il romanticismo di Titanic è decisamente inferiore a quello di questo capitolo

- Andiamo!

- Macchinette!

- Del benzinaio!

- Ma che minchia gli è preso?

Questi sono pochi degli improperi che lanciamo io e Brendon mentre fissiamo Pete e Patrick che si dirigono molto molto decisi verso quella sottospecie di coso rosso che vende cibo spazzatura a dieci centesimi.
Merda.
Doveva essere qualcosa di romantico.
Non una gita alle macchinette.
E scommetto che è stato il Biscottoso a proporlo, e la nostra zoccolina alle prime armi non ha potuti fare altro che seguirlo.
Numi del cielo.

- Qui ci sono i biscotti che mi piacciono! - sta esultando Patrick, completamente ignaro, battendo le mani come un bambino.

- Te li pago io, se non hai i soldi - e Pete, quella capra di montagna di Pete, tira persino fuori qualche dollaro.

- Davvero? Grazie mille! Ti adoro! - un abbraccio che sembra fin troppo amichevole.

Si fermano davanti alla macchinetta, e Patrick inserisce tutti e quanti i cinque dollari, selezionando una cosa come venti pacchetti di brownies confezionati.

- Meno male che c'è qualcuno che tiene alla propria linea e mangia la pizza margherita per il proprio amorino mentre qualcun'altro si ingozza come un maiale e non capisce veramente una minchia - biascica Brendon, coprendosi gli occhi con le mani stile Enzo Miccio quando vede le pailettes abbinate con la roba tigrata.

- Poi vuoi tornare da Mikey e Kristin? - domanda Pete, guardandolo con un sorriso.

Io, ripeto, non so, davvero, non so, come si faccia a essere innamorati di una persona come Patrick Stump.

- No. Si guardavano in modo strano...

- Tipo da innamorati? - suggerisce Pete, schiaffeggiandosi mentalmente.

- Esatto - Patrick prende le venti confezioni di brownies, e se ne ficca un po' nelle tasche del giubbotto, poi addocchia una borsa di plastica che svolazza sul marciapiede e la prende, senza troppi complimenti, gettandoci dentro i biscotti alla rinfusa.

No, mi correggo.
Io non so manco come si fa, ad essere Patrick Stump.
Come fa il suo corpo a convivere con lui?
Come?

- Mi sa che vogliono stare da soli - conclude, aprendo la prima confezione e cominciando a mangiare rumorosamente.

- Vuoi che ti riporti a casa? - domanda allora Peteronzolo, guardando i brownie come tipo Ken guarda quello con i capelli marroni quando si avvicina a Barbie, ovvero come dei potenziali avversari.

- No. Mi è piaciuto stare con te, stasera. Sei divertente, Pete. Un po' imbarazzato, ma divertente.

Guardo Brendon, in cerca di spiegazioni, e lui alza gli occhi al cielo:

- Mentre tu eri nel bagno a dare la figa a Way - sibila - Io ascoltavo i nostri due amorini che piccioncinavano. Erano davvero carini. Pete faceva una battuta idiota e Patrick cominciava a ridere sputando pizza ovunque. Molto, molto, romantico.

Sorride, soddisfatto, anche se secondo me non è molto romantico coprire uno di bava al pomodoro.

- Ma...

- Zitto, puttanella - mi tappa la bocca, e letteralmente fa entrare il telefono nel mio orecchio, così da farmi sentire la conversazione.

- ...vuoi venire in un posto? - ha chiesto Pete.

Io e Beebo annuiamo velocemente, come se dovessimo accettare noi la proposta.

- Posso mangiare i biscotti, in quel posto? - domanda Patrick, sorridendo come un perfetto idiota.
La faccia di Pete è qualcosa di indecifrabile.

- Ma è scemo o mangia i sassi? - domanda Brendon, indignato, con una smorfia.
Conoscendo Patrick, è molto probabile che possa mangiare anche i sassi.

- Beh, certo - risponde infine Guyliner, annuendo.

- Ohw, che bello! - esulta Biscottoso, saltellando - Vuoi un brownie?

Gli offre i biscotti, cioè, a dir la verità praticamente gliene ficca uno in bocca senza aspettare risposta.
Poi si incamminano verso il posto, ovvero, da quanto possiamo capire io e Brendon, il dolce e romantico prato giallognolo e secco con un enorme pesce di legno a forma di scivolo che è il parchetto di Belleville. E noi dietro, come due poveri scemi, a seguirli mentre si ingozzano di brownies e Patrick spiega perchè i suoi biscotti preferiti sono proprio i brownies.

- Sono al cioccolato e a me piace il cioccolato - dice, felice come una Pasqua.

Pete sembra un pochino a disagio, ma i suoi occhi sono praticamente a forma di cuore e - a parte il fatto che a me Patrick sembra destinato a una vita forever alone sposando un cartonato a forma di brownie - sembra veramente cotto.

Quando arriviamo nella boscaglia incolta, costituita da alberi secchi tipo Egitto in carestia, io e Brendon ci posizioniamo dietro un'albero, sul quale probabilmente si è impiccato il tizio che si curava del parco, mentre loro due si siedono su una panchina. 

- Wow, è un ottimo posto per... - Patrick è col fiato sospeso, guarda la luna e una margherita superstite ai suoi piedi, tipo Leonardo di Caprio in Revenant. 

Pete lo guarda, con grandi aspettative.

Un ottimo posto per... baciarsi? Scopare? Una dichiarazione?

- Mangiare brownies, grazie Pete, davvero - sorride, e ricomincia a mangiare, e io non so se voglio seppellirlo vivo per liberarmene al più presto oppure riempirgli la faccia di cazzotti fino a farlo sanguinare.

Per un po' c'è il silenzio totale, io e 00Beebo rimaniamo rannicchiati lì e la schiena di Brendon comincia a scricchiolare, e lui si lamenta perchè dice che non ha mai fatto sesso in quella posizione e non ha avuto il tempo per assimilarla abbastanza, mentre io cerco di tappargli la bocca perchè finalmente la nostra allieva ha cominciato a dire qualcosa:

- Patrick...

E qui è il punto cruciale. Noi due zoccole in stadio avanzato ci stringiamo le mani, ansiose. Andiamo. Deve succedere qualcosa adesso. 

- Sì? - ha la bocca sporca di cioccolato, ma fortunatamente se la pulisce con una manica, almeno sarà più o meno decente. 

Sento il cuore del povero Wentz battere a mille:

- Uh, forse ti sei chiesto perchè ti ho invitato ad un appuntamento a quattro... ehm... - esita, attendendo la sua reazione.

Biscotto lo guarda, e annuisce lentamente:

- Beh, sì, ma noi siamo tanto amici, quindi poi non mi sono chiesto più niente, anche perchè abbiamo preso i brownies e io quando ci sono i brownies non so pensare ad altro, anzi, io riesco a pensare a una sola cosa alla volta, cioè... - si guarda un pochino attorno, si sistema gli occhiali e poi riprende a mangiare, merda, ma non può smettere per qualche secondo?

- Ecco, il fatto è che... dall'inizio dell'anno... ehm... io... - prende un respiro profondo, e poi si interrompe, Patrick lo guarda strano e poi mangia lentamente un brownie. Senza sporcarsi, però. 

- Pete.

- Sì? - domanda quello, ormai sull'orlo di una crisi isterica.

- Stai cercando di dirmi che io ti piaccio? - domanda.

Io e Brendon ormai abbiamo le mani nei capelli. Pete è una persona sensibile, le cose non gli vanno sbattute in faccia in quel modo, potrebbe avere un collasso da un momento all'altro e io adesso non riesco a ricordare nemmeno il numero dell'ambulanza, e comunque probabilmente ci impiegherebbe troppo tempo ad arrivare per salvarlo e Patrick lancerebbe brownie nella sua tomba e direbbe che comunque è stato davvero un grande amico.

- Uh... probabilmente sì... ehm... - poverino, sta tremando, e si vede da qui.

- Pete, ma io pensavo che a te piacesse Frank. Oppure Brendon - dice Biscotto, tutto d'un fiato, guardandolo di sottecchi.

E qui, prego, inserire la morte di Frank Iero e Brendon Urie, due brave zoccole americane prive di qualsivoglia colpa se non aver tolto la verginità a tutta la gioventù di Belleville.

- Eh? Cosa? - farfuglia Wentz, guardandolo come se fosse matto.

- Ma... - Patrick sembra smarrito come un bambino in un sex shop - Vedi, stavi sempre con loro e oggi mentre parlavo con Hannah ho sentito che oggi pomeriggio dovevate vedervi, e tu eri davvero molto rosso, poi loro sono carini e davvero simpatici, mentre io so solo mangiare brownies e passare le serate davanti alla tv a vedere How I Met Your Mother e i film vecchi, non mi sembrava di poterti interessare... tu mi piaci, Pete, anche quando penso ai brownies penso a te perchè tipo hai la faccia da brownie, e non lo so, mi piaci davvero tanto, solo che non volevo dirtelo perchè se no magari non saremmo stati nemmeno più amici e oggi mi hai invitato ed eri davvero divertente, penso che per te rinuncerei a tutti i brownies del mondo, ma questo non potevo dirlo sempre per i motivi che ti ho elencato e oddio praticamente ho il cervello che esplode.

Il discorso sembra abbastanza da bambini, ma detto da un Biscottoso con gli occhi che luccicano davanti a un Pete sorridente è davvero molto più adorabile di quanto si possa pensare. Questo non toglie che Patrick a volte è veramente troppo scemo e io non so nemmeno come fa l'ossigeno a non essere infastidito da lui. 

- Sto per piangere - dice Brendon, sottovoce, con le lacrime agli occhi, cercando di non singhiozzare.

- Beebo, non sei incinta e qui non siamo alla pubblicità di ClearBlue che infastidisce la gente quando ascoltiamo la musica da YouTube - commento, acido. Ma devo dire che sono davvero carinissimi.

Cioè.

AW.

Pete si avvicina a Patrick, lentamente:

- Patrick, a me piaci tu, esattamente così come sei, anzi, proprio perchè sei così... - esita - Quindi domani sera, se vuoi, posso venire da te a vedere How I Met Your Mother. Se non ti dà fastidio, possiamo guardarlo insieme. Con dei brownies. E potrebbe essere una sorta di appuntamento...

Gli sorride, poi il Biscottoso lancia in aria i suoi brownies (cosa mai mai mai mai mai mai mai successa, perchè se a Patrick cadeva un brownie, prima, allora era la fine del mondo e i Maya avevano ragione) e gli dà un bacio sulla guancia, leggero.

- Non mi importano i brownies, basta che ci sia tu - dice, piano.

Brendon è definitivamente in lacrime, mentre io li guardo con una certa soddisfazione.

- Certo - riprende Patrick, arrossendo - Se poi ci sono i brownie... cioè, non è un male... nel senso...

Pete scoppia a ridere, di una risata dannatamente adorabile, e, anche se io non me lo sarei mai immaginato, Patrick fa uscire dalla sua bocca qualcosa che non siano tarzanelli o cose riguardanti il cibo o How I Met Your Mother:

- Promettimi che d'ora in poi userai sempre la matita. Sei bellissimo, Pete Wentz.

E poi si baciano sul serio. Penso a stampo, perchè nessuno dei due è capace di fare qualcosa di più, ma non ne posso essere sicuro. So solo che rimangono lì per un po', abbracciati, e che le loro labbra si stanno toccando, quindi dobbiamo essere fieri della nostra zoccola in erba.

- Andiamo, 00Beebo, il nostro lavoro è finito - sorrido, chiudo la chiamata e poi trascino via un Brendon piangente manco avesse visto Titanic. 

Che poi, Titanic fa una sega a quei due, sinceramente.

























Angolo autrice:

Awawawaw adesso siete felici, peterick shippers? L'ho scritto tipo in un'ora, spero che non faccia proprio cagare cagare... e dai prossimi capitoli, frerard a tutto regime perchè sì. Con qualche buona dose di minchiate, obv, quelle non mancato mai.

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