𝐗𝐈. 𝑬ILAN 𝑫ANIELS ₉ if we were villains
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oc for: gymnopvdie
roleplay: if we were villains
oc number: this is the only oc i'll make
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𝐎𝐂'𝐒 𝐈𝐍𝐓𝐑𝐎𝐃𝐔𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍 ::
𝐟𝐢𝐫𝐬𝐭 𝐧𝐚𝐦𝐞 ₉ eilan
𝐥𝐚𝐬𝐭 𝐧𝐚𝐦𝐞 ₉ daniels
𝐞𝐭𝐡𝐧𝐢𝐜𝐢𝐭𝐲 ₉ half jewish and half white british
𝐧𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 ₉ american
𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐜𝐢𝐭𝐲 ₉ port isabel , texas
𝐚𝐠𝐞 ₉ seventeen, almost eighteen
𝐳𝐨𝐝𝐢𝐚𝐜 𝐬𝐢𝐠𝐧 ₉ sagittarius
𝐦𝐛𝐭𝐢 ₉ infp-t
𝐞𝐧𝐧𝐞𝐚𝐠𝐫𝐚𝐦 ₉ 6w7
𝐬𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 ₉ greenwield, art school
𝐬𝐭𝐮𝐝𝐲 𝐜𝐨𝐮𝐫𝐬𝐞 ₉ art
𝐲𝐞𝐚𝐫 𝐨𝐟 𝐬𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 ₉ last
𝐩𝐫𝐨𝐧𝐨𝐮𝐧𝐬 ₉ he|him|his
𝐠𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫 ₉ cis amab
𝐬𝐞𝐱𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 ₉ pansexual panromantic
𝐢. ₉ first name
» eilan «
❛ Era una ragazza semplice con delle abitudini altrettanto semplici. Le piaceva godere della sua monotonia, aveva sempre cercato di rimanere dentro i limiti che si era posta e stava bene così.
Il bambino che stava crescendo dentro di lei, però, era un cambiamento radicale nella sua vita così tranquilla. La giovane era una di quelle persone che gioiva del silenzio, e presto avrebbe passato notti insonni a cercare di far tacere il suo gioiello. Per non parlare della sua mania dell'ordine, che ormai si era rassegnata a dover pian piano abbandonare.
La ragazza era cosciente del fatto che sarebbe dovuta cambiare, o meglio crescere, con suo figlio e a volte n'era terrorizzata. Per quanto si sentisse grande a tratti, era la prima a dire di essere solo una bambina che doveva ancora conoscere se stessa.
Di alcune cose era al corrente, però: aveva scelto di essere madre. Il bambino non era stato programmato ma ora lo desiderava, soprattutto quando ascoltando Eleanor Rigby sotto una quercia l'era venuto in mente il nome perfetto per lui: Eilan.
eilan è un nome di origine ebraica ['îylân (אִילָן)] che significa "quercia", "albero" o "albero sempreverde".
capita di rado trovare una persona chiamata in questo modo, ciò però non significa che non sia spesso definita come una delle poche varianti maschili di "eleanor".
ho fatto delle ricerche sulla pronuncia e personalmente ci terrei che in questo caso si tenesse quella ebraica, nonché "ilan".
𝐈𝐈. ₉ last name
» daniels «
❛ « Posso chiederti un favore? » domandò la ragazza al suo migliore amico. Era il padre di suo figlio, un bravo ragazzo che durante una festa aveva ceduto all'alcol, come del resto aveva fatto lei. Forse la notte che condivisero insieme fu frutto dell'affetto che li legava, sentimento che si lasciò persuadere dalla curiosità degli adolescenti e si tenne stretto alla lussuria.
I due non si amavano, non come dovrebbe volersi bene una coppia di genitori almeno, e sapevano che non si sarebbero mai infatuati l'un dell'altra. Ciononostante tra tutti gli interessi e le storie in comune, ora dovevano affrontare insieme anche quest'esperienza.
Lui annuì, « dimmi tutto ».
« Non scomparire » gli disse lei allora, non le servì aggiungere altro. Voleva che il suo bambino crescesse con entrambe le figure genitoriali, che avesse tutto l'amore possibile da entrambi.
« Non era mia intenzione, sai. Anzi, se me lo permetterai vorrei dargli il mio cognome. Eilan Daniels non suona così male, dai » replicò, un'espressione gioiosa che gl'illuminava il viso.
E lì la ragazza realizzò che avrebbe voluto tanto che il loro bambino ereditasse quel medesimo sorriso.
daniels è un cognome patronimico d'origine inglese e significa letteralmente "figlio di daniele".
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𝐈𝐈𝐈. ₉ age and zodiac sign
❛ Non gli piaceva avere diciassette anni. Lo sapeva che non sarebbe durato ancora per molto ma ciò non voleva dire che la sua età non fosse uno dei puzzle più difficili che avesse mai cercato di risolvere, forse l'unico quadro di cui non riusciva a cogliere il significato.
Si trovava in mezzo a due importanti compleanni: i sweet sixteen e il debutto dei diciotto anni, prima ancora per i latini americani c'era la meravigliosa quinceañera. Tutte età di passaggio, che fossero i diciassette anni un ponte per semplificare il percorso?
Eilan non lo sapeva con chiarezza.
Aveva chiamato il suo periodo da diciassettenne "età della confusione". Era il nome più adatto per un varco tra l'infanzia e la vita d'adulto. Non era chiamato a essere onnisciente, certo, ma lo irritava il fatto che sapesse poco o niente. "chi voglio essere da grande?", "che college devo scegliere e che facoltà potrebbe andare bene?", "come sarà andare a vivere da solo?", "dovrei prendermi un anno sabatico dopo la scuola?", "riuscirò ad affrontare tutto?". Erano domande esaurienti, e lui era già stanco di suo.
eilan è nato all'aurora dell'un dicembre, di conseguenza è un sagittario di diciassette anni, anche se ormai si definisce prossimo e disperato per i diciotto.
nacque pochi giorni, esattamente nove, prima del dovuto ma ovviamente né lui né sua madre ebbero problemi durante e dopo il travaglio.
» sagittarius «
"più il mondo diventa spaventoso... più l'arte diventa astratta"
- vasily vasilyevich kandinsky
» kind, curious, intellectual, loyal, passionate, creative, honest, philosophical «
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𝐈𝐕. ₉ physical appearance and faceclaim
» hugh laughton-scott «
❛ Farsi un autoritratto era difficile.
No, non perché era complicato disegnarsi, anzi. Eilan era una persona totalmente nella media, soprattutto se considerava il fatto ch'era nato e cresciuto in America, colma di etnie differenti.
Aveva i capelli biondi, che odiava tagliarsi troppo corti, ereditati dalla madre, così come le lentiggini che formavano costellazioni sulla sua pelle di porcellana e le labbra piene e rosee. Dal padre, invece, aveva preso i tratti ben definiti e gli occhi celesti come un cielo estivo senza nuvole, per non parlare del sorriso luminoso.
Rappresentare la parte oggettiva, infatti, non era difficile, per niente. Raffigurare ciò che si celava dietro tutto questo era la vera sfida. Era alto, superava il metro e ottantacinque, ma non si sarebbe ritratto imponente su tela, più che altro fragile, per non parlare di quanto sembrasse spesso a disagio e impacciato. Le sue espressioni erano felici ma non poteva coglierne l'essenza se non sapeva cosa lo rendesse così leggero di cuore. Sembrava scolpito nella pietra a volte, ma l'aspetto non faceva altro che nascondere le sue membra che s'indebolivano dinanzi al minimo delle attenzioni.
Lo sguardo era la parte più difficile, essendo lo specchio della sua anima, e al suo interno doveva esserci tutto se stesso, ma Eilan era giovane e aveva ancora troppo da imparare sulla sua persona.
☽☼☾
𝐕. ₉ personality
he is: creative, passionate, kind, philosophical, intellectual, shy
alignment: lawful good
mbti: mediatore, infp-t
enneagram: 6w7
"i mediatori hanno talento nell'esprimere se stessi, rivelando la loro bellezza e i loro segreti attraverso metafore e personaggi di fantasia."
gli artisti mettono loro stessi nelle proprie opere ed eilan non è da meno, anzi, è come se fosse un quadro degno di essere interpretato e ammirato. infatti, il ragazzo non chiede di essere capito, bensì desidera essere una tela bianca che gli altri adorano dipingere, una poesia bramosa di avere finalmente un significato.
è una persona dolce come il miele, devoto a coloro che ama e alla sua vita che bene o male ancora apprezza. si può definire senza problemi una persona pura, non sa cosa significhi provare rancore e non è capace di mentire, per quanto sia il primo a capire che la verità è più crudele delle bugie, non per niente l'innocenza dei bambini si basa sull'ignoranza.
eilan respira arte, quando gli chiedevano cosa gli piacesse fare o semplicemente quali fossero le sue passioni rispondeva: "amo ogni espressione d'arte" (ora siamo onesti, diceva quest'ultima cosa solo per distinguersi dalla massa). i primi disegni che fece con attenzione e dovuta concentrazione erano degli sguardi che al loro interno celavano mille storie, ed erano proprio l'epitome di ciò per cui ancora oggi il ragazzo vive. sua madre è una maniaca dell'ordine, lo è stata fin dal primo istante, e ciò nonostante eilan è riuscito a crescere sempre in preda all'ispirazione, con una confusione sistemata in testa e un caos nella sua stanza che ai suoi occhi era perfetto e preciso.
il suo più grande e riservato gioiello è il suo sorriso, quello vero, s'intende, che è raro e per pochi. il giovane è timido, è goffo già di suo e i suoi unici tratti che radiano confidenza e sicurezza sono le sue pennellate. non sa relazionarsi con le persone, non sa come compiacerle quando non è nemmeno capace di proferire menzogne. di conseguenza, no, non gli capita di sfoggiare spesso il sorriso che ha ereditato da suo padre e che sua madre tanto elogia. ma d'altronde eilan ha mille sorrisi: a volte sono ghigni, altre una maschera per il suo pudore e altre ancora l'unica bugia che riesce a dire senza usare alcuna parola.
inoltre, ci tengo a precisare che sì, eilan è un disastro con i suoi coetanei, ma questo si riferisce solo a quando deve cominciare lui una conversazione o direttamente un rapporto d'amicizia o amore. lui adora circondarsi degli altri, impararne le storie e forse farci un quadro. conserva l'occhio dell'artista, che come quello di falco non si lascia scappare nessun dettaglio o peculiarità di qualcuno, e ne fa sempre tesoro sostenendo che proprio ciò che non si nota a prima vista catturerà lo sguardo dopo. questo è ciò che succede per lui quando vede una persona, gli ci vuole un po' di tempo per guardarla davvero ma poi sarà come s'essa fosse il suo sole ogni volta che poserà gli occhi su di lei.
strength :: imagination and creativity
forse era scontato, essendo eilan un artista, ma l'immaginazione e la creatività sono alcuni tra i suoi più grandi punti di forza.
la sua è una mente in continua attività, se si guarda meglio nei suoi occhi si possono cogliere degli ingranaggi in movimento. procrastina spesso e dimora nel disordine, ma respira arte e nelle sue vene scorre eterna ispirazione, quindi qualche difetto può venir perdonato dinanzi a tale passione.
eilan vive per esprimersi, migliorare il mondo e la visione che si ha di esso con le sue opere. ormai i volti che disegna sono i suoi migliori amici e frammenti della sua anima e anche fare un semplice e banale stickman è la sua raison d'être.
l'arte lo conforta, una tela è il suo diario segreto, la sua confidente a cui racconta le sue giornate. il suo cuore è leggero per questo: ripone i macigni che si trascina nelle sue opere.
strength :: empathy and compassion
come già detto, eilan è un artista e possiede una comprensione del mondo semplicemente differente. il limite del suo guardo va ben oltre i confini della siepe di leopardi, il suo occhio è nato per cogliere l'infinito dei dettagli e delle sfumature. si dia il caso che riesca a usare quest'abilità anche e soprattutto per capire le persone.
s'immedesima nei panni del prossimo, ascolta le storie che lui già sapeva grazie alla capacità di guardare e mai vedere. eilan è onnisciente da questo punto di vista, si può dire che conosca anche gli sconosciuti dal momento che ne immagina la vita, azzeccando fondamentalmente tutto, ed è forse una di quelle poche persone che quando dice "capisco" lo intende davvero, perché lui vive proprio per capire persino l'incomprensibile.
non sempre, però, questa è una cosa buona: ci sono volte in cui eilan si ritrova a soffrire di un costante esaurimento emotivo, dovuto al fatto che assorbe anche le emozioni altrui.
sometimes a strength, sometimes a weakness :: he's sensitive
ebbene sì, nessuno si può sorprendere del fatto che sia un soggetto sensibile. è empatico, comprensivo, e ciò può anche significare che è quel tipo di persona che piange se ti vede di malumore.
non ci vuole molto a farlo emozionare. possiamo dire che quando suo padre cercò di convincerlo a guardare un film d'azione, lui declinò l'offerta sostenendo di odiare la violenza, la quale lo faceva struggere all'interno dalle lacrime.
in inglese verrebbe definito hsp, highly sensitive person, e avrebbe del tutto senso essendo lui un individuo ansioso che pensa, sente e guarda le cose da un punto di vista più profondo rispetto a quello generico.
si crede che l'alta sensibilità faccia in modo che la mente si sovraccarichi senza fatica, anzi con una certa passione proprio come eilan fa con i suoi progetti eccentrici e stravaganti.
il ragazzo passa tutto il suo tempo a pensare, se si potesse porre un limite alla nostra capacità di formulare idee e riflessioni, lui l'avrebbe superato da tanto e di molto. quando le sue mani non hanno in mano un pastello o un pennello, allora lui dipingerà nella sua testa, dove i colori brillanti non daranno fastidio a nessuno.
weakness :: l'overthinking, disagio psicologico
la sua più grande paura è ciò che la sua mente nasconde gelosamente, pensieri che lo perseguitano costantemente. si ricorda che una sua professoressa gli diceva sempre "gli artisti sono anime tormentate" e al tempo non pensava di poter capire del tutto il concetto dietro a quell'affermazione, ora non può che rispecchiarsi nelle parole.
come già detto, lui pensa troppo. ma quando codesto troppo diventa, appunto, troppo? la risposta è semplice: nel suo caso è stato quando la confusione da illogica ha trovato un ordine. le notti insonni, l'emicrania persistente, un'insoddisfazione disumana, il disagio, lo stress, la difficoltà col relazionarsi con gli altri e il nervosismo: per lui sono la normalità, parti integranti delle sue giornate infinite.
☽☼☾
𝐕𝐈. ₉ backstory
❛ « Siamo nonni » disse il padre della ragazza, gli occhi lucidi e la voce incrinata dall'emozione.
Poco prima erano stati, tutti e quattro i neo nonni, in sala parto, dopo un travaglio che aveva sprigionato urla struggenti e il pianto di un bambino sano. Del loro nipotino. Del loro Eilan.
« A quanto pare sì » esclamò la madre del ragazzo, sul suo volto lo stesso sorriso del padre di suo nipote.
Ora stavano guardando il bel quadretto familiare dalla fessura della porta, avrebbero voluto passare più tempo ad ammirare il piccolo di casa ma dopotutto dovevano illuderli di avere quel minimo di privacy di cui avevano effettivamente bisogno.
Erano diventati nonni e a malapena avevano cinquant'anni, i loro bambini genitori quando appena ieri stavano ancora imparando a camminare e a parlare.
Ma sarebbe andato tutto bene, lo sapevano loro con l'esperienza sulle spalle e speravano che lo sapessero anche i loro figli.
« Sai, Eilan assomiglierà pure a te, ma ha i miei occhi » rise il padre dell'altro adolescente, dando una pacca sulla spalla all'altro uomo.
L'avrebbero amato tutti, già lo adoravano, e l'avrebbero cresciuto con un affetto immenso.
eilan è il figlio di due genitori adolescenti, migliori amici che si ubriacarono a una festa e che confusero un amore fraterno per lussuria. fondamentalmente, il ragazzo è un incidente che nessuno aveva il cuore di rimediare. ( « Voglio tenere il bambino. Non so se abbia senso, ma s'impara dai propri sbagli e io so che avrà tanto da insegnarmi » ).
nacque a port isabel, conosciuta come l'unica città con un faro del texas, oltre a essere uno dei paesi più antichi dello stato. prole di due amici minorenni che non ebbero mai una vera relazione, madre ebrea e padre d'origine britannica, per lui non fu semplice crescere nel centro della bible belt, famoso per la sua povertà e i suoi pericoli.
il luogo in cui crebbe non fu il massimo, era bello perché sì, esteticamente non serviva molto a far commuovere eilan, ma le persone non erano delle migliori con la loro mentalità conservatrice, per non parlare delle scarse possibilità che il texas gli poneva per rendergli accessibile un buon futuro. poi si deve considerare il fatto che eilan pensa troppo in generale, ma il suo futuro l'ha tormentato: voleva diventare un artista, anche da ragazzino sapeva ch'era quella la sua vocazione, e rimanere lì l'avrebbe fatto finire nell'oblio, non nella memoria eterna della gente.
niente, però, fu peggiore dei primi anni di scuola. un bambino nato fuori dal matrimonio ansioso e con difficoltà a relazionarsi con gli altri, troppo maturo e profondo per la sua età e con una visione del mondo attenta e sempre in preda all'innamoramento per i dettagli. tra i banchi si sentiva circondato dagli avvoltoi, che aspettavano il minimo accenno d'uno sbaglio per mangiare le sue membra di gelatina.
ma c'era un'altra peculiarità: eilan era un prodigio. delle otto intelligenze di howard gardner, almeno cinque erano per lui altamente sviluppate. inoltre, i disegni che faceva per decorare i frighi dei suoi nonni si erano trasformati da un po' di tempo in opere d'arte, e si erano duplicati. era tutto ciò che faceva, effettivamente, alla fine le sue raffigurazioni non erano altro che il suo diario scritto in una lingua che solo lui poteva leggere e, poi, aveva troppi pensieri.
e quando meno se lo aspettava, la sua vita cominciò a cambiare in meglio. aveva cominciato la terza media, in un batter d'occhio l'avrebbe finita e forse avrebbe voltato pagina. quel "forse", però, era semplicemente un sogno che diventò realtà una mattina, a lezione di arte. ( « Eilan, ti posso parlare un attimo? ». « Certo professoressa » ). la docente dell'epoca lo adorava, aveva grandi aspettative per lui, e sosteneva che il suo talento fosse sprecato ove pochi l'avrebbero interpretato.
fu così che conobbe la greenwield, art school, grazie a una sorta di consiglio orientativo, che s'innamorò d'essa e convinse la sua famiglia a trasferirsi.
❛ Il foglietto su cui scrisse i motivi per trasferirsi, la sua calligrafia tonda e colma di ghirigori, era qualcosa del genere:
"𝐈. sono stanco di vedere anelli della castità. Capisco, avete bisogno di avere una ragione per sposarvi giovani, ma sono proprio un colpo nell'occhio;
𝐈𝐈. la gente si prende fuoco troppo spesso, penso sia feticismo per il bacon, non lo so;
𝐈𝐈𝐈. la sanità e la speranza di vita fanno schifo;
𝐈𝐕. gli ebrei sono l'1% della popolazione texana, una famiglia in meno non mancherà a nessuno;
𝐕. Cintura di fuoco, cintura della Bibbia, sono la stessa cosa e non vogliono dire niente di buono;
𝐕𝐈. è il secondo stato americano più grande, eppure io mi sento sempre soffocare;
𝐕𝐈𝐈. i completi da cowboy mi stanno male;
𝐕𝐈𝐈𝐈. non mi sento nemmeno texano, non ne ho lo spirito. tu sei ebrea, papà è inglese. non ho altro d'aggiungere a questo punto;
𝐈𝐗. sono troppo ateo per tutto questo bigottismo;
𝐗. la gente mi crede più sveglio rispetto alla media e bene o male mi piace ancora la mia vita, rimanere qui rovinerebbe tutto;
𝐗𝐈. La Greenwield non si trova qui, il mio futuro non è qui."
eilan aveva sempre fatto avanti e indietro tra la casa materna e quella paterna, e gli andava bene così, anzi. durante le feste, cristiane o ebree che fossero, stavano tutti insieme e si godevano la felicità. il ragazzo crebbe in un ambiente felice, colmo di persone che si e lo amavano, non per niente i suoi familiari erano e sono i suoi più grandi esempi.
fu strano, quindi, trasferirsi in un unico appartamento con entrambi i suoi genitori. era abituato alle case multicolore, alcune nuove e più piccole e altre grandi che stavano cadendo a pezzi come le famiglie a cui appartenevano, e fu uno shock culturale cambiare così radicalmente lo stile di vita.
fu bizzarro anche sentir parlare i suoi una sera. ( « Lo so che vuoi ricominciare ad uscire con delle persone, ma ricorda che "tre stanze" non è sinonimo di "muri insonorizzati". Pensa a tuo figlio ». « Wow, non sapevo fosse mio figlio. Dici sempre che è tuo, dal momento che io ho contribuito a concepirlo in cinque minuti ». «Magari fossero stati cinque, ora vai a dormire, sono troppo stanca per continuare a parlare » ).
capì, però, che aveva fatto una buona scelta quando vide per la prima volta la greenwield. ( « Guarda! Dormirà nei dormitori » «Guarda! Vorrei dormire la notte anche io, no è no, non farà male a te e alla prima persona che ti capiterà andare in hotel » ). sì, decisamente un'ottima scelta.
☽☼☾
𝐕𝐈𝐈. ₉ what are his thoughts about the school?
❛ Le vacanze estive duravano troppo poco e allo stesso tempo semplicemente troppo.
Faceva quest'effetto frequentare la Greenwield, almeno per lui era così. Amava passare il tempo a casa sua, ma durante le pause c'era questo problema: Eilan tornava in Texas. Non fraintendetelo, il rapporto che aveva con i suoi familiari rimaneva fantastico, era devoto a ognuno di loro, ma per lui il suo luogo natale non significava più niente.
Quindi ora era un sollievo varcare la soglia della sua adorata Greenwield, cominciare un anno che sarebbe stato l'ultimo nel suo percorso di scuola secondaria.
Certo, doveva ammettere ch'era difficile passare dai suoi abiti brillanti e il suo appartamento da lui dipinto alle uniformi uguali per tutti e l'edificio scuro. Ma non era una cosa grave, alla fine il suo animo era già colorato di suo.
La bellezza di quel posto lo faceva sempre commuovere e i ricordi che aveva lì erano alcuni tra i più belli che aveva la fortuna di possedere. Le sue più grandi opere le aveva create per donarle alla scuola, lasciare un pezzo di lui tra quelle mura e nella memoria dei suoi compagni di oggi come quelli di domani.
Ne aveva tante di storie lì, aveva tanto da narrare con l'aiuto di qualche tela e un pennello, ed era incredibile pensare che alcuni di quei racconti li aveva vissuti anche lui.
Tra le molteplici possibilità che la Greenwield gli aveva dato c'era anche questa: imparare a vivere in piccoli passi. E si stava rendendo conto, ora che il suo ultimo anno era iniziato, che forse ci stava davvero riuscendo.
𝐕𝐈𝐈𝐈. ₉ what course is he in? and what is his talent?
❛ « Cosa voleva dirmi, prof? » chiese Eilan. La signora Moore, sua insegnante d'arte durante i tre anni delle medie, gli aveva domandato di parlare con lui una volta appena entrata in classe per una delle sue lezioni.
Era una donna prossima alla pensione, delle rughe le segnavano gli occhi a causa di tutti i sorrisi che sfoggiava agli studenti. Era la professoressa preferita del ragazzino e lui sapeva benissimo che se la signora avesse fatto favoritismi, eilan sarebbe stato il suo alunno prediletto senza alcun dubbio.
Ora si trovavano fuori dall'aula, seduti l'un di fronte all'altra vicino a un tavolino nel corridoio.
« Eilan, tu sai quanto io adori i lavori dei miei ragazzi. Ma i tuoi non sembrano dei compiti fatti da uno studente. Quando qualcuno ti dà la possibilità di creare qualcosa, tu sforni dei capolavori » cominciò a dire la docente, « sei sulla buona strada per diventare un artista. hai un talento ».
« La ringrazio, mi lusinga davvero tanto, ma non penso sia questo il motivo per cui mi ha chiesto di parlare, vero? » dedusse il ragazzo.
« No, hai ragione. Te lo dico chiaramente: sei sprecato qui. » esclamò allora la professoressa. Si mise una mano nella tasca della giacca e prese un opuscolo.
"Greenwield, Art school" c'era scritto. Una scuola d'arte drammatica.
« Forse sto azzardando troppo, ma la Greenwield ti aprirebbe così tante porte. Sei un ragazzo colmo di passione e quando disegni ci metti frammenti della tua anima nel foglio. Un pennello per te è ciò che l'inchiostro era per i filosofi, probabilmente non lo sai ma è così. » gli disse. « Parlane con i tuoi e pensaci, perché c'è un corso d'arte fantastico e adatto a te ».
eilan frequenta l'ultimo anno della greenwield e il corso d'arte di quest'ultima.
è vero, il ragazzo ha un talento per l'esprimersi attraverso qualche colore, ed è un'abilità del tutto naturale. non ha mai capito perché le persone elogiassero tale normalità, un aspetto di lui così comune sotto ai suoi occhi.
alla greenwield, invece, eilan è solo un altro dei tanti studenti e non potrebbe che esserne felice.
questo ragazzo è un artista, o almeno sta cercando d'imparare a esserlo. ma la cosa che preferisce è il fatto che il processo per completare il suo lavoro possa continuare a essere solo suo: i paesaggi dipinti per uno spettacolo dei ragazzi di teatro, i costumi per i performer di quello di musica, lui ha commissionato certe opere per rimanere nell'ombra. certo, questi suoi lavori fanno d'accompagnamento alla meraviglia di coloro che sono nati per esibirsi, ma almeno tutta la passione, il sudore e l'emozione che ci ha messo per concluderli li ha visti esclusivamente lui.
☽☼☾
𝐈𝐗. ₉ sexuality
» pansexual panromantic «
❛ Erano le vacanze primaverili e per la prima volta in quasi tre anni erano stati i suoi nonni ad andarli a trovare.
Eilan avrebbe raggiunto i tanto attesi sweet sixteen nel giro di qualche mese e stava vivendo questo tempo nel più dello stress. Era vero, pensava costantemente, ma in quel periodo la mente lo privava del sonno.
No, non era per il fatto che avrebbe presto celebrato il suo compleanno, a quello era mentalmente preparato, era una cosa inevitabile.
Quello che stava per fare, invece, gli avrebbe forse cambiato la vita, ed era totalmente una sua scelta. Sua decisione fu anche riunire l'intera famiglia nel soggiorno dell'appartamento dei suoi.
« Vi chiederete perché siete qui » cominciò a dire, un sospiro tremolante che gli lasciava le labbra, « ho finito giusto ieri di leggere un libro, l'autore era Mario Meli, uomo davvero geniale. V'imploro di non fare interruzioni, ora arriva il bello. Questo scrittore era un essere umano, e per davvero, non fingeva di avere una sensibilità né di credere davvero in ciò che proteggeva. Come si dice? Era un attivista, una persona buona. Nella sua opera protegge gli omosessuali, sapete, quelli che nel Texas sono un taboo prima e una moda dopo. Il signor Meli diceva che l'uomo nasce con una brama perversa nei confronti di tutti, è polimorfo finché questo desiderio diventa selettivo. Ma il punto è che esistono delle eccezioni, a volte un uomo continua ad amare chiunque ne sia degno, di quest'affetto. Temo che sia proprio questo che volevo dirvi fin dall'inizio: io sono una di quelle persone con un desiderio incondizionato ».
Finito il suo discorso, guardò i suoi familiari, le cui espressioni erano incomprensibili persino per lui. Sapeva solo che stava morendo di paura.
« Grazie per avercelo detto. Ma fidati, non sai nasconderlo bene. I tuoi occhi t'ingannano, hai sempre quella scintilla innamorata quando vedi la bellezza persino nelle persone che passano per strada, che essi siano uomini o donne o chiunque altro in mezzo » disse suo padre. Nella sua voce orgoglio. La stessa fierezza nello sguardo degli altri.
☽☼☾
𝐗. ₉ playlist
under pressure : queen, david bowie
basket case : green day
crawling : linkin park
people are strange : the doors
help! : the beatles
numb : linkin park
what a wonderful world : louis armstrong
lithium : nirvana
vincent : don mclean
piano man : billy joel
oh me : nirvana
mistery of love : sufjan stevens
back to oz : sufjan stevens
something : the beatles
here comes the sun : the beatles
let it be : the beatles
good old-fashioned lover boy : queen
andy warhol : david bowie
imagine : john lennon
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𝐗𝐈. ₉ aesthetic
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𝐗𝐈𝐈. ₉ other stuff ; curiosities
i. robin williams? il suo
attore preferito
ii. il suo quadro preferito
è "il bacio" di hayez. dello
stesso artista ama "la
malinconia" e "la meditazione"
iii. ama i crisantemi, in
particolare quello giapponese
iv. è allergico al pelo dei cani,
ma più la sua miopia peggiora,
più desidera un golden retriever
(di cui, tra l'altro, è la
personificazione).
☽☼☾
𝐗𝐈𝐈𝐈. ₉ relationships
a work in progress...
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