𝐈𝐈𝐈. 𝑩EATRICE 𝑮RECO ₉ sons of the olympus

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oc for: M-Melvyn028
roleplay: sons of the olympus
oc number: one
other tags: -lycxris

𝐎𝐂'𝐒 𝐈𝐍𝐓𝐑𝐎𝐃𝐔𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍

𝐧𝐚𝐦𝐞 ₉ beatrice
𝐥𝐚𝐬𝐭 𝐧𝐚𝐦𝐞 ₉ greco
𝐞𝐭𝐡𝐧𝐢𝐜𝐢𝐭𝐲 ₉ italian|mediterranean
𝐧𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 ₉ italian
𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐜𝐢𝐭𝐲 ₉ one of the provinces of florence
𝐚𝐠𝐞 ₉ sixteen years old
𝐳𝐨𝐝𝐢𝐚𝐜 𝐬𝐢𝐠𝐧 ₉ leo
𝐦𝐛𝐭𝐢 ₉ entj-a
𝐞𝐧𝐧𝐞𝐚𝐠𝐫𝐚𝐦 ₉ 3w4
𝐝𝐚𝐮𝐠𝐡𝐭𝐞𝐫 𝐨𝐟 ₉ eros
𝐬𝐞𝐱𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 ₉ bisexual panromantic
𝐠𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫 ₉ cis afab
𝐩𝐫𝐨𝐧𝐨𝐮𝐧𝐬 ₉ she|her

𝐈. ₉ nationality

» italian «

"they ask me why i'm so hot,
'cause i'm Italiano"

la ragazza proviene dall'italia e quando non risiede al campo passa le sue giornate a camminare per roma. la famiglia del suo genitore mortale ha origini napoletane, cilentane e toscane, lei stessa è nata in un comune fiorentino. tuttavia è cresciuta nella città del vaticano fin dalla più tenera età e i ricordi del suo paese natale risalgono alle vacanze estive più recenti.
le sue opinioni e sentimenti nei confronti della sua terra natia potrebbero tranquillamente cominciare a dibattere tra loro come se fossero avversari politici, non è un'ammiratrice di chi calpesta il territorio ma del territorio stesso e della storia che si cela dietro ad esso. spesso preferisce vedere l'italia dal punto di vista di un turista per coglierne e apprezzarne la vera bellezza. la distanza e la nostalgia che essa causa le fanno sempre venire un desiderio di tornare a casa, magari anche perché sa quanto effettivamente sia fortuna a vivere nella città del gruppo del laocoonte. ed ecco perché si mette a piangere di gioia ogni volta che torna in italia, la ragazza ha più di una storia, quella da figlia di un dio e quella di figlia di un mortale, e non vuole che una prenda il sopravvento sull'altra. ovviamente tornare a roma aiuta il suo volere.
la ragazza parla ovviamente l'italiano, a scuola ha imparato l'inglese, che ormai è per lei una seconda lingua. essendo figlia di eros è in grado di comunicare fluentemente in francese, la "lingua dell'amore". sa qualche parola in tedesco e spagnolo grazie a dei parenti che con pazienza hanno cercato d'insegnarle qualcosa (ma quando dico parola intendo le cose base come la presentazione di se stessi). per volere divino, letteralmente, comprende il greco. in italia era abituata a conversare con i suoi compaesani in romanesco e avendo genitori fiorentini ha anche un accento toscano, inoltre capisce il napoletano essendo la lingua parlata da molti suoi familiari ma non ha mai saputo parlarlo come merita di essere parlato.

𝐈𝐈. ₉ first name

» beatrice «

deriva dal latino beatrix, beatus, e significa "colei che rende felici„ o anche "colei che dà beatitudine„. nome scelto dal genitore mortale, amante della letteratura e in questo caso specialmente della divina commedia, e di cui forse le dà fastidio solo l'ampia diffusione. il padre le disse che aveva pensato ad altri nomi come "eulalia„ o "athanasia„ ma che il significato che lo soddisfò di più fu quello della scelta finale. il genitore durante questa conversazione non dimenticò d'aggiungere che effettivamente il suo nome era un ringraziamento nei confronti di eros per avergli fatto provare la felicità di crescere un figlio.

𝐈𝐈𝐈. ₉ last name

» greco «

molto diffuso in italia deriva dal latino graecus, aggettivo e soprannome attribuito a chi era di etnia greca. seppur sia comune in tutta la penisola è più consueto trovare persone con questo cognome nel meridione o centro italia. i nonni di beatrice hanno origini cilentane e proprio in cilento greco si trova spesso sul podio dei cognomi più diffusi.
l'unica cosa che le dispiace è il fatto che appunto sia molto comune come cognome ma essendo orgogliosa delle sue origini e della famiglia a cui appartiene non lo cambierebbe mai.
prima di suo padre i suoi parenti erano conosciuti come una dinastia di ferrovieri o insegnanti, lavori che li hanno resi poi volti familiari a quasi tutti i loro compaesani. il padre invece è a capo di un'azienda pirotecnica e si occupa anche di allestimenti e design per eventi, è a causa di questo mestiere che conobbe eros.

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𝐈𝐕. ₉ age and zodiac sign

"oh, when we were sixteen
we're still counting stars like we were sixteen
and we're still counting stars like we were sixteen"

beatrice è nata il 16 agosto del 2012, di conseguenza è una leone di sedici anni.
non si è mai definita matura e nemmeno infantile, sapendo benissimo di potersi comportare sia in un modo che nell'altro. nel corso della sua vita è successo che qualcuno le dicesse che grazie al modo in cui si esprime risultasse più grande a chi l'ascoltava parlare ma questo tipo di affermazioni non le hanno mai fatto né caldo né freddo, crede semplicemente che saper usare il congiuntivo o strutturare una frase articolata siano cose molto comuni.
il suo segno zodiacale la rispecchia molto, probabilmente anche solo per il fatto che sia una ragazza carismatica e fiera.
anche il numero sedici ha un suo significato: 1, la diversità, e il 6, la bellezza, il carisma, il tatto, il piacere e l'armonia.

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𝐕. ₉ physical appearance and faceclaim

» sage tullis «

beatrice rappresenta un buon equilibrio tra divino e mortale essendo molto simile al padre, e ancor di più alla sorella di quest'ultimo, ma con la bellezza caratteristica dei figli di amore. da eros ha ereditato la capacità di cambiare esteriormente a suo piacimento ma naturalmente ha dei capelli biondi, mossi e abbastanza lunghi che icorniciano il volto di porcellana. ciò che non ha mai voluto modificare, al contrario della chioma che da bianca passa a rosa in un secondo, sono gli occhi chiari, le labbra piene e la spruzzata di lentiggini sul naso.
il fato vuole che beatrice discendi da una famiglia che non si distingue per altezze esattamente invidiabili, infatti probabilmente lei non supera il metro e cinquantacinque e di conseguenza i 5'1''.
sull'indice della mano sinistra ha una piccola sigma, "somma", maiuscola tatuata al lato mentre sull'altro una delta maiuscola, "cambiamento"

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𝐕𝐈. ₉ cabin and godly parent

"all you need is love, love
love is all you need"

ebbene sì, beatrice è una figlia di eros e di conseguenza risiede nella cabina numero 24.
l'unico ricordo legato a suo padre risale a quando l'ha riconosciuta come figlia sua, dopo qualche settimana passata al campo, e poi nient'altro. lei continua ad avere due padri, è vero, ma uno di loro non è eros, bensì l'uomo che ha aspettato anni per portare il mortale che l'ha concepita all'altare.

"love's an excuse to get hurt
and to hurt
«do you like to hurt?»
«i do! i do!»
«then hurt me.»"

nonostante ciò, l'influenza di eros sulla sua vita si è sentita e si sente ancora. beatrice nell'amore stenta a crederci, lo percepisce negli altri ma per lei è un'illusione, qualcosa d'ambito dalla mente dell'uomo che quando si brama diventa concreto.
personalmente, odia il fatto di avere una visione simile a quella di eros quando si parla dell'innamoramento. lui le frecce le ha scoccate per divertimento, per vendetta, per noia e per cattiveria, lui ha reso l'amore crudele e così lo vede beatrice.

𝐕𝐈𝐈. ₉ abilities

"baby, don't forget, i got the power, yeah
the power, yeah, yeah-eh"

oltre alla bellezza tagliente e la capacità di parlare in francese, dal padre ha ereditato qualche altro speciale talento:
- mutaforma :: per lei questa è l'abilità migliore che le potesse capitare di poter gestire. sa che molte persone desiderano spesso di essere qualcun altro, lei pensieri del genere non li ha mai avuto dal momento che può essere chi vuole.
- amocinesi :: non l'hai mai messa in pratica e dubita che lo farà nel giro di poco, seppur quest'abilità la incuriosca. come favole della buonanotte le venivano raccontati i miti di eros, avere un tale potere è complicato da gestire ed è questo il motivo per cui ha deciso di non usare l'amocinesi finché non si sentirà ancora pronta e responsabile quanto basta. in più, beatrice preferisce persuadere al posto di forzare.
- lettura delle emozioni :: essenzialmente è il motivo per cui si è guadagnata il titolo di therapist friend, è anche utile per ricattare qualcuno ma non si vanta in giro di questa parte. probabilmente è l'abilità ereditata dal padre che padroneggia meglio. a volte è come se in un mare profondo in cui conoscere se stessi è l'unica zattera di salvezza sapere i sentimenti altrui sia uno scoglio.
- tiro con l'arco :: a dir la verità, beatrice non è in grado di tirare con l'arco, o almeno non ha mai imparato a padroneggiare questa capacità. non ha una buona mira né la concentrazione necessaria per eccellere e dare il suo meglio. nonostante ciò, ha provato più volte d'impegnarsi a tirare con l'arco solo per la soddisfazione d'ammirare sia il geyser di fiamme che prende vita quando si manca il bersaglio sia per vedere il modo in cui le frecce si dissolvono quando effettivamente la meta la raggiungono.
- volare :: le ali dorate sono bellissime, la ragazza potrebbe fermarsi ad ammirarle allo specchio per ore e ore. quella di danzare nell'aria è una sensazione impagabile, una via di fuga dalla prigione che la terra è diventata.

𝐕𝐈𝐈𝐈. ₉ weapon

"it's one for the dagger and another for the one you believe"

» dagger «

anche da bambina, ha sempre provato un'attrazione per i coltelli e tutto ciò che da affilato poteva diventare un'arma a dir poco efficace. ha scoperto e ammirato l'arte d'infilzare un pugnale nei petti altrui quando ha capito che le frecce di cupido le doveva mandare a segno con l'arco e non a mò di lancia.
si trova bene con i pugnali essendo un'arma solitamente leggera e facile da padroneggiare.
attualmente usa come arma un kriss di bronzo celeste, un coltello-pugnale malesiano. è innamorata della forma peculiare della lama e dei dettagli di essa e della sua fodera. le piace molto anche la storia che si nasconde dietro ai kriss più antichi, i quali secondo la tradizione siano dotati di una propria anima.
l'ha trovato nell'armeria del campo e gli ha dato un nome fin dal primo momento in cui i suoi occhi si sono posati su di esso: κήλησις, kílisis, che in greco antico viene tradotto con "illusione".

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𝐈𝐗. ₉ personality

she is: arrogant, cynical, manipulator, charming
alignment: chaotic neutral
mbti: comandante, entj-a
enneagram: 3w4

"il pensiero di fondo che attraversa la mente del comandante potrebbe essere qualcosa del tipo "non mi importa se mi chiami un insensibile bastardo, fintanto che rimango un bastardo efficiente"."

beatrice non ha un bel carattere, non la maggior parte delle volte almeno. forse alcuni aspetti di esso li ha ereditati da eros, ma niente è certo quando si è un semidio.
è arrogante, a volte senza rendersene conto. molto spesso dietro all'arroganza si celano per esempio insicurezze, ma in questo caso la ragazza si piace per ciò che è e non ha nulla di cui lamentarsi. ci tiene a far sapere questo, a far capire che lei si ama, e di conseguenza qualche volta questo comportamento la porta a pensarsi superiore rispetto agli altri. fortunatamente ha dei limiti e sa quando chiudere la bocca.
spesso e volentieri è cinica, non ha fiducia nel mondo. crede che la vita sia ossigeno sprecato, il camminare uno sputo sulla terra. è un eterno disprezzamento. non è daltonica ma a volte è come se non potesse vedere i colori dal momento che preferisce ignorarli. vorrebbe limitarsi alla superficialità, ma purtroppo per lei tutto è più profondo dell'abisso challenger.
quanti hanno cercato di cambiare il punto di vista di qualcuno come minimo una volta? tutti, probabilmente, esatto. lei ci riesce per lo più, il suo carisma la rende convincente e buon per lei sa sempre cosa dire, come i politici che si fanno dare la vita altrui in mano per poi affidarla a dei copioni.
nonostante ciò, questi aspetti la rendono determinata e quando ci tiene lo dimostra. non ama mostrare e dare il meglio di sé, definendo questo mondo ancora troppo indietro per ospitare la fine del pozzo delle sue qualità. molto spesso è testarda, anche quando è consapevole di aver torto, l'ultima parola deve essere la sua e in qualche modo deve venir ascoltata anche solo in parte.
sa essere gentile, a volte. non è solo apparenza in certi casi e lo vuole far capire. è dell'idea che certi comportamenti guidino all'ingenuità, ma tutti hanno fatto un gesto dolce nel corso della loro esistenza seppur solo per un secondo. dei punti a suo vantaggio ci sono però, sa dare buoni consigli e di certo sa ascoltare quando si ha bisogno di sfogarsi.

𝐗. ₉ biggest flaw

"who endured your pain.
arrogance, ignorance,
arrogance, ignorance,
arrogance, ignorance..."

nonostante il fatto che beatrice abbia dei limiti, capita molto spesso che pecchi di superbia.
l'arroganza uccise achille, se facciamo un esempio, e con lui patroclo e tanti altri. fortunamente la ragazza controllerebbe i suoi capricci nel bel mezzo di una guerra.
si sente migliore degli altri e non ci tiene a nasconderlo. risulta antipatica, senza nulla da fare se non vantarsi di ciò in cui eccelle e ignorare quel in cui è impedita.
quest'arroganza guida all'infantilità, che nel suo caso menomale è stata plasmata dai genitori e dalla sua vita come semidea. inoltre, essendo un atteggiamento che solitamente ospita delle insicurezze, beatrice vuole far sapere quanto lei stia bene con sé stessa. l'unico dubbio nella sua vita è quello di non essere abbastanza responsabile, di non essere abbastanza forte da portare al posto di atlante il cielo, ma è convinta che se s'impegnasse sarebbe in grado a far tutto e di più.
al momento questo carattere è domato, conseguenze dell'arroganza sono la permalosità, l'infantilità e il continuo bisogno di far sapere quanto sia una persona talentuosa e felice.

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𝐗𝐈. ₉ backstory

"half my life's in books' written pages
storing facts learned from fools and from sages"

nata in una notte d'agosto, beatrice è una di quei semidei concepiti da un dio e da un mortale dello stesso sesso (come esempio c'è kayla knowles).
il padre è toscano, motivo per cui lei nacque in un comune fiorentino, seppur abbia ereditato da uno zio romano l'azienda pirotecnica e di design che tuttora gestisce. incontrò eros durante uno dei primi eventi a cui era stato chiamato partecipare.
beatrice e suo padre, dopo aver vissuto con i nonni per due anni, si trasferiscono a roma per lavoro.
per essere una semidea, la sua vita è abbastanza tranquilla. quando aveva sette anni, suo padre si sposa con un amico d'infanzia, anche lui fiorentino con origini cilentane, e probabilmente amore di una vita.
ha sempre sofferto di dislessia, che era anche tutto ciò che la frustrava, ma al compimento dei dieci anni comincia a capire che c'era effettivamente qualcosa di strano. a tormentarla non sono più solo lettere che volano, ma anche incubi e paranoie che a una tale giovane età non si dovrebbero avere.
quando comincia a frequentare la scuola media e a studiare epica, scopre di avere un talento: leggere e capire il greco antico come se fosse italiano. a stupirla è anche la fluidità in francese, la lingua comunitaria che si ritrova a studiare a scuola.
in seconda media, che spesso è il periodo delle "prime cotte adolescenziali", si rende conto di poter finalmente leggere senza problemi, seppur i libri in questione siano i volti e cuori altrui.
è in quel periodo che il primo mostro, un'empusa, l'attacca nel cuore della città. a momenti si rompeva la statua di marco aurelio. a salvarla furono delle ali, le sue ali, e quello fu il giorno in cui il padre le disse chi era e cos'era realmente, risparmiando l'identità del suo genitore divino.
nonostante la foschia, quel spiacevole incontro divenne argomento di conversazione tra i mortali, qualunque cosa avessero visto, e fu solo questione di tempo prima che beatrice chiedesse al padre di portarla al campo di cui lui le aveva raccontato.
della sua prima estate al chb ricorda con piacere il suo tredicesimo compleanno, i momenti in cui per scappare dalla cabina undici si arrampicava sugli alberi e ammirava il cielo stellato di notte, i ragazzi gentili che davvero mostravano interesse nel conoscerla e i primi veri sorrisi sinceri di un capitolo nuovo della sua vita. fu riconosciuta da eros qualche settimana dopo il suo arrivo, ma non lo definisce un momento degno di essere importante nella sua memoria, "dovrei essere felice che la creatura che mi ha concepito per sbaglio per poi abbandonarmi mi abbia finalmente rivolto uno sguardo?". un altro ricordo è quando alla fine dell'estate, dopo aver fatto il primo passo nel mondo mortale, trovò i suoi genitori pronti ad abbracciarla, il suo patrigno in infradito e suo padre in camicia di lino per farle capire che l'ultima giornata in america l'avrebbero passata insieme e in spiaggia.

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𝐗𝐈𝐈. ₉ other stuff

- la sua canzone preferita è sexy drugs dei falling in reverse
- è allergica agli acari della polvere
- il suo dolce preferito è la cassata siciliana
- il musical che ama di più è hamilton, ma la canzone di broadway che ascolterebbe sempre è "sincerely, me" da dear evan hansen
- suona la chitarra acustica
- la canzone "lover i don't have to love" di bright eyes la rappresenta
- se dovesse ritrovarsi in un punto di vista filosofico sarebbe il nichilismo

𝐗𝐈𝐈𝐈. ₉ sexuality

"i want a lover i don't have to love
i want a girl who's too sad to give a fuck"
"i want a lover i don't have to love
i want a boy who's so drunk he doesn't talk"

beatrice è una ragazza bisessuale panromantica, naturalmente le ci è voluto tempo per capirlo e nel frattempo diceva semplicemente "sono figlia di un dio greco".
in una relazione romantica probabilmente lei, abituata a guardarsi ad ammirare il suo riflesso ogni volta che passa dinanzi a uno specchio, non avrebbe occhi per nessun altro essere vivente al di fuore della persona che ama. lei, una volta centro del suo stesso mondo, quando innamorata troverebbe un altro sole ancor più luminoso capace di farla diventare Icaro.

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𝐗𝐈𝐕. ₉ people in her life

- a work in progress...

• ha un fratello da parte divina ed è una di quelle persone a cui è concesso il trattamento da pari da parte di beatrice. quando si condivide l'aria con una persona così dolce come lui, è impossibile non adorarlo. dopo quattro anni passati nella stessa cabina, mai una volta la ragazza ha avuto la voglia di litigare per davvero col fratello, il che spiega molte cose sul loro rapporto

scarlet è una di quelle poche persone che beatrice rispetta davvero. lei stessa paragonerebbe senza problemi il loro rapporto a quello tra due sorelle o cugine. quand'era appena arrivata al campo ed era stata riconosciuta da poco, scarlet era lì ad aiutarla nonostante il suo carattere fiero e permaloso. se non fosse stato per la figlia di afrodite, ora la ragazza sarebbe persa. deve ringraziare le loro abilità divine talmente simili se al giorno d'oggi è capace d'ascoltare gli altri, di pensare non solo a se stessa e di definirsi libera.

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