𝑆𝑑'π‘Žπ‘šπ‘œπ‘Ÿπ‘’ 𝑒̀ π‘π‘Žπ‘›π‘›π‘Ž π‘šπ‘œπ‘›π‘‘π‘Žπ‘‘π‘Ž

Ce ne andiamo a casa mia quella sera, io e lei.
Dobbiamo parlare o forse solo fare l’amore.
CosΓ¬ ci mettiamo a letto ma nessuno dei due spoglia l’altro.
Ora c’ho voglia di scoprirla piu che spogliarla.

β€œDopo 20 anni, ce l’abbiamo fatta.” Ride e giocherella con la punta del mio naso.

β€œNun me ricordΓ  20 anni fa, mamma mia, MorΓ¨. Quanto m’hai fatto accusΓ . Ma che era tanto piΓΉ bello de me poi Francesco?” Insisto ancora una volta su quella storia, cosΓ¬ Morena ride e mi colpisce la nuca.

β€œE basta tu e β€˜sta storia.” Si accoccola su di me. β€œA vuoi sapΓ¨ 'a veritΓ ? Tu me piacevi, ma non t’ho mai sopportato perchΓ© mi facevi i dispetti.” Mi confessa facendomi una smorfia.

β€œCioΓ¨ se semo persi 20 anni de vita assieme quando ci piacevamo tutti e due?” Le chiedo sgranando gli occhi.

β€œSi vede che cosΓ¬ doveva andare.” Mi dice e fa spallucce, si mette poi a fissarmi. β€œMa che voi sta co me pe 20 anni?” Mi prende in giro.

β€œNo, MorΓ¨, ma quali 20 anni.” Le dico e mi arresto, mi fiondo poi a baciarle il collo. β€œVoglio sta co te pe tutta β€˜a vita.”

β€œTutta β€˜a vita? Ce devo pensΓ .” Risponde con il suo fare da stronza e ride.

β€œMa che devi pensΓ .” Le pizzico i fianchi facendola balzare, le mordo poi un labbro.

Non te lo dico, Morè.
Non ti dico che ti amo ma è così ormai.
Non ti chiedo come ci dobbiamo definire. Non lo so, se dice fidanzati? Compagni? Chi se ne frega.
Non ci definiamo ma viviamoci.

CosΓ¬ la tengo stretta, cosΓ¬ forte che sembra scoppiare il cuore. È mia quella bambina dispettosa dai riccioli d’oro che mi divertivo a punzecchiare.

Morena mi guarda e sorride, ha uno sguardo complice, sorrido anche io e le bacio la punta del naso, per poi scendere alle labbra.
Mi stendo su di lei e le bacio il collo, mentre con una mano le abbasso le mutandine. Allarga le gambe facendosi così trovare, la tocco ed è bagnata. Morena si bagna per me.
Così con un gesto veloce stacco le mie labbra dalle sue e scendo giù, vado ad assaporarla.
È nettare per me, ogni tratto, ogni centimetro, ogni fluido del suo corpo. E mi ubriaco di lei.

E la notte la passiamo a darci l’uno all’altra, che quasi chiedo al mattino di non arrivare, vorrei fermare il tempo in questa stanza, in questo momento, per sempre.


Un trambusto mi sveglia il giorno seguente, Morena non è accanto a me, così corro in cucina e la trovo vis a vis con Perla, la mia domestica.
SarΓ  appena rientrata dalle sue ferie ed io me ne ero scordato completamente.

β€œChe succede?” Dico passandomi una mano sul viso.

β€œStava rubando.” Perla accusa Morena che intanto indossa una mia vestaglia.

Morena ride, abbassa la testa per poi guardare verso di me.
β€œIl mio furto Γ¨ la tua vestaglia, sono venuta a prendere dell’acqua e mi sono ritrovata nuda avanti a lei, la prima cosa che ho afferrato Γ¨ stata la tua preziosissima vestaglia.” Mi spiega prendendo in giro Perla.

β€œPerchΓ© prendi in giro me?” Perla continua aggrottando la fronte, la nostra lingua di tanto in tanto le risulta ancora complicata.

β€œPerchΓ© ho spiegato giΓ  mille volte che non sono una ladra e che se dovessi rubare non ruberei di certo una vestaglia.” Morena continua, io assisto a questa divertentissima partita di ping pong.

β€œPerla, va tutto bene.” Dico cingendole le spalle. β€œMorena Γ¨ la mia fidanzata.” Spiego e vedo entrambe guardare nella mia direzione. Morena compiaciuta, Perla stranita.

β€œFidanzata come l’altra scorso mese, signor Lauro?” Mi punzecchia con il suo accento forte, Morena cambia espression e incrocia le braccia.

β€œNo, Perla, non t’ho mai detto che qualcuna fosse la mia fidanzata.” Mi porto una mano alla fronte, Morena sarΓ  incazzata. β€œLei Γ¨ fidanzata fidanzata, cosa seria, capisci?”

β€œCosa seria? Quanto sono mancata? Un paio di settimane e lei Γ¨ maturato cosΓ¬? Devo stare fuori piΓΉ spesso.” Perla mi prende in giro, ha l’aria bonaria e mi rimprovera sempre come se fossi un figlio per lei, cosi butto indietro la testa e rido.

β€œPerla, per favore, ci prepari una bella colazione?” Le dico pizzicandole affettuosamente una guancia.

β€œSignorina, se si ferma a colazione Γ¨ fatta. Solitamente vanno via ancor prima che lui si svegli.” Dice facendo un occhiolino a Morena per poi scomparire in cucina.

Così Morena mi da uno scappellotto dietro la testa.
β€œQuante ne hai portate, eh?” Mi dice portandosi le mani ai fianchi.

β€œChe importa, amore? Hai sentito? Non ho mai fatto colazione con nessuna.” Dico baciandole la fronte.

Ho detto che Γ¨ la mia fidanzata e l’ho chiamata amore, in una maniera cosi naturale che nemmeno me ne sono accorto.
Ok, Γ¨ ufficiale, sono ammattito e la colpa Γ¨ tutta sua.

BαΊ‘n Δ‘ang đọc truyện trΓͺn: AzTruyen.Top