🌺I love you🌺
-questa one shot non tiene conto delle sfide di Apollo-
La figlia di Afrodite parcheggiò la macchina nel vialetto, come era solito fare, per poi spegnere la macchina. Il duro lavoro di Piper: la psicologa, non l'aiutava a mantenere i nervi saldi, di fatti, quella giornata era stata sorprendentemente faticosa. L'unica cosa che voleva era fare un bel bagno, mettersi il pigiama e dormire. Si massaggiò le tempie, cercando -inutilmente- di alleviare il mal di testa. Infine scese dalla macchina e si avviò per aprire la porta.
"Perché le luci del giardino sono accese?" Pensò Piper.
Inserì la chiave nella toppa ed entrò in casa. Nell'ingresso, collegato alla cucina e al salotto da un enorme open space, le luci erano spente. La mano andò automaticamente alla vita dove, posta vicino la cintura, si trovava Katropis: il suo pugnale. Si avvicinò alla porta finestra che dava sul giardino, tastando i muri e cercando di avvicinarsi alla luce che riusciva a filtrare. Appoggiò l'orecchio sulla finestra e sentì una musica romantica...
Quello che vide la mandò definitivamente in block out.
Poteva aspettarsi di tutto: idra giganti che ballavano la macareyna, scheletri e oggetti animati che si dilettavano in un lento, Leo a fuoco in giardino con Calypso e Jason e un estintore a testa (cosa che era già successa).
Mai si sarebbe aspettata di vedere Jason vestito con uno smoking nero, senza occhiali che rideva stando a tavola in giardino, mentre al lato opposto di Jason si trovava un...mattone.
Piper si pizzicò il braccio, credendo di star delirando. Era tutto vero.
Cercò di richiamare l'attenzione di Jason, picchiando sulla porta finestra, ricordando in seguito di poterla aprire. Il ragazzo non si accorse nemmeno di Piper, così lei avanzò imperterrita fino al al tavolo e diede un'occhiata al giardino. Jason aveva fatto uno splendido lavoro. Di solito non era così romantico, con lei.
C'erano luci colorate appese ai vari alberi del giardino, un grande stereo che produceva una musica fra il romantico e il blues, vicino al gazebo, erano accese delle piccole lanterne sopra cui giravano piccole farfalline, attratte dalla tenue luce prodotta dalle candele. Il tavolo era apparecchiato con una tavola rossa brillante, con due piccole candele sopra, e un piccolo mazzo di rose fra i due.
-JASON!- urlò Piper.
Il ragazzo si voltò così velocemente che per poco non gli si staccò il collo. Colto con le mani nel sacco, Jason saltò in aria dalla sedia, per fronteggiare Piper, con una aria paonazza disse:
-Sei tornata prima oggi?-
-Jason Grace, mi spieghi PERCHÉ stai cenando con un mattone? È per caso uno scherzo?-
-Prima di tutto: lei si chiama Penny, -indicò il mattone.- ed è la mia ragazza! Volevo rompere con te appena saresti tornata, ma dato che sei in largo anticipo, romperò ora con te. Piper Mclean, il mio cuore non appartiene più a te, ma a Penny.- rispose il figlio di Giove.
Piper non sapeva se ridere o prendere in considerazione di portalo in un ospedale psichiatrico.
-Jason, sii onesto con me, hai fumato qualcosa?- chiese cauta Piper.
-Come scusa?- replicò Jason indignato -Sono sanissimo e sto meglio di quando stavo con te! Lei mi porta gioia, amore, l'amo con tutta la mia anima, vivo solo per lei, ogni minuto o giornata la vivo per vedere un sorriso sul suo bel volto.-
"Un viso parecchio ruvido, oserei dire" pensò Piper.
-E tu, Piper Mclean, non oserai rovinare il nostro amore!- stavolta Jason la prese per le spalle, scuotendola leggermente e in maniera drammatica - Il nostro amore è sincero! Da quando mi ha fatto svenire a Nuova Roma mi sento rinato! Pieno di vita e amore!- continuò.
Piper, presa dalla confusione del momento, afferrò una padella sulla cucina all'esterno e la lanciò in testa a Jason, provocando il suo svenimento seguito da un sonoro: AHIA!
Col senno di poi, si piegò sul ragazzo e si accertò che il fidanzato stesse bene, in seguito, guardando la padella esclamò con un tono di soddisfazione: cavolo, Rapunzel mi fa un baffo.
Guardò con sospetto il mattone, rientrò in casa e prese il cellulare dalla borsa. Sapeva già chi chiamare.
-Prosciutto?- rispose Leo. (Che modo originale, Leo...)
-Leo, che diamine hai messo nel caffè a Jason stamattina?- esclamò Piper.
-Miss mondo, io non vedo Jason da ieri sera, se un mio clone super figo e caliente come il sottoscritto sia venuto in casa tua per mettere qualcosa nel caffè a Jason stamattina, allora la mia risposta è: no.-
-Beh, sembra che questo tuo clone sia venuto e abbia fatto innamorare Jason di un mattone, ripeto:UN MATTONE.- urlò la ragazza.
-Cos-com-quand-per i guanti da saldatura di Zeus che prestò ad Efesto, di che stai parlando?!-
-Esatto, un mattone. Sono arrivata a casa e ho trovato il giardino completamente allestito come per un appuntamento romantico, gli ho chiesto che stava succedendo e lui mi ha risposto che mi vuole lasciare perché si è innamorato del mattone. Allora l'ho colpito con una padella in testa e l'ho fatto svenire, ora tu vieni qua e mi aiuti a risolvere la cosa, chiaro?-
-A-Arrivo subito...- e chiuse la chiamata.
Due minuti dopo, l'elfo natalizio fece capolino alla porta della mora.
-Ok, non hai preso in considerazione l'idea che forse hai un tantino esagerato? Poteva essere uno scherzo oppure una proposta di matrimonio un po' comica..?-
-Leo, so quando una persona fa sul serio o mente, e ti assicuro che di mentire non mentiva.-
-Allora perché hai ammanettato il mattone?- (gioco di parole involontario)
-Non mi sta molto simpatica. Ma credo sia reciproca la cosa, vero, Penny?!-
-Uh uh, prima viene l'amore e poi il matrimonio!- la schernì Leo.
-E un figlio di Efesto investito da una moto.- replicò Piper. Leo temeva che un giorno avrebbe preso sul serio quella battuta.
Il campanello squillò.
-Din Don!- ripetè allegro il messicano. Piper lo guardò truce, e lui s'impose di non dire più una parola.
-Ma salve cari amici miei!- li salutò Percy.
-Ciao Percy. -rispose al saluto Piper.- come mai qui?-
-Ah sapete, ero di ritorno dal lavoro ed ho deciso di passare a salutare i miei amici.-
-Ehm, d'accordo entra.-
-Perché Jason è sul divano e c'è un mattone incatenato?- chiese, non tanto sorpreso Percy.
Piper raccontò velocemente la situazione a Percy, che comprese ogni cosa.
-Perciò? Cosa devo fare?- esclamò esasperata Piper. Il mal di testa non era certo migliorato.
-Ah, sapete, posso avere ciò che fa al caso nostro.- disse Percy.
-SAI COME CURARLO?!- rispose Piper.
-Oh ma certo, - tirò fuori dalla giacca una fiala con uno strano liquido viola - un sorso di questo e guarirà.-
-Allora svegliamolo e facciamoglielo bere!- esclamò Leo.
-Ah Ah...non così in fretta amici miei.- mormorò Percy.
-Cosa?- rispose Piper perplessa.
-Per usufruire di questa pozione, Jason deve dire a chiare parole: Percy, mi dispiace.- il cervello di Piper mise il turbo per capire che:
-Percy, hai incantato tu Jason?- domandò Piper.
-Ah, che intuito, figlia di Afrodite. Si, ho architettato io tutto questo. Certo, non mi aspettavo che lo colpissi con una padella, però devo ammettere che è stato divertente sentirlo.- spiegò il figlio di Poseidone.
-E...perché l'hai fatto?-
-Perché, due mattine fa, il suddetto semidio ha assaggiato la mia torta blu, paragonandola ad un mattone con il cemento blu, e per ripicca, con l'aiuto dei figli di Ecate, abbiamo creato una pozione per farlo innamorare di un mattone, a quanto pare ha funzionato.- esclamò soddisfatto Percy, con un sorrisetto sarcastico.
Proprio quando Piper stava per replicare, Jason si svegliò, stordito e confuso.
-Jason, ascoltami bene.- iniziò Piper.
-Dov'è Penny? Le avete fatto del male?- ringhiò Jason.
-Jason dì: Percy, mi dispiace.- esclamò Leo.
-Non ho intenzione di dire niente, finché non riavrò Penny!- urlò il romano.
Leo smanettò Penny, e la diede a Jason.
-Ora dì: Percy, mi dispiace.-
-Ehm...d'accordo. Percy, mi dispiace.-
-Ah, musica per le mie orecchie. Sarà la mia nuova suoneria del cellulare! Tenete.- passò la fialetta a Piper e uscì dalla porta salutando tutti i presenti.
-Piper che diam-
-Bevi questa!- e stavolta Piper utilizzò la lingua ammaliatrice. Come in trance, Jason bevve e strizzò le palpebre. Leo e Piper lo fissarono speranzosi.
-Come ti senti?-
-Normale, perché, che è successo?- domandò Jason.
-GRAZIE AGLI DEI!- ed entrambi abbracciarono Jason.
Un'ora dopo, Piper disintegrò il mattone con una mazza da baseball, poi andò a dormire, finalmente serena e con un piano per uccidere il figlio di Poseidone.
FINE.
Angolo autrice.
BUON NATALE A TUTTI, ma soprattutto a Percyisthebesttt ! È il mio piccolo regalino di natale, carissima collega, spero ti piaccia:) Questa storia è un po' demente, lo ammetto...ma comunque: BUON NATALE A TUTTI!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top