πΈ πππ ππ’ππ π’πππππππ π'πππππ, ππ π'πππππ ππ’πΜ
Due giorni, due cazzo di giorni so resistito tenendomi stretto lβorgoglio, poi so scoppiato.
Arrivo da Edoardo alle 7.00 del mattino, ci mette un po' a venire ad aprirmi e quando lo fa ha lβaria assonnata, si strofina il viso e mi dedica uno sbadiglio.
βOh, che succede?β Chiede senza capire e butta unβocchiata allβorologio. βSo βe 7.00β
ββNdo sta Morena?β Chiedo frettoloso.
ββNdo sta? Penso nel caldo del letto, dove vorrei sta pur io.β Sbadiglia di nuovo, anche Valentina si sveglia e ci raggiunge.
βChe succede?β Bisbiglia con gli occhi semichiusi.
βVuole a Morena, mo.β Edoardo fa spallucce e si porta una mano alla fronte. βSta da mia madre.β Continua sedendosi sullo sgabello della cucina.
βE andiamo.β Dico come un bimbo capriccioso che vuole andare alle giostre.
Devo andare sulla mia giostra preferita, ne ho bisogno, sto in astinenza da du giorni.
βLauro, so βe 7.00 del mattino.β Edoardo mi rimprovera.
βDai, accompagniamolo.β Valentina gli accarezza la schiena, cosΓ¬ lui lascia andare uno sbuffo.
Aspetto che si vestano e montiamo in macchina, hanno ancora le facce stropicciate di sonno, io ho lo stomaco serrato.
Sto andando, ma che le dico?
No, Morè, non ti sposare.
Resta con me, βa fa che non lo so.
PerchΓ© te vorrei promettere il mondo ma cβho paura e non te prometterΓ² niente.
Arriviamo sotto casa, sono nervoso e sbuffo cercando di cacciare la tensione dal mio corpo. Edoardo e Valenrina camminano davanti a me.
Suona il campanello e aspettiamo qualche minuto prima che la madre di Edoardo venga ad aprire. Γ in vestaglia, i capelli conpostamente raccolti dietro la testa.
βEdoΓ , che succede?β Chiede preoccupata.
βNiente βa ma, siamo venuti a fa colazione con te.β Edoardo dice spazientito.
βEntrate, che piacere.β Risponde la donna ignorando i modi del figlio.
βPreparo subito una bella colazione per tutti. Lauro, come stai?β Viene a baciarmi una guancia.
βSta bene, sβΓ¨ solo scemunito.β Edoardo risponde al posto mio. βMorena?β
βMorena dorme, so le 8.00 del mattino.β Ride la donna e carica la macchinetta del caffΓ¨.
βBuongiorno.β Morena ci raggiunge e si stiracchia, indossa una sottana e una vestaglia di raso nero, le cosce scoperte , i lunghi capelli biondo platino le cadono in dei boccoli spettinati. Quanto Γ¨ bella, pure tutta stropicciata.
βSiete caduti dal letto?β Chiede e arriccia la fronte.
βLauro, e ha tirato giΓΉ pure noi.β Spiega Edoardo, io intanto mi sono ammutolito, il mio sguardo Γ¨ fisso su Morena che si muove bella e sinuosa per casa.
βOh, che hai visto βa Madonna?β Edoardo mi passa la mano davanti agli occhi.
Sì, Edoà , la mia.
Ci sediamo intorno al tavolo, agito una gamba, non sono venuto qui per il caffè.
βPerchΓ©, MorΓ¨?β Chiedo improvvisamente e tutti guardano nella mia direzione.
βPerchΓ© cosa?β Chiede lei senza capire.
βPerchΓ© βo sposi? Non avete niente in comune.β Comincio con calma, poi mi agito. βE poi non lo ami, se lo avessi amato manco me guardavi.β Vedo Morena imbarazzarsi, cala il viso.
Edoardo mi fissa, fissa poi lei.
βMa chi se sposa?β Chiede agitando il cornetto inzuppo di latte.
βTe sposi?β La madre chiede a Morena senza capire.
CosΓ¬ lei sbuffa, incrocia le braccia, ha lβaria di chi vorrebbe ammazzarmi.
βNun se sposa nessuno, io e Marco ci siamo lasciati, glielβho detto per togliermelo dalle scatole.β Si alza e fa per andare.
βMe odi cosΓ¬ tanto?β Le vado dietro, intanto al tavolo tutti restano zitti e confusi.
βTe sei fatto odiΓ , Lauro.β Mi dice con lo sguardo infuocato, se ne va nella sua camera ed io la seguo.
Scordandomi gli altri di lΓ , scordandomi che non siamo soli, scordandomi le buone maniere.
βIo cβavevo una vita normale. Piatta, sΓ¬, ma normale. Poi mβhai fatta salΓ¬ su βsta giostra e non so stata capace de scendere. Ma che te pensi te, che solo perchΓ© sei un personaggio puoi fare quello che voi? Che ti svengono tutte sul divano nude?β Mi dice a denti stretti in piena faccia.
βMorΓ¨, ioβ¦β Provo a dire ma le parole mi si bloccano alla gola.
βTe hai solo giocato e hai continuato pure quando tβho chiesto di smettere.β Continua a invermi contro.
βNo, MorΓ¨, non Γ¨ vero.β Provo a dirle, ed eccola che mi assale di nuovo.
βNo, LaurΓ¨? E dimme, te sei innamorato de me?β Mi chiede quasi ridendo.
βNon lo so, ma te non sei le altre.β Dico e sposto lo sguardo, io impazzisco di fronte a lei e al tempo stesso muoio di paura.
Mi sento vittima di un sortilegio, io da Morena me sento rapito.
βAh no?β Cambia tono, si fa quasi maliziosa, si avvicina di piΓΉ e mi bacia sul collo facendomi socchiudere gli occhi. Non capisco che sta facendo ma non riesco a non assecondarla.
Si scosta leggermente la vestaglia e cala il perizoma, così sussulto quasi.
Mi prende una mano e se la porta sulla sua nudità , così la tocco, quanto mi è mancato farlo.
Le infilo due dita dentro e le muovo a ritmo mentre mi fiondo sulle sue labbra.
Morena ansima in silenzio, respira affannosa, fino a quando si stacca violentemente da me e arresta il mio gioco, mi toglie la mano e si ricompone.
βVisto se so come le altre o no?β Mi dice con il viso deluso e la voglia non soddisfatta.
βNon lo sei.β Le urlo contro.
βSe tu fossi venuto a dichiararmi il tuo amore, non dovevi cedere, me dovevi dire βNo, MorΓ¨, adesso parliamo.β Ma te con me non ci parli, non conosci niente. Il mio colore preferito, il mio gusto di gelato preferito, che film mi piace guardare e la canzone che ascolto quando sono giΓΉ di morale. Vattene via, Lauro, mi hai incasinata abbastanza.β
Mi dice e stavolta la sua delusione si trasforma in pianto, le lacrime si calano giΓΉ dai suoi occhi per rigarle il volto.
βPerchΓ© stai a piagne?β Le dico arrestando la corsa delle sue lacrime, lei si scosta in malo modo.
βPerchΓ© senza manco rendermene conto, come βna scema, mentre tu co me scopavi e basta io facevo lβamore.β Quasi sembra me lo stia confessando, come se io potessi assolverla.
Faccio per parlare, ma Morena è furiosa, così mi accavalla.
βTe ne devi andare, subito.β Urla forte attirando lβattenzione degli altri, cosΓ¬ Edoardo mi piomba addosso.
βOh, che le hai fatto?β Urla afferrandomi per le spalle.
βNiente EdoΓ , ma se ne deve andare.β Morena dice con voce graffiata.
βLauro, annamo va.β Edoardo mi sollecita.
PerchΓ©? Tβho fatto cosΓ¬ male, MorΓ¨?
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