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Qualche giorno dopo come un disperato raggiungo il negozio, ci sono scatoloni ovunque, stanno preparando per l’inaugurazione.

β€œBuongiorno.” Urlo dall’ingresso, mi tolgo gli occhiali da sole e mi metto ad aspettare.

Morena viene fuori dallo sgabuzzino, ha uno scatolone tra le mani, i boccoli raccolti in uno chignon spettinato.

β€œCiao.” Ha il fiatone, cosΓ¬ le tolgo il pacco dalle mani.

β€œGrazie.” Mi dice spostando altri scatoloni.

β€œSei in un bel po’ di casino, vedo.” Sorrido e cerco il suo sguardo.

Annuisce. β€œDi cosa hai bisogno?” Mi chiede come se avesse fretta di liquidarmi.

β€œVolevo organizzarmi per l’inaugurazione.” Mento spudoratamente, lei sembra accorgersene, tant’è che ride.

β€œCome ho giΓ  detto preferisco fare una cosa piΓΉ soft.”

β€œMa come, fuori al terrazzo hai detto a Marco che Parlavamo di questo.” Malizio la mia risposta.

β€œE cosa dovevo dirgli, che stavamo parlando di quella volta in cui abbiamo scopato?” Chiede retorica, cerca poi di allontanarsi da me.

Mi avvicino di piΓΉ, Morena Γ¨ costretta tra me e il muro.

β€œNo ne vuoi parlare?” Le chiedo quasi sussurrando, il mio fiato Γ¨ su di lei, la vedo socchiudere gli occhi.

β€œCos’è che vuoi da me?” Mi chiede sbuffando.

β€œNon lo so, MorΓ¨.” Le dico fissandola negli occhi. β€œNon so cosa voglio dall’intera vita.”

β€œE allora lasciami stare.” Sillaba ogni parola a denti stretti, cosΓ¬ faccio l’unica cosa che non dovrei fare, affondo le mie labbra sulle sue.

β€œLauro, smettila.” Si divincola, strizza gli occhi, dalle labbra passo al collo, cosΓ¬ Morena rilassa i muscoli, si lascia baciare, abbozza un sorriso che forse un po’ maledice.

β€œStai sorridendo.” Le faccio notare e mi porto una sua coscia al fianco.

β€œMi hai fatto il solletico.” Mente abbozzando un altro sorriso, si fa poi seria. β€œLasciami.” Mi ordina.

β€œCi hai pensato a noi?” Le chiedo ancora baciandola con foga, cosΓ¬ depone le armi come se esattamente come me non stesse aspettando altro e asseconda i miei baci.

β€œFa differenza?” Chiede ansimando ad ogni bacio.

β€œLa fa per me che sono impazzito per quella giornata, per un anno intero.” Le confido, cosΓ¬ Morena smette di baciarmi e rinsavisce.

β€œE allora perchΓ© mi hai fatta andare via? PerchΓ© non mi hai cercata?”

β€œPerchΓ© io non so cosa voglio, non so legarmi, non voglio farlo.” Quasi piagnucolo.

β€œE cosa vuoi, la bambolina pronta all’uso?” Chiede quasi prendendomi in giro.

β€œNo, MorΓ¨, no. Tu non sei questo, tu sei tanto, troppo. Sono io…” Cerco di spiegare la mia mente contorta.

β€œBasta Lauro, tu sei instabile.” Mi strattona, le porto le mani al viso per cercare di baciarla di nuovo.

β€œHo un fidanzato, ho una stabilitΓ , non distruggerla.” Quasi mi implora con gli occhi gonfi di lacrime e rabbia.

β€œCosa vuoi sapere? Se ci ho pensato? CosΓ¬ si gonfia l’ego?” Prosegue, intanto le afferro le mani nelle mie, ho bisogno di toccarla, sentirla, respirarla.

β€œCi ho pensato, sΓ¬.” Socchiude gli occhi e ammette quasi ammonendosi.

Resto a fissarla, così disarmata, in questo momento la vedo ancora più bella, indifesa tra le mie mani.

La guardo negli occhi e le mie labbra si aprono in un sorriso, vorrei dire tanto, troppo ma la paura mi blocca tutto in gola.

Sentiamo aprirsi la porta del negozio, ciΒ  voltiamo e Valentina Γ¨ appena entrata e ci fissa. Siamo l’uno contro l’altra al muro, stringo le mani di Morena, Valentina ci guarda confusa.

β€œVa…va tutto bene?” Chiede inquisitoria.

Così Morena si divincola e si ricompone, tossisce appena e si asciuga gli occhi umidi.

β€œLauro mi…mi stava aiutando con gli scatoloni.” Farfuglia e Valentina continua a guardarci cercando di capire cosa stesse succedendo.

β€œStavamo parlando dell’inaugurazione.” Morena prosegue.

β€œOh, ti sei convinta?” Il volto di Valentina si rilassa. β€œSarΓ  epico.”

β€œSΓ¬, stavamo pensando a cosa potrei cantare.” Prendo in mano la situazione , Morena sembra provata. Io in questo momento sono come un lottatore messo ko sul ring. Morena mi ha appena stanato ammettendo di aver pensato a noi.

β€œIo direi che possiamo lasciargli carta bianca, no?” Valentina chiede a Morena che sembra pensare a tutt’altro.

β€œMh, sΓ¬.” Annuisce e si mette a sistemare altri scatoloni. β€œCanta ciΓ² che vuoi.” Fa spallucce.

Del resto, ci siamo appena confessati, le canzoni sono l’ultimo dei pensieri.

Io perΓ² non t’ho confessato che tu sei stata tutte le mie canzoni per un anno.

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