Capitolo 33
"make me your one and only, but don't make me your enemy."
-Non ci credo...Finalmente!-
avanzai ancora nel corridoio del campus,
forzando un sorriso.
Era da qualche giorno che mille paranoie mi impedivano di dormire e uccidevano la mia serenità.
Ivy mi venne incontro e mi acciuffò in un abbraccio che mi trasmise calore.
I suoi occhi nocciola erano dolcezza pura e le sue labbra si posarono subito sulle mie guance.
-Sei mancata tanto!- esclamò prendendomi per mano.
-Come è andata in montagna?-
-Se dovessi raccontarti di tutto non finirei più,
ma se vuoi ti faccio un piccolo spoiler-
biascicai mangiucchiando l'Oreo che le avevo rubato.
-Ti ascolto- scosse la testa divertita.
-Mamma si sposa con il padre adottivo di Blake.-
lo dissi tutto d'un fiato, l'espressione mi si incrinò ma non lo diedi a vedere.
dirlo ad alta voce mi sembrò ancora più doloroso.
rimasi con lo sguardo su di lei per captare la sua reazione che non tardò ad arrivare
-Coooosa?!- sbuffò spalancando la bocca.
-Ma così di punto in bianco?-
-Già. Non mi aspettavo che fossero già così avanti.-
camminammo per tutto il campus parlando di ciò che era successo in Canada, compreso di come mi aveva lasciata Blake notti prima e non si era più fatto vivo.
sembrava sparito. evaporato.
Emily ancora non era tornata; non mi aveva più scritto, ne chiamato.
una delle mie paranoie mi suggeriva che il problema ero io, e che per colpa di un'amore adolescenziale le stavo rovinando tutti i piani.
-Rossa!- sentii chiamarmi.
mi guardai in giro avendo già riconosciuto quella voce.
adocchiai un ragazzo alto e snello farsi spazio tra la folla del corridoio.
la felpa oversize e i jeans enormi mi confermarono chi era.
-Trattalo bene, ora che Blake sarà tuo fratello
magari potresti divertirti un po' con lui-
mi sussurrò Ivy all'orecchio, poi mi fece un occhiolino.
anche se quella frase non mi fu di totale conforto, le sorrisi perché sapevo che lei voleva solo aiutarmi.
-Ehi!- esclamai quando Conan mi si presentò davanti.
-Non sapevo fossi tornata, non dovevi passarci un altro mese lassù?- mi interrogò circondandomi il collo con le braccia.
guardai alla mia migliore amica che ci scoccò un occhiata maliziosa.
le ricambiai uno sguardo torvo scuotendo la testa, però non riuscii a trattenere una risatina.
-Si, però...c'è stato un imprevisto.-
-Ah, capisco, capisco. Alla fine Blake sta meglio? sai, intendo...dopo la rissa-
-Si, sta meglio.- Gli confermai.
tralasciai il fatto che non lo sentivo da giorni e che non ci incontravamo neanche per sbaglio.
-Qua stiamo parlando di risse? con Blake Parker? io sono esperto in materia-
sussultai quando di fianco a me avvertii una voce maschile che non sentivo da tanto, tantissimo tempo.
quando mi voltai vidi il volto che aveva quella voce, e ci impiegai qualche secondo per riconoscerlo.
i capelli biondi erano più corti sulla fronte e gli occhi a mandorla gli conferivano un'aria matura.
era poco più basso di Conan, che lo squadrava cercando di capire chi fosse.
spalancai la bocca.
-Connor?!-
anche Ivy si stupì di vederlo.
era sparito per anni e adesso ritornava con quell'entrata in scena?
io e lei scoppiammo a ridere.
-In carne ed ossa.- ridacchiò lui.
Non aveva perso quell'aura in parte misteriosa, ma lo trovavo sicuramente più aperto di come era tempo prima.
-Come mai qui?- domandai.
-Sono venuto a trovare mia sorella, è una matricola. Non mi aspettavo di trovarvi qui.-
spiegò lui sorridendo.
-Beh, visto che siamo insieme di nuovo, una volta possiamo uscire.-
propose la mia amica.
rimanemmo ancora un po' a parlare, poi ci separammo e invitai Ivy a casa mia.
parlammo per tutto il pomeriggio dei gossip su cui ero rimasta indietro durante la mia assenza.
-Ehi, Sher, guarda qui.-
mi richiamò dopo un pò porgendomi il suo telefono.
la squadrai con una smorfia ironica
-Se è un altro di quei TikTok sulle giraffe giuro che...-
-No. Guarda.-
posai gli occhi sullo schermo, era aperto su Instagram, sulla pagina dei gossip del campus.
Quel profilo era aperto da anni e non si sapeva chi potesse essere.
all'inizio non capii.
-Apri le storie.- mi mormorò lei.
il suo tono mi diede una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
allora aprii le storie.
la prima parlava dei prossimi esami, e rilasciai un grosso sospiro.
ma poi scorsi sulla seconda.
Era una foto un po' sfocata inquadrante due ragazzi davanti ai cancelli del college.
Si tenevano per mano, i loro profili erano uniti fino a sfiorarsi le labbra a vicenda in modo tenero.
Non erano due ragazzi qualunque.
la gola prese a bruciarmi così come gli occhi sembravano andarmi a fuoco.
tutto il mio corpo sembrò risentirne a quella vista:
Le mie labbra tremarono, sentivo i muscoli tesi e il senso di una voragine nel petto mi abbatté completamente.
rimasi a fissare lo schermo sbigottita per chissà quanto tempo.
quell'immagine fu come un'arma contundente infilata nel cuore.
-Devi fare qualcosa.-
Ivy parlò dopo minuti di silenzio.
mi lasciai cadere sul letto a peso morto sull'orlo di una crisi.
La mia vista era sfocata dalle lacrime.
questa volta aprii mio telefono, impostai sullo stesso profilo e tornai a guardare quella foto.
era scatta da lontano, non si vedeva chiaramente.
Tuttavia, erano poche le persone ad avere i capelli biondo platino naturale...
con uno strattone Ivy mi tolse il telefono dalle mani.
-Adesso basta deprimerti! devi almeno cercare di capire.-
mi redarguì incrociando le braccia al petto.
-Vai da lui a parlargli. E se fosse un malinteso?-
-Malinteso un cazzo! Sta baciando la nipote di suo padre adottivo!-
si chinò su di me e afferrò le mie spalle obbligandomi a guardarla.
-Fallo- Continuò lei con voce decisa.
-E se scopri che è tutto vero, un calcio in mezzo alle gambe non te lo vieta nessuno-
quell'idea mi tirò su il morale solo di un po'.
-Non voglio più vederlo. Non mi interessa più niente di lui e la sua vita.-
falsa come una moneta da tre centesimi.
-Ho un'idea.- asserì Ivy guardandomi con aria furba.
-Semplice ma d'effetto. Faremo in modo che tu e Conan finiate sul profilo del campus, in una foto dove sembrate intimi.-
mi alzai dal letto incuriosita.
-Se pensi che Blake si farà ingannare in questo modo sei fuori strada.- obbiettai.
-Non capirà, perché noi glielo faremo sapere attraverso le storie di quell'account. Sembrerà tutto vero.-
ci scambiammo un occhiata complice.
-Vado da lui.-
bussai violentemente.
mi strinsi nel cappotto e minuti dopo ancora non aveva aperto nessuno.
Dopo tempo che aspettavo, mi innervosii e presi letteralmente a pugni la porta.
-Chi cazzo è?!-
il mio cuore perse un battito quando venne aperta di scatto.
Blake mi vide.
Forse è perché ci mise un po' prima di capire cosa stesse succedendo, ma con tutta la forza che avevo riuscii a spingerlo dentro casa sua.
-Porca puttana, ma cosa fai?-
mentre riprendeva equilibrio mi guardò in un modo truce che mi fece tremare.
-Dovrei domandartelo io, questo.-
sibilai a tono basso come a volerlo pugnalare solo con le parole.
-Non so a cosa ti riferisci.-
si girò dandomi la schiena.
non indossava una t-shirt e quando vidi le sue spalle larghe e scolpite mi dimenticai quasi il motivo per cui ero lì.
raggiunse la cucina e afferrò una barretta.
strappò la confezione con i denti in modo sensuale, mi mise in mostra le sue labbra mentre suoi occhi ghiacciati erano fissi su di me.
concentrati.
-Non guardarmi in quel modo.-
lo attaccai fulminandolo con gli occhi ridotti ad una fessura minima.
-Tu sai di che cosa parlo.-
-In che modo ti guarderei?-
si avvicinò a me con un sorriso insolente.
serrai i pugni.
-Non lo so. Mi provochi.-
-Ti senti provocata, carotina?-
-Basta!- esclamai con i nervi tesi al massimo.
-Perché devi sempre ridurre tutto al sesso?-
la sua mascella si irrigidì.
-Perché sei qui?-
ma sentilo...
-Voglio sapere il perché.- mormorai.
-Cosa...-
-Sophie, cazzo!- strillai accanendomi su di lui, interrompendolo.
lo colsi di sorpresa, forse.
il suo volto si oscurò riuscii a vedere le sue vene del collo pulsare.
in uno scatto di ira avanzò verso di me guardandomi in cagnesco.
-E tu come fai a saperlo?-
indietreggiai.
-Non ha importanza. Tutto ciò che so è che sei un bastardo. Chissà in quella casa quante volte sarai passato dalla sua stanza alla mia in meno di dieci minuti.-
-Sherly non dire stro...-
-Stai zitto! ti dico anche un altra cosa Blake:
un giorno rimarrai solo come un cane, proprio come sei destinato ad essere.-
conclusi il mio discorso guardandolo dritto in faccia.
dopo quella frase, i miei occhi spalancati tradirono la mia sicurezza.
Avevo esagerato?
non riuscii a capire in tempo che lui si buttò su di me afferrandomi bruscamente per un braccio. La forza che impresse sul mio braccio mi fece quasi male.
-Blake!-
mi trascinò di peso in modo che quasi persi l'equilibrio.
con la mano liberà aprì la porta, e dopo un ultima occhiata folgorante e mi scaraventò fuori.
-Fuori da casa mia, Sherly.-
questo capitolo😮💨
preparatevi, perché i prossimi capitoli saranno l'emblema del drama.
e ci saranno anche rivelazioni super importanti riguardanti.... chi secondo voi?
🤫🤐
‼️Per chi volesse ho aggiornato
(e migliorato)
il capitolo dei prestavolti.
💋
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