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📍Monte Carlo, Monaco
George's pov
Celine mi ha portato in giro per Monaco per tutta la mattinata, ero già stato molte volte a Monaco, ma mai nei posti in cui mi ha portato lei. Ora ci stiamo dirigendo verso il "ristorante migliore di Monaco" secondo Celine. Ho promesso a Charles che gli avrei lasciato Celine per tutto il pomeriggio, e che poi l'avrei portata a cena, e così farò. Io e Lando andremo a comprare qualcosa durante il pomeriggio credo. "eccoci" la voce di Celine mi fa spostare lo sguardo su un ristorante sulla spiaggia, nonostante sia aprile a Monaco c'è sempre un clima estivo. Ad un tavolo rotondo sono già seduti Lando, Charles e Pascale, che sorridono al nostro arrivo.
Il pranzo si svolse normalmente, Pascale è veramente carina come persona e mi sento a mio agio con lei. Dopo pranzo io e Charles pagammo il conto e dopo aver accompagnato Pascale a casa, io e Lando andammo verso la spiaggia, mentre Celine mi salutò con un bacio prima di andare con Charles alla parte opposta alla nostra.
Charles' pov
So che Celine ha capito dove la sto portando, non è contraria ad andarci, se fosse contraria non la obbligherei. Sa perfettamente che la sto portando al cimitero da nostro padre, non lo sto facendo perché le voglio male, le voglio un bene dell'anima, e lei lo sa, sa anche che stiamo andando lì perché è giusto così, affrontare la realtà. "ci fermiamo a comprare i suoi fiori preferiti prima di entrare?" mi chiede guardando fuori dal finestrino. "si" ci fermiamo dal fioraio accanto al piccolo cimitero di monaco. Celine prende un mazzo di rose rosse in silenzio, erano i fiori preferiti di papà, e di Celine. Entriamo in silenzio nel cimitero a passo lento, Celine è stata qui solo due volte, tanto tempo fa, ma sa perfettamente dove andare per trovare papà. Appena arrivati davanti alla sua tomba poggio una mano sulla lapide e chiudo gli occhi pensando a mio padre, a quanto mi ha sostenuto e amato fino alla fine dei suoi giorni. Poi guardo Celine, è paralizzata, ha ancora i fiori in mano e lo sguardo fisso sul suo nome. Le poggio una mano sulla spalla e vedo una lacrima scendere sul suo viso. La abbraccio e lei ricambia senza lasciare la forte presa sul mazzo di rose. Non la sento piangere, si sta trattenendo. Mi stacco da lei prendendole delicatamente il
volto, ha il viso rigato da poche lacrime, segno che non ha pianto troppo, evidentemente non ci riesce con me qui. Io ho già superato la morte di papà, lei non lo ha fatto,deve farlo ora, da sola e lo sa. Annuisce sorridendo e esco dal cimitero aspettandola fuori.
Celine's pov
Sono inginocchiata sul pavimento freddo di cemento del cimitero di Monaco, davanti alla tomba di mio padre, che mi è sempre stato accanto, che era l'uomo migliore del mondo e che non si meritava per niente una cosa del genere. Le rose rosse erano le sue preferite, qualsiasi cos anche fosse rossa era la sua preferita, compresa la Ferrari, sopratutto la Ferrari. Ricordo la sua felicità quando Charles è entrato nella Ferrari Driver Academy, seguito poco dopo da Arthur, come aveva fatto Jules. Poso le rose rosse nel vaso, è ora di affrontare i fatti. "ciao papà, non credo ci sia bisogno di raccontarti tutto quello che è successo dopo che te ne sei andato, perché lo avrai visto da lassù. Mi dispiace per quello che ho fatto, ho fatto preoccupare Charles, Arthur, Lorenzo e mamma, non avrei dovuto scusa. Il fatto è che non credevo di essere capace di continuare a vivere senza di te, non ho mai superato realmente la cosa come hanno fatto gli altri, per questo sono qui adesso. Ci rivedremo in un altra vita, mi manchi tantissimo, non è lo stesso senza di te e.." "ma che bel discorso" tremo alla voce secca e fredda che interrompe il mio discorso è mi giro lentamente sperando che non sia quello che penso. "Jaques, che ci fai qui?" dico secca alzandomi velocemente in piedi. "Celine, che bello rivederti si mi sei mancata anche tu" si avvicina a me e mi blocca le mani, sguscio velocemente dalla sua presa ferma e faccio un passo indietro. "dovresti essere.." "dovrei essere in prigione eh? si dovrei, o meglio no, mio padre è tornato sai, mi ha pagato la cauzione ed eccomi qui da te" "come facevi a sapere che ero qui?" Jaques continua ad avvicinarsi e poggia le mani fredde sui miei fianchi. "essere la sorella di Charles Leclerc ha i suoi svantaggi" dice continuando a stringere la presa sui miei fianchi "Jaques mi stai facendo male" cerco di liberarmi dalla sua presa, ma sembra che in prigione si sia allenato. "Jaques smettila" "smettila" "basta Jaques" "scommetto che a George Russell questo non l'hai mai detto eh puttanella?" scoppio a piangere, non so se per paura, per dolore o per le parole che ha appena pronunciato. "Lascialo fuori dal discorso" "lo vuoi protegger eh? hai paura di me allora" continua a stringere la presa e sto per smettere di respirare e svenire. "Jaques smettila" la voce di Charles fa girare Jaques e gli fa mollare la presa, facendomi tornare alla realtà, vado a terra e rimango a guardare Charles tirare un pugno in faccia a Jaques che cade a terra svenuto, poi si avvicina a me mi aiuta ad alzarmi e mi accompagna fino alla sua auto.
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