©apitolo 3

IZUKU'S P.O.V

Finalmente le lezioni erano finite.
Ero esausto, ma non per le lezioni, ero stanco di stare in mezzo alla gente.
Non aspettavo altro che tornarmene a casa.

-Izuku- mi chiamò la ragazza.

Mi voltai.

-Ti va di andare a fare un giro con noi?- chiese riferendosi a lei ed a Iida.

Mancava solo questa.

-No mi dispiace, oggi sono impegnato- mentì.

-E poi non vorrei fare il terzo in comodo- dissi ironico, facendo l'occhiolino alla ragazza, la quale arrossì subito.

-Quante volte te lo devo dire, io e Uraraka siamo solo amici- intervenì Iida leggermente irritato.

Ridacchiai sottovoce.

-Faremo un'altra volta- aggiunsi.

Loro annuiro e se ne andarono via.

Mi incamminai verso casa, quando il mio telefono iniziò a vibrare nella mia tasca.

Titubante lo presi e notai che era lui.

-Pronto- dissi con tono serio.

-Ciao Izuku, oggi devi andare nella solita strada, riceverai una bella somma di denaro- disse.

Peggio di così non poteva andare.

-E se non ci vado?- chiesi.

-Ti ricordo che tua madre é a casa, vedi te cosa vuoi fare, ma sappi che le tue scelte avranno delle conseguenze- rispose con tono serio.

Serrai i denti.

'Che bastardo' pensai in preda alla rabbia.

-Ho capito, farò come mi hai detto- affermai.

-Che bravo figlio che sei, passerà di lì tra un'oretta, vedi di non farlo aspettare- mi avvertì, dopodiché riattaccò  senza nemmeno salutare.

Ma non mi dispiaceva nemmeno, stronzi non si nasce, si diventa.

Mi sedetti tra i gradini del bar, ormai chiuso.
Quello davanti alla scuola.

Da quello che sapevo la proprietaria del bar era mancata un paio di mesi fa, per cui la famiglia aveva deciso di chiuderlo.

Mi misi le mani tra i capelli.
Nonostante non volessi, scoppiai in un pianto.
Un pianto pieno di amarezza, dolore.

Non potevo più sopportare questa vita, anzi, non poteva nemmeno essere chiamata vita.

°

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TODOROKI'S P.O.V

Le lezioni erano terminate.
Tutti andarono via dalla classe.

Tutti tranne me e una mia compagna.
Oggi toccava a noi le pulizie di classe.

Non mi cambiava molto, anzi più tempo stavo fuori, meno tempo stavo a casa.

-Pulisci sempre in modo così accurato- commentò la ragazza mentre mi osservava.

-Se devi fare una cosa, va fatta bene- affermai, finendo di pulire per terra.

-Non posso darti torto- disse lei mentre ritirava lo straccio.

-Io direi che va bene così, no?- aggiunse osservando il nostro operato.

Annuì.

-Che peccato, abbiamo fatto veloce- commentai.

-Uh? Perché, volevi stare ancora con me- disse maliziosa la ragazza.

Negai con la testa.

-Volevo semplicemente evitare di andare a casa troppo presto- risposi prendendo la mia cartella e uscendo dalla classe.

Lasciando Momo spiazzata.

Uscendo da scuola notai, tra i gradini del bar, lo stesso ragazzo di oggi.

Che mi stesse stolkerando?
Magari voleva seguirmi per vedere dove abitavo...

Mentre pensavo a queste cose anormali, mi stavo avvicinando.

Solo ora notai che era in lacrime.
Mi pentì immediatamente di ciò che avevo pensato poco fa.

Il ragazzo si alzò di scatto e si incamminò, a passo veloce, nella parte opposta di casa mia.

Istintivamente mi venne in mente di seguirlo, però così lo stolker sarei stato io.

Mentre mi dicevo di non seguirlo, notai che stavo facendo quello che non volevo fare.

....

Ormai lo avevo seguito, con molta attenzione.

Eravamo arrivati in una strada, non molto trafficata, ma nemmeno deserta.

Il ragazzo dai capelli verdi si sedette per terra e guardò il cielo.

Lo guardai anch'io.
Notai che in alto c'era una piuma.
Essa lentamente stava cadendo verso terra.
Era un peccato.

Quella piuma, bianca com'era, se avesse toccato terra si sarebbe sicuramente sporcata.
Non l'avrei più guardata come una piuma pura.

Ovviamente la gravità fece cadere la piuma, poco distante da me.

Solo ora lo sguardo del ragazzo era su di me.

Le sue mani si asciugarono il viso di fretta.

Feci per avvicinarmi, ma una macchina si sostò in quei pochi metri di distanza tra noi due.
Dopodiché il ragazzo abbassò il capo e salì in quella macchina nera.



















Angolo scleretico

Hi guys

Scusate la mia inattività in questo periodo, ma le lezioni online mi uccidono.
In più non sto passando un bel momento, in realtà questo brutto momento sembra non finire mai, ma prima o poi passerà :)

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto

E niente

Se volete supportarmi lasciate un commentino o una ☆ se vi è piaciuto il capitolo

Beyy

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