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📍Londra, Inghilterra
Charles' apartment

Celine's pov

È successo tutto così velocemente, ho scelto di stare con George invece che bere della semplice Vodka, Charles e George sanno perché non ho scelto la vodka, mentre Lewis sa perché ho scelto George. Non riesco a sentire quello che si stanno dicendo gli altri di sotto, ma sono sicura che Lewis dira quello che pensa, non oso immaginare la reazione di Charles. Comunque deciso di non pensarci, perché adesso sono qui, in balcone, seduta su un divanetto affianco ad un ragazzo stupendo. Cazzo forse mi piace davvero George Russell. Ho deciso di aprirmi con lui, non ho bevuto, non ho fumato, ma non so cosa mi sta succedendo, mi fido di lui e mi sento che posso dirgli tutto quello che voglio. Lo guardò e lui mi sorride, sta aspettando che iniziò, la storia è complicata, non so se riuscirà a seguirla come non so se riuscirò a raccontarla. "Non so precisamente quando la storia sia iniziata, ma fin da quando ero piccola, mi chiudevo in me stessa, ero timida, parlavo poco e mi davano della strana, mi prendevano sempre in giro per eh sembravo matta. Da questo passarono velocemente a dirmi che ero brutta e grassa. Non ci stavo male davvero, perché affianco a me c'erano Charles, Arthur e Jules che hanno sempre saputo tutto e mi difendevano e consolavano sempre. Con il tempo Charles ha iniziato a correre con voi già da piccolissimo, stava sempre in giro e i miei genitori erano costretti a seguirlo dappertutto io e Arthur non potevamo lasciare la scuola elementare per seguire Charles, quindi la maggior parte del tempo lo passavamo a casa di Jules, per questo ho un legame fortissimo con Arthur." Inizio a tremare, fa freddino qui fuori, George se ne accorge subito e senza pensarci due volte si toglie la giacca e la mette sulle mie spalle scoperte, senza darmi il tempo di oppormi mi fa cenno di continuare. "Con il tempo anche Arthur ha iniziato a correre e io iniziai a seguire Jules, che poi entrò in formula uno, ed ero così contenta del suo traguardo, i miei mi diedero il permesso di studiare privatamente e poter seguire Jules. Andava tutto così bene, non rividi per tanto tempo quello smorfiosette che mi prendevano in giro, stavo sempre con Jules, con i pilota di formula uno, miei idoli da sempre, poi cambio tutto, quando Jules ebbe l'incidente. Avevo 14 anni e quelle stronze iniziarono a mandarmi messaggi orribili, dicendo che Jules sarebbe dovuto morire perché non si meritava di passare un altro minuto della sua vita con me" iniziai a singhiozzare e George mise una mano sulla mia vita spingendomi a se, mentre un brivido mi oltrepassava la schiena. "Uno dei loro colpi gli è arrivato e ci ha lascito, sono dovuta tornare a Monaco da quelle ochette, Arthur smise per un bel po' di correre per restare con me e perché aveva paura, ma poi ricominciò verso il 2016 lasciandomi di nuovo sola, stavolta senza Jules. Stavo malissimo e iniziai a bere tantissimo di nascosto dai miei genitori, troppo occupati a guardare i traguardi di Charles e Arthur per accorgersene. Continuai così per più di un anno, finché mia madre, mente ero nel bel mezzo di una crisi di nervi con due bottiglie di vodka in mano mi chiamo dicendomi che papà era in ospedale, mi sono catapultata li, tutto molto velocemente mi dissero che aveva avuto un infarto e che non ce l'aveva fatta. Piansi tantissimo quella notte, e Charles se ne accorse, avevo 17 anni e lui 20, venne da me e mi abbracciò fortissimo piangendo anche lui. Gli dissi che andava tutto bene, solo perché volevo piangere, e non potevo se c'era qualcuno li con me. Appena se ne andò tirai fuori una bottiglia di vodka e iniziai a bere, non ricordo quello che successe dopo, mi risvegliai tre settimane dopo in ospedale e mi dissero che ero stata in coma etilico" finito di raccontare iniziò a mordermi il labbro per non scoppiare a piangere e George lo nota subito, mi prende una mano facendomi girare verso di lui, poggia la mano libera sulla mia guancia, avvicinandosi sempre di più a me fino a che le nostre labbra non si toccano. Ho baciato pochissime volte qualcuno, ma mai nessuno come George, mi sentivo al sicuro con lui e questo era quello che importava. In un attimo mi ritrovo in braccio all'inglese che sta camminando verso il letto di Charles, mi ci appoggia delicatamente e si sbottona la camicia, non credo abbia brutte intenzioni, ma quella camicia sembra veramente scomoda e sta molto meglio senza. Si sdraia sul letto facendomi sdraiare su di lui. "Sei bellissima Celine Leclerc" mi dice facendomi arrossire prima di ripoggiare le labbra sulle mie. 20 minuti sono più che passati, ma è stata una giornata lunga per entrambi, dopo svariati baci e niente più, mi sdraio meglio sotto le coperte, George fa la stessa cosa e mi abbraccia da dietro, facendomi sorridere. Abbiamo dormito così.

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