๐พ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐:๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐?
"๐ป๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐ฐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐"
๐ญ๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐ซ๐๐๐๐๐๐ ๐ฌ๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐:๐๐ ๐ ๐๐ ๐๐ ๐ต๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐
"Non voglio vivere nel rimorso condannando quei tre ragazzi,
perรฒ non voglio neanche privare la mia gente di un futuro dignitoso." da chi provenissero quei pensieri non era poi cosรฌ difficile intuirlo, Cathair per una delle rare volte in vita sua si ritrovรฒ in seria difficoltร .
Per quanto gli sguardi afflitti di Jonah e Ailis potessero influenzare la sua scelta in quel preciso istante egli non poteva, non doveva, lasciarsi malleare da alcuno, l'unica e la definitiva decisione spettava a lui, in quanto capo del villaggio. Non si trattava di amor proprio, l'assoluto contrario piรน che altro, piรน i minuti passavano piรน avrebbe messo in pericolo gli abitanti di Dunmore East, oramai data in pasto alle fiamme.
Scosse la testa schiarendosi la voce per parlare alla popolazione-"๐' ๐จ๐ซ๐ ๐๐ข ๐ซ๐ข๐ฉ๐๐ซ๐ญ๐ข๐ซ๐, ๐ง๐จ๐ง ๐ฉ๐จ๐ฌ๐ฌ๐ข๐๐ฆ๐จ ๐๐ญ๐ญ๐๐ง๐๐๐ซ๐ ๐จ๐ฅ๐ญ๐ซ๐" provรฒ a mantenere la voce ferma, oltre ad essere il loro leader era anche il loro punto stabile, la loro certezza. Per quanto potessero considerarlo ingrato o egoista, Cathair si vide costretto a prendere quella decisione, difficilmente se lo sarebbe perdonato, ma in tempo di guerra non vi era tempo per i rimorsi o i sensi di colpa.
Ailis e il piccolo Jonah si avvicinarono in preda ad un pianto disperato, mai avrebbero accettato di partire da soli-"Cathair, ti prego, non abbandonare Cร el, Farren e Rowan, non riusciranno a sopravvivere a lungo senza rifornimenti e il giusto equipaggiamento." la voce tremante rotta dai singhiozzi, gli occhi e le gote leggermente arrossate per via del pianto, non sembrava neppure lontanamente la solita Ailis sorridente e dolce che il villaggio tanto ammirava per i suoi modi cordiali.
Jonah, pur fingendo il contrario, aveva compreso benissimo l'intera situazione, non riuscรฌ neppure a condannare il padre, le scelte che prendeva erano il piรน oggettive possibile, ma in una simile circostanza era normale qualcuno si sarebbe trovato in totale disaccordo.
L'uomo sospirรฒ, in quel modo probabilmente avrebbe perso parte della fiducia del figlio e di una delle migliori arciere del villaggio ma non vi erano alternative- "Mi dispiace ma non possiamo perdere altro tempo, รจ solo questione di tempo prima che gli inglesi capiscano il nostro piano e ci raggiungano" afferrรฒ Jonah da un braccio costringendolo in tal modo a seguirlo, mai avrebbe voluto ricorrere a dei metodi cosรฌ bruschi.
"NO, NO, NO, LASCIAMI! Ailis ha bisogno di me ora, fammi rimanere con lei!" le urla del bambino erano udibili da metri di distanza, quale peggiore fine di quella di venire scoperti in quel modo?
Provando a fare del bene.
*ยธ.โฌโ *''๐*ิฬฎฬยธ.โ *''๐*ยธ.โ *''*ิฬฎฬเฆยธ.โ *'๐๐
๐ธ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐:๐๐ ๐ ๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐
Il duo dei litigiosi non sembrava voler cessare in modo alcuno di litigare ardentemente, Farren e Rowan in quel preciso istante erano piรน impegnati a puntarsi il dito a vicenda, piuttosto che aiutarsi per ritornare al luogo di ritrovo all'interno della medesima foresta.
"๐ป๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐, ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐!"
"๐ต๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐ช๐ฬ๐๐, ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐" .
La maga e la spia, insieme per nulla propensi alla pace, piuttosto troppo diversi per andare d'accordo per piรน di qualche minuto; in quel momento serviva un mediatore, in grado di riprendere e far smettere quei due.
"Ma insomma, la volete smettere o no? non a forza deve esserci un vincitore, piuttosto fossi in voi penserei piรน al pasticcio che avete combinato allontanandovi, se non fosse stato per me voi due neanche sareste tornati vivi." se fino a quell'istante Cร el aveva deciso di ignorarli bellamente, capendo l'avrebbero certamete tirata per le lunghe si voltรฒ istantaneamente nella loro direzione.
I due, talmente presi dal litigio, che non si accorsero della frenata brusca dell'amico, inevitabilmente andarono a finirgli di sopra.
"Da quando sei il vice di Cathair? Quello credevo di essere io" decretรฒ Rowan spingendo, o almeno provandoci, con due dita il busto di Cรกel.
Inesorabilmente fallรฌ, era troppo robusto e possente in confronto a lui, dopotutto vi era un motivo se li chiamavano il braccio e la mente.
Lo spadaccino si occupava di tutte quelle mansioni che richiedevano uno sforzo "fisico", al contrario il ragazzo dai capelli rossi pensava alla questioni piรน logiche e che richiedevano un importante esercizio mentale.
E Farren? Lei, dal canto suo, rappresentava una situazione di perfetto equilibrio all'interno del gruppo, non troppo inesperta con le armi come Rowan ma neppure eccessivamente ignorante in materia di strategia come Cร el.
"Di certo lui non sarebbe cosรฌ freddo e insensibile come te" assicurรฒ la ragazza rivolgendo una piccola linguaccia alla spia e oramai stratega della fazione irlandese.
Un fruscio tra gli alberi fece sobbalzare i tre, quasi involontariamente Rowan si nascose dietro Farren, la quale a sua volta afferrรฒ il braccio di Cรกel stringendolo forte.
"Ecco, sapevo che non avresti dovuto uccidere quel soldato, adesso avranno scoperto tutto e verranno a cercarci per ucciderci!" perlomeno in quella situazione i due riuscirono ad andare d'amore e d'accordo, non a caso pensarono la stessa cosa nello stesso preciso istante.
Telepatia forse? o semplice casualitร ?
*ยธ.โฌโ *''๐*ิฬฎฬยธ.โ *''๐*ยธ.โ *''*ิฬฎฬเฆยธ.โ *'๐๐
๐ช๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐:๐๐ ๐ ๐๐ ๐๐ ๐ต๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐
Con un tempismo a dir poco provvidenziale, i due buffi irlandesi capitarono in prossimitร del sentiero dove si trovavano Rowan, Cรกel e Farren.
Etichettarli come nemici era a dir poco impossibile, persino il loro accento nordico tradiva ogni possibilitร esistente potesse trattarsi di inglesi.
Facendo attenzione a passare inosservati si nascosero dietro un albero, peccato che Coilรญn, ovverosia il membro piรน basso e paffuto, con un suo movimento provocรฒ piรน rumore del dovuto-"Ma perchรจ mi hanno affidato un perfetto idiota come te?" borbottรฒ il suo compagno di missione non risparmiandogli una forte gomitata.
"Aia Aodh, sei proprio irriconoscente, ti sei forse dimenticato chi ha trasportato la spada arcobaleno fin qui?" una scena fin troppo familiare, il loro litigio sembrava riprodurre quello precedente tra la maga "tarocca" e il "ratto".
Ancora una volta, persero troppo tempo in chiacchiere inutili, non fu difficile per lo spadaccino irlandese raggiungerli e puntargli una spada contro il collo-"Voglio subito sapere chi siete e cosa volete." il suo sguardo serio non lasciava promettere nulla di buono, durante i combattimenti non vi era tempo per scherzare o sottovalutare il nemico.
"Ecco, altrimenti il mio amico vi farร fuori subito!"
"Umh, giustissimo!" Farren e Rowan, rigorosamente nascosti dietro le spalle di Cรกel si sentirono quasi in dovere di supportarlo, come altro potersi sdebitare con lui?
I due uomini provenienti dal villaggio
di Greencastle, nell'Irlanda Nord-orientale, si scambiarono uno sguardo d'intesa.
Avevano trovato il loro spadaccino?
"Hold yer horses, aspetta un attimo, nobile spadaccino, noi siamo tuoi alleati e non nemici." come da previsione fu Aodh a proferire parola, se avesse lasciato spiegare l'intera questione a Coilรฌn, con ogni probabilitร avrebbe finito per pronunciare un discorso sul cibo della nazione.
Il moro guardando i due alle sue spalle abbassรฒ leggermente la spada, quella parola pronunciata era puramente tipica del dialetto irlandese, un inglese mai e poi mai avrebbe potuto conoscerla.
Non abbassรฒ del tutto la guardia, nonostante gli ispirassero fiducia, non era il caso di fidarsi con cosรฌ estrema facilitร .
"Conosci questa?" l'uomo alto e dal fisico estramamente asciutto con qualche sforzo prese tra le mani la spada arcobaleno, la stessa era coperta da un panno per evitare che qualcuno fosse in grado di riconoscerla.
Alla risposta negativa di Cรกel, Rowan e Farren alzarono gli occhi al cielo, possibile non si ricordasse dell'oggetto della riunione a casa Moore avvenuta qualche giorno prima?
La spia diede un leggero schiaffetto sulla nuca del suo amico, per quanto la memoria non fosse mai stata il suo forte, possibile non si ricordasse di quella spada? Inconcepibile.
Il motivo per cui egli non si ricordava dell'arma era pressochรฉ semplice: dopotutto lui a quella riunione era sgattaiolato via con Ailis e Jonah, non gli sembrava qualcosa di cosรฌ fondamentale da conoscere.
"Mio dio Cร el, รจ uno dei motivi per cui gli inglesi ci danno la caccia, ritengono siamo stati noi a rubarla, la spada arcobaleno, the raimbow sword" Farren si vide costretta ad intervenire, possibile che a quella testa bacata fosse sfuggito qualcosa di cosรฌ importante?
Sentendo quelle parole gli occhi dello spadaccino si illuminarono di una strana luce, senza attendere ulteriormente afferrรฒ la spada, provando a rigirarla piรน e piรน volte.
Non ci riuscรฌ, era troppo pesante da poter tenere tra le mani.
Dunque, Cรกel non poteva di certo essere il nobile spadaccino menzionato dell'antica leggenda.
Un vero peccato, chiaramente non per i suoi nemici: ciรฒ voleva dire che la sua letalitร con la spada in mano rimaneva invariata.
La ricerca non era terminata.
Nutriti anche solo dalla piccola speranza di poter essere loro gli eroi in grado di brandire la spada, Farren e Rowan vollero provare a loro volta.
Non ci avrebbero perso e probabilmente neanche guadagnato nulla, dunque perchรจ non togliersi quel piccolo sfizio?
L'intera situazione divenne piรน comica del normale, soprattutto quando Farren non riuscendo a sollevare in alcun modo l'arma, per poco non rischiรฒ di conficcarla nel piede del suo "amico-nemico".
"๐ซ๐๐๐๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐? ๐บ๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐, ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐"
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*''๐*ิฬฎฬยธ.โ
*''๐*ยธ.โ
*''*ิฬฎฬเฆยธ.โ
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๐
๐บ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐:๐๐ ๐ ๐๐ ๐๐ ๐ต๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐
Poterono passare una manciata di minuti, probabilmente cinque, o forse dieci.
Il cavallo di Gabrielle nitriva, come se fosse contrariato dell'altra presenza, quella di Connor.
A seguito delle direttive di Cathair, Gabi rattristata dalla reazione di Ailis e Jonah, chiese di poter "discutere" a suo modo con il fratello minore del capo dei ribelli.
In tutti quegli anni mai lo aveva considerato inferiore rispetto a Cathair, eppure in quel momento sentiva il bisogno di fargli sapere cosa ne pensasse a riguardo.
Avrebbe trovato un modo per farglielo sapere, con un maggiore fatica ma ci sarebbe riuscita ugualmente.
Il ragazzo, al pari della reazione del cavallo, non sembrava entusiasto di dover condividere ulteriore tempo con lei, Connor d'altronde era cresciuto rimanendo in totale solitudine, e come tale con ogni certezza sarebbe anche morto.
"Perchรจ sono qua? O meglio dire cosa vuoi da me? Magari farmi una ramanzina o parlare di quanto la scelta di mio fratello sia stata errata?" Mugugnรฒ rivolgendosi con dei modi scortesi all'altra, che non fosse esperto nelle buone maniere era un dato di fatto.
Gabrielle gli fece cenno di abbassare la voce: non vi era il bisogno di urlare per dimostrare di avere ragione, anzi.
Non negรฒ di volergli fare una ramanzina, tuttavia si limitรฒ ad indicare il nipote poco distante da loro.
Il piccolo, era visibilmente preoccupato sia per Cรกel che per Ailis, in quel momento piรน che mai aveva bisogno di supporto.
Connor la guardรฒ confuso, un minimo di affetto li legava, eppure non riuscirono mai a trovare il modo di far evolvere il loro rapporto.
Piรน che zio e nipote, sembravano due conosciuti che si rivolgevano la parola esclusivamente quando strettamente necessario.
"Non ha bisogno di me, cosรฌ come Cathair: anzi mi correggo, nessun membro di questo villaggio ha bisogno di me" con un balzรฒ saltรฒ giรน dal cavallo proseguendo in solitudine per la sua strada.
Gabrielle avrebbe voluto fargli capire che non era cosรฌ, che lui contava per piรน persone di quanto non credesse; venne perรฒ tradita dalla mancanza di tempo a disposizione.
*ยธ.โฌโ
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๐
๐ด๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ช๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐:๐๐ ๐ ๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐
La notta era piombata anche sulla contea di Dublino e, in particolar modo, sul castello abbandonato di Malahide Castle, la residenza dei protestanti.
Erano trascorse circa due interminabili ore dal ritrovamento di Caitlin, i membri del gruppo religioso in assoluto silenzio stavano sistemando i loro oggetti piรน cari, preparandosi ad una fuga improvvisa.
La fortuna sembrava essere dalla loro parte, ancora nessuno aveva osato addentrarsi negli stretti cunicoli dei sotterranei del castello, andare alla cieca li avrebbe portati a smarrirsi.
Vi era chi, come Penny, in disparte, sistemava per intero i suoi pennelli e le sue amate tempere ad olio, la tela era di certo troppo ingombrante, avrebbe trovato un altro modo per dipingere.
O ancora chi, come Caitlin, sedeva sulle ginocchia accarezzando dolcemente il suo cagnolino, fedele compagno di vita.
Non aveva granchรฉ da dover sistemare, ad eccezione di qualche oggetto familiare, rinvenuto quasi miracolosamente dopo la morte dei suoi genitori ad opera degli inglesi.
Ad aver perso tutto, perรฒ, non era solo Caitlin, anche Parthalan, in precedenza un ricco nobile, non aveva granchรฉ da portare con sรฉ.
Gli avevano portato via tutto, dai titoli nobiliari agli articoli piรน pregiati contenuti all'interno della sua vecchia dimora.
"Chissร se riusciremo mai a tornare in questo posto..." Caitlin volle condividere questo suo dubbio anche con gli altri, non vi era solo lei su quella barca in alto mare.
Penny, che aveva fatto dell'ottimismo il suo sacro comandamento, le si avvicinรฒ rivolgendole un piccolo sorriso-"Ma certo che ci torneremo, questa รจ comunque la nostra casa" che strano pronunciare quella parola, tutti loro per un motivo o per un altro sentivano di poterla definire "casa", pur non trattandosi della reale abitazione che li ha visti nascere.
Casa, dolce e amata casa: chissร se mai ti rivedremo.
Se mai torneremo ad allietare con le nostre risate queste quattro mura che ci hai gelosamente offerto,
senza chiedere nulla in cambio.
Chissร se ci vedrai ritornare vittoriosi o se, al contrario, non riuscirai piรน ad udire il caldo respiro di qualcuno di noi.
Ti chiediamo di custodire gelosamente i nostri ricordi, occupati di sigillarli in qualsiasi angolo del castello, cosรฌ che anche in caso di un nostro non-ritorno, chiunque verrร dopo di noi potrร avere un minimo ricordo di noi.
Il piano era stato ripetuto fino allo sfinimento: consisteva nel percorrere le scale secondarie il piรน silenziosamente possibile, giungere nell'ala nord del castello e uscire dalle scale esterne di sicurezza.
Semplice, no? Se non fosse per un minimo ma rischioso particolare: il percorso delle scale secondarie che dai sotterranei conduceva all'ala protetta del castello attraversava anche parte dell'atrio principale, dunque l'attenzione doveva essere massima per evitare di venire scoperti dagli incursori.
Punisci chi con tale crudeltร non ha avuto pietร per il tuo vissuto, chi governato da cattiveria e odio medita di rivolgerci una lenta e atroce morte.
Tutto sembrava pronto all'attuazione del piano, un breve cenno d'intesa fece loro capire di poter iniziare la salita verso l'ala nord del castello.
Parthalan, volendo dimostrare il suo immenso coraggio, chiese agli altri di essere lui il primo della fila, nonchรฉ il piรน soggetto a maggiori responsabilitร .
Garantita questa piccola concessione, Penny e Caitlin seguirono a lui, tenendo occhi e orecchie bene aperte.
Con incredibile silenzio, riuscirono a raggiungere l'atrio principale senza incorrere in trappole o incontri spiacevoli, del sano ottimismo sembrรฒ prendere il sopravvento.
Fu un piccolo istante, un topolino sbucรฒ passรฒ davanti i loro piedi, nessuno fiatรฒ, ad eccezione del cane di Caitlin che abbaiรฒ provando ad acciuffarlo.
Tutti corsero come dei matti verso i piani superiori, Penny afferrรฒ la mano di Caitlin invitandola caldamente a correre.
Uno sparo lacerรฒ il silenzio creatasi.
Tante urla di seguito, in successione.
Promettimi che per la mia anima ci sarร sempre spazio in questo posto.
Non desidero altro.
*ยธ.โฌโ *''๐*ิฬฎฬยธ.โ *''๐*ยธ.โ *''*ิฬฎฬเฆยธ.โ *'๐๐
๐ช๐๐๐๐๐๐๐ ๐ฝ๐๐๐๐๐๐, ๐๐๐ ๐๐:๐๐ ๐ ๐๐ ๐๐ ๐ต๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐
L'ora tarda non fermรฒ l'organizzazione di una riunione d'urgenza, voluta fortemente dai parlamentari inglesi.
Tutti i piรน forti e valorosi guerrieri dell'esercito inglese sedevano intorno ai tavoli dell'osteria del villaggio dei pescatori.
Abigail, dopo ore di ricerche, finalmente aveva avuto modo di trovare e parlare con Miss Unknown.
La quale inizialmente non sembrรฒ lieta all'idea di dover scambiare piรน di qualche parola con una bambina, tuttavia le sue continue richieste divennero insistenti al punto che accettรฒ, pur non particolarmente volenterosa di subire il quarto grado.
"Ma quindi come ti chiami? Che ci fai qua? E soprattutto perche hai ucciso quell'uomo?" Abigail sedeva di fronte alla ragazza sconosciuta, si portรฒ entrambe le mani sotto il mento, sistemandosi in tal modo in posizione di ascolto.
Miss Unknow la gelรฒ con una sola occhiataccia, tutte quelle domande l'avevano giร stufata, figuriamoci proseguire oltre-"Uno: il mio nome non รจ affar tuo, due aiuto degli stolti come voi a vincere questa guerra, tre quell'uomo stava cercando di impicciarsi troppo, e a me i ficcanaso non piacciono proprio" non negรฒ di averla trattata male, non era ipocrita fino a questo punto.
Eppure, tutte le persone che cercavano di avvicinarsi a lei, per qualche assurdo motivo avevano cattive intenzioni.
Quella bambina era da meno? Non lo sapeva, ma tutte quelle domande non lasciavano promettere nulla di positivo.
Abigail fece una smorfia, "Mi sembravi piรน simpatica, lo sai?" quando voleva, lei poteva essere altrettanto brutalmente onesta.
In sottofondo le sorelle barriera ridacchiarono divertite-"Abigail uno, la signorina sconosciuta zero" fu Althea a parlare, loro erano sempre presenti in qualsiasi luogo, sembravano delle creature in grado di teletrasportarsi ovunque.
Penelope guardรฒ la bambina, invitandola con un cenno con il capo ad allontanarsi dalla strana ragazza per sedersi con loro.
Miss Unknow con sufficienza ritenne quella scena alquanto deplorevole, mettendosi in piedi rumorosamente battendo le mani richiamรฒ l'attenzione dei presenti.
"Bene se sono qui รจ per rendervi partecipi di alcune novitร all'interno del piano d'attacco della nazione inglese.
Come vi รจ giร ben noto, o almeno spero, agli irlandesi รจ attribuito il sequestro della spada arcobaleno, arma che secondo molti รจ dotata di peculiaritร in grado di distruggere interi eserciti.
Dunque, sebbene le notizie provenienti d'oltremare siano confortanti, la nostra prioritร al momento รจ provvedere al recupero della spada, altrimenti le possibilitร di una nostra vittoria assicurata potrebbero diminuire drasticamente." Un discorso chiaro come ben pochi, privo di fronzoli o chissร quali termini complessi.
Doveva essere quanto piรน chiaro possibile, soprattutto per quanti erano analfabeti al punto da non conoscere parole articolate e difficili.
Tra la folla una mano si alzรฒ, quel ragazzo si mise in piedi schiarendosi la voce-"E se non volessimo partire? Voglio dire, la paura รจ lecita, quindi in quel caso cosa ci accadrร ?".
Non c'erano dubbi, quel ragazzo era uno delle numerose vittime della leva militare obbligatoria, sin dalla tenera etร i figli maschi venivano inviati a combattere in prima linea.
In altre occasioni non avrebbero mai accettato, erano costretti.
Miss Unknown increspรฒ le labbra in un'inquietante sorriso-"Chi rifiuta di combattere per la propria patria non merita di essere chiamato soldato.
Combattere la paura รจ la prima vera battaglia, ragazzo" con sovrumana potenza estrasse il pugnale presente nella manica del suo vestito, quel giorno di un verde smeraldo.
Non uccise nessuno, non ne aveva motivo.
Si limitรฒ a conficcarlo al centro del tavolo, era un suo avvertimento.
"La partenza รจ fissata tra due giorni" queste le sue ultime parole prima che si facesse spazio nella folla e sparisse nel nulla.
In mezzo allo sconforto generale vi era persino chi trovava quella ragazza attraente, che folli.
Non avere pietร dei tuoi nemici
Loro non ne avranno per te, capito รde?
*ยธ.โฌโ
*''๐*ิฬฎฬยธ.โ
*''๐*ยธ.โ
*''*ิฬฎฬเฆยธ.โ
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๐๐ฅ๐จ๐ฏ๐๐ฅ๐ฅ๐ฒ ๐๐ข๐ฅ๐ฅ๐๐ ๐, ๐จ๐ซ๐ ๐๐ ๐๐๐ฅ ๐๐ ๐๐จ๐ฏ๐๐ฆ๐๐ซ๐ ๐๐๐๐
Due membri dell'esercito inglese non si presentarono alla riunione d'urgenza organizzata su ordini precisi del parlamento inglese: si trattava di Sabine e Donn.
A seguito della piccola discussione avuta con Abigail e Miss Unknown, prevedibilmente si era rifiugiato nella sua stanza.
Con irruenza aveva chiuso la porta, promettendo che difficilmente si sarebbe immischiato in affari altrui ancora una volta.
Lui combatteva per se stesso, degli altri non doveva interessargli nulla.
Come poteva, perรฒ, rimanere indifferente se si trattava di Sabine?
Ambiva ad uccidere quanti piรน nemici possibili, a portare la nazione inglese alla vittoria, ma non credeva sarebbe stato in grado di spingersi oltre il limite, non se in mezzo si fosse trovata lei.
Il loro era un rapporto strano, ruoli in battaglia completamente diversi, lui combattente in prima linea, lei "cavia"; eppure i loro sguardi finivano inevitabilmente per scontrarsi sempre.
Fu la ragazza che, preoccupata per Donn, decise di non prendere parte a quella stupida riunione, raggiungendo piuttosto la stanza dove lui risiedeva.
Non bussรฒ, conoscendolo sapeva che in quel momento aveva piรน bisogno che mai di rimanere da solo.
Poggiรฒ delicatamente una mano sulla porta-"Io ci sono" mormorรฒ lasciandosi scivolare lungo la porta, portandosi le ginocchia al petto attese per svariati minuti in quella posizione.
Il tempo trascorreva incredibilmente lento, seppur non vicini fisicamente, entrambi sapevano di poter contare l'uno sull'altra.
A Donn bastava sapere lei fosse fuori da quella porta, ad attendere pazientemente il momento in cui l'avrebbe aperta lasciandola entrare.
Sabine, viceversa, non chiedeva molto: giร il poter essere di conforto o incoraggiamento per lui era motivo di ineffabile gioia.
Che strani quei due: sono il giorno e la notte, l'estate e l'inverno, il sole e la pioggia, ma nessuno dei due riesce a fare a meno dell'altro.
Come un puzzle che si completa con pezzi diversi, loro insieme erano fatti per incastrarsi tra altri mille pezzi di puzzle.
MARY'S SPACE:
Come ogni giovedรฌ ecco il capitolo nuovo! Con alcuni giร ho avuto modo di parlare e lo avevo anticipato(Si Tess, parlo di te).
Per altri probabilmente sarร una sorpresa.
Ancora una volta faccio una premessa per coloro che non hanno consegnato le schede: visto che la storia ha necessitร di proseguire e che io nel mese di giugno sarรฒ quasi totalmente assente per via degli esami, ho preso una decisione.
I vostri personaggi compariranno certo, come tutti gli altri, per una questione di correttezza nei confronti delle autrici(lo ripeterรฒ fino alla nausea), ovviamente fin quando non avrรฒ la scheda materialmente non potrรฒ osare scrivere adeguatamente su di loro, ma perchรจ non posso inventarmi il carattere di sana pianta
Mi sembra un giusto compromesso.
Passando invece al capitolo vero e proprio: spero vi piaccia e fatemi sapere come al solito se ai vostri personaggi ho reso giustizia o meno.
Come avrete avuto modo di leggere: Cรกel e Farren non sono gli spadaccini della leggenda, dunque la scelta si restringe eheh.
Il gruppo dei protestanti lo abbiamo lasciato invece in un momento di ansietta e suspence totale, voglio sapere cosa รจ successo secondo voi.
Non รจ come immaginate, quasi sicuramente.
Ancora, ecco apparso un piccolo momento tra Sabine e Donn, non so se ho fatto bene a farli incontrare in questo modo: non me li vedo proprio a sbaciucchiarsi e abbracciarsi di continuo, specie se lui ha voglia di rimanere da solo ahah; spero di non aver sbagliato nulla.
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