Cαριƚσʅσ 31

«Ci sta mettendo troppo...», fece Lisa.

«Dovrebbe essere una cosa semplice, ma niente!
Vatti a fidare degli uomini!», disse Chaeyoung.

Jisoo era insieme alle sue due amiche sedute in un bar, in attesa.
Guardò in silenzio l'orologio.

in ritardo, speriamo non abbia avuto contrattempi", pensó.

A un tratto, entrò nel bar una figura maschile, che velocemente si fiondò sul loro tavolo.

«Fai pure con comodo, ti stiamo aspettando solo da mezz'ora!», lo rimproverò Lisa.

Kai la fulminò con lo sguardo e aggiunse:

«Ora capisco quelli che hanno l'amante, sembra che io ne abbia tre ed è un incubo! Non mi avete dato tregua!»

«Mio caro, stai per vincere il jackpot sposando Jennie, almeno qualche sacrificio lo dovrai pur fare», gli disse Jisoo divertita.

Lui alzò gli occhi al cielo e sospirò.

«Allora, hai portato tutto?», lo incalzò Chaeyoung.

«Sì, è stato difficilissimo, non riesco a mentirle e a fare le cose di nascosto...», disse lui quasi dispiaciuto.

«Anima candida, lo stai facendo per il suo bene. Dai su, dacci tutto», gli fece Lisa.

Kai tirò fuori uno zainetto, che Jisoo non aveva notato, e disse:

«Qui ci dovrebbe essere tutto: costume, ciabatte, telo e cambio per la sera»

«Il cambio è abbastanza carino?», gli chiese Chaeyoung, minacciosa.

«Sì, ho messo il vestito che mi avete indicato»

«Bene, il tuo compito è finito. Sei libero!», disse Jisoo, cercando di sollevarlo.

«Mi spiegate il vostro piano per favore?», chiese Kai.

«Te lo diciamo solo perché sei stato sufficientemente efficiente.
Allora, la preleviamo dal lavoro e la portiamo alla spa.
Saremo solo noi quattro.
La sera, invece, inviteremo tutte le altre sue amiche e faremo aperitivo e cena in un locale che dobbiamo ancora decidere», spiegò Lisa con precisione.

«L'importante è che vi conteniate con l'alcol e che non andiate troppo lontano. Non mi va di sapervi in macchina dopo aver bevuto», disse Kai con il suo solito tono protettivo.

«Un locale carino, che mette buona musica, non troppo lontano da qui, effettivamente lo conosco...», esordì Jisoo.

«Certo! Dimenticavo che ora sei la ragazza di un barman! Pensi che si possa fare da lui?», esclamò Chaeyoung.

«Per la cronaca, non sono la sua ragazza. Penso che non ci siano problemi...»

«Aggiudicato allora! Ora non ci resta che pensare agli spogliarellisti...», fece Lisa, cercando di provocare Kai.

Lui in tutta risposta si mise le mani nei capelli e disse:

«Siete senza speranza!»

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Qualche giorno dopo.

«Ok, entriamo nel negozio e senza spiegazioni la portiamo fuori, tanto il capo già sa tutto.
Tu Jisoo, pronta a partire appena saliamo in macchina!», fece Chaeyoung decisa.

Jisoo e Lisa annuirono con la testa.
Avevano stabilito il piano per la giornata nei minimi dettagli da giorni e nulla doveva andare storto.
Jennie doveva essere colta di sorpresa e passare il suo addio al nubilato nel migliore dei modi.
Fortunatamente le sue amiche erano abbastanza pazze da poterle assicurare una giornata all'insegna del divertimento.

Avevano delle coroncine di fiori tra i capelli e indossavano tutte la t-shirt bianca con la scritta:

Qualunque cosa accada non ditelo allo sposo!

«Ok dai Lisa, andiamo!», fece Chaeyoung.

Scesero rapidamente dalla macchina ed entrarono nella gioielleria in cui lavorava Jennie come commessa.
Jisoo teneva le mani sul volante, con il motore acceso, pronta a partire.
Si sentiva un po' la protagonista di qualche film d'azione e il solo pensiero la fece sorridere.
D'un tratto, le vide avvicinarsi: Jennie in mezzo, che moriva dalle risate, e le altre due che la sorreggevano come fossero due body guard.
Entrarono in macchina e Jisoo partì per la loro prima destinazione.

«Ciao sposa! Sei nostra adesso!», le fece, guardandola dallo specchietto retrovisore.

Lisa tirò fuori dalla borsa un velo bianco e lo appuntò tra i capelli di Jennie.

«Così sei perfetta!», disse.

«Ragazze siete matte! Sembra un sequestro di persona! Dove mi portate?», fece Jennie, continuando a ridere.

«Dove, non ti deve interessare...», rispose Chaeyoung.

«Assicuratemi solo voi, musica e alcol e sono a posto!», esclamò Jennie.

«Quelli sono scontati!», fece Jisoo.

Iniziarono il loro piccolo viaggio, cantando a squarciagola, ballando e ridendo.
Jisoo guidava serena e felice, pensando che quei momenti nella vita fossero preziosi e che non sarebbero più tornati.
Erano giovani, erano belle e avevano il loro futuro davanti.
Sempre insieme, sempre presenti l'una per l'altra, pronte a moltiplicare la gioia di una per quattro.

Arrivarono alle porte di Daegu, in un resort immerso nella campagna che trasmetteva solo al primo sguardo relax e tranquillità.
Scendendo dalla macchina, Jennie esclamò:

«Wow è bellissimo!»

«Aspetta di vedere dentro», fece Chaeyoung.

Entrarono e vennero accolte da una ragazza vestita con una casacca bianca che, una volta controllata la prenotazione, le accompagnò verso gli spogliatoi della spa.

«Ragazze ma come faccio? Io non ho il costume! Non posso andare in intimo», piagnucolò Jennie.

«Abbiamo pensato a tutto, tranquilla»
disse Jisoo, tirando fuori dallo zaino il bikini dell'amica.

Una volta indossati i costumi, si avvolsero negli accappatoi bianchi e scesero nella piscina.

Le luci erano soffuse, sulle tonalità del blu e del viola, attorno alla vasca erano posizionate tante poltroncine e lettini bianchi. Si notava del vapore salire dalla piscina, segno che l'acqua fosse molto calda.
In sottofondo una melodia leggera e rilassante.

Si immersero tutte e quattro e subito si abituarono al tepore dell'acqua e alla piacevole sensazione dell' idromassaggio.
Vennero anche raggiunte dal personale dello staff con dei calici di vino bianco e delle fragole d'accompagnamento.

«Grazie! Qui è il paradiso!», fece Jennie, bevendo dal suo bicchiere con un'espressione di puro appagamento.

Jisoo si poggiò con la schiena a bordo piscina, immersa fino alle spalle e chiuse gli occhi per godere di quella sensazione di pace.
Durò poco, perché venne subito spruzzata da una gettata di acqua che Lisa aveva tirato verso Chaeyoung.
Le due iniziarono una battaglia all'ultimo sangue, incapaci come erano di stare ferme.

Jennie approfittò di quel caos per avvicinarsi a Jisoo e dirle:

«Grazie per quello che mi hai detto riguardo a Kai, le tue parole mi hanno aiutata tantissimo»

Jisoo le sorrise e disse:

«Jen non devi ringraziarmi, le amiche servono a questo. Tu ci sei sempre stata per me e hai sempre colto ogni mio momento di difficoltà.
Questa volta è stato il mio turno. Capitano a tutti i periodi no»

«So, però, che per te questo è un momento con un gran BEL SÌ!», fece Jennie, ammiccando.

Jisoo scoppiò a ridere e disse:

«Sì, devo ammettere che è un bel periodo, dopo tanto tempo»

«Si vede. Sei molto più sorridente e luminosa. Chi se lo aspettava che questo Tae avrebbe fatto il miracolo?
State ancora uscendo o...?», continuò a chiederle.

«Per adesso non abbiamo ufficializzato niente, forse è troppo presto non lo so.
Però va bene così per ora, senza etichettare nulla come dice lui»

«Sarà, ma io già vedo una grande etichetta proprio qui...», fece Jennie, indicando la fronte di Jisoo.

«...con scritto: Tae sono tua!»

Jisoo cominciò a ridere e, in tutta risposta, spruzzò dell'acqua sul viso di Jennie.
Lisa e Chaeyoung vedendo quella scena, decisero di unirsi e iniziarono a giocare a schizzarsi come quattro bambine, tra mille risate e completamente prive di pensieri.

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«Mi dite adesso dove mi portate? Perché mi avete fatto agghindare?», chiese Jennie, salendo in macchina.

Aveva indossato il vestitino rosso che Kai le aveva sotratto dall'armadio sotto loro suggerimento.
Jisoo, Lisa e Chaeyoung, invece avevano ancora la t-shirt dell'addio al nubilato abbinata a delle minigonne per risultare più carine.

«Continui a fare domande? Tanto lo sai che non ti risponderemo.
Rilassati e fidati di noi!», disse Chaeyoung.

Abbandonarono la campagna e si riaddentrarono nel traffico di Daegu.
Jisoo era eccitata: sarebbe stata una serata all'insegna del divertimento e poi doveva ammetterlo, non vedeva l'ora di vedere Taehyung.

Nei giorni precedenti si erano vissuti molto di più, lui trascorreva quasi tutte le notti da lei anche dopo aver lavorato al locale.
Jisoo gli aveva regalato una copia delle chiavi del suo appartamento, così che potesse rientrare a qualsiasi ora.
Si era domandata se fosse stata una decisione troppo affrettata, eppure sentiva che era quello che desiderava, anzi, che voleva.

Sentirlo rincasare ogni sera, per poi raggiungerla a letto e addormentarsi insieme abbracciati fino al mattino seguente, stava diventando per lei irrinunciabile.
A volte lui le si avvicinava con la sua aria sexy, cominciava a cospargerla di baci e finivano per fare sesso.
Altre volte erano talmente stanchi entrambi che rimandavano al mattino dopo e il risveglio aveva tutto un altro sapore.
Jisoo in quel periodo sentiva di star vivendo su una nuvola trasportata dal vento, senza opporre alcuna resistenza.

«Adesso ti dobbiamo bendare, cara», fece Lisa, annodando un foulard dietro la testa di Jennie, coprendole gli occhi.

Jennie stette al gioco e continuò a ridere.

Jisoo parcheggiò davanti all'ON.
Aiutarono Jennie a uscire dalla macchina, e si incamminarono verso l'ingresso, sorreggendola.

I tavoli erano illuminati con le solite lanterne e lucine soffuse, si sentiva una musica in sottofondo non troppo alta che animava la serata.
Furono accolte da un "Ohhhhhhh" e da vari applausi provenienti da una tavolata di ragazze in cui il colore oro la faceva da padrone, in quanto era stato abbellito con palloncini, striscioni, stelline e coroncine.
Jisoo pensò che Taehyung si fosse lasciato prendere la mano ma doveva ammettere che aveva fatto un ottimo lavoro.

Fecero avvicinare Jennie, le sciolsero la benda e lei rimase a bocca aperta, vedendo tutte le amiche che erano lì per lei.

Jisoo si guardò intorno e scorse Taehyung, intento a prendere l'ordinazione di un altro tavolo in lontananza.
Le urla e gli applausi dovevano averlo avvisato del loro arrivo, perché Jisoo notò che la stava guardando mentre segnava la comanda.
Le fece l'occhiolino da lontano e, con un piccolo movimento della testa, la invitò a raggiungerlo.

«Torno subito», fece Jisoo a Chaeyoung, prima di allontanarsi.

Si incamminò verso la veranda e quando la raggiunse, sentì solo una mano afferrarla e trascinarla nel retrobottega.

«Buonasera...», le fece lui, prima di stringerla a sé e darle un bacio lungo e dolce.

Jisoo cercò di riprendersi dopo aver assaggiato le sue labbra.
Lo guardò: aveva addosso un grembiule allacciato in vita e la solita divisa del locale, pantaloni neri e t- shirt nera, il sorriso bianco, i capelli mossi. Bello nella sua semplicità.

«Intimo qui», commentò Jisoo,  guardandondosi intorno e vedendo solo scaffali pieni di piatti, bicchieri e vari alimenti inscatolati.

«Ti eccita?», le chiese lui con un ghigno, cercando di riavvicinarsi alle sue labbra.

Lei in tutta risposta lo allontanò ridendo:

«Non particolarmente, sono un tipo classico lo sai»

«Peccato. Vi siete divertite?», le chiese, sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Sì, ma la serata è appena cominciata!», fece Jisoo, guardandolo maliziosamente.

«L'importante è che non mi distruggiate il locale»

«Sei stato bravo con l'allestimento, ti sei impegnato...», fece Jisoo, toccandogli delicatamente il petto.

«Mi hai solo specificato ogni giorno cosa avevi in mente. Non sembra, ma ti ascolto!
Ora credo che debba tornare di là, altrimenti mio fratello mi darà per disperso», disse lui, scoccandole un bacio sulla fronte.

Uscirono dal retrobottega e si incamminarono verso la tavolata.
Jisoo notò che, seduti accanto alle ragazze, c'erano anche gli amici di Taehyung: Jackson, Mino e Jaebeom, intenti a ridere e parlare con le altre invitate.
Jisoo guardò verso Taehyung con aria interrogativa e lui le rispose:

«Appena gli ho detto che stasera ci sarebbe stato un addio al nubilato, sono voluti venire per forza. Tranquilla, sono innocui!»

Jisoo si limitò a roteare gli occhi.

«Ciaoooo!», gridarono Lisa, Chaeyoung e Jennie, appena Taehyung si avvicinò al tavolo per prendere le ordinazioni.

Lui ricambiò con il suo sorriso squadrato e cominciò a segnare cocktail e menù.
Jisoo notò per la prima volta quanto fosse professionale, concentrato a non perdere nemmeno una comanda.
Il fatto che lo vedesse così sicuro nel gestire il tutto, la spinse a guardarlo con occhi pieni di ammirazione.

"È proprio fico il mio Tae.
Jisoo non è tuo.
Ma lo vorresti.
Sì ok, vorrei che fosse mio lo ammetto", pensò, vivendo come al solito le sue battaglie interiori.

«Hai visto che carino?»

Sentì una voce provenire da pochi posti più in là rispetto a dove era seduta.

«Sì, credo che il locale sia suo.
Vengo spesso qui e vederlo è sempre un piacere per gli occhi», continuò un'altra voce.

Jisoo allungò il collo per sentire meglio quei commenti.

«Dovrebbe chiamarsi Taehyung...»

Si sentì ribollire dentro.
Qualcuna delle amiche di Jennie stava commentando il suo.... ehm Taehyung.
Percepì qualcosa salirle dalla pancia, al petto, alla bocca.
In un attimo pensò a quanti commenti venivano fatti su di lui dalle varie ragazze che frequentavano l'ON, chissà quante di loro erano attratte da lui, quante tentavano un approccio.
Il solo pensiero che quello poteva avvenire ogni singola sera le faceva stringere i denti.

"Si chiama gelosia Jisoo, ammettilo almeno a te stessa".

I suoi pensieri vennero interrotti dall'arrivo al tavolo di Hyunjin, impegnato a portare del sushi e altre cose sfiziose da mangiare.
La salutò con un cenno del capo e augurò una buona serata a tutte.
Era stranamente più socievole e sorridente.

Iniziarono a mangiare e a bere.
Jisoo si ritrovò a sorseggiare un cocktail che non aveva ordinato, ma che evidentemente Taehyung aveva preparato per lei: era lo stesso della sua seconda serata passata all'ON, quello che non aveva finito e che aveva minato la sicurezza da bartender di Taehyung.
Come al solito glie lo aveva fatto apposta, ma doveva ammettere che quella sera lo stava apprezzando di più, era molto più buono o forse semplicemente era lei che era diventata più sciolta.

Taehyung era impegnato tra il bancone, il retro del locale e i vari tavoli, ma ogni volta che passava lanciava a Jisoo delle occhiate furtive e le sorrideva da lontano.

Dopo vari bicchieri e bottiglie vuoti, Mino esordì:

«Ragazze, qui ci vuole della musica, che dite?»

L'intera tavolata applaudì concorde e lo videro allontanarsi per raggiungere la veranda.
Tornò dopo poco, con una consolle e delle casse e iniziò a mettere della musica.
Si alzarono tutte e iniziarono a ballare attorno a Jennie.
A un certo punto partì: Give me more dei Vav.

One touch is really all I need
Put it all on me
Dimelo mami

One touch is really all you need
Give it all to me
Yo quiero conocerte de verdad

So, give me more, un poco más
A little more, un poco más
Te amo, un poco más (woo whoo)

So, give me more, un poco más
A little more, un poco más
Te amo, un poco más (woo whoo)
Give me more
Give more

Jennie adorava quella canzone e cominciò a scatenarsi, tanto da finire a ballare sopra il tavolo, con tutte loro e i ragazzi che tenevano il ritmo, battendo le mani.

Jisoo vide in lontananza Taehyung, con le braccia conserte, che guardava la scena sorridendo.
Cominciò allora a imitare i movimenti delle sue amiche, cercando di essere il più sensuale possibile.
Doveva guardare lei e nessun altra: doveva essere suo.

Jennie fece segno alle sue tre migliori amiche di raggiungerla sopra il tavolo e loro ubbidirono.
Jisoo si stava divertendo tantissimo: le sue amiche folli accanto, la musica dal sapore latino, tutti che le guardavano dal basso muoversi a ritmo di musica e quei due occhi puntati su di lei che la facevano sentire speciale.

«Ragazze vi amo!
Questa serata è memorabile!», urlò Jennie abbracciandole.

Era alticcia ma si vedeva perfettamente quanto fosse felice e quanto quella giornata avesse rappresentato per lei.
Avrebbe iniziato la sua nuova vita con Kai e in qualche modo sapeva che quella sera stava salutando la sua esistenza da ragazza. Ma quel saluto lo avrebbe ricordato per sempre.

Jisoo notò che due posti della tavolata erano rimasti vuoti, ed erano esattamente quelli delle ragazze che avevano fatto commenti su Taehyung.
Si guardò intorno e vide che gli si erano avvicinate sotto la veranda, mentre lui era impegnato preparare dei cocktail.
Sentì quasi la vista annebbiarsi e scese rapidamente dal tavolo.

«Jisoo dove vai?», le chiese Lisa, incuriosita.

«A sistemare una faccenda», rispose lei imperturbabile e aumentò il passo in direzione della veranda.

Le due erano appoggiate al bancone pronte a flirtare, mentre Taehyung sembrava rispondere alle loro domande per cortesia.
Sentendola avvicinarsi, alzò la testa dal cocktail che stava preparando.
Jisoo non disse nulla, lo afferrò per il bavero della maglietta e lo baciò. Taehyung, dopo lo shock iniziale, ricambiò il bacio e non l'allontanò, nonostante fossero sotto gli occhi di tutti.
Erano di fronte a tantissime persone ma in realtà era come se ci fossero solo loro due, con le loro labbra e le loro lingue che ormai non si dovevano più conoscere, ma che avevano trovato il giusto incastro, con i sapori l'uno dell'altro che si fondevano sempre più in uno solo.

Vennero interrotti da un applauso fatto partire dagli amici di Taehyung a cui si unì quasi tutto il locale.
Taehyung la guardò con aria interrogativa e lei rispose semplicemente:

«Mi andava»

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Buona festa della Repubblica!!Capitolo super lungo ma per il Girl power questo ed altro!
Mi lasciate qualche vostro parere? 🙏

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