Peter Parker(MCU)

Queste sono le canzoni che vi consiglio di ascoltare durante la lettura. A me gustano mucho e mi hanno ispirato molto.
Ps.questo capitolo l'ho preso da una fanfiction che sto scrivendo e che prima o poi mi deciderò a pubblicare 🙏🏻💞

Peter Parker x Reader

https://youtu.be/qN4ooNx77u0

Sei una sedicenne Newyorkese, vivi nel Queens con i tuoi zii e tuo cugino Ned da qualche anno, dopo la morte di tua madre infatti ti sei trasferita lì.
Peter, il migliore amico di tuo cugino è un tuo caro amico e la tua cotta, ma da quando hai scoperto che lui è Spiderman non gli hai più parlato; ti ha delusa, non doveva nasconderti una cosa così importante, poteva morire e tu non riesci ad accettarlo.

Sei da Starbuks, stai ordinando il tuo milkshake preferito, ma sei sola...sono le 22:30 e ti stai annoiando a morte dato che tutti i tuoi amici, anche se non ne hai molti, sono ad una festa a cui tu hai rifiutato categoricamente di partecipare perché troppo "SNOB" per i tuoi gusti.

D'un tratto senti un boato assordante proveniente dall'esterno, così decidi di andare a controllare. La scena che vedi ti distrugge il cuore, quasi peggiore del vedere tua madre morire davanti ai tuoi occhi: Spiderman è steso sull'asfalto, ha un taglio abbastanza profondo di qualche centimetro sul torace e respira a fatica mentre un uomo abbastanza ambiguo,dagli occhi color pece sta per dargli il colpo di grazia con una katana.

Fai fatica a crederci, pensi sia un sogno <TUTTO QUESTO NON È REALE VERO?! VERO?!>pensi velocemente mentre osservi la scena.
No, tutto ciò è reale e tu stai lì a non fare nulla,immobile come un palo della luce.
Dopo poco ti risvegli dal tuo stato di "trans" e ti rendi conto bene di ciò che sta accadendo, quindi decidi di farti coraggio, senza neanche pensarci due volte ti butti addosso all'uomo e lo attacchi con i tuoi pugnali di ghiaccio che hai precedentemente creato con i tuoi poteri.
La tua collera è alle stelle, non riesci più a fermarti, quell'uomo DEVE MORIRE PER QUELLO CHE STAVA FACENDO continui a pensare durante il combattimento.

Calci, pugni, ogni tanto parte anche qualche lama da parte del tuo aggressore, ma grazie al tuo fattore rigenerante non hai neanche mezzo graffio.
Il duello termina con l'uomo stremato a terra dopo che l'hai atterrato con una testata bella potente, così prendi di peso il tuo amico e lo porti a casa sua senza che nessuno vi veda.

Aveva sì infranto la tua fiducia e il tuo cuore, ma NON meritava tutto ciò, dopo tutto quello che è successo ci tieni troppo a quel ragazzo.

Per fortuna la Signora Parker non era in casa, quindi decidi di rovistare sotto allo zerbino...ed ecco...LE CHIAVI!

Fai sdraiare Peter,che nel frattempo era svenuto,sopra al suo letto e gli togli il costume per medicare la ferita sul torace che era quella più profonda.

<Oddio e ora come faccio? Ma...calmati...calmati y/n! Non puoi andare avanti così! Ah!> pensi leggermente ad alta voce.

Non ti è mai capitata una cosa simile, sei totalmente nel panico.

<E se adesso muore? No...non pensare a queste cose...no...ecco...bene ora ti sei messa anche a piangere, non risolvi niente così!> pensi nuovamente mentre alcune lacrime ti solcano il viso.

Stranamente quello che pensi è sempre il contrario di quello che poi alla fine succede, infatti le goccioline vanno a finire sopra al petto del ragazzo e "PUFF" come per magia la ferita inizia a rimarginarsi.
Sei letteralmente sotto shock, prima l'attacco a Peter, poi questo...la tua vita sta andando a rotoli.

Con la faccia ancora più sconcertata di prima ti ricordi di essere ancora arrabbiata con quell'idiota, quindi ti metti accovacciata in un angolo della stanza a pensare...da sola con la testa sulle ginocchia.

https://youtu.be/BZsXcc_tC-o

https://youtu.be/S2oxFIsENgM

Lo so...vi scasso un po', però vi assicuro assicurativamente, giuro,mi cadesse un Baby Groot in testa che se le ascoltate,leggendo, l'atmosfera è WOW! Decidete voi.

Dopo circa una decina di minuti di assoluto silenzio senti un piccolo fremito, non ci fai subito caso, ma un mugugno interrompe ancora i tuoi pensieri. Alzi lo sguardo dalle tue ginocchia che stavi contemplando nell'attesa della sparizione di quella maledetta ferita, quando noti che Peter si è svegliato.

<Dieci minuti non sono un po' pochi per un trauma cranico, cos?> pensi, ma poi ti ricordi di avergli per sbaglio trasferito parte del tuo fattore rigenerante.

<May, che ore sono?> ti chiede pensando fossi la zia.

<Cosa?! Tu...PETER BENJAMIN PARKER SEI UN EMERITO IDIOTA!> rispondi senza alcun controllo di te stessa, dovevi dirglielo.

Lui ti guarda con una faccia altrettanto stranita fino a quando non gli tornano in mente di botto tutti i ricordi di quegli ultimi giorni che aveva dimenticato a causa dellaa caduta. Poi si rende finalmente conto della tua presenza nella stanza.

<Io...io...vo...volevo dirtelo...> cerca di finire la frase balbettando, ma tu lo interrompi prontamente.

<Io mi fidavo ti te, ma ho capito come sei veramente>gli confessi con il cuore a pezzi.

<TU NON HAI CAPITO NIENTE! IO L'HO FATTO SOLO PER PROTEGGERTI SCEMA!> è la prima volta che lo senti urlare in quel modo, non avevi mai pensato potesse farlo.

Rimani zitta, senza parole e te ne torni nell'angolino buio che ti aveva fatto compagnia pochi minuti prima.
Nel mentre Peter cerca impotente di alzarsi dal letto per raggiungerti, ma la ferita è ancora aperta e tu lo noti. Di corsa ti avvicini a lui prendendo dell'acqua ossigenata e una garza, così da aumentare la guarigione.

<Stai attento, così ti fai male. Finché ci sono io qui...tu non ti alzi> dici con tono autoritario ma allo stesso tempo dolce, poi gli poni la garza imbevuta sul torace e in quel momento sì che sono dolori; lo senti trattenere le grida di dolore, un po' come fai tu tutti i giorni d'altronde, non è facile la tua vita, figuriamoci la sua, ha perso entrambi i genitori e lo zio.

Non appena hai terminato gli vai a prendere un bicchiere d'acqua e glielo porgi.

<Ma cosa ti è p-preso prima?> ti chiede lui balbettando leggermente.

<Non puoi capire> rispondi di scatto senza esitare e senza far trasparire le tue emozioni, la cosa che più odi è essere debole.

<Allora fammelo capire tu!> ribadisce ancora.

<...eh...tu non capisci...non capisci nulla...SEI PROPRIO UN IDIOTA PARKER....POTEVI MORIRE E IO NON SAREI RIUSCITA A SOPPORTARLO, NON ANCHE LA TU...s-scusa, io non...non volevo...> rispondi quasi gridando. Poi capisci che si è accorto del tuo viso sporco di mascara e a quel punto tutto ti crolla addosso.

Ecco, gli hai fatto vedere ciò che senti, adesso capirà tutto. Ti ritiri nuovamente nel solito angolo che ormai sta diventando il tuo migliore amico. La stanza è in assoluto silenzio, proprio come appena entrata in casa. È mezzanotte, la signora Parker non è ancora rientrata e tu ti senti un mostro, come è successo, perché l'hai fatto?

Rimani a pensare per un po', ormai Peter si deve essere riaddormentato dato che non senti nessun rumore, quindi inizi a giocherellare con le tue dita.
<Perché Odino mi odia? Questa vita fa schifo> sussurri a bassa voce tra te e te.
<Perché devo fare sempre la brava persona quando tutti fanno del male agli altri, perché non posso essere come il ghiaccio? Libera.> bisbigli ancora molto silenziosamente.

D'un tratto senti un braccio avvolgersi attorno alle tue spalle, in quel momento ti allerti e lo afferri utilizzando i tuoi poteri per bloccarlo; solo dopo poco alzi la testa dalle ginocchia e ti rendi conto che il braccio era quello del ragazzo e che tu sei un'emerita idiota.

<Oddio...scusa. Cazzo..> dici senza neanche pensare. Beh sì direi proprio che spesso non pensi a quello che dici, d'altronde sei figlia di tuo padre, A. Stark.
Così molli la presa e il polso ritorna normale.

Lui ti guarda stranito ma allo stesso tempo con uno sguardo di comprensione, come fa sempre d'altronde.

<Dai sfogati, gli amici servono a questo no?>

Ecco, quella parola, "amici", sì proprio quella, tu non la sopporti, perché vuoi qualcosa di più, l'hai sempre voluta.

<Torna subito nel letto! All'istante!> gli ordini con fermezza(?), ma quando ti fa gli occhi da cucciolo bastonato ti si scioglie il cuore
<e va bene resta>

Ti sorride.

<S-sai non è facile, l-la vita f-fa schifo...> ora sei tu quella che balbetta, Peter ti ha attaccato quella stupida "malattia". Provi a sorridere ma si vede che il tuo sorriso è forzato.

Da lì a qualche secondo vieni stretta in un abbraccio caloroso, affettuoso, a dir poco fantastico e ora sì che inizi a piangere, a piangere veramente, tutti i ricordi che hai represso nei tuoi sedici anni stanno riaffiorando, proprio come un fiume secco durante un'alluvione: la morte di tua madre, l'abbandono di tuo padre, aver quasi visto il ragazzo che ami morire...
...però in tutto ciò trovi qualcosa di positivo, ora siete insieme, no? Anche se ti vede solo come un'amica e questo ti distrugge.

Dopo le Cascate del Niagara, il mascara si è sciolto del tutto sulla tua faccia e lì capisci che hai toccato il fondo.

Il ragazzo ti guarda con aria preoccupata ma tu non ci dai peso.

<Come mai piangi, ho fatto qualcosa? Ecco e ora cos'ho fatto?> ti chiede con il senso di colpa stampato in viso.

<Scusami...scusami per quello che ho detto, quello che ho fatto, sono solo una piccola STUPIDA e tu non meriti tutto questo> ti porti le mani al viso, ne hai abbastanza, è ora che tu te ne vada, ti dirigi verso la finestra della casa per calarti di sotto, tanto era molto bassa.
Quando stai per mettere il piede fuori dalla finestra vieni tirata all'indietro per il polso e cadi a terra sul pavimento della stanza.

<Aspetta, ha-ha-hai dimenticato una c-c-cosa...> ti avvisa Peter prima di abbracciarti come un'orsacchiotto sul pavimento <Sono malato, non voglio stare da solo, di notte. E se poi mi uccidono?> dice ridendo leggermente.

I vostri visi si sono avvicinati PERICOLOSAMENTE. Sta sudando anche la molecola del dito di tuo nonno per quanto sei agitata,anche se...senti qualcosa che non avevi mai provato prima, paura, tanta paura, non fisica, ma la paura di esserti illusa e di perdere tutto questo.
Però non aspetti altro, sembra quasi che le tue labbra siano attratte dalle sue, quasi come se ne dipendessero.

Non ne puoi più di quella sensazione di impotenza, tutto troppo stressante e imbarazzante, così prendi una decisione estrema, forse troppo affrettata, ma è nella tua natura, dopotutto il cuore non si comanda e tu sei sempre stata una ragazza di quelle che non gliene frega niente delle conseguenze.

Ti avvicini di scatto, le vostre labbra si toccano, combaciano perfettamente, quasi come fossero state fatte apposta per stare unite, è una sensazione incredibile, stratosferica.
Sei al settimo cielo, hai aspettato due lunghissimi ed estenuanti anni, ce l'avevi fatta, ora l'unica cosa da fare era aspettare.

Ti stacchi leggermente, sia il viso di Peter che il tuo sono di un rosso paonazzo, ma questo non ti da fastidio, anzi ti fa molta tenerezza. State in silenzio assoluto, ma i vostri occhi comunicano a vicenda senza un attimo di distacco visivo.

<Ti amo> l'unica frase che esce dalla bocca del ragazzo prima di tornare nuovamente un peperone. Ma era così bello, tu non vedevi altro che lui, difatti ci metti un po' a sentire ciò che ha detto.

Quando realizzi tutto ciò anche la tua faccia torna ad esplodere è il tuo corpo inizia a tremare di freddo.
<Cosa?> pensi.

Le vostre labbra stanno sul punto di ricongiungersi, quando il tuo gomito, messo in mala posizione colpisce il torace del ragazzo facendolo gemere e facendo sobbalzare te.

Peter inizia a ridere a squarcia gola per la tua goffaggine e ovviamente contagia anche te, così finite per sdraiarvi senza fiato sul pavimento.

Dopo un attimo di panico l'intenzione si completa e torni ad essere nuovamente felice, dopotutto quella sensazione di paura non era poi così male, anzi.

Le vostre labbra si congiungono, ti sembra di aver ritrovato una parte di quel cuore che ormai,crepato, avevi perso tanto tempo fa e di
riuscire a vedere l'anima del ragazzo, una fusione d'amore.

Appena vi distaccate inizi a sorridere, era una sensazione che oramai avevi dimenticato, la bellezza di essere libera e di stare con le persona che ami.

Forse Peter aveva avuto ragione a non rivelarti il suo segreto, così ti ha lasciato la possibilità di trovare la felicità da sola, assaporandone ogni singolo attimo, sia bello che brutto.

<Anche io...> rispondi con lo sguardo ancora confuso ed estasiato, come quello di una bambina che ha appena ricevuto un regalo di Natale.

<Grazie> dice il ragazzo rivolto verso di te.

<E di cosa? Io sono un completo disastro> rispondi. Tu rimani incantata dai suoi occhi, ci stai affogando, il distacco dalla vita e la fantasia ti sembra scomparso e sei in uno stato di trans assoluto.

<Grazie di vivere>

Yuhuhu rieccomiiii! Vi è piaciuta? Spero di sì! Scusate per la " grammaticatezza" o la non troppa originalità della storia, ma boh.
Grazie per l'amabile scelta 😂😏
So che è un po' lunga, ma spero sia bellaaaa, a me sicuramente è piaciuto scriverla💞
E NOOO assolutamente non si capisce che è mio maritoh...noooo.

Mi raccomando voglio il vostro parere e GRAZIEPREGOCIAO

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