•ah shit, here we go again•

Il tremendo fischio dell'allarme svegliò Dream di scatto. I suoi compagni di stanza, Ink e Blueberry, erano già in piedi, e stavano lottando contro le loro divise.

"Ragazzi, che sta succedendo?" domandò lui, angosciato.

Blue e Ink si scambiarono uno sguardo preoccupato, poi il più alto si avvicinò al suo letto, con le braccia ancora mezze intrappolate nella giacca:

"Pirati. Il re ha già dato ordine all'esercito di attaccare. Noi andremo ad aiutarli"

"Cinque minuti e sono pronto" Dream saltò giù dal letto e artigliò al volo la sua divisa. Se la infilò nel giro di un'attimo e poi corse giù dalle scale, diretto al seminterrato, dove i suoi compagni lo stavano aspettando per prendere le loro armi.

"Dream, tieni" Blue gli passò un arco e una faretra piena di frecce, poi afferrò il fodero di una spada e la diede ad Ink. Quest'ultimo aprì una delle ante di un armadio a muro e ripescò una grossa cintura con vari pugnali appesi e la mise in mano a Blue.

"Pronti ragazzi?" domandò Ink

Gli altri due annuirono. Insieme, si lanciarono fuori dalla porta.

Ad attenderli, il caos più totale: la gente correva per le strade, urlando terrorizzata, e molti corpi, specialmente quelli dei soldati dell'esercito reale, giacevano a terra, immersi in pozze di sangue o con degli arti mancati. Un gruppetto di figure avanzava da lontano con aria minacciosa, mentre altre cinque o sei creature seminavano il panico tra la popolazione.

Uno di questi era appena uscito da un negozio poco lontano, tenendo per la gola un ragazzo e puntandogli un coltello contro il petto.

Ink partì all'attacco: colpì la testa del mostro con l'impugnatura della sua spada, e il pirata mollò la presa sul ragazzo, che corse via, sparendo dalla loro vista. Mentre combattevano, un altro scheletro gli arrivò alle spalle e tentò di trafiggergli la schiena con la spada.

Blue immediatamente corse a soccorrere l'amico, trattenendo l'altro pirata.

Dream, confuso dalla rapidità degli eventi, barcollò leggermente e poi si riscosse, tentando di indirizzare la folla spaventata verso il palazzo reale, dove avrebbero potuto essere al sicuro. Urlava alla gente che gli sfrecciava davanti di dargli ascolto, che li avrebbe aiutati, ma nessuno sembrò dargli ascolto.

Tra le persone in fuga, vide una bambina. Era piccola, sui sei anni, e lo guardava curiosa.

Lui le si avvicinò piano per non spaventarla, ma si congelò sul posto: dallo stomaco della bimba spuntò una lunga lama colorata di cremisi. Dalle labbra di lei uscì solamente un gemito di dolore e un filo di sangue. Poi il suo corpicino crollò a terra senza vita.

Dream rimase paralizzato. La vista del cadavere riverso a terra, con gli occhi spalancati dalla sorpresa e una grossa macchia scura che si allargava sotto il suo addome, lo scandalizzò.

Si portò una mano alla bocca per coprire un singhiozzo, mentre la sua vista si faceva sfocata per le lacrime.

Alzò lo sguardo e incontrò quello di uno scheletro alto, con un occhio bianco e uno rosso. Entrambi si fissarono per qualche secondo, poi il pirata sembrò tornare in sé e indietreggiò, correndo via. Dalla punta della sua spada colò una scia di piccole gocce che tracciarono un sentiero tra la folla in fuga.

Non appena Dream si riscosse, si chinò e prese in braccio il corpo della piccola, inzuppandosi la divisa di sangue.

Venne fermato da un urlo: una donna, molto giovane, lo aveva visto con la bimba. Gli corse incontro.

"ALEXIS, NO!" urlò nuovamente la povera donna, piangendo. Dream le porse sua figlia e la abbracciò, tentando di consolarla.

"Mi dispiace, non ho potuto fare niente, era già morta quando-"

Lei lo strinse forte e scosse la testa, come per dire che lo perdonava, che non avrebbe potuto comunque fare niente.

Quando lui la lasciò andare, la ragazza strinse a sé la piccola e se ne andò, accarezzandole i capelli.

La guardò allontanarsi, poi andò a cercare i suoi compagni.

Uno scheletro gli saltò addosso di colpo con due coltelli in mano, ma Dream lo scansò di colpo e afferrò il suo arco, incoccando una freccia e tirandogliela in pieno petto.

Gli strappò via la freccia dalle costole in cui si era conficcata e la rimise nella faretra, correndo dalla parte opposta a quella da cui era venuto.

Da lontano, vide Ink e Blue che erano stati accerchiati da quattro pirati.

Combattevano come potevano, ma erano entrambi feriti. Non avrebbero resistito a lungo.

Dream accellerò il passo e si buttò in mezzo al cerchio, unendosi ai suoi compagni.

"DREAM, MA DOVE ERI FINITO?" gridò Blue, schivando il fendente di una spada e lanciando uno dei suoi pugnali.

"SE SOPRAVVIVIAMO VE LO RACCONTO" ribattè lui, afferrando una freccia e conficcandola a mani nude nel collo di uno dei suoi aggressori.

Un urlo fermò la battaglia.

Due figure comparvero poco distante da dove si trovavano loro: una era quella di uno scheletro con un grosso buco sul cranio e i vestiti macchiati di sangue.

L'altro invece...

A Dream mancò un battito: era lo scheletro che aveva ucciso la bambina, quello con gli occhi rossi e bianchi.

I loro sguardi si incontrarono nuovamente.

"Ebbene? Cosa sta succedendo qua, si combatte senza di me?"

Quello col cranio bucato ghignò sadico, facendo roteare la grossa ascia insanguinata che aveva in mano.

Uno dei pirati si girò verso di loro, guardandoli con i suoi occhi rossi. Si spolverò la giacca nera e poi parlò, scoprendo un canino d'oro che brillò alla luce del sole:

"Horror, Cross, stavamo aspettando solo voi"

I due nuovi arrivati si avvicinarono:

"Cosa abbiamo qui... Oh, nientepopodimeno che gli Star Sanses... Siete famosi, sapete? Ovunque non si fa che parlare di voi ma... Vi aspettavo leggermente più, come dire... Alti?"

I pirati scoppiarono a ridere. O meglio, tutti tranne uno.

"Che ne dite di portarli dal capo? Sarà davvero contento di conoscerli"

"Nah, abbiamo bisogno di provviste, non di prigionieri. Il rum è più importante"

Mentre gli scheletri discutevano, Dream si avvicinò ai suoi compagni:

"Ragazzi, andatevene, io li trattengo" sussurrò loro.

"Te lo scordi, noi rimaniamo con te" Risposero all'unisono Blue e Ink.

"Non penserai mica che ti lasceremmo a combattere contro un'intera ciurma di pirati da solo?" incalzò il più piccolo.

"Fidatevi, scappate e avvertite il re, io me la caverò-"

"NO" esclamarono di nuovo i suoi amici.

"OHI, VOLETE FARE SILENZIO? STIAMO CERCANDO DI LITIGARE QUA" sbraitò lo scheletro col dente d'oro.

Tutti e tre si zittirono.

Poi Dream prese una decisione alquanto avventata: di botto, afferrò i suoi compagni per il colletto della giacca e scattò, trascinandoseli dietro.

Entrambi, leggermente confusi, si limitarono a seguire il volere del loro amico, accellerando il passo e superandolo.

Quando si accorsero che Dream non era accanto a loro, erano arrivati davanti al palazzo reale.

Blue si appoggiò le mani sulle cosce e tentò di prendere fiato. Poi, ansimando, si rivolse all'amico, che aveva la fronte poggiata contro i mattoni delle mura:

"Ink, dov'è Dream?"

"Come dov'è, è proprio qu-" si voltò di scatto, trovando solo Blue, che intanto si era seduto a terra.

Si fissarono per un paio di secondi, e infine scattarono:

"O SANTO ASGORE, DOV'È DREAM?"

~•~

"Ma cosa diavolo mi è passato per la testa?" Si chiese Dream per la centesima volta in dieci minuti.

Era rimasto indietro volontariamente, e dopo nemmeno due minuti di corsa si era voltato di scatto ed era tornato indietro.

Rannicchiato dietro l'angolo di una casa, osservava le mosse dei briganti, che stavano caricando barili e casse varie nella stiva di un grosso vascello, per decidere sul dafarsi.

Mentre pensava, dei passi dietro di lui lo misero in allarme.

Non si mosse di mezzo millimetro.

Pessima scelta.

Sentì una botta alquanto forte dietro la nuca. Crollò a terra, e l'ultima cosa che vide fu un paio di occhi, rossi e bianchi.

Poi il buio.



~ANGOLO AUTRICIA~

BUONSALVE BELLA GENTE

ALLORA

SONO DUE GIORNI CHE LAVORO AL CAPITOLO, ANCORA NON MI CONVINCE MA VABBÈ, DETTAGLI.

E NIENTE, I COMMENTI SONO SEMPRE APPREZZATI :D

-mad skull

(Bello pubblicare all'una e tre quarti di notte perchè non si ha sonno :D)

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