Los Angeles.
I would never change what our past is
Written in our bones,
it's who we are
I just can't control
where my mind goes
When it goes too far
✈
JACK'S POV
-Jack! Vieni qua, dobbiamo dirti una cosa importante!- esclama mia madre dal piano di sotto.
Mi alzo lentamente dal mio letto e scendo le scale preoccupato.
-È successo qualcosa?- chiedo guardando i miei genitori.
-Dobbiamo trasferirci.- dice mio padre senza usare inutili giri di parole.
-E dove?!- esclamo
-Torneremo ad abitare a Los Angeles.- dice mia madre sorridendo a malapena.
La prima cosa che mi viene in mente è lui, Finn.
-Quando partiremo?- chiedo felice
-Fra due giorni.- rispondono -Torneremo nella nostra vecchia casa.-
Sorrido felice e li abbraccio entrambi.
-Pensavo la prendessi male...- dice mio padre
-Oh no!- rispondo -Vado a fare le valigie!!- esclamo correndo su per le scale.
Prendo il telefono e chiamo Samantha, la mia migliore amica.
-Jack...cosa vuoi?!- temo di averla svegliata....
-Sam!! Devo trasferirmi di nuovo a Los Angeles!!- esclamo
-SERIAMENTE? JACK POTREMO RIVEDERCI DOPO TANTISSIMI ANNI!- esclama
-Esatto! E magari potrei rivedere anche lui...- sospiro speranzoso.
-Devi rivederlo. E io ti aiuterò.- dice
Samantha è venuta qua ad Atlanta in vacanza due anni fa. Ci siamo conosciuti e siamo diventati amici.
Le avevo raccontato della mia amicizia con Finn e della mia bisessualità. Un'amicizia che io desideravo fosse molto di più...
Dicono che i bambini non sanno amare, non sanno cos'è l'amore, e magari io non lo so tutt'ora che ho 14 anni, invece vi dico che non è così.
Quando stavo con lui mi sentivo me stesso, ero felice, preferivo giocare con lui invece che giocare con i miei compagni di classe. Ho sempre preferito lui a qualsiasi cosa...
Chissà se si ricorda ancora di me...
-Jack..- sento bussare la porta della mia camera.
-Sam ti richiamo io.- chiudo la telefonata e faccio entrare mia madre.
Mia madre entra e si siede nel letto vicino a me.
-Lo rivedrai?- chiede accarezzandomi un braccio. Anche i miei genitori sanno del mio orientamento sessuale.
È stato un po' difficile dirglielo, ma ci sono comunque riuscito. Mio padre rimase un po' sorpreso ma l'ha presa bene, lo stesso mia madre.
Sono veramente fortunato ad avere dei genitori che mi accettano per quello che sono e che mi vogliono bene.
-Non lo so, non so nemmeno se si ricorda di me..- sospiro tristemente
-Sono sicura che si ricorderà. Se ti ha voluto bene veramente, non si è dimenticato di te.- risponde sorridendo.
-Lo spero tanto..- la guardo e la abbraccio.
-Ti lascio fare le valigie.- dice sciogliendo l'abbraccio per poi uscire da camera mia.
***
-Tesoro, va bene per te se partiamo domani? Abbiamo trovato un altro volo.- dice mia madre mentre pranziamo.
-Anche meglio!- esclamo sorridendo
-Perfetto.- dice mio padre bevendo un sorso di vino rosso. -Hai già fatto le valigie?-
-Si, tutto pronto.- confermo.
-Hai già scelto in che scuola andare? Dobbiamo iscriverti.- chiede mia madre.
-Si, andrò nella scuola dove va Samantha, la Pacific High School.-
-Okay.- annuiscono entrambi.
***
Sto camminando in una delle strade più affollate di Atlanta, fino a quando non riconosco un ragazzo familiare.
-Gaten?- lo richiamo attirando la sua attenzione. Alza lo sguardo dal suo cellulare e spalanca gli occhi.
-Jack!!- mi abbraccia -Come stai?-
-Benissimo.- dico sorridendo -Cosa ci fai qua ad Atlanta?- gli chiedo
-Sono venuto a trovare dei miei parenti. Sono arrivato qua quattro giorni fa, domani torno a Los Angeles.- dice
-Stai scherzando? Anche io domani devo partire per Los Angeles!- esclamo
-Grande!! Quanto starai?- domanda
-Per sempre credo, devo trasferirmi di nuovo lì.- dico sorridendo.
-Fantastico!! Potremo uscire insieme, magari anche con Finn!-
-Si ricorda di me?!- esclamo incredulo
-Certo. Non fa altro che parlare di te.-
Il mio cuore perde un battito.
-Pensavo si fosse scordato della mia esistenza...- dico abbassando la testa.
-Ma no...- dice poggiando una mano sulla mia spalla. -Allora ci vediamo domani, ora devo tornare in hotel.-
-Gaten aspetta!!- lo richiamo
-In che scuola andate tu e Finn?-
-Pacific High School.- sorride e se ne va.
Non ci posso credere.
***
La mattina seguente
Stiamo per salire nell'aereo che ci porterà a Los Angeles.
Non vedo l'ora di arrivare.
Saliamo e ci sediamo nei nostri posti.
Una volta decollati, il corridoio si affolla di hostess che passano con i carrelli del cibo. Prendo una bustina di biscotti e un bicchiere di coca cola.
Finito di mangiare prendo le mie auricolari e poggio la testa sul finestrino, ammirando il cielo.
Metto la riproduzione casuale e parte "La Lune" di Madeon.
Sarà un viaggio molto lungo.
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