Mi chiamo alice, ho 14 anni e sono un totale disastro.
Sono nata a Firenze in una famiglia benestante, diciamo che non ho mai avuto problemi di soldi poiché mia madre e mio padre sono due avvocati o almeno lui lo era.
Quando avevo cinque anni mio padre fece un brutto incidente  e non ne uscì bene, da quel momento è paralizzato dalla vita in giù e ha vari problemi cerebrali, a stento parla e non sa nemmeno che sono sua figlia; nonostante
ciò ho continuato a volergli bene fino a tre mesi fa quando ha avuto un infarto e non ce l'ha fatta.
Lo amavo davvero con tutto il mio cuore ma forse è meglio così, vederlo in quelle condizioni iniziava a farmi stare veramente male; forse sta meglio adesso.
Nonostante ciò si andava avanti, ero abituata a non avere un padre presente nella mia vita ma almeno avevo i miei amici.
Mio fratello Matteo ha 13 anni in più di me, è sempre stato come un padre e senza di lui sarei persa, ha una fidanzata, Lucia, la odio.
Oggi la mamma è arrivata a casa con un volto diverso dal solito, non era ma solita Monica, lo notavo dall'espressione.
Non le chiesi nulla ne avremmo parlato poi a cena tutti insieme pensai, magari era incinta o lo studio era fallito, o peggio ancora era
successo qualcosa alla nonna ma no no impossibile, sarebbe stata molto più preoccupata.
La sua espressione era più simile a quando sei disperato perché in una giornata calda e afosa devi lavare i pavimenti e inizi a sudare poi ti ricordi che hai l'appuntamento dall'estetista quindi ti infili a fatica i jeans che non salgono a causa del sudore e inizi ad innervosirti.
Insomma non era sicuro una bella notizia quella che ci doveva dare, per questo aspettai che fosse lei a parlarcene.