©apitolo 26
TODOROKI'S P.O.V
Oggi Izuku era piuttosto strano.
Sin da quando era entrato a casa mia aveva un’espressione cupa,che vanamente tentava di nascondermi.
-Izuku sei sicuro di stare bene?- chiesi per la terza volta.
Lui sospirò.
-Certo Shouto, quante volte te lo devo dire?- borbottò.
-Mh..- non gli credevo molto, anzi per niente, ma decisi che era meglio non insistere.
-Oggi devo andare da mia madre- cambiai discorso.
-Mh ti aspetto qui come al solito?- ipotizzò.
Negai con la testa.
-Vorrei che venissi con me, sempre se ti va- dissi.
-Mi farebbe molto piacere- affermò sorridendo.
-Allora metti il cappotto e le scarpe che andiamo- dissi e lui non perse tempo a fare quello che gli avevo appena detto.
Io feci lo stesso.
Ero parecchio in ansia.
Non andavo mai da mia madre neanche con i miei fratelli, preferivo stare da solo e parlarle quel poco che potevo.
Ma ero sicuro che Fuyumi avesse ragione.
Mia madre sarà felice della nostra relazione.
-Sa che stiamo insieme?- chiese Izuku mentre era al mio fianco in pullman.
-No, ma ho intenzione di dirglielo assieme a te- affermai e gli strinsi la mano.
-Sai,ieri a mia madre gli ho raccontato tutto- disse sorridendo.
-Davvero? E lei? Tuo padre lo sa?- domandai freneticamente facendolo ridere.
-Una domanda alla volta-ridacchiò
-È felice e preoccupata come al solito, mio padre non lo sa e al momento è meglio così- rispose facendosi un po' più serio.
-La cena com'è stata?- domandai.
Guardò un attimo fuori dal finestrino.
-Normale- rispose tornando a guardarmi.
Sicuramente era successo qualcosa, per questo Izuku era così strano, ma preferivo che fosse lui ad aprirsi senza che lo assilassi.
-Per quanto ancora potrò restare con te?- chiese.
-Mhh due settimane e ancora non abbiamo trovato un lavoro part-time per te- dissi sospirando.
-Ma tranquillo, lo troveremo- gli accarezzai una guancia con la mano libera.
Lui scostò la mia mano dalla sua pelle.
-Si...oh guarda credo che siamo arrivati- mi fece notare.
-Già, andiamo- dissi e, una volta scesi dal mezzo, ci avviammo verso l'ospedale.
Una volta lì la solita infermiera mi accompagnò, con Izuku, nella stanza di Rei Todoroki, nonché mia madre.
Sentì Izuku allentare la presa delle nostre mani, ma io gliela strinsi forte.
-Possiamo entrare così- dissi sicuro e lui annuì.
Piano piano aprì la porta e subito notai la figura esile di mia madre davanti alla finestra.
-Shouto- disse con voce calma lei.
-Mamma- sorrisi appena.
Izuku stava dietro di me, ma in breve tempo si mostrò a mia madre.
-Ehy, e tu chi saresti ?- chiese con fare materno.
Izuku mi affiancò.
-Izuku Midoriya, è un piacere conoscerla- si presentò facendo un piccolo inchino formale.
Mia madre sorrise.
-Quindi sei tu il fortunato- ipotizzò osservando le nostre mani unite ed intrecciate tra loro.
Notai Izuku arrossire, poi annuì.
-Shouto sono felice per te- disse mentre mi guardava con quegli occhi grigi e pieni di gioia, ma che dentro avevano sempre quella tristezza che non riuscivo a non notare.
Mi limitai a sorridere.
Passammo una bella oretta a parlare con lei.
Izuku si era aperto molto con lei, e mia madre non poteva non ripetere quanto fosse felice per noi.
Aveva anche detto che era stato il regalo di Natale più bello di tutti, anche se questa sorpresa era arrivata un giorno dopo Natale.
Dopo aver parlato con mia madre mangiammo qualcosa fuori.
Una volta fatto tornammo a casa ed io andai a lavarmi.
Dopo di me si lavò Izuku per poi tornare ed affiancarmi nel letto.
Si era accoccolato tra le mie braccia e aveva chiuso gli occhi.
-Non vorrai andare a letto quest'ora? Sono solo le otto e mezza- puntualizzai.
-Oggi... oggi sono solo stanco- disse.
Mi misi a fargli i grattini e a riempirlo di piccoli bacetti, ma lui sembrava essere in un mondo tutto suo.
-Izuku cosa succede?- chiesi.
Lui non rispose.
Il suo viso aveva le palpebre abbassate e la bocca socchiusa.
Era così carino, eppure qualcosa non tornava.
Aveva una scia di tristezza ed era come se mi stesse nascondendo qualcosa e non aveva intenzione di parlarne.
Gli accarezzai la schiena.
-S...scu..sa- disse nel sonno.
Dopodiché non disse nient'altro.
Continuai a guardarlo nella speranza che dicesse altro, ma finì con l'addormentarmi anch'io.
IZUKU'S P.O.V
23:49
Tristemente guardai la figura del mio ragazzo dormire.
'Perdonami' pensai malinconico.
'Non voglio tradirti, io amo solo te' una piccola lacrima silenziosa mi rigò il viso.
Andai verso la porta pronto per andarmene, però mi fermai un attimo nella speranza che lui mi fermasse.
Che mi chiedesse dove stessi andando.
Che non mi lasciasse andare.
Che mi abbracciasse...
Ma ovviamente tutto ciò non poteva accadere, lui stava dormendo.
Con il petto che mi faceva male per il dolore che stavo provando sapendo a cosa stessi andando incontro, uscì dalla stanza.
Dalla sua casa.
Dalla sua via.
Arrivai nel bar.
Fuori era molto silenzioso, ma appena entrai un’ondata di musica forte si fece sentire, assieme all'odore di alcool e fumo.
-Sei in ritardo di dieci minuti, ma per stavolta chiuderò un occhio- disse quell'uomo dagli occhi gialli.
Lo guardai subito male.
-Forza vatti a preparare con questa roba- mi diete un vestito nero, ma non capivo bene le sue forme dato che era piegato.
-Quando hai fatto,quella è la tua postazione, mi raccomando da te pretendo un buon lavoro- disse per poi ghignare.
Non dissi nulla e andai a cambiarmi.
I camerini erano uniti e non ce n'era uno per gli uomini.
-Quindi devi essere tu?- disse una voce piuttosto eletrizzata.
Una giovane ragazza bionda si avvicinò a me.
-Mh?- la guardai confuso.
Aveva un vestitino attillato e poco coperto, ma dato che ero omosessuale non mi faceva alcun effetto.
-Sei tu il nuovo ragazzo, nonchè l'unico- si speigò meglio.
-Purtroppo i camerini per gli uomini non ci sono, ma non dai fastidio a nessuna qui- si avvicinò molto al mio viso -anzi sei ben accetto- passò un suo dito sulla pelle esposta del mio petto.
La allontanai.
-Uh? Che ti prende? Avanti non fare il timido- disse lei sorridendo maliziosa.
-Non sono timido, voglio solo essere toccato il meno possibile- dissi e quest'ultima scoppiò a ridere.
-Sei molto divertente sai?- disse mentre cercava di calmarsi.
-Io non sto scherzando- la guardai serio e le si zittì.
-Allora non credo sia un posto per te- disse.
-Lo so, ora come ora vorrei essere tra le braccia del mio ragazzo, ma sono obbligato a essere in sto posto di merda- spiegai.
-Oh non dirmi che sei gay?- chiese ed io annuì.
-Perché tutti i bei ragazzi lo sono!?- si lamentò come una bambina.
Feci spallucce e, una volta pronto, andai nella mia postazione.
Indossavo un vestito da maid di pelle nera e sopra avevo una maschera con le orecchie da coniglio del medesimo colore.
Sfortunatamente nel palco al mio fianco c'era quella ragazza.
-Comunque io sono Toga, Toga Himko- si presentò per poi iniziare a ballare.
Molta gente si mise a guardarla.
-Izuku..Izuku Midoriya-
Angolo scleretico
Hi guysss
Ecco il capitolo in più che vi avevo promesso
Come poteva non mancare Toga in una mia ff?
Per cui eccola qui :D
Anche se è una spogliarelista è sempre la mia waifu
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e scusate gli errori :|
E niente
Se volete supportarmi lasciate un commentino o una ☆ se vi è piaciuto il capitolo
Beyy
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