©apitolo 15
TODOROKI'S P.O.V
-...Vieni qui?- chiese dolcemente.
-Perfavoreee- aggiunse è i suoi occhi sembravano farsi dolci come nei film.
Non potevo di certo dirgli di no.
-Ve bene- risposi per poi mettermi sotto le coperte al suo fianco.
Le sue braccia si erano allacciate a me e la sua testolina cespugliosa si era posata sopra il mio petto.
-...Midoriya?- mormorai scettico dal suo comportamento.
-Il tuo corpo è molto caldo- spiegò.
-Mi fai un po' di coccole- domandò poco dopo.
Coccole?
Da quando Midoriya si comportava così?!
-Allora? Me le fai?- mi risvegliò dai miei pensieri.
-Certo...- risposi non molto convinto.
Poco dopo avevo posato la mia mano sopra quella verde chioma arrufata e avevo iniziato a fargli dei 'grattini'.
-Hai mai fatto delle coccole a qualcuno?- chiese qualche minuto dopo.
-No, perché?- chiesi a mia volta.
-Uhm....sei pessimo- ammise.
-Faccio davvero così schifo?- ero un po' offeso.
-Nah, Kacchan è peggio- rispose.
Kacchan?
-Chi è?- domandai curioso.
Lui era rimasto in silenzio. Quando lo avevo guardato meglio avevo notato i suoi occhi coperti dalle palprebe: si era addormentato. Era davvero così tenero. Senza averci pensato troppo avevo cominciato ad accarezzargli la guancia. La sua pelle era morbida e candida, ricoperta però da molti puntini più scuri.
Questo ragazzo era davvero stupendo.
Ero rimasto ad osservarlo per tanto tempo, poi avevo anche io abbracciato Morfeo.
Fortunatamente domani era Sabato, non dovevo preoccuparmi di nulla.
IZUKU'S P.O.V
10:56
Controvoglia avevo aperto lentamente gli occhi.
Rispetto a ieri mi sentivo molto meglio, però non ricordavo molto di quello che era successo.
Ogni volta che mi saliva la febbre era sempre la stessa storia: sin da bambino iniziavo ad avere un comportamento strano, mia madre mi diceva che diventavo più affettuoso, solo che io personalmente non ricordavo mai nulla.
Finalmente avevo messo a fuoco la vista. Potevo anche sentire qualcosa sulla mia guancia.
Mi ero guardato un po' intorno, ma qualcosa aveva attirato la mia attenzione.
Avevo iniziato a sentire un 'Tum-Tum Tum-Tum' sotto il mio orecchio.
Di scatto mi ero alzato da sopra quel ragazzo e, in preda al panico, lo avevo buttato giù.
Quest'ultimo si era svegliato di soprassalto e si era ritrovato con il culo sul pavimento.
-Potresti anche essere più gentile- borbottò infastidito.
-P-perché dovrei pervertito?! Cosa mi hai fatto mentre avevo la febbre?!- sbottai nervoso.
-Le coccole- affermò.
Le coccole?
-Non ti credo! Mi hai sicuramente fatto altro!- era impossibile.
-Quando hai la febbre sei molto più dolce, sai?- affermò.
-Comunque puoi anche controllare oltre ai tuoi capelli e alla tua guancia non ho toccato nient'altro- spiegò.
Osservavo il mio pigiama: era lo stesso di ieri sera e profumava ancora, in più non era neanche sporco.
-Va bene, ti cre- mi bloccai.
Le maniche di esso era arrotolate e tirare su, così via i miei tagli erano in bella vista. Non persi tempo a portare le mie braccia dietro la schiena.
-Sta notte avevi caldo e, per non sembrare un pervertito, mi ero limitato ad alzarti le maniche- ammise mentre si alzava.
-Ma tranquillo, terrò la bocca chiusa e non ti dirò nulla al riguardo- aggiunse.
Non sapevo cosa dire, per cui non avevo proferito parola. Mi ero limitato ad osservare i suoi movimenti mentre stavo seduto sul letto.
-Però mi farebbe piacere sapere quando smetterai- affermò mentre mi affiancava.
-Smettila di fare così- mormorai.
Lui era sempre così gentile con me, di questo passo mi sarei sicuramente affezionato a lui, ma io non dovevo affezionarmi.
Tanto prima o poi se ne andrà pure lui.
Perché nessuno rimaneva per sempre, anche se te lo ripetevano.
Le parole erano espressioni buttate al vento. Erano come i pastelli bianchi: inutili.
Erano le azioni che parlavano davvero, esse ti facevano capire mille parole con un solo gesto.
Lui, come si in quel momento mi stava leggendo nel pensiero, mi aveva abbracciato.
Ero rimasto rigido a quel contatto così improvviso, ma dopo un po' mi ero lasciato cullare tra le sue possenti ma dolci braccia.
-Andiamo a fare colazione?- chiese sentendo il mio stomaco brontolare.
-Va bene-
Angolo scleretico
Hi guysss
Ecco il capitolooooo UwU
Solitamente mi piace che nel fare che nel capitolo quindici c'è il primo bacio, ma stavolta ho cambiato :3
Non posso mica fare sempre così, diventa troppo scontato poi eh
Chissà quando sarà il primo bacio *canticchia in modo innoccente*
Comunque spero che il capitolo è di vostro gradimento :)
Prima di sparire voglio dire un'ultima cosa: mio padre ha scoperto che mi leggo store omosessuali, per cui mi ha levato e resettato la tecnologia (ora sto a fare tutto di nascosto) per cui non so se gli aggiornamenti saranno regolari (ovvero almeno una volta alla settimana).
Sorratemi, ma guardiamo il lato positivo: non ha scoperto che scrivo storie omosessuali :D
E niente.
Se volete supportarmi lasciate un commentino o una ☆ se vi è piaciuto il capitolo
Beyy
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