Cαριƚσʅσ 14


Jisoo stava salendo le scale della stazione della metro per tornare a casa, quando sentì la vibrazione del cellulare.
Una serie di messaggi sul gruppo degli amici del liceo.

SOLAR: «Ciao ragazzacci!
Domenica sarà il compleanno della marmocchia🎀, e organizziamo una piccola festicciola per lei🥳.
Io e Nam saremmo contenti se veniste tutti!
Fateci sapere, un bacio!»

"Il compleanno di Micha, me ne ero completamente dimenticata!", pensò Jisoo, scorrendo la chat.

JIMIN: «Il suo fantastico padrino non può che essere presente😉»

HOSEOK: «Ci sono!🎈»

HWASA: «Anche noi😘»

JUNGKOOK: «🙋‍♂️»

Jisoo si affrettò a rispondere, poteva rinunciare a tutto ma non alla festa della sua "nipotina".

«Eccomi! Vengo sicuramente💓»

Poi si ricordò di essere a piedi e, anche se le dava tremendamente fastidio, chiese:

«Scusate ragazzi, avrei bisogno di un passaggio, ho la macchina dal meccanico questi giorni🥺»

JUNGKOOK: «Tranquilla, ti passo a prendere io, sei di strada😉»

«Grazie!»

Avevano risposto tutti, eppure le spunte dei messaggi non erano blu.
D'un tratto a Jisoo venne in mente che in quel gruppo era stato aggiunto anche Taehyung.

Sapeva che era in palestra in quel momento e probabilmente non aveva letto i messaggi.
La festa sarebbe stata quel fine settimana e Jisoo dubitava che si sarebbe potuto liberare al lavoro, quindi immaginava che avrebbe dato forfait.
Arrivò a casa e, mentre si stava levando le scarpe, le arrivò un nuovo messaggio sul gruppo.

TAEHYUNG: «Vengo anche io ragazzi🤙»

Seguito da un messaggio privato:

TAEHYUNG: «Non ti sento per qualche ora e già ti fai dare passaggi da un altro?😠»

Jisoo non riuscì a trattenere un sorriso, e gli rispose:

«Geloso?🤭 comunque non pensavo venissi...»

TAEHYUNG: «Perché no? C'è una signorina che devo vedere assolutamente...»

«😌☺»

TAEHYUNG: «Ovviamente sto parlando della bambina 😝»

«🖕»

TAEHYUNG: «Peccato per il passaggio, sai anche tu che la macchina ci ispira...»

"Si sta riferendo al bacio, che provocatore",pensò Jisoo.

Si divertiva sempre quando lui la stuzzicava, e lei voleva stare al gioco:

«Ho chiesto un passaggio per andare alla festa, non per il ritorno 😎»

TAEHYUNG: «Sempre più furba. Mi piace💣»

Mentre stava per rispondere, le arrivò un nuovo messaggio di Jimin:

JIMIN: «Ti occupi tu del regalo per Micha?»

Jisoo alzò gli occhi.
Come sempre si affidavano a lei per quel tipo di commissioni.

«Ok, ci penso io tranquillo»

Poi tornò alla chat di Taehyung e scrisse:

«Hai da fare domani pomeriggio?
Te ne intendi di giocattoli?»

❉⊱•═•⊰❉⊱•═•⊰❉⊱•═•⊰❉

Jisoo, uscita dal lavoro, vide dall'altra parte della strada, il suv nero parcheggiato in seconda fila.
Stava piovendo ma non aveva l'ombrello con sé, così si affrettò ad attraversare la strada e a salire in macchina.

«Buonasera», fece Taehyung vedendola e si sporse per darle un bacio sulla guancia.

«Ciao!», disse lei, sorridendogli.

«Brutto tempo eh? Peccato, avrei dovuto parcheggiare più lontano, visto che hai la maglietta bianca sarebbe stato interessante farti bagnare un po' di più», fece lui, dandole un'occhiata sogghignando.

Jisoo controllò subito la t-shirt per verificare che non fosse trasparente. Poi gli diede un colpo sul braccio dicendogli:

«Metti in moto che è meglio. Hai proprio una tara mentale, eh»

«Forse ho visto troppi video di car wash sexy», ammise, mettendo la freccia e immettendosi sulla strada.

Jisoo si limitò a roteare gli occhi e a ridere interiormente: era sempre piacevole sapere che gli faceva un certo effetto.

«Allora, dove ti porta il tuo tassista di fiducia?»

«Toys center»

«Ok capo!»

Nonostante la pioggia, Jisoo si sentiva carica. Solitamente era molto metereopatica e nelle giornate uggiose come quella non aveva voglia di fare nulla.
Eppure ora, in quella macchina, si sentiva serena.
Grazie a lui che era passato a prenderla, che trovava sempre del tempo da passare con lei, senza fare nulla di particolare ma solo con la voglia di stare insieme.

Lo guardò di nascosto, con i suoi capelli mossi, leggermente bagnati dalla pioggia, e gli occhiali da sole nonostante il tempo.
Decise di mettere un po' di musica.

Geudaemaneul algesseo
nae sumi da handaedo
Cause you are the one
Modu pyeonhanda haedo
(Nan pyeonhaji ankesseo)
Geunyang naebeoryeodwo
Na-eui geunyeo-egen shigani piryohal tenikka
Nan kidaryeo-ya man-dwae
Ddaeron himdeulgetji hangsang ne gyeoten

Wanbyeokhan sarangi isseo
Naega jul su eoptdan man-eun geot
Sesangeul da kajin neo-il tenikka
Geudaemaneul algesseo
Nae sumi da handaedo
Cause you are the one
Dashin naege niga eoptdan shiryeon ddo eopseul geoya
Nae pume niga ijen shil su ittdorok

«Bellissima!», esclamò Jisoo all'improvviso, iniziando a cantare e a muoversi a tempo: Perfect man dei Shinhwa, un grande classico.

«È una dedica?», le chiese lui, sorridendo.

«Ti piacerebbe»

«Provare per credere. La perfezione non esiste, ma io sono l'eccezione»

«Mr Perfezione hai sbagliato strada, il negozio era alla prima svolta a destra»

Lui sogghignò colto nel vivo e fece manovra.

Arrivarono al negozio di giocattoli più grande di Daegu.
Il piano terra era dedicato ai giochi da tavolo, il primo piano a giochi per neonati, mentre il secondo piano ospitava bambole, supereroi, e peluche.
Nonostante i quasi trent'anni, Jisoo rimase sbalordita da tutti quei colori, dai mille scaffali stracolmi dei desideri dei più piccoli.
Si muoveva tra i vari reparti con gli occhi sgranati e con la voglia di comprare ogni singolo articolo.
Taehyung le camminava dietro a stento, sorridendo e assecondandola.

«Non pensavo che per farti felice dovessi portarti in un negozio per bambini»

«Ah quanto avrei voluto un negozio del genere quando ero piccola!
Potrei perdermi qua dentro!»

«Che ne dici se ci focalizziamo sul regalo, anzi che su quello che desidera la piccola Jisoo?», disse Taehyung, cercando di riportarla alla realtà.

«Guastafeste», fece lei, corrucciandosi.

Lui in tutta risposta la guardò, si morse il labbro inferiore, mentre sembrava impegnato a riflettere su qualcosa, e in un attimo le poggiò le labbra proprio sul broncio, succhiandoglielo.
Jisoo rimase impietrita per l'imbarazzo e appena lui si staccò da lei, si guardò intorno per verificare che nessuno li avesse visti.

«Siamo in un negozio per bambini...»

«Scusa non ho resistito. Mi andava», fece lui alzando le spalle come se niente fosse.

Jisoo era andata in fiamme e mentre stava cercando di riprendersi, pensó inevitabilmente che quel bacio andasse approfondito.

"Non ora Jisoo, rimani concentrata".

«Ti dispiace se faccio un giretto mentre tu cerchi il regalo?», le chiese.

«Certo, vai pure...»

Lo vide allontanarsi e scendere al piano sottostante.
Jisoo continuò a girare, quando la sua attenzione venne attirata da un enorme orsacchiotto di peluche.
Era bianco e soffice, con un espressione dolcissima e un papillon a quadretti.
Si immaginò la piccola Micha abbracciarlo sul suo lettino prima di addormentarsi.

"È perfetto", pensò.

L'orsacchiotto era sullo scaffale più alto e Jisoo cercò di raggiungerlo mettendosi in punta di piedi, ma senza successo.
Poi sentì dietro di sé una presenza allungarsi verso il peluche e afferrarlo.

«Vedi che hai sempre bisogno di me?», fece Taehyung, porgendole l'orso.

«Ti piace?», chiese lei, facendogli vedere su cosa era ricaduta la sua scelta per il regalo.

«Per Micha opterei per un gioco da tavolo. Ma per te va benissimo!», disse lui, prendendola in giro.

Lei lo incenerì con lo sguardo, poi notò che aveva qualcosa in mano.

«Che hai preso?», chiese incuriosita.

«Un regalo per il mio nipotino in arrivo, così imparerà subito a farsi sentire», disse, mostrandole un sonaglino a forma di giraffa.

Aveva quel sorriso che sapeva di buono e di puro, che riusciva sempre a farla sciogliere.
Jisoo pensò che fosse estremamente dolce.
Cercó di allontanare la sua espressione imbabolata e, abbracciando l'enorme peluche, disse:

«Bene, allora possiamo andare!»

Si avviarono alla cassa e pagarono.
Rientrarono in macchina e Taehyung mise in moto per riaccompagnarla a casa.

«Sei emozionato di diventare zio, vero?», chiese Jisoo all'improvviso.

«Veramente già lo sono. Mia sorella ha due bambini, mentre l'altro mio fratello ha una bambina»

«Ci sai fare con loro?»

«Certo, mi adorano. Sono lo zio fico!», disse lui, facendole l'occhiolino.

Taehyung le raccontò per tutto il tragitto degli scherzi e delle sorprese che aveva fatto ai suoi nipoti nel corso degli anni.
Jisoo avrebbe voluto vederlo interagire con i bambini.
Aveva sempre avuto un debole per gli uomini dolci e infantili che sapevano entrare in contatto con i più piccoli.

Arrivarono sotto casa sua.
Taehyung spense la macchina e si girò verso di lei, dicendole con la sua voce di velluto:

«Allora a domenica...»

Le portò una ciocca di capelli dietro l' orecchio e Jisoo percepì una serie di brividi lungo la schiena solo per quel semplice contatto.

«É stato bello tornare un po' bambini insieme...», fece lui.
Poi le si avvicinò all'orecchio sussurrandole:

«...anche se non ti puoi immaginare nemmeno che genere di giochi vorrei fare con te...»

Jisoo sentì il viso andarle in fiamme e piccole scariche di piacere invaderle il corpo.
Era pronta ad assaggiare di nuovo le sue labbra, quando lui disse:

«Buona serata e...ricordati l'orso!»

Jisoo tornò alla realtà e, vedendo che lui non aveva intenzione di fare nessuna mossa, si affrettò ad afferrare il peluche nel sedile posteriore.
Scese dalla macchina e, prima di ripartire, lo vide farle un cenno di saluto con una netta espressione di soddisfazione in volto.

"Che stronzo", pensò.

La stava facendo impazzire.

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