5~BIC
Il ritorno nella mia vecchia città non fu brusco quanto mi sarei aspettato, ma rivedere tutte quelle facce che non vedevo da tempo, mi aveva un po' scombussolato.
Avevo anche incontrato il mio vecchio migliore amico, ma parlarci come se nulla fosse e anche andarlo a trovare a casa o invitarlo da me, mi sembrava troppo strano: volevo ricominciare tutto daccapo e volevo dimenticarmi del passato, quanto era possibile.
Forse gli avevo risposto in modo troppo brusco quella mattina, ma avevo così tanti pensieri per la testa che di certo non mi ero preoccupato di rispondergli più gentilmente, anche se avrei dovuto.
Mi resi conto di star pensando troppo intensamente che mi ritrovai a sbattere contro un palo per strada. "E chi l'ha messo qua questo!" urlai frustrato.
Menomale a quell'ora non c'era nessuno in giro, nessuno mi aveva sentito, così continuai per la mia strada.
Un po' scocciato mi resi conto di come un ragazzo dai capelli rossi che conoscevo bene mi stava aspettando davanti al cancello di casa mia, con un piede appoggiato sul muretto dove da piccoli scrivevamo all'insaputa dei miei genitori, che poi ci facevano pulire tutto per punirci... ma noi lo facevamo apposta, per poter stare più tempo insieme e ridere a crepapelle.
Alzai gli occhi al cielo, perché mi ricordai come mio padre era fiero di come stavamo crescendo e mi voleva bene... adesso non sapevo nemmeno cosa stesse facendo e dove si trovasse.
Tornai alla realtà quando Minjae mi salutò sventolando la mano in aria. "Bic, ciao!"
Cercai di fare il sorriso finto migliore di come potessi fare. "Ciao"
Volevo solo stendermi sul letto e non pensare a niente per una volta... invece c'era lui che voleva avere una conversazione sensata con me.
"Stamattina ti ho visto un po' distante, così sono venuto a vedere come stavi... non ci parliamo da tempo, ho tante cose da raccontarti e penso che anche tu ne abbia"
Tante cose da raccontarmi? No, non avevo proprio voglia "Scusa Minjae, adesso ho bisogno di riposarmi: appena sono arrivato, sono dovuto subito andare a scuola e non ho avuto nemmeno il tempo di abituarmi al trasloco"
"Oh" annuì "Sisi, non... non preoccuparti... allora ci sentiamo domani!" e se ne andò. Così. Un po' mi dispiaceva, per un po' pensai di richiamarlo e parlarci, ma poi aprii il cancello ed entrai a casa, cercando di non pensarci più.
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Eii che ne pensate di questo capitolo?
Nel prossimo sarà Win a parlare😪♡
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