei, forse è perché sa che finché l'anima si troverà nel corpo allora la persona non sarà mai libera.
❛ « I soprannomi dovrebbero essere più facili da pronunciare rispetto al nome, sai? » esclamò seccato il suo migliore amico e coinquilino, Maximilian, nella sua voce una nota di divertimento.
« Se non ci sei arrivato, te lo dirò io: preferisco che la gente non mi chiami proprio, anche se con il nome più bello del mondo » ribatté Kendrya.
☽☼☾
𝐈𝐕. ₉ abilities
» antropologia forense «
❛ « kendrya, perché ti piace così tanto l'antropologia? quella forense, poi» le chiese max un giorno.
« Una cosa che non ho mai compreso a fondo, sai mamma » cominciò a dire kendrya, « è perché tu sia così decisa a perseguire la carriera da medico legale ».
La ragazza aveva compiuto da poco sedici anni, stava iniziando a capire come andava avanti il mondo quando a calpestarlo era la società moderna. Le città erano abitate da robot, da umanoidi, eppure sua madre si preoccupava sempre degli uomini.
Uomini che venivano tutelati troppo o troppo poco, uomini che con una speranza di vita così alta si stancavano di essa e se ne privavano da soli o a vicenda. Uomini, creature affascinanti erano.
« Sai tesoro, nessuno vorrebbe che il suo corpo venisse aperto da una macchina fredda e senz'anima » replicò la donna, « la giustizia, un'identità: solo l'umanità di una persona viva può dare questo a chi è morto. È un lavoro che ripaga ogni sforzo, te lo assicuro »
« mia madre è un medico legale, ormai prossima alla pensione » rispose kendrya, « mi ha fatto capire tante cose, dato tanti insegnamenti che non mi sono mai davvero sentita degna di ricevere ».
il suo amico la guardava e basta, annuendo lentamente, sapendo che non aveva finito di parlare.
« mi fa sentire realizzata aiutare gli altri, dare pace e giustizia come se la mia persona insignificante potesse essere onnipotente. sono brava in ciò che faccio, lo studio mi ha fatto d'amico e non mi ha mai stancato. l'antropologia bacia sia il passato che il presente, quasi garantisce un futuro, e quella forense a momenti mette un guinzaglio all'animale umano, cosa che dicono già abbiano fatto ma che non è vero. mia madre mi dice sempre che sarebbe stato meglio se avessi percorso la carriera da medico legale, come lei, ma a me interessano più i corpi che lacerati mi pongono indovinelli, devo dare loro una storia, un nome e un cognome. poi, sarò onesta, tutti sono degni di una sepoltura e tutte le famiglie hanno diritto di sapere i segreti che quella tomba si porterà dietro. »
» balistica «
❛ stavano lavorando a un caso, non era uno dei più complicati ma, come sempre, la dedizione e l'impegno erano tanti.
kendrya e il suo assistente tirocinante, ormai suo caro amico, avevano già capito quale fosse stata la causa della morte. ora mancava da identificare l'arma.
nel laboratorio ora si trovava su un tavolo un bell'armamento, proprio per giungere a ciò che aveva commesso il delitto. le persone si erano avvicinate, chi incaricato di identificare l'arma e chi era semplicemente incuriosito.
kendrya fece lo stesso, ma non era in nessuna delle due categorie.
« è questa » esclamò, prendendo in mano una bren ten. una scelta astuta, dal calibro dieci e troppo lenta, fu usata di rado persino quando appena la inventarono. ciononostante, nessuno poteva impedire all'assassino di renderla un'arma mortale.
« come fa a esserne sicura? » chiese uno dei tirocinanti d'entomologia.
Suo padre la portava, ogni vacanza, in Canada. Terra in cui il nuovo s'alternava col vecchio, c'era abbastanza verde da impedire alle alci d'istinguersi.
Di conseguenza la caccia si tramandava come una tradizione, che alla fine era, solo che non si aveva davvero il cuore di privare della vita creature che non ti hanno mai recato nemmeno un torto.
Ciò non voleva dire che ai ragazzi non venisse insegnato, dalle famiglie un poco più conservatrici, questo s'intende, a sparare, a offendere, a difendere.
« Non puoi premere il grilletto se non sai il danno che recherai » le diceva sempre suo padre, lo sguardo solitamente fisso su un fantoccio appoggiato a una quercia, « devi sapere l'impatto, la forza, la velocità. Ma, e qui stai attenta, devi soprattutto riconoscere l'arma, anche a occhio » .
Poi era sua abitudine darle in mano ogni volta un'arma da fuoco differente, farle allenare la mira e la precisione.
« Chi ha l'arma non può permettersi di sbagliare » le ripeteva suo padre.
« è semplice » disse kendrya, rispondendo al ragazzo, « io non sbaglio mai » .
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𝐕. ₉ age and zodiac sign
» thirty «
❛ Oggi, a lavoro, uno dei nuovi tirocinanti l'aveva chiamata "signora" .
Era un giovanotto, tanto per esprimersi come la signora che a quanto pare era, di venticinque anni, cinque in meno di lei, quindi.
La verità è che Kendrya non ebbe nemmeno la forza di guardarlo male, né la voglia, sapendo che non ne valesse la pena. La donna sapeva di star invecchiando, ma si sentiva una fanciulla.
Forse lo stress del lavoro e la sua vita frenetica la facevano apparire un po' più avanti con gli anni, ma lei stava bene ed era giovane come mai lo era stata.
Erano un'età strana i trent'anni, realizzavi di star invecchiando piano piano ma capivi anche di avere tanto tempo da vivere in modo pieno ed estanuenante.
Quindi, quando il tirocinante si rivolse a lei con quel "signora", Kendrya non poté far altro che sorridere e apprezzare il rispetto.
è nata a new york nel capodanno del 2126, in una sala parto d'ospedale illuminata dalle luci dei fuochi d'artificio, il suo frignare faceva una competizione con il rumore gioioso della folla. kendrya ha ormai trent'anni ora e sta vivendo uno dei periodi migliori della sua breve lunga esistenza, si sente giovane e colma d'energie, sa di aver appena cominciato a raccogliere e conservare esperienze ma allo stesso tempo è cosciente del fatto di avere già alcuni dei ricordi migliori che potrà mai possedere.
» capricorn «
"i find only freedom in the realms of eccentricity"
- david bowie
» ambitious, realistic, overachiever, relentless, determined, poised, honest, hardworking, responsible «
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𝐕𝐈. ₉ where's she from?
» america...but not quite «
kendrya è nata e cresciuta a new york, nel queens, nei pressi di long island city. una cosa di cui è fiera è il fatto che i suoi genitori non siano americani: sua madre è irlandese e suo padre è canadese, dopotutto ha effettivamente delle radici con una storia e cultura di cui essere orgogliosa.
i suoi si conobbero a kingston, la città natìa di lui, dove studiavano entrambi presso la queens university. si trovarono compagni di svariati corsi e classi, e condividendo idee, sogni e interessi, una volta prossimi al formare una famiglia insieme, decisero di trasferirsi a new york, ch'era l'epitome di ogni loro desiderio.
kendrya dal punto di vista culturale è avantaggiata rispetto a molti altri, fin da bambina è stata legata a ogni briciolo delle sue origini: quotidianamente allenava il suo irlandese - lo alternava al suo inglese per non far capire agli altri ciò che diceva quando intendeva offenderli - e non parliamo della gioia che prova ogni volta che va in canada col padre.
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𝐕𝐈𝐈. ₉ gender and pronouns
» afab demigirl «
» she|her | they|them «
kendrya si è sempre sentita a suo agio con il genere che le è stato assegnato alla nascita.
poi, però, si accorse che non era vero, almeno non del tutto.
la sua madrelingua era l'inglese, aveva studiato il latino e il greco e, affascinata dal sapere, aveva appreso la cultura dei due spiriti dei nativi americani.
insomma, il neutro esisteva e lei, fortunata di essere nata in tempi e società evoluti anche dal punto di vista mentale e morale, non poteva ignorarlo. soprattutto quando stava bene ogni volta che qualcuno si riferiva a lei con "they" invece che con "she", che comunque non perse uso nella sua vita. era una donna, n'era fiera e orgogliosa, ma non sempre si definiva tale, non sempre era tale.
𝐕𝐈𝐈𝐈. ₉ sexuality
» homosexual homoromantic «
❛ Quando Kendrya tornò a casa, Maximilian era già lì, in soggiorno e steso sul divano.
Aveva gli occhi socchiusi e ne aprì uno solo quando la ragazza varcò la soglia del salotto.
Stava ascoltando una canzone che percorreva graziosa le mura e i corridoi del loro appartamento. Era in tedesco, madrelingua del suo caro amico ma a lei quasi del tutto ignota.
« Sai, no, che io studio arte, vero?» chiese Max, interessandosi alla presenza di Kendrya. Una domanda retorica, erano una strana coppia i due, a tratti eccentrica: lui un baccelliere delle arti, lei in scienze.
Lei annuì semplicemente.
« Be', ci hanno dato il compito d'interessarci all'emancipazione e ai diritti umani tramite l'arte » disse, « ecco, io, giocando in casa, mi sono basato su "Das lila Lied" » .
« E potresti dirmi qualcosa di più? » domandò la ragazza. Ora era curiosa.
« È una canzone cabaret del 1920. È stato uno dei primi inni gay, effettivamente » spiegò Maximilian.
« Oh, allora è anche il mio, di inno » esclamò attenta Kendrya.
Un attimo prima, Max era dormiveglia, stanco ed esausto. Quello dopo, invece, aprì entrambi gli occhi, si sedette e guardò l'amica.
« Perché non me l'hai detto prima? Potevo presentarti mia sorella quando è venuta a visitare! » fu la reazione del coinquilino.
Kendrya sorrise, « Pensavo fosse ovvio! Tua sorella, però, me la potrai far conoscere in futuro »
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𝐈𝐗. ₉ physical appearance and faceclaim
» shalom harlow «
kendrya è una donna ch'emana un'essenza di eleganza, una classe e un carisma che il suo corpo ha reso propri, ogni suo movimento è delicato.
la sua presenza in una stanza si coglie subito, è nata col potere di plasmare l'atmosfera e l'umore altrui. ciò non vuol dire che la gente non la noti anche per la sua persona imponente, essendo lei alta un metro e ottanta o poco meno.
è una donna oggettivamente piacevole alla vista, con degli occhi celesti svegli, un portamento grazioso e dei capelli color cioccolato che a momenti taglia ogni mese. la madre le dice sempre che è uno specchio fedele al suo patrimonio genetico, con lo sguardo brillante, il sorriso gentile, la pelle chiara e sensibile, l'altezza che matiene fiera e la chioma riccia e fluente.
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𝐗. ₉ personality
they are: brilliant, honest, ambitious, driven, stubborn
alignment: lawful good
mbti: enfj-a
enneagram: 3w4
"I Protagonisti sono persone autentiche e premurose che non parlano a vuoto, e nulla li rende più felici di essere alla guida, unendo e motivando il proprio team con entusiasmo contagioso."
kendrya è una persona brillante, con una mente fuori dagli schemi e costantemente in movimento. ha un modo tutto suo di pensare, di ragionare, e una visione del mondo che fa spiccare ogni minimo dettaglio accesso e sgargiante d'esso.
è uno spirito buono, che ci tiene alle piccole cose e che darebbe di tutto e anche di più pur di assicurarsi che coloro che ama stiano bene. spesso e volentieri viene definita "la colla" che tiene insieme gli ambienti in cui vive, quel raggio di sole che riesce a illuminare una stanza oscura.
un'altra cosa che la rende se stessa è il fatto che non sempre è, difatti, se stessa. con lo scorrere del tempo, kendrya ha imparato a sviluppare la disumana capacità di nascondere o plasmare i propri sentimenti, cosa che di certo non giova a una donna passionale come lei.
kendrya, e non è un mistero alcuno, è una persona che tende a provare tante emozioni e che ha il vizio di non far ammirare loro la superficie. a lavoro, per esempio, apparirà fredda e distaccata, focalizzata sui suoi compiti che deve portare a termine al più presto; poi c'è il motivo per cui vuole concludere tutto il prima possibile: uscire con maximilian a bere una birra, divertirsi e godendo della semplicità della beltà della gioventù.
è, inoltre, un soggetto ch'emana eleganza, una classe che in realtà non ha. è una persona apparentemente disinvolta, con chi si sente più a proprio agio è spontanea per davvero, e ha il talento di replicare la naturalezza dei suoi movimenti delicati.
molti la considerano basandosi su ciò che vedono e che lei sceglie di far guardare loro: seria, posata, focalizzata, calma, riflessiva, che sembra avere tutte le risposte. al calar del sole, dopotutto, è una questione d'immagine, di soddisfare la necessità di eccellere e sfiorare la perfezione.
non è una sorpresa che sia una persona che desidera, che vuole, e che viva di ambizione e perfezionismo, due termine che nella sua esistenza sono diventati una mentalità, la quale però stona con la sua forte sensibilità. non è, infatti, sano tentare di bilanciare l'orgoglio e l'egocentrismo con il terrore di sbagliare e coi problemi d'autostima: si chiamano contrasti per un motivo, note stonate perché non suonano bene all'orecchio.
nonostante tutto questo, però e menomale, kendrya rimane una persona sarcastica e dotata di un umorismo praticamente il rotto, che se in buona compagnia viene motivata a godersi l'attimo e a sprigionare la parte umana di se stessa. alla fine, ove c'è serietà in lei si cela l'incapacità di smettere di ridere leggera alle più minime e insignificanti sciocchezze, sono gli unici momenti in cui assapora la spensieratezza.
strenght :: their mind is brilliant
come già accennato prima, saoirse è brillante come pochi individui sono. la sua mente è scaltra, veloce, pronta ad apprendere e registrare la più minima delle informazioni. non si lascia scappare niente, non è un caso che proprio kendrya sia la prima a sostenere che nulla si possa abbandonare al fato. ha una mente aperta che tenta spesso di liberare dallo scetticismo: odia l'ignoto e ama sapere e poter scoprire, la sua calma si basa sulla sicurezza di capire tutto.
strenght :: they're determined
l'ambizione che nutre fa da sorella alla determinazione, così forte in kendrya. se ha un'idea, un pensiero, allora farà di tutto pur di non far cambiare il proprio punto di vista. non demorde, è cocciuta, e se ci crede per davvero in ciò che vuole fare o essere o portare al termine, allora non esisterà nessuno in grado di toglierle la speranza e la volontà. a volte può risultare estenuante un certo andamento, ma lei ci confida seriamente, è nata con un fuoco dentro e non si arrende.
strenght :: they read people
a kendrya piace leggere, anche tanto, ma quando imparò a decifrare le pagine delle sue fiabe preferite, nessuno le disse che avrebbe appreso anche a capire le persone. infatti è per lei una dote comprendere gli altri con un sguardo o poco più: il suo lavoro è letteralmente leggere le ossa, col tempo è diventato un requisito per kendrya cominciare a leggere anche il linguaggio del corpo. un sorriso, un'occhiata, il modo di proferire le parole, il più impercettibile dei movimenti: per lei sono la verità che l'uomo nasconde e che il vassallo dell'anima rivela.
strenght :: they're charming
kendrya è una persona carismatica come poche ed è devota a questo tratto di sé. a lei, che tende a plasmare la sua vera immagine e a far vedere agli altri solo ciò che vuole lei, fa comodo possedere un fascino abbastanza forte da usufruirne come foschia per ammaliare la gente.
dinanzi alle persone ci tiene ad apparire in un determinato modo, ma non sarebbe capace d'ingannare coloro che la circondano se non fosse per il suo carisma che le fa da spalla.
weakness :: neurotic perfectionism
organizzata, precisa, controllata, posata: è una perfezionista totalmente normale, quasi nel comune si potrebbe dire.
poi, però, tanto nella norma non è più.
il suo, di perfezionismo, è un'insoddisfazione che si basa sul non poter raggiungere canoni e obiettivi irrealistici, impossibili nella vita e irrazionalmente possibili nella sua mente. ha un naturale orgoglioso, fiero, che s'intossica con il terrore di non potercela fare, di non essere abbastanza e di sbagliare. la speranza rimane nel vaso di pandora fino alla fine, ma kendrya sa che il male esce e si diffonde per primo.
è vero, lei eccella sempre, ne è felice, ma a quale costo? lo stress che la tormenta e che lei fatica a soffocare, l'ansia che nasconde ma che si ribella come un cavallo selvaggio, l'incapacità di essere se stessa nelle parti più integranti della sua vita di tutti i giorni.
è una donna passionale, kendrya, e che dà tanto peso a ciò che prova. poi però sente il bisogno di mettere a tacere la più innovente delle sue emozioni, diventa di marmo, seppur cosciente del fatto che le statue che sprigionano più sentimenti siano fatte proprio con tale pietra. sa anche che non le fa bene fingere di essere qualcosa che non è, ma non le impedisce di continuate a celare le parti migliori di sé. è selettiva: fa vedere agli altri solo ciò che lei vuol far guardare loro.
a momenti perde la sua identità, ciò che la rende unica, a causa di movimenti studiati e parole di rado spontanee. lei, che ha sempre avuto il timore di essere una persona anonima, si sta privando da sola del suo nome. tutto per apparire perfetta.
addiction and weakness :: they smoke
kendrya smetterebbe, davvero lo farebbe e ci prova spesso. ma la nicotina crea dipendenza, la tiene al guinzaglio e la manipola come se fosse un burattino.
è difficile fingere di essere tranquilli quando dentro si è stressati, nervosi, ansiosi e si ha un uragano di passioni, lei desidera il cosmo ma convive con il caos.
la calma che nella vita di kendrya è finta, quando fuma diventa vera. non può smettere, non ora. sa sopportare tante cose, nasconderne altrettante, ma il peso di un'astinenza è troppo anche per lei.
addiction and weakness :: they drink
questo e il punto precedente si possono riassumere con poco: kendrya si sta rovinando intenzionalmente.
l'alcol è un vizio che ha ereditato dai suoi genitori e che ha reso suo col tempo. l'ha sempre creduta una inevitabile, visto l'ambiente in cui è cresciuta.
da quando ha raggiunto la maggior'età anche in america, nessuno la può fermare dall'andare nei bar quasi ogni sera.
ormai non sa nemmeno lei quali sentimenti prova o addirittura se ne ha, una birra fresca o un bicchiere di vino rosso le rammentano che anche lei è un essere umano passionale. beve per ricordare, invece che per dimenticare.
𝐗𝐈. ₉ greatest fear
» atelofobia «
❛ Atelofobia (in greco moderno: ατελής, atelès, "imperfetto, incompleto" e φόβος, phóbos, "paura") è la paura di non sentirsi all'altezza, di essere imperfetti o di usare parole improprie. L'atelofobia è classificata come un disturbo d'ansia, che influenza le relazioni personali e che si traduce in un costante senso di inadeguatezza. Fa credere che tutto ciò che si fa o dice sia sbagliato ❜
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𝐗𝐈𝐈. ₉ backstory
kendrya è nata il capodanno del 2126, mentre i cittadini di new york festeggiavano estasiati e i fuochi d'artificio rimbombavano per le strade facendo tremare anche e persino le mura dell'ospedale.
è la primogenita di una coppia mista, sua madre è irlandese mentre suo padre è canadese. i suoi genitori s'incontrarono durante gli anni d'università, quando studiavano entrambi presso la queens, a kingston, nell'ontario.
i due avevano tanti interessi in comune e andavano d'accordo come poche persone. lui era sempre sorridente, lei aveva bisogno di un raggio sole nella sua vita: si completavano a vicenda, alla fine, si rendevano felici.
si trasferirono nel queens poco tempo dopo la laurea, trovando carino il fatto che si chiamasse come la loro università, nonché luogo in cui si sono conosciuti e innamorati successivamente. si sposarono nel giro di qualche mese, colti dall'euforia dell'attimo. nessuno si sorprese quando la signora michaud rimase incinta di kendrya.
❛ I signori Michaud di una cosa erano sicuri: il periodo in cui la loro bambina cominciò a parlare fu un incubo.
Iniziò a formulare discorsi fin dalla più tenera età, un po' precoce rispetto ad altri suoi coetanei, e il suo pensiero si mostrò fin da subito più veloce a confronto con la sua capacità di proferire parole.
La bambina riusciva a capirsi da sola, questo era l'importante, è vero, ed era esilarante quanto impegnativo vederla cimentata in ciò che aveva da dire.
I suoi genitori, però, non erano in grado di comprenderla: farla nascere e crescere nel Queens significava che il suo inglese era plasmato dall'accento newyorkese. Sua madre era irlandese, suo padre canadese, ed entrambi erano solo umani incapaci di decifrare il mistero di qualunque lingua elfica parlassero i newyorkesi.
Ormai Kendrya li chiamava come un suo compaesano avrebbe chiamato un taxi, si dovevano rassegnare.
crebbe felice e spensierata, tra new york, il canada e l'irlanda. anche oggi continua a coltivare l'usanza di visitare i paesi d'origine dei suoi genitori, ormai conosce quei posti bene quanto new york stessa.
fin da subito sviluppò le caratteristiche di un bambino prodigio: era precoce sotto molti aspetti, il suo comprendonio era pronto e attento già nei primi mesi di vita e faceva discorsi sempre a tale età.
i suoi genitori non sapevano come trattare certi aspetti di lei e col tempo commisero molti sbagli, che anche noi avremmo definito giusti: farle dei complimenti, esaltare ciò che faceva meglio.
ma kendrya di cose eccellenti ne aveva imparate a fare tante e pretendeva che rimanesse sempre sullo stesso livello di perfezione. lì cominciò la sua mania per dare perennemente il suo meglio, il suo peggio nessuno poteva vederlo.
ma non fu così, ovviamente i suoi genitori gli errori li coglievano, e a seguire il loro esempio fu un suo coetaneo, ai tempi dell'università.
kendrya aveva passato l'intera vita a venir vista come una bambina buona e brillante, successivamente come una ragazza brava e troppo avanti persino per il loro tempo così evoluto. maximilian, un giovane tedesco con un accento più lieve e sopportabile rispetto a quello newyorkese di lei, l'aveva corretta durante un'interpretazione di una delle poesie di rimbaud. a quel punto lui colse un suo sbaglio e lei capì che forse era meglio se cambiasse da essere baccelliere nelle arti a baccelliere in scienze. inutile dire che diventarono ottimi amici, i due, eccentrici e opposti tra di loro.
durante i loro anni alla new york university vissero insieme come coinquilini, si stabilirono a long island city in un appartamento e adottarono anche un gatto nero nel mentre. erano anime gemelle platoniche ormai e nessuno era in grado di separarli, né mai lo sarebbe stato: si volevano troppo bene, ed era un affetto puro e sincero. vero.
❛ Kendrya aveva creduto che perseguire una carriera scolastica come baccelliere delle arti non le avrebbe fatto male.
Infatti, lei stette bene, furono le poesie a venir torturate.
"Il Male", un poema composto da Arthur Rimbaud, segnò il declino della vita scolastica artistica della ragazza, ma il decollo della dua vera esistenza come persona.
Era arrivata in anticipo a uno dei corsi e la stava leggendo, forse un po' troppo fredda, forse troppo ipocrita da realizzare che una poesia non è tale se il lettore non dà lei significato.
« Sai che non è un fatto di cronaca, vero?» disse a un certo punto un ragazzo, i capelli biondo cenere che scompigliati quasi nascondevano il suo sguardo celeste. Il suo tono indecifrabile, come se volesse ridere e piangere.
« Lo so, grazie mille» esclamò seccata la ragazza.
« Bene, visto che ne sei perfettamente cosciente, te l'interpreterò io » decise il giovane.
E lo fece, recitò ogni parola come se fosse impregnata di passione e sentimento. Sembrava che l'avesse scritta lui, quando il brano era stato composto da un artista nato quattrocento anni prima. L'aveva resa sua.
« Sono Maximilian, comunque. Puoi chiamarmi Max » si presentò poi. Le porse la mano, non con alte speranze che l'accettasse.
« Kendrya, è un piacere conoscerti, Maximilian » disse la ragazza, stringendo la presa.
Quel giorno, Kendrya cambiò percorso di studi, divenne baccelliere in scienze, non interpretò mai più una poesia e cessò di chiamare quello che si stabilì nella sua vita come suo migliore amico " Maximilian".
dopo la laurea, kendrya decise di fare un colloquio presso un istituto di scienze forensi per avere un posto come antropologa. lei, eccellente, carismatica e posata com'era, non poté che venir assunta. dopotutto, era stata tirocinante in quello stesso posto poco tempo prima, le persone avevano imparato ad apprezzare il suo genio e la sua presenza.
ora, però, con un tirocinante prossimo a diventare un antropologo di tutto rispetto, ha capito che vuole di più dalla vita. un'insaziabile anbizione le scorre nelle vene e le sussurra nell'orecchio che è destinata a più di un lavoro sottopagato e spesso frainteso.
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𝐗𝐈𝐈𝐈. ₉ relationships
benjamin michaud ⨾ the father
suo padre è stato il primo amore di kendrya, come spesso è per le bambine che hanno avuto la fortuna di nascere in un ambiente accogliente e caloroso. la portava in quelle zone di verde del canada, che quando andavano loro erano tutto tranne che smeraldo, e le insegnava a essere precisa, a sparare e a tenere il controllo di se stessa.
è sempre stato attento ai valori da farle apprendere, sapendo bene che i bambini vengono plasmati dall'ambiente familiare. solo l'amore e animi nobili potevano varcare la soglia della loro casa.
è un uomo che sta ormai sfiorando la sessantina, ma che si mantiene imponente nell'altezza e gentile nello sguardo e buono e felice nel sorriso.
kathleen michaud (née bowles) ⨾ the mother
kendrya ha i suoi stessi occhi e la sua stessa mente: è molto simile a sua madre, questa è una cosa certa.
quando era bambina, affidava alle lentiggini della donna il nome di varie stelle e costellazioni, la pelle di kathleen diventava allora un cielo notturno privo d'inquinamento luminoso (che kendrya non aveva mai davvero visto, se non sulle raffugurazioni dei libri che tanto amava).
l'antropologa ha ereditato dalla madre anche la passione per il suo lavoro attuale, emtrambe hanno deciso di intraprendere una carriera che abbraccia vita e morte.
le due sono molto legate, passano ore a parlare, spesso anche in irlandese (il signor michaud ha dovuto cominciare a studiare la lingua pur di capirle!) e si adorano semplicemente.
lucas medina ⨾ the lab assistent
lucas è stato il primo tirocinante sotto la supervisione di kendrya e ora, a distanza di un po' di tempo, sta per diventare il collega a cui sarà più affezionata.
è un ragazzo geniale, con degli occhi color ciocciolata sempre all'allerta, attenti e colmi d'ingranaggi in movimento. dotato di un grande intuito e conoscenza, la donna non può far altro che ammirare la sua cultura e la sua grinta. è forse una di quelle poche persone con cui kendrya non si è mai sentita in soggezione o in dovere di non compiere alcun errore.
oscar ⨾ the cat
oscar è stato chiamato dopo...non si sa con chiarezza. forse oscar wilde? forse oscar hertwig? forse oscar hammerstein ii? mistero della fede.
è un gatto nero con due occhioni smeraldo ed è praticamente il figlio dell'amicizia tra kendrya e max. è stato anche uno dei primi argomenti su cui il duo ha trovato un accordo senza ulteriori problemi.
tranquillo in un modo quasi eccessivo, oscar è un'ombra nell'appartamento degli amici a long island city. però c'è, lo si vede dai peli sul pavimento e lo si sente dalle fusa che echeggiano tra le mura ogni volta che max e kendrya sono a casa.
maximilian keller ⨾ the platonic soulmate
i genitori di kendrya trovarono l'amore all'università. lei trovò un giovane tedesco
amante dell'arte.
maximilian è l'anima gemella della ragazza, e a riguardo non ci sono dubbi. hanno personalità e punti di vista che si completano a vicenda. lui è un baccelliere delle arti, lei in scienze, lui è un uomo che vive per esprimere ciò che ha dentro, lei è una donna che cela ogni minima passione. ma entrambi sono empatici e comprensivi, gentili e buoni come poche persone e spiriti forti e nobili.
max le ha fatto conoscere meglio se stessa, ha sciolto il ghiaccio che piano piano stava intrappolando il suo cuore, ed è diventato suo amico fin da subito. era troppo testardo, proprio cocciuta come lo era lei, per lasciarla stare. ha vinto lui fin dal primo istante, e ha continuato a conservare vittorie, anche dopo essersi trasferitasi insieme in un appartamento di long island.
passano giornate intere a ridere, a parlare delle persone che hanno visto per strada e di cui si sono innamorati in un attimo, a cantare a squarciagola canzoni che hanno più di un secolo, a ballare medesimi brani, a fare sfilate uno con gli abiti dell'altro.
i
n ogni vita che questo universo nasconde nella sua eterna infinità, anche in quelle precedenti che forse hanno già vissuto, kendrya e max si ritroverebbero e si sono ritrovati sicuramente.
☽☼☾
𝐗𝐈𝐕. ₉ other stuff
i. ho detto che parla
l'irlandese e l'inglese,
ma ora aggiungo qualcosa:
il francese, il latino e il
greco. le ultime due sono
state lingue molto
importanti nel suo corso
di studi, ma la prima
gliel'ha insegnata suo padre
e le sta tanto a cuore ;
ii. la storia è sempre stata
il suo più grande amore ;
iii. alla fine con la sorella
di max ci è davvero uscita,
ci tenevo ad aggiungere
questo ;
iv. kathy reichs è la sua
autrice preferite, non
importa che sia morta
un secolo addietro ;
v. il suo colore preferito
è il rosso, le ricorda le
foglie autunnali che
cadevano dagli alberi
ogni volta che andava in
canada ;
vi. non ha mai imparato
a nuotare, e non le
interessa davvero ;
vii. ama pattinare sul
ghiaccio, semplicemente questo.
☽☼☾
𝐗𝐕. ₉ aesthetic
☽☼☾
𝐗𝐕𝐈. ₉ playlist
i. zero one : the living tombstone
ii. are you satisfied : marina
iii. still sane : lorde
iv. i'll die anyway : girl in red
v. i can't handle change : roar
vi. 4am : girl in red
vii. icarus : bastille
viii. oh no! : marina
ix. burning pile : mother mother
x. obsessions : marina
xi. two birds : regina spektor
xii. cocaine jesus : rainbow kitten surprise
xiii. normal : the wrecks
xiv. perfectionism problem : nemy
xv. vienna: billy joel
xvi. natural : imagine dragons
xvii. primadonna girl : marina
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