3~SEONGJUN (CastleJ)
Prospettavo la solita noiosa giornata di lavoro al bar. L'unica cosa che aspettavo era la sua entrata. Ogni mattina si sedeva sulla sedia del tavolo in fondo, di fronte alla finestra, con i suoi due amici. Sembravo un idiota quando mi fermavo a fissarlo, sperando che non si girasse all'improvviso e mi beccasse.
Quella mattina era già abbastanza noiosa, per via del brutto tempo che prevedeva pioggia, inoltre lui non si era nemmeno presentato al bar.
Ero sul punto di sbattere letteralmente la testa contro il muro, quando un vento gelido proveniente da fuori, mi fece rabbrividire.
Mi incamminai verso la porta del bar per richiuderla, quando mi trovai davanti lui.
Era da solo.
Mi sorpassò come se non fosse successo niente, ma il mio cuore aveva già perso un battito.
Chiusi la porta in fretta e quasi lo rincorsi, precipitandomi a chiedergli l'ordinazione al solito tavolo.
Il bar era completamente vuoto.
Inoltre per colpa del brutto tempo, gli altri camerieri e il mio capo erano rimasti a casa, lasciandomi solo, consapevoli che non si sarebbe presentato quasi nessuno.
Invece qualcuno c'era... non uno come gli altri, ma lui.
"Cosa ordina?"
Cercai di mantenere la calma.
Non ero mai riuscito a chiedergli l'ordine, perché i miei colleghi si fiondavano subito.
"Un Americano, grazie"
Bloccai l'urlo sul nascere.
Aveva una voce veramente profonda e questo mi piaceva troppo.
"Arriva subito"
Mi voltai verso il bancone e quasi inciampai.
Mi ressi, poggiando la mano su un divanetto dietro di me.
Aspetta.
Quello non era un divanetto.
Era la sua dannata spalla!
Mi maledissi mentalmente.
"Scusa scusa scusa... scusi, volevo dire scusi, non intendevo darle del tu... non lo farei mai, e che mi sono appoggiato a lei... non l'avevo visto! Non intendo che lei sia invisibile... tutto il contrario... cioè..."
Mi fermai per prendere fiato e lo guardai.
Il suo sguardo serio non era cambiato nemmeno un po', mi guardava inespressivo.
"Non preoccuparti"
Mi aveva appena dato del 'tu'?!
Sentii le guance tingersi di rosso e mi girai dall'altro lato per non farglielo notare.
Mi avviai a fare il suo Americano, respirando piano per non farmi prendere dall'ansia.
'ok, adesso vado da lui... gli chiedo il nome e... si, dai, tanto è un liceale, ha la divisa, sono più grande di lui, non può insultarmi o cose così... Giusto?'
Annuii, dando ragione a me stesso.
Presi in mano il caffè, il più stretto possibile, per non fare un' altra brutta figura e versarglielo addosso, quando qualcuno entrò nel bar e si sedette accanto a lui.
Erano arrivati i suoi due amici.
Li raggiunsi deluso e poggiai l'Americano davanti al ragazzo.
"Seongjun! Fai il cameriere adesso? Incredibile, oggi è il giorno in cui incontro gente del passato con cui non parlo da anni!"
Mi giro, un ciuffo rosso si muove davanti ai miei occhi e riconosco Minjae.
"Amico! Da quanto! Ti vedevo sempre entrare qui, ma non ti ho mai riconosciuto!"
"Idem per me!"
Quasi mi aveva fatto scordare del ragazzo che in quel momento si trovava con il mio braccio davanti, perché tenevo ancora stretto tra le mani il suo caffè.
"Sono i tuoi compagni di classe?"
Cercai di non far notare loro quanto volevo quella risposta... Volevo sapere il suo nome, la sua età... Tutto di lui.
"Lui lo è" disse Minjae, indicando il ragazzo accanto a lui.
"Ma Win frequenta il terzo anno"
Si chiamava Win!
Mi sembrava come se adesso lo conoscessi alla perfezione.
Ci portavamo esattamente... cinque anni?
Non importava: a me piaceva troppo.
Mi piaceva il suo modo di bere il caffè la mattina.
Mi piaceva il suo modo di mangiare con la forchettina, la solita torta alle carote, quella che prendeva sempre.
"Ah... è tornato Bic, l'hai saputo?"
"Bic è tornato?"
.
"Seonjung! Hai finito? Accompagnami a casa!"
.
.
Questo capitolo è un po' più lungo😊
Che ne pensate della WinstleJ? ♡
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