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È il giorno seguente che mi rendo conto della valanga che mi sta investendo.
Sono nell'occhio del ciclone da quando sono venuto fuori come personaggio, aspettano tutti una mossa falsa, Sara li ha serviti.

Va bene il vestirsi da donna, l'eccedere, ma non lasciare una donna incinta, quindi per tutti sono un mostro.

Usciamo da casa mia, con me ci sono Morena e Daniele, ho voluto che passassero la notte con me come una famiglia normale, ma non avevo fatto i conti con ciΓ² che sarebbe potuto succedere.

C'Γ¨ un bordello assurdo sotto casa, i flash ci accecano, Morena copre Daniele con il lenzuolino, li tiro a me per proteggerli.
Paparazzi e giornalisti vogliono una fetta della torta servita da Sara.

"Achille Lauro." Urlano mentre continuano a puntarci i flash. "Come ci si sente a picchiare e abbandonare una donna incinta, eh? Mi dice uno.

"Io non ho picchiato nessuno." Dico calando il viso e facendomi largo.

"Tu da donna dovresti essere dalla parte di una donna che ha subito da lui." Un'altra urla a Morena, che continua a tenersi stretta Daniele sul petto.

"Non sapete niente, smettetela." Risponde cercando di evitare i flash.

"Sei un mezzo uomo."
"Ora giocate a fare la famiglia felice."
"Che poco di buono."

Sono i commenti che accompagnano il nostro cammino fino a quando non riusciamo a raggiungere l'auto.

Ci rilassiamo una volta dentro, metto in moto mentre Morena scopre Daniele e lo sistema.

"Mi dispiace." Riesco appena a dire e mi odio perchΓ© non riesco a darle un po' di pace.

"Non Γ¨ colpa tua." Scuote la testa, la vedo provata.

"Ti sei pentita, vero?" Chiedo prestando attenzione alla strada, evito il suo sguardo.

"Di cosa?" Mi chiede ridacchiando.

"Di tutto con me, ora magari vorresti startene tranquilla, senza nessuno che ti definisca una poco di buono a causa mia." Faccio spallucce, intanto Morena rilassa il volto, mi porta una mano dietro la nuca e mi accarezza.

"Pensavo anche io di volere un po' di pace con chiunque, ma poi mi sono resa conto che preferisco di gran lunga il caos con te." Mi dice e mi stampa un bacio.

La fisso, sorrido istintivo.
"Ao, ma che ho fatto de così buono per meritarme te?" Chiedo retorico e le stringo la mano, la tengo nella mia per tutto il tempo della strada.

Arriviamo al bar dove abbiamo appuntamento con Edoardo che ci accoglie con la sua solita aria scazzata, quella che ormai ha fissa da quando Γ¨ iniziato questo casino.

"Manco a dirvelo di non dar modo di parlare." Batte il telefono sul tavolo, ormai il web Γ¨ invaso dalle nostre immagini con tante definizioni orrende, per non parlare dei commenti.

"Andiamo, EdoΓ , basta." Gli dico accendendomi una sigaretta. "Chi non vuole piΓΉ lavorare con me per un gossip non vuole lavorare con l'artista, punto."

"A fai facile te." Edoardo continua con il suo pessimismo, si riprende il telefono e continua a scorrere scuotendo la testa.

"A belli, buongiorno." Valentina ci raggiunge, batte anche lei il telefono sul tavolino.

"Risparmiace, Valentì, c'ha già informati." Le dico e aspiro dalla sigaretta, sbuffando poi fuori il fumo.

"No, questo non lo sa manco lui." Dice soddisfatta. "La volete sentire Sara che confessa di non essere incinta?"

"Che cosa? Che hai combinato? Mica l'avrai picchiata? Questa ce denuncia tutti." Edoardo si porta le mani al viso e quasi si mette ad iperventilare.

"Ma te stai calmo?" Valentina lo rimprovera. "Non ho picchiato nessuno, le ho solo ripetuto piΓΉ e piΓΉ volte che Lauro ha degli ottimi avvocati e che sarebbe stato meglio finirla prima di farli scendere in campo, le ho citato 2/3 leggi che non so manco se esistono e ha confessato."

"L'ha picchiata." Edoardo asserisce nuovamente.

"Non l'ho picchiata." Valentina gli urla contro. "Ho solo alzato un po' il tono della voce e le ho proposto di pisciare avanti a me sul test ma ovviamente Γ¨ andata in palla e l'ho messa alle strette." Continua a spiegare soddisfatta, intanto avvio la registrazione e la ascolto.

"Valentì, sei un genio, ci hai salvati." Urlo felice, intanto vedo Morena con lo sguardo basso e una mano piantata nello stomaco.

Non ho nemmeno tempo di chiederle cosa ha che mi porge Daniele.

"Mantieni il bambino, amore." La vediamo correre via, ritorna poco dopo e si tampona le labbra con un tovagliolo.

"Va tutto bene?" Le chiede Valentina cercandole lo sguardo.

Morena annuisce. "Tutto questo nervosismo mi scombussola lo stomaco."

"Hai vomitato?" Le chiedo accarezzandole una guancia.

"Ok, questo serve piΓΉ a te che a Sara." Valentina sventola il test di gravidanza.

"Ma no, Vale, smettila. Sono sicura." Morena fa spallucce, poi si rivolge a me. "Vero?" Mi chiede e cerca i miei occhi.

Annuisco e sposto lo sguardo, sorseggio dell'acqua e deglutisco rumorosamente.

"EccallΓ , nun Γ¨ sicuro." Edoardo apre le braccia rassegnato.

Raggiungiamo casa loro per l'ora di pranzo, Edoardo inizia a preparare il sugo, mentre Valentina avvicina Morena.

"PerchΓ© non lo fai? Ti togli il dubbio." le porge nuovamente il test.

Morena lo afferra quasi scazzata, mi metto ad osservarla da lontano.

Allora è come dico io, Morè? Te sei pentita di tutto?
De me, del primo figlio, di un secondo se dovesse esserce.
E io che invece ne vorrei 'na ventina co te, perchΓ© tutto 'sto amore che abbiamo dobbiamo distribuirlo, moltiplicarlo.
Te invece? O vuoi divide?

La vedo uscire di lì a poco dal bagno, è spazientita, il test tra le mani.
Tutto intorno si blocca: Valentina smette di apparecchiare, Edoardo di cucinare, io smetto di pensare.
Guardiamo tutti lei, che lascia andare uno sbuffo.

"Sono incinta." Annuisce, Valentina lascia andare un urlo felice, così Edoardo la strattona.

"Non sei contenta?" Chiedo quasi spaventato.

"PerchΓ© tu si?" Morena sembra quasi illuminarsi. "Io credevo che con tutto questo casino non saresti stato felice, perchΓ© forse ora non ci voleva, ecco."

"Ma certo che so felice, amore mio." Le corro incontro e le bacio le labbra. "Ci vuole sempre un figlio con te, perchΓ© tutto st'amore non ce lo possiamo tenere solo per noi." Le dico e la vedo cambiare espressione.

"Hai ragione amore, ma manco a fa 'na squadra de calcio perΓ²." Mi dice e mi bacia le labbra.

"Ao, forse non ve siete resi conto che il bordello non Γ¨ ancora finito e se nun se sbrigamo magari ce ritroviamo con le pacche nell'acqua. Che glie date da mangiΓ  a sti ragazzini? Pane e amore?" Edoardo agita il mestolo e come sempre rompe l'entusiasmo.

"EdoΓ , ma falla finita." Stavolta Γ¨ Valentina a strattonare lui. "La risolviamo, anzi, l'ho giΓ  risolta." Urla felice e afferra il pacco di spaghetti.
"Siamo 4, ma te mangi per 2." Dice a Morena e pesa la pasta.

Mi avvicino a lei, la vedo ancora piΓΉ bella, piena della sua maternitΓ .
"Quanto so felice, Morè." Le dico quasi piangendo.

"Mo questa gravidanza ce la godiamo insieme." Mi dice e mi getta le braccia al collo. "Stavolta te tocca alzarti dal letto di notte quando mi vengono le voglie." Mi punzecchia ridendo.

"Me faccio tutta Roma a piedi, per voi." Le poggio le mani sulla pancia, quanto mi Γ¨ mancato farlo mentre aspettava Daniele.

Me sembra un sogno e spero che stavolta nessuno venga pe svegliamme.

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