Pietro Maximoff (MCU)
Per questa volta volevo provare a fare il capitolo in prima persona, poi ditemi qua l'è meglio💞 Baci, Giulia Stark
Pietro Maximoff x Reader
"AHHHHH!"erano le urla di Wanda, in continuazione. Era più o meno la quinta volta che mi svegliava quella notte e sicuramente avere le stanze una di fianco all'altra non aiutava.
Guardai l'orario dal cellulare, benissimo...le 4:20 di mattina. Non riuscii più a riprendere sonno, c'era troppo casino, così decisi di andare a fare uno spuntino per passare il tempo.
Con indosso solo un'enorme maglietta rubata dall'armadio di Steve, uscii furtiva dalla mia stanza e andai dritta in cucina.
"Anche tu sveglia?" Trovai Clint, a quanto pare le urla della ragazza si sentivano fin dall'altra parte del posto dato che la sua stanza era lontanissima dalla mia.
"Già, la Maximoff ha avuto un altro incubo, sembra che stia crollando la casa"
"Poverina, è proprio distrutta, come biasimarla. Un po' di latte Y/n?" Barton mi porse una tazza di latte al cioccolato. Anche se era notte fonda avevo una fame tremenda, quindi la presi.
"Grazie Clint" mi pulii velocemente la bocca sporca di schiuma.
*Anche io ci stavo male per lo stesso motivo di Wanda, ma mica ho distrutto tutto il palazzo per questo*
"Dove sono i tappi per le orecchie?!!" entrò bruscamente nella stanza Natasha, era altamente isterica, non dormiva neanche lei da notti. Poi prese una tazza di caffè e la bevve tutta d'un sorso.
"Dalla camera della signorina Maximoff provengono degli strani rumori, che cosa devo fare?" Ci si mise in mezzo anche Visione.
"Basta ragazzi! Sono le 4:30 di mattina, calm..." venni interrotta da qualcuno.
"Ma che cazzo è tutto sto casino?!"
"Stark, modera le parole...ah ragazzi, svegli di buonora? Venite a fare una corsetta?" il capitano Rogers era già completamente vigile e pronto per allenarsi. Osservò un po' perplesso la maglia che avevo indosso.
*Pazzo psicopatico*
Corsetta...quella parola non mi piaceva più, mi ricordava qualcuno, quel qualcuno che non avevo più tra le mie braccia e che mi tormentava nel sonno; Wanda non era l'unica che dormiva male da quel fatidico giorno, anche io non ero da meno...quella testa di caspio di un Maximoff mi aveva distrutta mentalmente.
Dopo quella affermazione mi strinsi nelle spalle, sentii gli occhi lucidi, sapevo benissimo di non essermi ripresa per niente dalla battaglia di Sokovia. Pensavo solo a lui, ogni istante, da due fottutissimi anni.
"Ehi y/n, stai bene?" chiese Steve notando la mia faccia rattristita.
"Certo" mentii spudoratamente, ovvio che stavo male per quello che aveva appena detto, ma non volevo sembrare una bambina "Wanda ha bisogno di una scrollata, vado io".
Stavo percorrendo il corridoio verso la stanza della ragazza, la tazza di latte era piena a metà e io ero sempre con la maglia di Rogers di tre taglie più grande.
"Ah Stronzo, cosa mi tocca fare per te" sussurrai. Mi partí una risatina isterica che dopo sfociò in un leggero pianto.
Asciugai le lacrime e provai ad aprire la porta, ma era chiusa a chiave, quindi la scassinai usando i miei poteri telecinetici.
La stanza era in un caos totale, Wanda stava sospesa a mezz'aria, strillava indemoniata, faceva paura...doveva essere orribile. Ringraziai il cielo di non essere riuscita a dormire da quando la Maximoff faceva quegli incubi, perché avevo paura che se non fosse stato così, li avrei fatti anche io.
Provai a scrollarla, ma nulla.
"Ci vogliono le maniere forti, pensa Y/n, pensa"
Mi era venuta un idea brillante, dato che uno dei miei poteri era quello di riuscire ad entrare e poter controllare i sogni delle persone, provai. "Sono proprio una stupida, perché non ci ho pensato prima? Potevo risparmiarmi 2 settimane di sonno"
Era confondibile con il potere di Wanda, con la differenza che lei ricreava gli incubi peggiori delle persone, mentre io potevo modificare i sogni sia in meglio che in peggio.
...
"Eccomi, wow, la mente di Wanda è davvero contorta" pensai. Eccola, era dentro una casa a pezzi.
La raggiunsi.
"Ehi Maximoff, che ci fai qui?"
"Pietro..." non riusciva a dire altro.
"Wanda?! Youhuh! E va bene, vaffanculo" senza esitare le toccai la fronte e in men che non si dica mi ritrovai fuori da quel posto, di nuovo nella sua stanza.
Wanda si svegliò di scatto, forse era stata una cattiva idea svegliarla così bruscamente.
Mi stava puntando con lo sguardo.
"Ehi...Nana...stai calma, metti giù quelle mani" bene, stava cercando di attaccarmi, di bene in meglio. Schivai il primo colpo, anche il secondo, il terzo mi sfiorò.
L'ultimo arrivò al bersaglio, la sfera di energia mi colpì dritta allo stomaco sbalzandomi contro il muro.
*Ma che cazzo! Cerco di fare buone azioni e vedi che sta qua mi vuole far fuori*
Provai a rialzarmi, ma la ragazza mi raggiunse e avvicinò le dita alle mie tempie.
"Non ci provare strega, io ti ucc...ahhhh" ci riuscì, era un dolore allucinante, indescrivibile, non riuscivo a rimanere seduta e mi contorcevo dal dolore.
"Y/n" alzai lo sguardo, Pietro mi stava guardando totalmente apatico, senza sentimenti o espressioni.
"P-p-pietro?" Le lacrime mi sgorgavano a fiumi.
Il ragazzo mi si avvicinò velocemente, come da suo solito.
"S-s-sei vivo" mi aiutò ad alzarmi dal pavimento e d'istinto lo abbracciai calorosamente, era una sensazione unica, perfetta...anche fin troppo; non riuscivo a crederci.
"Ti amo"
Dopo qualche minuto sciolsi l'abbraccio, tolsi il volto dal suo petto e lo guardo negli occhi sorridendo. Lui fece lo stesso.
La gioia improvvisamente svanì nel suo volto, sentii le mani umide, bagnate, sporche, così le guardai e notai di essere completamente ricoperta di sangue. Di colpo i miei occhi si spalancarono del tutto e guardai il ragazzo inorridita, una decina di pallottole l'avevano trafitto totalmente.
Il mio respiro divenne pesante, pensai al peggio, ero nel panico.
"Ti amo Y/n, non dimenticarlo" il ragazzo si toccò il torace e si accasciò a terra senza vita.
"No, no, NOO!" poggiai la sua testa sopra le mie ginocchia. Ero con il viso totalmente in lacrime, distrutta. Iniziai ad accarezzare delicatamente quei capelli color platino, morbidi, bellissimi, ancora pieni di vita, poi chiusi gli occhi e mi sdraiai accanto al corpo del ragazzo. Mi mancava il respiro.
Il mio cuore si frantumò, divenne semplice cenere. Non avevo più sentimenti, solo dolore.
...
Mi scoppiavano i polmoni, bruciavano, l'aria mi tornò tutta di botto. Riprendendomi mi resi conto di essere sempre stata nella stanza di Wanda, Pietro non c'era più...di nuovo. Notai che il mascara mi era colato totalmente, incontrai lo sguardo della ragazza: questa me la paga.
*Ha manipolato la mia mente, mi ha reso vulnerabile, ha giocato con i miei sentimenti...è una donna morta!*
Mi alzai da terra dolorante e prima che potesse anche solo pensare di fare qualcos'altro, le lanciai addosso una lampada con la telecinesi.
"Ora siamo pari Maximoff"
Inizialmente fece un'espressione arrabbiata, ma poi si sedette sul pavimento ed iniziò a piangere.
"S-scusa Y/n, io non volevo..." mi avvicinai a lei lentamente "Ho visto tutto, t-tu non lo meritavi.." la abbracciai affettuosamente, vederla così mi spezzava il cuore, faceva troppa tenerezza.
"Tranquilla Wanda, non sei l'unica in questo stato, tuo fratello manca a tutti"
"Si, ma tu lo amavi...ho visto" iniziò a singhiozzare. "Sono un mostro".
Cercai di tranquillizzarla il più possibile, nel frattempo si erano fatte le 6:00 di mattina e entrambe stavamo sveglie a malapena.
"Senti Wanda, se ti do una cosa, mi prometti che tornerai a dormire?" Lei annuí con la testa un po' titubante. Un'altra lacrima, di quei tempi non riuscivo a trattenermi, era più forte di me.
Le donai il bracciale che mi aveva regalato Pietro qualche anno prima, ne rimase stupefatta. Non voleva accettarlo, ma alla fine la costrinsi e rimasi lì finché non si addormentò.
"Ah, tua sorella mi farà impazzire" dissi ironicamente rivolta al ragazzo, senza farmi sentire.
Mi vestii di corsa, per l'allenamento con il Capitano; pur essendo mezza addormentata non volevo rischiare di fare altri incubi, non ne sarei uscita viva.
Mi diressi verso la palestra della struttura, non vedevo l'ora di tirare un pugno al sacco da box, volevo solo sfogarmi.
"Scusami per l'altra sera Y/n, non era mia intenzione..."
"Nessun problema Capitano, tutto risolto" feci finta di sorridere, anche se non era proprio il momento adatto.
Finito l'allenamento, dopo aver fatto una doccia mi diressi nella mia stanza, ero esausta, anche se erano le 10 di mattina la mia intenzione era quella di dormire per il resto della giornata. Rimisi il mio "pigiama", se si può definire tale la maglia del Steve, e mi sdraiai nel letto completamente esausta; l'allenamento mi aveva talmente distratta che non sapevo neanche più cosa significasse il termine "incubo".
Mi vennero improvvisamente i brividi, in quella stanza si congelava letteralmente, quindi mi alzai per chiudere la finestra che faceva corrente, ma la trovai già chiusa.
"Sto impazzendo, ci rinuncio". Un'altra folata di vento mi inghiottì totalmente. Allora non stavo sognando. Incredula osservai la finestra per controllare che non ci fossero spifferi, ma spostando lo sguardo verso il giardino sul quale dava la mia camera, vidi una sagoma losca che improvvisamente sparì senza lasciare tracce.
Corsi il prima possibile in quel punto, volevo controllare di cosa si trattasse caso mai fosse stato qualche intruso.
L'unica cosa che trovai era un albero di ciliegio in fiore, da quando vivevo lì era diventato il mio posto preferito nel quale stare tranquilla. Dimenticai totalmente il motivo per il quale mi trovavo in giardino e mi sedetti sotto al ciliegio infilandomi le cuffiette nelle orecchie. Mentre stavo ascoltando"In my Blood" di Shawn Mendes, gli occhi iniziarono a pesarmi, dopo una notte completamente insonne era il minimo e in men che non si dica raggiunsi il mondo dei sogni.
...
Dopo non so quanto tempo, ancora la stessa brezza mi svegliò, abbastanza insonnolita osservai l'orologio che avevo al polso...
"Cosa?!" mi strofinai gli occhi più volte per vedere se stessi sognando o meno "Non è possibile...sono già le 19:30?!" avevo decisamente perso la cognizione del tempo, ma almeno, una cosa positiva c'era...ehi, non avevo fatto nessun incubo, un passo avanti, no?
Un'altra. L'ennesima folata di vento.
"Ma si può sapere che problemi hai con me Madre Natura?! Non è che devi sempre essere al centro dell'attenzione e congelarmi, sai?" quasi gridai.
Ero estenuata, non sopportavo più quella situazione, avrei preferito morire che rimanere da sola come in quel momento.
Mi portai le mani alla bocca, forse era meglio non attirare l'attenzione di altre persone.
Con la telepatia raccolsi le cuffiette da terra, ero distrutta, distrutta da tutto, dalla mia vita che faceva schifo, dall'insonnia, dal freddo, ma soprattutto dalla morte di Pietro, anche se erano passati due anni ormai, non me ne ero ancora fatta una fottuta ragione. Che bambina che ero.
Non volevo tutto dalla vita, ma almeno lui, non chiedevo altro.
Improvvisamente qualcuno mi coprì gli occhi con le mani, non ero sulla difensiva, tanto neanche ci pensavo più all'ombra che avevo visto precedentemente, avevo altro per la testa.
"Basta Barton, hai rotto...n-non è il momento" iniziai a singhiozzare senza un preciso motivo, un po' per tutto. Qualche lacrima bagnò le mani che mi coprivano il volto e dalla sua reazione credo che se ne fosse accorto anche l'arciere.
Gli afferrai i polsi e mi girai di scatto per staccarmi, quando notai una cosa...
"N...n..no, n-non è possibile" mi strofinai gli occhi per controllare se Wanda mi avesse fatto qualcosa di strano alla vista, ma era tutto reale. Si lucidarono e il mio volto si ricoprì interamente di lacrime.
D'improvviso LUI mi si avvicinò di scatto. Osservai attentamente i suoi bellissimi occhi azzurro cielo che nel frattempo si erano lucidati proprio come i miei. Non riuscivo a crederci, era tutto così irreale.
"Bella maglietta"
"Tu...io....ah. G-grazie l'ho rubata a Steve, non sapevo a chi prenderle, s-sai, non ci sei stato per un po'" tirai su col naso sorridendo.
Le nostre labbra pian piano si avvicinavano sempre di più, sembravano attrarsi, dipendere l'una dall'altra, finché...si congiunsero completamente, non riuscivo a smettere di baciarlo, pensavo quasi fosse tutto un incubo e che da un momento all'altro mi sarei risvegliata in lacrime.
Tutto terminò in un abbraccio a dir poco travolgente, io continuavo a piangere, ma quella volta erano lacrime di gioia, una gioia che non avevo mai provato in vita mia. Dopotutto ne era valsa la pena aspettare due lunghissimi e dolorosi anni.
"Ehi, perché piangi Lumachina?" mi chiese dolcemente il biondo.
"Tu s-sei un Cretino" sorrisi con le lacrime agli occhi "Mi sei mancato Maximoff, tanto..."
"Non ti lascerò mai più, mai" speravo tanto in quello che aveva appena detto.
L'abbraccio sembrò non terminare mai, rimanemmo lì immobili per non so quanto tempo. Finalmente era tutto finito, la gioia mi esplose nel cuore, finalmente l'avevo ritrovato. Mi ripromisi che non l'avrei mai più lasciato: L'AVREI PROTETTO A COSTO DELLA MIA STESSA VITA.
Ehilà.
Piango...emmm, aiutatemi 💮💞
Comunque sophiejacksonsss ti ho accontentata abbastanza? Spero di sì.
Bye Bye a todos😂💞 Cercherò di aggiornare appena posso, consigliatemi altri personaggi.
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