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"Mamma?" chiamò Jungkook scendendo le scale aiutato dal corrimano.

"Sì Kookie?" fece lei avvicinandosi per aiutarlo.

"Posso uhm...Jimin non c'è, ma posso uscire da solo per andare a scuola" disse sistemandosi lo zaino sulle spalle.

"Ne sei proprio sicuro? Posso portarti io, lo sai"

"Sono già uscito da solo, ora conosco bene la strada, per favore" pregò Jungkook.

"Mh...chiamami appena arrivi, okay? Oppure mandami un messaggio, è lo stesso" sospirò la madre.

"Va bene mamma, grazie mille" sorrise lui, lasciando un bacio sulla sua guancia.

Aprì la porta, aiutandosi con il bastone arrivò alla fine della sua via.

Si fermò appoggiandosi al muretto, per poi percepire dei passi avvicinarsi.

"Jungkookie, sono qui" disse quella voce profonda ed inconfondibile.

Il piccolo sorrise leggermente.

"Ciao hyung" lo salutò.

"Come stai oggi?" domandò Taehyung, per poi lasciare un dolce bacio sulla sua guancia.

Jungkook arrossì leggermente.

"Bene grazie, e tu?"

"Bene, tua madre ti ha creduto?"

"Non riesco mai a mentirle...non totalmente" rispose il minore. "Le ho detto che sarei andato da solo"

"E invece verrò con te, sicuro che mi faranno entrare?" chiese poi.

"Sì Tae, sei con me, basterà dire che Jimin non c'è, anche perché è vero, e che sarai tu ad aiutarmi oggi...solo se ti va" si morse leggermente il labbro.

"Yah Jungkook, farei di tutto per passare più tempo possibile con te" affermò il maggiore.

"Aish, smettila di fare così" lo allontanò Jungkook arrossendo.

"Ma è vero, perché dovrei smettere?" ribatté Taehyung.

"Lo sai che mi imbarazzo, brutto idiota" si imbronciò il minore.

"Ohw, come sei carino" sorrise l'altro dandogli un buffetto sulla guancia.

"Okay, ora possiamo andare?" lo liquidò Jungkook.

"Sì, non avrai bisogno di questo" fece Taehyung ripiegando il bastone e riponendolo nello zaino del più piccolo.

"Oh, grazie hyung" abbassò la testa l'altro.

Taehyung gli afferrò la mano e la strinse alla sua, iniziando a camminare con il più piccolo al suo fianco.

Gli piaceva stare con lui.

Gli piaceva sentirlo parlare, guardarlo arrossire alle sue parole.

Gli piaceva Jungkook, come mai gli era piaciuto qualcuno fino ad allora.

E di certo non se lo sarebbe fatto scappare.

Era cieco? Non gli importava.

L'avrebbe aiutato, con tutto sé stesso, nonostante lui fosse abbastanza indipendente nelle cose che faceva.

E Taehyung era talmente cotto di lui che sarebbe andato sulla Luna a piedi pur di farlo stare bene.

Di certo non era un ragazzo che si arrendeva facilmente, sapeva che Jungkook ricambiava il suo interesse.

Lo sapeva, o non avrebbe continuato ad uscire con lui, non sarebbe arrossito ogni volta che il maggiore gli avesse fatto un complimento.

Era così dolce quel ragazzo, così tenero, timido e gentile.

E tanto, tanto bello.

Taehyung si perdeva nel guardarlo, perdeva la cognizione del tempo intento ad osservare ogni minimo dettaglio del suo viso bellissimo, dai tratti ancora quasi infantili.

Si chiese perché una disgrazia del genere dovesse capitare proprio ad un ragazzo meraviglioso come lui, di certo non se lo meritava, affatto.

Avrebbe tanto voluto che Jungkook potesse vederlo con i propri occhi, o solamente fissare lo sguardo nel suo fino a farlo arrossire.

Ma andava bene così, d'altronde non poteva farci nulla.

Non poteva curare la cecità di Jungkook ma poteva provare a farlo sentire bene.

"Hey Tae? A cosa pensi?" domandò lui distogliendolo dai suoi pensieri.

Il maggiore scosse la testa.

"Cosa? Uhm...no niente, scusami, che dicevi?" si mordicchiò il labbro.

"Nulla, solo...tra un po' dovremmo essere arrivati alla scuola" sorrise leggermente Jungkook.

"Oh, sì credo di sì, ho messo l'indirizzo su Google Maps e-"

Jungkook rise. "So la strada praticamente a memoria hyung"

"Aish, che ne so, io non sono mai venuto qui" si lamentò lui. "Ma credo che siamo davanti al cancello"

"Penso anch'io, che ore sono?"

"Le 7:45"

"Allora possiamo entrare"

Taehyung stupidamente annuì ed entrò, percorrendo il vialetto accanto al minore, fino a ritrovarsi un portone davanti.

Vi bussò e subito venne una giovane ragazza ad aprire.

"Oh, ciao Jungkook, e lui chi è?" domandò dandogli un bacio sulla guancia.

Taehyung fu percosso da un moto di gelosia.

"Hey, lui è Taehyung, un mio amico...Jimin in questi giorni non c'è, così si è proposto lui di venire ad aiutarmi, è un problema?" Spiegò il ragazzo.

Lei sorrise. "Certo che no, entrate pure" disse poi scansandosi e facendoli accedere alla scuola per non vedenti.

Taehyung si guardò intorno.

Era molto semplice ma davvero carina, come struttura.

Le pareti erano di un azzurro chiaro ed il pavimento leggermente grigio.

Non era molto grande, ma neanche troppo piccola, una via di mezzo.

Notò che ci fossero molti ragazzi accompagnati da un'altra persona che camminava al loro fianco.

Si chiese cosa avrebbe dovuto fare.

"Uhm...Kook?"

"Sì hyung?"

"Cosa devo fare oggi di preciso?" chiese dunque.

"Oggi studieremo all'aria aperta, ti va?" sorrise.

"Certo, ma cosa studieremo di preciso?" continuò curioso il maggiore.

"Dovrò leggere delle pagine di storia, farne un riassunto al computer e ripetere, dato che tra pochi giorni avrò l'interrogazione" spiegò lui continuando a camminare.

"E come...insomma..." si morse il labbro imbarazzato Taehyung.

"Oh hyung, il computer è fatto apposta per i non vedenti, se te lo stai chiedendo, e il mio libro anche, mentre tu ne avrai uno con lo stesso testo ma scritto in forma normale e dovrai dirmi se sbaglio a leggere" disse Jungkook. "Te l'ho detto, sarebbe stato noioso, se vuoi andare non fa niente"

"Assolutamente no Jungkook, ora prendi ciò che ti serve e andiamo fuori a studiare, stai tranquillo" disse Taehyung accarezzandogli la schiena.

Jungkook annuì. "Nell'aula 35 dovrebbero esserci le mie cose...portami lì"

"Ma certo" fece il maggiore, allungando il passo fino a ritrovarsi davanti a quella stanza.

Vi entrarono dentro.

"Okay uhm..." Jungkook si allontanò da lui e tastò le pareti della stanza, fino ad arrivare davanti ad un mobiletto.

Vi era scritto sopra il suo nome.

Con le mani cercò il computer e lo prese.

"Puoi aiutarmi, hyung?"

Il più alto si avvicinò a lui e prese il computer tra le mani.

"Cerchi il libro di storia, giusto?" chiese.

Jungkook annuì.

"Credo sia questo" fece poi prendendolo.

"Sì, è questo, grazie...nella buca di sopra dovrebbe esserci quello che servirà a te, hyung" cercò di indicare.

"Sì, eccolo"

Jungkook prese entrambi i libri agganciando il braccio a quello di Taehyung.

"Ora andiamo fuori?"

"Sì hyung, devi girare a destra e andare dritto, c'è una porta che ci farà arrivare in giardino"

"Va bene Kookie" annuì lui, uscendo dalla stanza e seguendo le istruzioni del più piccolo.

In pochi istanti si ritrovarono all'aperto, in un grande prato verde.

Subito Taehyung notò un piccolo tavolino con due banchi, e si recò lì, aiutando il più piccolo a sistemarsi con il computer e il libro.

Jungkook iniziò a leggere e Taehyung fu davvero un magnifico aiutante.

Lo aiutò a leggere alla perfezione ogni data, ogni concetto, e soprattutto lo aiutò nello scrivere il riassunto di ogni paragrafo.

Il maggiore era affascinato da quel che l'altro faceva.

Gli sembrava che le sue azioni fossero così normali e quasi gli venne da ridere al le siero che se fosse stato al suo posto probabilmente avrebbe fatto danni ogni tre secondi.

Jungkook iniziò a ripetere ciò che aveva studiato, e Dio, pareva avere una memoria fantastica.

Ripeté tutto, modificando le parole e rendendo il discorso molto più fluente e delicato.

Taehyung rimase quasi immobile nel sentirlo parlare.

Gli piaceva la sua voce, così tanto.

E Jungkook era così intelligente e bravo.

Le ore passarono in fretta, e i due si ritrovarono alle due del pomeriggio a parlare di altro in quel giardino.

Dopo ore di studio era arrivato il momento di rilassarsi un po'.

"Sei davvero fantastico Jungkook, dico sul serio"

"Yah, non è vero, sono solo abituato a studiare così" arrossì leggermente lui.

"Beh, complimenti, io per studiare anche solo un paragrafo e saperlo come fai tu ci metto una vita" ridacchiò Taehyung sorseggiando il suo tè.

"È solo questione di abitudine hyung" ribatté il minore mangiando il suo snack.

"Ti piace proprio tanto la natura, non è così, Kookie?" sorrise Taehyung guardandolo.

Jungkook annuì. "Da morire, anche se non posso vederla...posso sentirla, non so se mi spiego, è come se-"

"Ho capito, ed è davvero una cosa bella"

"Lo pensi davvero?"

"Sì, Jungkook. Penso che sia meraviglioso sentirsi così coinvolto nella natura nonostante la cecità, e tu sei così assorto in essa, Dio santo, sei qualcosa di meraviglioso" sussurrò.

"C-cosa?" Jungkook arrossì violentemente.

"Sei meraviglioso, proprio come la natura che ti piace tanto" ripeté Taehyung accarezzandogli il volto.

"E sono contento che tu non debba più utilizzare gli occhiali con me, mi piace guardare i tuoi occhi così grandi" continuò. "Non sono affatto vuoti come tu credi, sono di un color nocciola adorabile, sono grandi e bellissimi, e poi, parliamoci chiaro, ogni cosa di te è bellissima"

"H-hyung ma che stai...che stai dicendo..." abbassò la testa il più piccolo, sentendo il volto andare a fuoco.

"La verità, Jungkook, e vorrei che-"

"La scuola sta chiudendo, sbrigatevi ad uscire se non volete rimanere chiusi dentro!" Urlò una voce alquanto antipatica.

Jungkook si alzò in fretta. "Bene, dobbiamo andare"

Taehyung sospirò.

Merda Jungkook, volevo baciarti, brutto stronzo.

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