Il Paradiso del Pisellino

Ed è venerdì!
Evviva!

Che giorno è oggi? EDUCAZIONE SESSUALE CON WAY! Che tutte le ovaie esplodano, e che i peni emettano sperma a spron battuto! Tutti incinti!

E cosa ho visto io ieri sera? Ho visto Way con un perizoma fucsia, ubriaco, che si leccava le labbra e mi implorava di scoparlo!

E cosa ha fatto lui ieri sera? Mi ha inviato una foto del suo pene pieno di sborra dicendomi che praticamente non vede l'ora che io sfondi il suo culo!

E cosa farò io oggi? ... la troia. Esatto. Perchè vederlo in quello stato per me, oltre che a mettermi in imbarazzo davanti a Mikey, è stato piuttosto eccitante.
E io non voglio assolutamente farmi sfuggire tutto questo miscuglio di emozioni.
Tra l'altro oggi ci sono altre due ore di arte, e voglio veramente vederlo, a spiegare tecnica in modalità post sbornia; in più, come se flirtare con Way non fosse già dannatamente impegnativo, devo rifiutare le proposte di fidanzamento del giorno e rimediare un appuntamento a Mikey. Con Kristin.
Che giornata stancante. Già.
L'agenda di una puttanella è molto più fitta di quanto si possa immaginare.

Do il via alle danze all'intervallo, letteralmente trascinando il mio povero, piccolo, timido amico dalla ragazza dei suoi sogni, riuscendo così a evitare un bel po' di galline impazzite come Melanie, che mi corre dietro da quando ho messo piede in questa scuola.
Kristin è ancora più bella di come la immaginavo, quando la vedo rimango davvero sbalordito. La quarta ce l'ha tutta, e bella abbondante. Se dovrò farmele di silicone, so già chi sarà la mia fonte di ispirazione.

- Frank... io non... - Mikey si sistema gli occhiali, in preda al panico, vedendola parlare molto tranquillamente e ridere in un modo che definirei abbastanza adorabile.
Diamine, deve piacergli davvero tanto.
Sussurra come un disperato nel mio orecchio, continua a torturarsi le dita e a inciampare ad ogni passo e sta sudando. Tanto.

- Mikey, è a meno di quattro metri da noi e ci sono persino le sue amiche, non rovinare tutto - alzo gli occhi al cielo, trascinandolo per la manica della felpa. Per fortuna non ha una maglietta a maniche corte che lascerebbe intravedere il fatto che sta pezzando, le amiche della ragazza potrebbero bloccargli il passaggio.
Dovete sapere che, se non siete una ragazza come Alex, le amiche per voi sono le vostre consigliere zarrone di prima categoria. Per accettare il maschio, la femmina ormai fa il giro di telefonate generale e soppesa i pro e i contro con il branco. Ed è per questo che Mikey deve fare una buona impressione a tutte quante.
E non pezzare.

- Ehi, Kristin - la saluto, sicuro di me, quando siamo abbastanza vicino per far vedere che ehi, io sono Frank Iero, esatto, quello che quando passa in corridoio fa esplodere ovaie e peni.
Non ho niente da perdere, e poi sono una troia, ci sono abituato. Tutta la scuola mi vuole.
Compreso Way.

- Ehi... sei Frank, giusto? - domanda, voltandosi e guardando prima me e poi, più attentamente, il mio nervoso amico.
Beh, sì.
Sa il mio nome. Sono abbastanza popolare: miei pompini ai ragazzi sono fantastici, e, andiamo, tutte le femminucce che mi sono fatto non si possono contare così facilmente.

- Esatto, ragazze, e questo è il mio amico Mikey - gli tiro una gomitata per tirarlo un po' su, e lui biascica qualcosa e poi arrossisce.
Impreco dentro di me.
Così non va.

- Piacere, Mikey - Kristin, al contrario mio, non sembra essere infastidita dalla timidezza della mia giovane recluta, anzi: gli porge la mano e poi gli lancia un sorriso che lo scioglie come un bastoncino Findus, soffermandosi a lungo su di lui.
Buon segno.
Decisamente.

- Piacere... - Mikey trova il coraggio di alzare un pochino la voce.

Fortunatamente Kristin, siccome penso sia una persona abbastanza ragionevole e dotata di un minimo di intelletto, non gli chiede se è il fratello di Way, altrimenti credo che probabilmente il mio giovane amico tenterebbe il suicidio.
Tutto sommato, sta andando tutto abbastanza bene, per essere Mikey. Insomma, in genere non spiaccica nemmeno una parola e le bernarde le vede col telescopio di Galileo Galilei.
Ora non mi resta che mettere le premesse e abbordare una delle sue amiche. Ed è fatta.

- Kristin, Mikey voleva chiederti una cosa, mi ha domandato un sacco di consigli apposta per parlarti... perciò ora vediamo se ha imparato qualcosa di utile - ridacchio, e anche lei sorride, come se ci fossimo messi d'accordo, poi si allontana con Mikey, che mi guarda come se le avessi detto che lui è una merda.
Mi limito a dire un "fidati" in labiale e a scrollare le spalle.
Ce la farà.
Ce la deve fare.
Il piano A era di presentare Mikey come timido eccetera ma ehi, amico di Frank Iero, cazzo. E poi Kristin non sembra una tipa da "ho il ragazzo palestrato della squadra di football". Non penso nemmeno che abbia mai avuto un ragazzo, Mikey si rivelerebbe dolce e gentile e sensibile e tutto quello che una ragazza vuole. Ha la stoffa del ragazzo perfetto, sono convinto che andrà alla grande.
Se no il piano B è molto semplice: io flirto con lei, poi faccio lo stronzo e Michelino caro recita il ruolo del principe azzurro.
E vivranno per sempre felici e contenti.
Ma, per ora, devo fare la mia parte. Fisso le sue amiche per scegliere quella più carina, dovremmo organizzare qualcosa a quattro, necessariamente prima della festa. Niente di serio. Ma dobbiamo.
E se sono interno al branco lui avrà più chance. Glielo devo, sembra veramente perso per quella lì e lo voglio aiutare. E poi non perdo mai occasione di troieggiare.
Il mio sguardo si ferma sulla Nestor, che sta allegramente chiaccherando del tasso di alfabetizzazione nello Zimbabwe con Jenna.
Non sapevo fosse nella squad di Kristin.

- Frank? Non sapevo che fossi amico di Kristin - inarca un sopracciglio appena sente il mio sguardo su di sé, stupefatta e lievemente disgustata dall'alone di idiozia che emano.

- Già, sai, anche gli idioti hanno degli amici, a quanto pare - bofonchio.
Che stronza.
Mi guarda come un mucchio di sterco.

- Mikey è interessato a Kistin? - chiede, vedendoli mentre parlano in fondo al corridoio.
Non so che genere di rapporti abbia con il mio amico conquistatore in erba, ma scrollo le spalle e rispondo sinceramente:

- Sì, lo sto aiutando... - le sorrido, poi mi avvicino un pochino.

In fondo la Nestor ha la quarta pure lei. Ed è pur sempre una ragazza in piena fase ormonale.
Non è qualcosa di così sprecato, ma, soprattutto, so benissimo che molto probabilmente ha un debole per me. Come tutte, insomma.

Frank, stai pensando di...

Esatto, amico.

- Non credevo potessi...

- Essere gentile? Beh, sì - alzo gli occhi al cielo, poi inarco un sopracciglio e mi mordo il labbro.

Andiamo, Nestor. So che sotto sotto sei una sveltina. Ti ho vista fare la maiala con Brian.

- Grandioso, un nuovo vocabolo! - esclama, sarcastica.
Ma intanto ha le pupille fisse sulle mie labbra.

- Mh, ne so molti, di vocaboli che ti piacerebbero, se facessimo la dimostrazione pratica insieme - azzardo, con un sorriso.

Grazie Brendon per i tuoi insegnamenti da baldracca d'oro.

Lei rimane un po' lì a fissarmi.
Io le sto guardando palesemente le tettone.

- Iero, sei un idiota - commenta poi, in silenzio.

See.
E tu palesemente cotta di me.

- Beh, nel caso mi venisse voglia di fare qualcosa di davvero stupido, ti chiamerò - fa per andarsene con Jenna, perché nel frattempo è suonata la campanella, ma io mi paro davanti a lei, con un sorriso provocante.
Jamia fa cenno alla sua bff di andare in classe, poi mi chiede se, gentilmente, posso farla passare, inserendo una battuta sulla quale il concetto di spostarsi di lato è piuttosto semplice anche per i decerebrati.

- Io sono stupido - rispondo solamente, inarcando un sopracciglio in quel modo irresistibile - Fammi.

Ci rimane.
Seriamente.
Mi guarda, a bocca aperta.
Ma non sembra arrabbiata, piuttosto, sospesa tra lo sbalordito e il confuso.

Faccio il primo passo, decidendo di sciogliere quella situazione odiosa una volta per tutte.
Esatto. La bacio.
Immediatamente, andiamo a sbattere contro il muro. Non si sta affatto ribellando, anzi.

- Jamia - ansimo, prendendole i fianchi.
Cazzo, sa limonare quasi come me!
E chi lo ha detto che le secchione sono innocenti? Di sicuro non è vergine. Lo so dire per certo.

- Cosa dirò a Jenna? - mi chiede, sbattendo le ciglia, senza staccare la bocca dalla

- Che ci siamo baciati. Jenna è cotta di me. Tutte le ragazze sono cotte di me - sorrido, maliziosamente, poi continuo a baciarla.

Non che mi piaccia sul serio, si intende. Penso che anche a lei io non piaccia sul serio.
Ma è da un po' di tempo che non ficco il mio piccolo grande amico in qualcosa, e, minchia, la Nestor è più sexy e troietta di quanto mai avessi potuto immaginare. Anche se non mi supererà mai.

- F-Frank è suonata la campanella - mi ha preso per i bicipiti, spingendomi verso di lei.

- Penso non mi importi un granché - ho messo la mano sul suo seno e ho appena cominciato a toccarlo un po' e a farla sospirare, che una voce purtroppo molto familiare mi coglie di sorpresa:

- Ti importerà quando ti avrò interrogato in storia dell'arte, Iero?

Mi giro, sicuramente ho del rossetto sulla faccia.
Il professor Way mi sta guardando come si guarda un mucchio di merda che hai calpestato, ha i denti digrignati e le mani sui fianchi.
Rabbia.
E so perfettamente a cosa è dovuta.

- Nestor, vai in classe. Non mi devi nessuna spiegazione, ho visto abbastanza per capire - le indica la porta, e lei corre via, velocemente, rossa per l'imbarazzo.

Rimaniamo solo noi due.
Way mi fissa.
Sono appoggiato al muro con un sorriso strafottente, e lui mi fissa, e, cazzo, potrei scommettere che sta bruciando di gelosia.

- I vostri rapporti devono essere consumati nello spazio extrascolastico. Soprattutto se vanno al di là di un semplice bacio. Secondo te perché facciamo un corso di educazione sessuale? - mi rimprovera, sottolineando il "soprattutto" e parlandomi molto, molto, molto fottutamente vicino al viso.
Lo potrei prendere per la camicia.
Lo potrei prendere per i passanti dei pantaloni.
Lo potrei prendere da dietro, sì, e da davanti, e da destra e sinistra.
Way è il paradiso del pisellino, per quanto mi riguarda.
Penso che nessun uomo, guardandolo, rimarrebbe etero.

- È geloso? - chiedo, innocentemente, dopo un po' di silenzio.

- Io... geloso? - Paradiso del Pisellino scuote la testa, sospirando, come se si stesse chiedendo cosa ha fatto per meritare di avere un alunno come me.

Dio, è così sexy.
I capelli neri e lunghi, la fottuta camicia che ne deve avere mille per metterne una ogni giorno, la cravatta e quegli occhi, quegli occhi che mi scopano solamente appoggiandosi su di me.
All'improvviso la Nestor sembra una ciospa da paura.

- Iero, io non sono geloso di te, mettiamolo in chiaro - ripete, fin troppo insistente.

- Sa com'è. Ci sono stati degli eventi che hanno fatto nascere dentro la mia testa il presupposto che lei non fosse così emotivamente indifferente alla mia innata sensualità - ridacchio, sfidandolo con gli occhi.
E so perfettamente di aver usato le parole giuste.

- A cosa ti stai riferendo esattamente, Frank? - domanda, tralasciando "sensualità" e concentrandosi più sul fatto che ci sono stati eventi.

- Beh, io... professore, sono successe delle cose che indubbiamente lasciano trasparire il fatto che lei è, oltre che dannatamente sexy, palesemente... come dire... attratto da me - faccio un sorriso furbo.
Già.
Sono una testa di cazzo e una troietta e tutto quello che volete per insultarmi.

- Iero - mi chiama sempre per cognome quando è incazzato - Quali cose?

Storto la bocca, per niente impressionato:

- Professore, le ho appena detto che è sexy e lei non mi ringrazia nemmeno?

Sbuffo, poi mi stacco lievemente dal muro e le sue labbra sfiorano le mie. È un attimo paradisiaco, lui non si tira nemmeno indietro. Posso sentire quel colore rosa pallido su di me.
Ma dopo un attimo sono io a indietreggiare quel tanto che basta per dire, leccandomi le labbra:

- Pronuncerò solo due parole. Foto... e pene.







Angolo autrice:
Non odiatemi, Jamia non ci darà tutte le noie come in Hoe's Red. :)

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