Dammi del tu, Iero

Alla fine la classe di educazione sessuale è stata parecchio noiosa.
Power Point sulle parti dei testicoli. Avrei avuto tante cose da dire, certo, ma Way proprio non mi ha cagato. Ma manco morto. Mi ignorava, completamente. È per questo che mi sono annoiato, era come se stesse cercando a tutti i costi di ignorarmi.

- Bella partita, Iero - Oli mi dà una pacca amichevole sulla spalla.

L'ho battuto di nuovo a basket. La Ballato ci fa fare due squadre, negli ultimi trenta minuti delle nostre due ore di motoria al sabato, e noi, da bravi, giochiamo mentre le fissiamo le tette quando fa stretching con le ragazze e ha il culo in aria. Quel culo è un signor culo, seriamente, quasi non biasimo Way per essersi fidanzato con lei.
Quasi.
E comunque Troietta Frank rovinerà tutto, quindi bye bitch, la Ballato è già nel cestino, per quanto mi riguarda. Il fidanzatino caro non fa altro che evitarla, o limitare le limonate in mensa a semplici baci. Tra l'altro non li ho più visti uscire insieme da aule vuote, un po'... come dire, scarmigliati. Pensa costantemente ad altro, si vede.
E io so benissimo perché.
E anche a cosa pensa, oh sì.

- Oli, rassegnati, non vincerai mai! - grida Ray, quando arriviamo tutti nello spogliatoio, rosso e sudato, scuotendo i ricci.

Ridacchio. So di essere imbattibile a basket, la Ballato mi adora. Un po' troia lo è anche lei, una volta mi ha persino dato un bacio leggero sulla guancia.
Che volete, sono irresistibile.
Semplicemente quando faccio quel sorrisino, appunto, irresistibile, quello dolce e carino che mi fa sembrare piccolo e allo stesso tempo un bono da paura.

- Ci riuscirò, un giorno - ribatte, sospirando e togliendosi la maglietta per infilarsi quella pulita.

- Meno male che al sabato non c'è il pomeriggio - interviene Patrick, che è sempre il più provato, da ginnastica, oltre che a Chuck, che oggi è assente. La odia, perché è una schiappa a correre, a nuotare, a saltare e in tutte le cose che riguardino muoversi al di fuori del semplice camminare.
Oggi è caduto durante la partita perché quel pirla di Travis gli ha dato una gomitata nelle fottute costole (il punto dove fa un male cane, proprio), e ci mancava poco che si mettesse a piangere perché Travis è un armadio a due ante e colpisce davvero forte, poi Travis gli ha dato della mammoletta e Pete a momenti non ha ammazzato Travis di botte, e dopo avergli dato del figlio di buonadonna e altre cose molto carine come "delicato come un fottuto sturacessi", avergli dato un pugno che avrebbe potuto fargli vomitare i pasti di una settimana e averlo minacciato di morte e tortura in diecimila modi possibili, ha accompagnato Patrick in infermeria e lo ha invitato a casa sua, oggi, proponendogli di fare i brownies insieme.
Travis si è cagato in mano in un modo assurdo, e adesso si è cambiato alla velocità della luce e se ne è andato.

- Stai bene, Pat? - chiede Pete al suo fidanzato, facendogli una carezza sullo zigomo e sedendosi accanto a lui, senza maglietta.
Per tutta risposta, quello tira su col naso e si accoccola sul suo petto.
Davvero molto carino.

- Frank, ti devo aspettare o fai la doccia a scuola, come al solito? - domanda Brendon, mentre Ryan se lo sta mangiando con gli occhi perché è solamente in boxer.

- Naa, la faccio qui - rispondo, scrollando le spalle.

Sono l'unico che fa la doccia a scuola. Mi fa cagare andare a casa sudato, e dato che al sabato è aperta ancora un'ora e mezza dopo l'orario delle lezioni per la segreteria e cazzi vari io me la prendo comoda.
Non mi dà fastidio stare solo.
E poi Ryan vuole scopare con lui, lo vedo, quindi meglio se lo lascio andare.

- Okay - risponde, poi si mette a cavalcioni sul suo piccioncino, avvicina la testa di lui, poverino, al suo petto, e poi lo spinge indietro, proprio come una piccola puttanella.

- Ragazzi, vi prego - borbotta Andy.

- Omofobo!

- Guardate, c'è l'eterosessuale! Scappate! - Brendon stringe Ryan come una madre fa con un bambino in pericolo.

- Al rogo!

Tutti si mettono a ridere, e anche Biersack, l'unico etero nel gruppo oltre a Ray, Mikey e Oli, fa un sorrisino divertito.

- Mikey, tu vai alla festa con Kristin? - domanda Josh, gettando occhiatine significative al petto di Tyler, che si sta cambiando completamente ignaro.

- Sì. L'ho invitata - sorride, orgoglioso.

- Ma che bravo.

- Vedrai, trombare ti piacerà.

- LA FIGA È BELLA! - urla Ray, che, nonostante il significato della frase, dicendo questa cosa sembra molto gay.

- Bestemmia - sussurra Josh, che adesso sta guardando il pacco di Tyler, attraverso i boxer. Quando quello cade dal pero e se ne accorge, arrossisce.

- Josh - dice solamente, con le guance in fiamme, imbarazzato.

- LA FIGA È BELLA! - ripete Ray, schiarendosi la gola.

Tutti si mettono a ridere, poi a mano a mano si rivestono e mi salutano, fino a che non rimane solo Mikey. Voglio chiedergli bene di Kristin, ne abbiamo parlato un po' per messaggio ma ehi, è uno dei miei migliori amici e voglio sentire cosa mi dice.

- Allora, come va con la pollastrella?

- Frank, è veramente fantastica! Dice che sono simpatico e che le piaccio perché prima pensava che fossi troppo timido ma quando mi ha conosciuto meglio mi sono rivelato molto divertente e sensibile e dolce...

- Okay, calma amico - rido, mentre quasi non respira per l'emozione.

- Hai intenzione di darci dentro, domani? - chiedo poi, interessato.
Beh.
Ha pur sempre una quarta, dai miei calcoli ad occhio.
Quarta non è da buttare.
Nono.

Mi guarda, aggrottando le sopracciglia:

- Non penso, non voglio fare sesso ad una festa sul divano di un altro... dai, non è il mio stile. Non voglio diventare Frank - ridacchia, e io gli tiro un pugnetto sul braccio:

- Vedremo questa sera, stronzetto - inarco le sopracciglia, poi mi saluta e io mi tolgo definitivamente anche i boxer.
Sbadiglio, entrando in doccia, e cerco di trovare una via intermedia tra "fiamme dell'inferno" e "circolo polare artico" per la temperatura dell'acqua, optando poi per il Polo, sbuffando.
Sabato... e io non ho ancora nessuno con cui andare alla festa, eppure non posso non andare da Bob.
Primo, perché non andarci è da sfigati.
Secondo, perché sarà pieno di fighe e peni che mi cercheranno disperatamente.
Terzo, perché ho promesso di andare a tappeto, e andare a tappeto è una cosa da leader, e se non lo faccio addio titolo di Maschio Alfa.
Quarto, Bob potrebbe costringermi a trombarlo di nuovo se non vado e sinceramente non c'ho mica voglia di annegare nei suoi rotolini e sentire i suoi grugniti da maiale mentre cerco di ritrovare Piccolo Iero nella sua ciccia.

Mh.
Già.
Andrò a tappeto.
Per forza.
Almeno sarà gradevole.
Sorrido, poi esco, tenendo in mano lo shampoo e il bagnoschiuma, e la fottuta luce salta, lasciandomi solo in mezzo a territorio scolastico e quindi potenzialmente pericoloso.

Echecazzo. Questi interruttori di merda. Clicco un po' di volte, e finalmente si riaccende, illuminando il mio borsone, il mio zaino e... Way che beve nel rubinetto.

Ma che bella sorpresa.

- Professore - cinguetto, pienamente cosciente del fatto che ho solo un asciugamano in vita per coprirmi l'amichetto e che, se sbattuta in modo adeguato, la porta dello spogliatoio si chiude ermeticamente.

- I-Iero - balbetta, smarrito, raddrizzandosi immediatamente forse capendo di essere piegato a novanta, una posizione poco raccomandabile nella presenza di un suo studente.

- Pensavo che lei e Mikey tornaste a casa insieme - dico, sbattendo le ciglia e stando bene attendo a far scivolare all'ingiù di qualche millimetro l'asciugamano.

- Oggi pomeriggio Mikey accompagnava Kristin a scegliere un vestito per la festa, stasera - dopo aver biascicato qualcosa di simile, indugia sul mio ombelico scoperto, e poi sui capezzoli e i tatuaggi.

Sorrido:

- Le piaccio? - domando poi, sorprendomi ancora un poco, giusto quel tanto che basta per far vedere la mia v perfetta.
Trema da capo a piedi, mentre mi avvicino a lui piano.

- Professore. Guardi che la scena muta prevede una F - insisto, ridacchiando.
Okay, mi diverto un mondo, è ufficiale.

- Cercavo la professoressa Ballato - dice ad un certo punto, come per giustificarsi.

Non capisco. Ieri sembrava molto molto desideroso, e adesso vuole a tutti costi far sembrare la cosa totalmente innocente? Andiamo.
Probabilmente Mikey gli avrà detto molto distrattamente che io faccio la doccia dopo motoria e lui avrà pensato "oh Dio Iero nudo nello spogliatoio non posso perdermelo".

- Nello spogliatoio maschile? - ribatto, inarcando un sopracciglio e andando verso il mio borsone.
Ora so esattamente cosa fare.

- Io... ecco, sono venuto a bere, poi avrei cercato la prof...

- So che si chiama Lindsey, eviti di dire "la professoressa Ballato", e, punto secondo... - mi giro di schiena e lascio semplicemente che l'asciugamano cada per terra - So a cosa sta pensando. E posso assicurarle che tra poco l'avrà.

Adesso ha lo sguardo fisso sul mio culo, lo so benissimo anche questo. È dannatamente prevedibile, ora.
Non si avvicina, rimane lì, cristallizzato, a guardarmi mentre mi infilo i boxer e infine mi volto di nuovo verso di lui.

- Doveva andare da Lindsey - gli ricordo, con un sorrisino, dopo circa tre minuti durante i quali una pozza di saliva si forma a sui piedi (per modo di dire ovviamente, no, non è ancora diventato un lama sputante e bavoso).

Si risveglia, con un sobbalzo:

- Io... io, beh, sì... certo... - e non si muove, riesce solo a guardarmi il bacino e le due colombe che ho tatuate lì vicino.
Vado verso di lui, lentamente.
Mi appendo al suo collo, lo guardo negli occhi molto a lungo, e finalmente lo bacio, facendolo rabbrividire.

- L'altro giorno avrei voluto farlo, ma non potevo - sussurro, cominciando a baciarlo sempre con più foga, appiccicandomi alla sua maglietta.

Mi prende per i fianchi, sbattendomi addosso alla parete piastrellata, e poi... LIMONI!
No, okay. Cerchiamo di fare i seri.
Io prendo a mordergli le labbra e lui fa entrare la sua lingua nella mia bocca, con una forza inaspettata. Ho ancora le braccia dietro al suo collo, lo tiro verso di me, facendogli piegare la schiena per abbassarsi.

- Frank - sospira, quando il suo pettirosso viene a contatto con la mia macchina da guerra.

- Lindsey. Lindsey non le interessa più, vero? - domando, sorridendo.

Mi guarda, soppesando le mie parole.

- Non lo so... - ansima, leccandosi le labbra e guardandomi con desiderio. Guardandomi in un modo con il quale non ha mai guardato la Ballato e nessun altro.

- E invece sì, lo sa. Mi domando quanto ci metterà ad ammetterlo - guardo verso il basso, il mio petto contro il suo.

- Frank... è difficile... tu sei...

- Sexy - lo tiro verso di me per il collo della maglietta, e riprendo a baciarlo.
Arrendendosi, annuisce, circondandomi con il suo corpo e lasciando che il tempo passi, semplicemente, mentre noi lo consumiamo qui, insieme.

- Linsey non c'è - dico infine - È andata via appena abbiamo finito le due ore. E scommetto che lei lo sapeva.

Sorride.

- Forse sì, forse no. Non sono informato di tutto quello che fa - ribatte qualche secondo dopo, ancora vicino a me.

- Ma mia madre invece sì che è informata di quello che faccio... - guardo l'orologio - Devo andare.

Mi stringe più forte, mi accorgo che mi sta abbracciando e all'improvviso vorrei rimanere lì per sempre.
Non ho mai provato qualcosa di simile.
Mai.

- Professore... - mi odio nel momento stesso in cui lo allontano da me.

- Ti prego, ti prego, rimani qui. Vieni a casa con me. Non ci sarà nessuno, nemmeno Mikey. Dì a tua madre che sei da un amico...

- Non posso. Mi aspetta a casa. E stasera devo andare a quella festa, ci sono tutti gli altri, si insospettirebbero. E inoltre Brendon ubriaco potrebbe dire qualcosa di poco gradevole sul nostro conto. Le prometto che sarà presto. Più presto di quanto immagina...

Spingo la mia fronte contro la sua, ci baciamo un'ultima volta, dolcemente, poi, tristemente, va verso la porta.
Prima di uscire, mi chiama:

- Frank?

- Sì? - gli sorrido, infilando la maglietta.

Anche lui sorride:

- Dammi del tu, quando siamo soli.






















Angolo autrice:
Prima scena più o meno romantica tra Frank e Gerard.
Sto facendo i salti mortali per pubblicare più capitoli possibile, perché domani parto e torno il 18/19...

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