𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 10- 𝑾𝑯𝑨𝑻, 𝒀𝑶𝑼 𝑨𝑮𝑨𝑰𝑵?

JIMIN'S POV

Oggi Yoongi non c'era a lezione, il che è strano, perché seppur lui non venga a scuola per studiare, la sua presenza è decisamente udibile. E oggi, invece, era decisamente assente, e si poteva benissimamente notare.

La campanella è ormai suonata da qualche minuto, e mi sto dirigendo nel cortile, sperando di trovarlo lì.

Ammetto che, le mie giornate senza di lui, sono alquanto noiose.



Una volta fuori e, con ancora la mia borsa in spalla, mi guardo in torno, ma di lui, nessuna traccia.

"Uff..come osi abbandonarmi, Yoongi?" dico  tra me e me.

Inizio a camminare, e pian piano il cortile inizia a riempirsi sempre di più di studenti.

Sospiro. "Forse è meglio se gli scrivo."
cammino verso il muretto, che in realtà contiene una scia di terra, così da far crescere le belle piante che ci sono.

Poggio lì la mia borsa e prendo il telefono dalla tasca. Apro la chat di Yoongi, ma subito dopo, una voce familiare cattura la mia attenzione.

"È proprio te che cercavo."

"Di nuovo qui? Si può sapere che cazzo vuoi, ancora?"

Un attimo, ma..sono Yoongi e Jungkook?

"Voglio spaccarti la faccia, ecco cosa  voglio."

Prendo immediatamente la mia borsa, rimettendola in spalla e a passo svelto, mi dirigo dietro il muretto.

Rimango per un attimo sorpreso quando scopro che avevo ragione.

Sono proprio Yoongi e Jungkook.

Jungkook è vicinissimo a yoongi, mentre ha un pugno alzato, ma yoongi, invece, sembra più che tranquillo mentre tiene la sua sigaretta tra le labbra e con lo sguardo, uccide il moro davanti a lui.

"Jungkook, si può sapere che ci fai ancora qui?" non appena apro bocca, entrambi  i ragazzi davanti a me cambiano del tutto espressione.

Jungkook si allontana da Yoongi, e stavolta guarda me, ma con uno sguardo più tranquillo.

"Sono venuto per parlarti."

Con la coda dell'occhio, vedo yoongi alzare gli occhi al cielo.

"Il tuo amico è qui per spaccarmi la faccia." si gira verso jungkook. "Non fai più tanto lo spaccone, ora che c'è lui, eh?" alza un sopracciglio, e subito dopo prende un tiro dalla sua sigaretta quasi finita, soffiandogli il fumo in faccia.

Jungkook, irritato, lo guarda male.
"Potrei farlo subito, invece, ma ho deciso di essere buono." dicendo l'ultima frase, guarda verso di me.

Deglutisco.

"Finitela voi due." dico scocciato.
Non voglio dare spettacolo a tutti gli universitari qui fuori. "Sei venuto per niente, Jungkook, perché io non voglio parlarti."

"Già, non vuole." ripete yoongi, incrociando le braccia, guardandolo.

"Yoongi, per favore." dico, e capisce subito.

Jungkook si avvicina, ed il mio cuore inizia a battere velocemente.

Ho paura.

"La scorsa volta non ti ho dato modo di farti vedere il nuovo me. Mi sono arrabbiato subito e ti ho fatto male..mi dispiace." prende le mie mani.

Yoongi, nel mentre, è dietro di lui, mentre ci guarda con un sopracciglio alzato, non capendo cosa stia succedendo.

Merda, potrebbe capirlo.

Mi allontano da Jungkook, abbassando di poco il capo. Sospiro internamente, poi mi decido a guardarlo negli occhi.

"Non intendo accettare le tue scuse, jungkook."

Spalanca di poco gli occhi.

Anche se non dice niente, so che i suoi impulsi gli stanno urlando di picchiarmi. Ormai l'ho imparato.

"Cosa stai dicendo?"
"Hai capito bene, jungkook. Non voglio più vederti."

Subito dopo aver detto quelle parole, il moro davanti a me si avvicina pericolosamente, con una mano alzata, intento a darmi uno schiaffo.

Istintivamente mi copro con le braccia.

Non ci ho nemmeno pensato, è stato un movimento escogitato proprio dal mio corpo, e questa cosa è triste.

"Wowo, amico, calma."

Le mie braccia mi coprono il viso, ma stranamente, lo schiaffo non arriva.

Lentamente apro gli occhi e la scena che vi è davanti a me mi lascia senza parole.

Il polso di Jungkook è circondato dalla mano di yoongi.

I due davanti a me si guardano, o meglio, si uccidono con gli occhi.

"Capisco che lui ti abbia rubato la ragazza, ma non credo ci sia bisogno di arrivare a questo."

Jungkook alza un sopracciglio, non capendo, ma poi, ghigna divertito, allontanandosi dalla presa di yoongi.

Merda, perché l'hai fatto, Yoongi?!
Dovevi solamente lasciare che mi picchiasse, dannazione.

"Scusami, "rubato la ragazza", dici?"

Yoongi è nuovamente confuso, mentre guarda jungkook.  "Si, esatto."

Guardo i due davanti a me nel panico, sperando con tutto me stesso che jungkook non riveli niente a yoongi.

Il moro si gira verso di me, guardandomi con un ghigno stampato in faccia. È consapevole di avere tutto il potere nelle sue mani. Il potere di distruggere l'unica cosa bella che mi sia capitata dopo esserci lasciati: l'amicizia di yoongi.

"Non gliel'hai detto, eh?" cammina nuovamente verso di me. "Eppure, vedo che tenete tanto l'uno all'altro." si rigira la lingua sulle guance. "Ti vergogni ancora, non è vero?" sorride. "Ti fai ancora schifo, ma sai una cosa? È proprio quello che fai." il suo viso è vicinissimo al mio, ma non riesco a guardarlo negli occhi. Il mio respiro è tremolante, sento che potrei scoppiare da un momento all'altro.

"Perché, sai, ogni volta che ti guardo, Park, tutto quello che vorrei fare è ucciderti di botte, o" si guarda indietro, verificando che yoongi non stesse ascoltando. Si gira nuovamente verso di me. "o scoparti fino a farti piangere, implorandomi di fermarmi perché non ce la fai più." dice, con tono più basso.

Sussulto a quella frase, ricordando tutte le volte in cui ha abusato di me, da ubriaco.

Un conato di vomito si fa spazio nella mia gola, ma cerco di respingerlo.

Da quando è successo la prima volta, non ho mai smesso di sentirmi sporco, sbagliato e inutile.

Mi tremano le labbra, e le lacrime ormai scorrono copiose su tutto il mio viso.

"Addio, jimin. Ti auguro una buona vita con il tuo amichetto etero. Ma ricorda solo una cosa: non amerai mai nessun'altro, come hai amato me." si allontana da me.

Guarda un ultima volta yoongi, per poi sparire.

Velocemente, Yoongi si avvicina a me, cercando di calmarmi.

"Ma che cosa ti ha detto?"

Lo guardo in lacrime, senza riuscire a dire una parola.

"Calmati, okay? È tutto apposto, ora." prende il mio viso fra le mani.

"No, yoongi, non è niente apposto."  scaccio via le sue mani e mi allontano da lui. Riprendo la mia borsa che, poco prima avevo fatto cadere, e me ne vado.

Senza sapere, però, che il grigio stava male quanto me, nel vedermi in quello stato.

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