©apitolo 35

IZUKU'S P.O.V

Dopo un oretta il bicolore si era finalmente svegliato, infatti mi sorprese ad osservarlo.

-So di essere bello, ma così mi imbarazzi- disse divertito aprendo un occhio solo.

Il mio viso in un attimo era diventato tutto rosso.

-Non ti stavo g-guardando- balbettai -E p-poi sei t-tu vhe s-sei v-venuto qui- aggiunsi.

Lui ridacchiò appena, poi si alzò dal letto.

-Non mi sembra che ti dispiaccia- affrmò beffardo, poi uscì dalla stanza. -Vieni a fare colazone- lo sentì dire dalle scale.

Frettolosamente scossi la testa e scesi dal letto.
Una volta in cucina presi le mie pillole, poi mi misi a fare colazione.

Senza rendermene conto i giorni erano passati piuttosto in fretta, in un battito di ciglia erano volate tre settimane.
Avevo già ripreso lo studio a scuola e, dato il non ricordare nulla, facevo ulteriori lezioni di recupero al pomeriggio.

Shouto era molto gentile nei miei confronti, ma spesso potevo notare la tristezza che emanavano i suoi occhi.
Così diversi, ma appartenenti alla stessa persona.

Come se non bastasse le mie pillole non avevano dato nessun segno di 'guarigione'.

-Penso sia meglio aumentare la dose delle pillole- mi risvegliò dai pensieri il medico.

-Come scusi?- si allarmò Shouto.

-Evidentemente una dose in più potrebbe dare dei benefici- spiegò in modo annoiato ma sicuro.

Io mi limitai ad annuire.

-Izuku sei sicuro?- mi chiese il bicolore.

-Certo, perché non dovrei seguire quello che mi dice?- mi irritava il fatto che non volesse che prendessi quelle pillole.

Insomma era la mia vita.
Volevo ricordare tutto quello che mi era accaduto e volevo ricordare anche la mia relazione con lui.
Dovrebbe volerlo anche lui, no?

Lui non disse nulla ed abbassò lo sguardo.
Il tempo che il medico scrisse la ricetta per poter prendere le pillole ed eravamo fuori da quell'ospedale.

Il tragitto verso casa era stato breve e silenzioso.
Entrambi eravamo immersi tra i nostri pensieri, sicuramente differenti.

-Non capisco perché tu ti continui ad opporre- dissi una volta arrivati a casa.
-Perché lo fai? Non vuoi che mi ricordi della nostra relazione?- lo guardai negli occhi.

-Possiamo sempre ricominciare e creare nuovi ricordi- disse lui senza far trasparire emozioni.

-Lo stai dicendo sul serio?- non ricevetti alcuna risposta da parte sua.

-Sai io vorrei anche ricordarmi di te e di quello che c'era fra noi- ammisi con gli occhi lucidi -p-però a te no-n sembra importare- aggiunsi, poi corsi verso la mia stanza.

Una volta dentro mi chiusi a chiave e mi accasciai a terra con la schiena poggiata su quel legno bianco.

-Izuku non è come pensi- disse lui da dietro di me.

Non risposi.

-Non è la nostra relazione il motivo della mia opposizione- affermò.

-E allora qual è?!- sbottai.

-Non posso dirtelo- ripeté

Sempre qualla frase dovevo sentire.

'Non posso dirtelo'

'Non posso dirtelo'

'Non posso dirtelo'

-BASTA- gridai.

-Perché non potete dirmi niente?!- aprì con rabbia la porta.

Gli occhi di Shoto mi guardavano in modo preoccupato.

-I-io.... cosa c'è di male nel dirmelo?!- sbottai è presi a tirargli dei piccolo pugneti deboli sopra il suo petto.

Senza volerlo iniziai a piangere e a singhiozzare.

Le mani di Shouto si posarono sopra i miei capelli e li accarezzarono.

-Shh Izuku, calmati- sussurrò mentre mi prese in braccio.

-C-come p-posso stare cal-mo?- chiesi tra un singhiozzo e l'altro.

Poco dopo Shouto mi aveva messo seduto fra le sue gambe nel mio letto.

-So che questa situazione è stressante, ma Izuku ti chiedo di avere pazienza- disse con voce pacata mentre il mio pianto faceva da sottofondo.

-Perdona il mio comportamento, però io vorrei vederti sempre così spenzierato e sorridente- spiegò.

-Per-chè prima non lo e-ero scusa?- chiesi mentre mi asciugavo le lacrime.

-No Izuku- rispose diretto.

'Allora... '

-Li ho fatti i-io?- chiesi abbassando la manica della mia felpa e indicando quelle cicatrici.

Ci fu un attimo di silenzio.
Non si sentiva neanche il rumore de nostri respiri, poiché entrambi li stavamo trattenendo.





























































-Si- rispose.

Le lacrime, che ormai si erano interrotte, ripresero a scendere dai miei occhi verdi.

Mi portai le mani sulla testa mentre caddi in un pianto isterico.
Shouto mi teneva stretto e stava piangendo anche lui.

-Per-chè?!- mi tirai i capelli

-Izu-ku mi dis-piace- singhiozzò mentre toglieva le mie mani dai miei capelli.
Esse presero a stringere quelle fredde di Shouto.

Le ore passarono e le lacrime cessarono di scendere dai nostri visi.
Uno a fianco all'altro ci stavamo osservando in silenzio.
La mano destra di Shouto stava posata sulla mia guancia ed il suo pollice accarezzava con delicatezza la mia pelle lentiggionasa.

-Shouto....io ho paura di ricordare-






















































Angolo scleretico

Hi guys

Sta volta non ho scuse per l'ennesimo ritardo

Non ho nulla da dire se non che va tutto di merda
Cercherò di far uscire un altro capitolo domani

E niente

Se volete supportarmi lasciate un commentino o una ☆ se vi è piaciuto il capitolo

Beyy

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