✨you drool, when you sleep✨

-Binario nove e tre quarti.- mormorò il ragazzo.
-Su, su, Percy. Non vorrai perdere il tuo primo treno per Hogwarts!- esclamò Sally.
-E ricorda, figliolo, saremo felici per te in qualunque casa finirai.- dichiarò Poseidone, poi aggiunse bisbigliando all'orecchio del figlio: -Ma Serpeverde è senza dubbio la miglior-ahi!- concluse, mentre Sally gli intimava di smettere pizzicandolo sul fianco.
-Grazie papà, lo terrò in considerazione!- rispose Percy, ridendo.
Voltò il capo in direzione del treno, rosso come un rubino, e vide tutti i ragazzini insieme alle loro famiglie. Una chioma bionda, da sola e senza bagagli, osservava rapita l'architettura della stazione.

Approfittò della distrazione dei suoi genitori,per prendere le valigie e avviarsi all'entrata del treno. Parlavano con un signore della loro età, quasi, che teneva in mano una cioccorana e conversava animatamente con loro; insieme a lui c'era un grosso cane nero.

Lo sbuffo del treno lo fece sussultare. Caricò il bagaglio nel apposito posto, ma non prima di aver ricevuto un abbraccio da sua madre. E no, non era un abbraccio, era uno stritolamento. Percy credette di dover dire addio alle sue costole.
-M-Mamm-ma...t-ti p-rego...- gemette Percy.
-Sally, non vorrai ucciderlo il primo giorno di scuola!- l'ammonì Poseidone.
-Si, si, scusa tesoro. Fa il bravo, e cerca di non farti espellere!- disse con finto rimprovero la donna.
Percy li salutò, e salì sul treno.

Trovò uno scompartimento vuoto all'inizio del treno. Certo aveva girato tutti gli scompartimenti, imbattendosi nel famoso "Trio d'Oro", ma alla fine era riuscito a prendere un posto. Il treno viaggiava, e Percy guardava tutte quelle distese di verde, e fra un pensiero e l'altro...si addormentò.

A risvegliarlo, fu il suono di una voce, apparentemente irritante. Voltò il capo nella direzione da cui proveniva la fastidiosa voce. Aprì gli occhi, ancora addormentato, distinse una chioma dorata e una sagoma molto più alta di lui.

-È occupato questo scompartimento?- chiese, ora non sembrava così fastidiosa la voce.
-Ehm...no, siediti pure.- farfugliò.

Probabilmente aveva la sua età e un'aria molto più atletica. Con quell'abbronzatura e i riccioli biondi, incarnava il perfetto stereotipo della ragazza californiana, a parte gli occhi. Erano di una particolare sfumatura di grigio, come le nuvole temporalesche; belli ma minacciosi.

Si sedette di fronte al ragazzo, la prima frase che uscì dalla sua bocca fu:
-Quando dormi sbavi.-
Imbarazzato, si pulì con un fazzoletto che aveva in tasca.
-Dunque...ciao, credo, il mio nome è Percy Jackson! Tu come ti chiami?-
La ragazza spostò il suo sguardo su Percy, lo esaminò un po' e infine disse:
-Annabeth, Annabeth Chase.- e ritornò a guardare il panorama.

Percy si sentiva a disagio, molto a disagio, però decise che forse fra una domanda e l'altra potevano diventare amici! Perché no, non conosceva nessuno ad Hogwarts!
-Allora, sei anche tu Americana?- tentò di iniziare una conversazione il ragazzo.
-Si, San Francisco. Tu?- chiese di rimando la ragazza.
-New York! In che casa vorresti essere smistata?- domandò curioso.
-Ma Corvonero, ovviamente. È la migliore casata di tutta Hogwarts!- esclamò fiera Annabeth.
-Corvonero?! Bah, molto meglio Grifondoro!- ribatté Percy.
-Assolutamente! Corvonero!- replicò.
-Grifondoro!- urlò stavolta, scherzosamente, Percy.
-Corvonero!- esclamò ridendo.
-Grifondoro!!!- disse ridendo, Percy.

Continuarono un bel po' con questo dibattito, che altro non era se non un gioco a chi urla più forte e cerca di convincere l'avversario. Conversarono allegramente, come due vecchi amici, scoprendo e scherzando su episodi del loro passato. Il treno si fermò con un colpo secco, e Percy, che stava imitando suo padre alle prese con una canna da pesca difettosa, perse l'equilibrio e cadde sopra Annabeth. Si ritirò subito, mormorando scuse e farfugliando, la ragazza semplicemente scoppiò a ridere.
-È tutto ok...Testa D'Alghe!-
-Testa D'Alghe? Perché...?- chiese ridendo.
-Hai detto che ami il nuoto, e questo implica che hai solo alghe nel cranio!- spiegò, ridendo.
-Ah! Geniale...Ragazza Saggia!-
-Non male, bel soprannome.- e insieme uscirono dallo scompartimento.

Tirava una leggera brezza, molto rinfrescante e piacevole. Si sedettero sulle canoe, per attraversare il lago. Percy, sporgendosi, riuscì a distinguere alcune creature nell'acqua nera, ma decise di restare al suo posto.

Il maestoso castello di Hogwarts, così bello e imponente che Annabeth rimase senza fiato per più di due minuti. Percy la fece rinvenire, scoccando le dita davanti il suo naso. Entrarono nella sala grande, per lo smistamento.

-PERCY JACKSON!- chiamò una donna sulla cinquantina. "Deve essere la professoressa per la casata Grifondoro" pensò Annabeth. Percy cercò lo sguardo la bionda, lo rassicurava ad andare. Prese un respiro e si avvicinò. Si sedette.

-Mh mh mh, chi abbiamo qui?!-
-Percy Jackson, cappello parlante- disse Percy nella sua testa.
-Oh oh...ottimo. Buon cuore, coraggio da vendere, lealtà...non ho dubbi, ragazzo.- poi esclamò alla sala:
-GRIFONDORO!-
Applausi della casata rosso-oro. Cercò gli occhi di Annabeth, e in mezzo a milioni di sguardi, per lui, quei suoi occhi grigi erano inconfondibili. La vide, raggiante di felicità, per lui. Le sorrise, poi andò a sedersi alla tavolata.

-ANNABETH CHASE!-
Sospirò e si avviò verso il seggio.

-Uh, uh, salve cara ragazza.- la salutò, nella sua mente.
-S-Salve signor cappello parlante...-
-Vediamo un po'...mh mh. Ah, cara, sarai una perfetta...- poi urlò alla sala:
-CORVONERO!-
Sorrise raggiante, ed incontrò lo sguardo di Percy. Era felice per lei e si sentì arrossire.

La cena giunse al termine, all'uscita dalla sala, una mano fermò Annabeth sul posto. Voltò il capo ed incontrò Percy.
-Visto?! Ce l'hai fatta!- l'abbracciò stretta, Annabeth ricambiò.
-Allora, prima che perda il mio gruppo, ci incontriamo domani?- domandò, speranzosa.
-Ci puoi scommettere! A domani, allora.- esclamò subito Percy. Baciò il corvino su una guancia, e ritornò dal suo gruppo.

"Ok, come si respira?" Si chiese Percy mentalmente. Sorrise in direzione di Annabeth, voltò anche lui il capo e raggiunse il gruppo. Forse a Hogwarts non sarebbe stato solo!

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Hello, it's me.
Buona seraaaa! Ebbene sì, torno a scrivere one shot percabeth, perché? Ricordate sempre questa frase:
La vera domanda è: perché no?!
Vi do la buonanotte e sogni da semidei!

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