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"Siamo arrivati Kookie" fece Taehyung, saltellando leggermente. "Vieni, siediti accanto a me"

I due erano finalmente arrivati nel luogo in cui il maggiore voleva portarmi.

Jungkook afferrò il braccio di Taehyung e si fece trasportare a terra, sedendosi sull'erba fresca.

Ciò che percepiva era semplicemente magnifico: amava la natura, amava ogni singolo rumore o suono.

La natura per Jungkook era potenza pura, un insieme di colori e suoni che creavano la melodia più bella di sempre.

Le foglie degli alberi mosse dal vento, i cinguettii di migliaia di uccellini diversi, l'acqua che scorreva sui sassolini.

Era tutto perfetto.

"Hyung" chiamò il maggiore.

Taehyung si girò verso di lui. "Sì Kookie?"

"Chiudi gli occhi e ascolta" sussurrò sfiorando il suo braccio con una mano.

Il più grande non rispose, semplicemente fece ciò che gli era stato detto e chiuse gli occhi.

"Non è bellissimo?" ruppe il silenzio Jungkook dopo vari minuti.

"Sì, lo è" rispose Taehyung con lo stesso tono di voce.

"Essere ciechi ha anche i suoi vantaggi, per quanto sia brutto" iniziò il piccolo. "Voglio dire,  pagherei oro per tornare a vedere, ma senza la vista gli altri sensi sono più amplificati e questo è..."

"Davvero bello" concluse il maggiore.

"Già...riesco a percepire quasi ogni minimo dettaglio di ciò che ci circonda, ed essere qui ora è bellissimo"

Jungkook ormai era totalmente rapito da ciò che ascoltava con attenzione, e la voce di Taehyung non faceva altro che aumentare il piacere di ciò che udiva.

Era bella, la sua voce, bellissima.

Profonda e calda, così rassicurante, una delle più belle che avesse mai sentito.

"Potrei stare così in eterno e non mi stancherei" sussurrò. "Ti ringrazio per avermi portato qui, Taehyung, è davvero magnifico"

Il più grande non poté trattenere un grande sorriso.

"Sono felice che ti piaccia, davvero"

"Uhm...Taehyung?" lo chiamò ancora Jungkook.

"Dimmi"

"Io non...non so ancora come sei fatto..." si morse il labbro Jungkook, sentendo le sue guance andare a fuoco.

Voleva saperlo.

Ormai erano quasi tre settimane che si conoscevano, ed erano usciti insieme altre volte, ma Jungkook non aveva mai avuto il coraggio o la possibilità di conoscere il suo volto.

Era una domanda imbarazzante da fare, nonostante non ci fosse nulla di male, e non voleva che Taehyung si sentisse a disagio ai gesti che Jungkook avrebbe dovuto compiere.

Lo trovava qualcosa di estremamente intimo.

Ma quel giorno, in quell'istante, seduti in mezzo al bosco che sprizzava vita e musica da ogni parte, ebbe il coraggio di chiederglielo.

"S-Scusa, è che..." abbassò la testa.

"No Jungkook, sta' tranquillo, è okay" fece Taehyung per rassicurarlo. "Hai ragione, avrei dovuto chiedertelo io per primo"

"No no, non è qu-"

Ma il maggiore lo bloccò e prese le sue mani con delicatezza, accarezzandole con i pollici.

Jungkook rabbrividì a quel contatto inaspettato.

Taehyung non fiatò, e avvicinò le mani del minore al suo viso, fino a farglielo sfiorare con la punta delle dita.

Jungkook trattenne un respiro, che il maggiore gli avesse appena dato il consenso di conoscere il suo volto?

Sì, l'aveva fatto.

Così il minore si sistemò più comodamente davanti a lui e portò le mani tremanti a toccare il suo viso.

Poté percepire che il maggiore aveva chiuso gli occhi.

La sensazione che la sua pelle donava ai suoi polpastrelli era bellissima.

Il viso di Taehyung era liscio, le guance morbide e delicate.

Jungkook riuscì a percepire la forma delle sue sopracciglia, e gli occhi chiusi, leggermente allungati.

Non ne sapeva il motivo, ma in quel momento il cuore stava battendo all'impazzata contro la sua cassa toracica, pensò di essere stupido, un ragazzino che riusciva a farsi guardare dalla sua cotta storica dopo anni.

Se solo avesse saputo che per Taehyung era lo stesso, che anche il cuore del maggiore sembrava star per esplodere, non si sarebbe fatto troppi problemi.

Toccò il suo volto, scorgendone i minimi dettagli, per poi passare a sfiorare le sue labbra con le dita della mano destra.

Queste ultime erano morbide, carnose, meravigliose, e si dischiusero leggermente al suo tocco.

Le studiò per un tempo che parve infinito, e gli piacquero talmente tanto.

"Devi...Devi essere davvero bellissimo" sussurrò così impercettibilmente che Taehyung a stento riuscì a capirlo, per poi sorridere subito dopo.

Jungkook era così tenero, ed era stato capace di far battere il suo cuore ad un ritmo insostenibile per parecchie volte.

Nessuno lo aveva mai fatto sentire come quel ragazzo.

"Lo sono?"

"Lo sei, ne sono certo" arrossì Jungkook.

"Anche tu lo sei" sorrise Taehyung, stavolta di lui ad accarezzargli una guancia.

"Puoi fare qualcosa per me, Jungkook?" domandò poi.

"Cosa...?"

"Togliti gli occhiali" fece.

"C-che..? No, ti prego non..." balbettò Jungkook.

"Voglio vedere i tuoi occhi, Kookie" mormorò, terribilmente vicino al suo volto.

"Sono privi di una qualsiasi vitalità, per favore, non ti piacerebbe vederli" sospirò poi.

Ma non era vero.

Jungkook non era cieco dalla nascita, i suoi occhi non erano vitrei o vuoti.

"Fallo per me, Jungkook, voglio conoscere anche io il tuo volto nella sua totalità" lo accarezzò piano.

Lui sospirò, e si tolse gli occhiali da sole, per poi aprire gli occhi leggermente, a testa bassa.

Taehyung portò una mano sotto il suo mento per tirarlo su.

Sorrise non appena vide finalmente i suoi occhi: le sue iridi erano color nocciola, e stavano cercando disperatamente una via di fuga.

Jungkook non vedeva l'ora di chiuderli, per far finire quel supplizio, odiava farsi vedere così, ad occhi aperti, e non sapere dove puntare lo sguardo.

Ma Taehyung ne rimase rapito e affascinato.

"Segui la mia voce e guardami" sussurrò.

Jungkook lo fece, e cercò di puntare le iridi dove provenisse la sua voce.

"Bravissimo, è perfetto"

La forma dei suoi occhi era particolare, non erano semplici occhi a mandorla, erano più grandi, sembravano ancora quelli di un bambino che se avesse potuto, avrebbe notato un qualsiasi dettaglio di ciò che lo circondava.

Erano occhi grandi, e Taehyung pensò che in quel viso donassero un tocco di maggiore tenerezza.

Nonostante notasse che non lo stesse guardando sul serio, le sue iridi sembravano osservarlo, e leggere direttamente la sua anima.

Forse era proprio così, forse non c'era bisogno che lo vedesse realmente per leggere la sua anima.

Jungkook sbatté le palpebre più volte, avrebbe tanto voluto vedere il volto del maggiore.

"Ti da fastidio la luce del sole?" Domandò Taehyung.

L'altro scosse la testa.

"No, riesco solo a percepirla, tranquillo"

"Allora dovresti restare così, perché penso che i tuoi occhi meravigliosamente espressivi" sussurrò il maggiore.

"Mi piacciono tanto, Jungkook. Mi piace la forma che hanno, il colore...sei bellissimo, Dio santo" sospirò. "Bellissimo"

Jungkook chiuse gli occhi, sentendo l'aria mancare a quelle parole.

Nessuno gli aveva mai detto parole tanto dolci, nessuno all'infuori di Jimin e Yoongi lo aveva trattato così, lo aveva fatto sentire bene con sé stesso.

Taehyung era davvero una benedizione.

"Hyung..."

"Dimmi tutto"

"Posso...posso abbracciarti?" domandò giocando con le sue dita nervosamente.

Taehyung sorrise alla dolce vista, per poi prendere il polso di Jungkook e tirare il più piccolo a sé.

"Oh hyu-" fece Jungkook sorpreso.

"Sh..." il maggiore allargò le gambe e lo fece sedere tra di esse.

Jungkook cedette, e allacciò le sue braccia attorno al suo collo, stringendolo forte.

"Grazie" sussurrò poi, chiudendo gli occhi.

Sentì le grandi mani di Taehyung accarezzare la sua schiena e i suoi capelli, ed in quel momento si sentì davvero in pace con se stesso.

DUE AGGIORNAMENTI DI SEGUITO PERCHÉ VI VOGLIO BENE E SEMBRA CHE LA STORIA VI STIA PIACENDO SO, AMATEMI
All the love xx
Clau

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