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βAdriano Morelli.
Deriva dal cognomen romano di origine etnica Hadrianus, che significa "abitante di Adria" o "proveniente da Adria" (cittΓ dalla quale prende il nome il Mar Adriatico); potrebbe perΓ² essere riferito anche alla cittΓ di Atri di cui, secondo la tradizione, la famiglia dell'imperatore romano Adriano era originaria.
Acquisì valenza di nome comune proprio durante il regno di Adriano, adottato da quegli schiavi o stranieri che venivano liberati da lui; si diffuse poi grazie al culto di diversi santi, soprattutto il martire Adriano di Cesarea.
Il cognome Morelli, invece, deriva dal latino Maurus, contratto nel medioevale Morus ed infine modificato nel diminutivo Morullus, il cui significato Γ¨ "persona dalla carnagione scura".
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β16 anni, 4 luglio 2000; sesto anno.
Adriano, essendo nato il 4 luglio, Γ¨ del segno del Cancro, e frequenta il sesto anno alla scuola di Castelbruno.
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βLaurea Dori; Alloro.
Non c'Γ¨ motivo di mentire: Adriano si Γ¨ innamorato della sua casata, dei suoi ideali, dei suoi obiettivi, e persino di quel colore dorato che domina le stanze e le divise degli Allori. Si Γ¨ innamorato degli stimoli che trova fra i suoi compagni, delle sfide lanciate senza pensare, degli avventurieri nascosti, degli animi mai calmi, di tutto ciΓ² che Γ¨ riconducibile ai Laurea Dori. Se solo l'alloro dorato fosse anche parte della divisa.
A volte, perΓ², stare in compagnia degli studenti piΓΉ impulsivi della scuola β lui compreso β puΓ² risultare difficile. Si tratta di tutte persone per bene alla fine, ma quando vengono lanciate sfide, scommesse, o semplici proposte di azioni azzardate, Adriano si ritrova in quella parte dei Laurea Dori che difenderebbe le proprie convinzioni a costo di dover litigare con qualcuno, anche in caso di un'idea sbagliata, e non Γ¨ raro che finisca per mettersi accidentalmente contro qualche membro della Casata. Che siano novellini o veterani non importa, non ci sono sconti per nessuno: se si contraddice il giovane Morelli, bisogna essere pronti a sopportare una lunga argomentazione β con inclusa una sana dose di nervosismo in caso di ragioni piΓΉ forti delle proprie β sul perchΓ© le sue ragioni siano le uniche e indiscutibili.
Adriano, potremmo dire, rappresenta una grande novitΓ nella tradizione della sua famiglia. Se ciΓ² che affermano i registri e gli annuari Γ¨ vero, infatti, il giovane sarebbe stato il primo di tutta la dinastia Morelli β che vanta molti membri appartenuti alla Casata dei Lilium Album e degli Argentum Narcissi β ad essere identificato come Laurea Dori. Questa scelta, perΓ², non gli grava sul cuore, e anzi Γ¨ molto orgoglioso di questo suo primato. L'unicitΓ Γ¨ sempre premiata nei libri di storia, d'altronde.
In un primo momento della Cerimonia di Smistamento, l'allora ancora bambino aveva dato l'impressione di voler continuare la tradizione di famiglia. Dei quattro oggetti, infatti, i suoi occhietti scuri erano ricaduti sullo specchio: piccolo ma elegante, il vetro trasparente e brillante, il tutto reso unico dal manico leggermente ricurvo che ricordava il movimento di un'onda del mare. Vide riflesso il suo visino un po' tondeggiante, lo sguardo incerto, come in cerca di risposte. Tutti i presenti sembravano aver capito come sarebbe andata a finire, un nuovo membro per i Narcisi. Ma non appena stava per essere annunciata la fine della cerimonia, Adriano voltΓ² bruscamente le spalle allo specchio. Il suo riflesso infastidito cominciava ad infastidirlo, ma non era solo quello.
Con la coda dell'occhio, infatti, aveva notato un interessante luccichio poco distante. Si avvicinΓ² al brillante calice dorato e si chinΓ² per studiarlo meglio: le rifiniture dell'oro creavano un effetto ammaliante nell'incorniciare le gesta di eroi sconosciuti, il bordo era quasi tagliente tanto era fine la laminatura, e il metallo freddo al tatto. A quel punto, non c'era piΓΉ alcun dubbio.
Laurea Dori!
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βMezzosangue.
Adriano, così come la sorella, è un Mezzosangue, figlio di un mago e di una donna babbana.
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βRuel Van Dijk.
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βbecause the world will never take my heart.
Tutto si puΓ² dire del giovane Alloro tranne che si tratti di una persona tranquilla.
Adriano Γ¨ fuoco vivo, uno spirito libero e indomabile, sempre pronto a fiutare il minimo espediente che gli consenta di vivere una vita avventurosa e movimentata, piena di stimoli, che lo coinvolga in qualsiasi istante della giornata. E' come una molla, salta da un posto all'altro, Γ¨ irrequieto e impaziente, energetico ed incapace di concepire concetti apparentementi facili come quello di "tranquillitΓ ", "silenzio" e "pazienza". Possiamo dire che sia il nemico giurato delle bibliotecarie, ecco.
La sua mente Γ¨ sempre proiettata al "cosa si farΓ dopo", non Γ¨ capace di vivere nel presente o di godersi il momento. Anima irrequieta ed eccessivamente energica, trascina e si fa trascinare, coglie le occasioni al volo e non si lascia sfuggire nessuna opportunitΓ . La maggior parte delle volte, perΓ², tali opportunitΓ si traducono in imprevisti e guai inaspettati; non lo fa apposta, ma il piacere dell'adrenalina gli impedisce di non andarsi a cacciare in qualche situazione interessante.
Per Adriano, la vita è una sfida: come il battitore da baseball, che arrivatagli la pallina si calcola per mettere a segno un colpo perfetto, così il ragazzo è capace di cogliere la più sottile e impercettibile occasione di competizione che gli viene offerta. Che si tratti di un compito, di un esame o di una partita di Quidditch, Adriano sarà sempre quello che punta alla vetta, a costo di sgomitare. Per questo la sorella lo ha praticamente costretto a stare fuori dalla squadra della sua Casata: per quanto talentuoso, avrebbe portato più penalità che vantaggi ai compagni con la sua impazienza di vincere. Qualche volta ha ben pensato di ricorrere a metodi non esattamente leciti per primeggiare, con scarsissimi risultati essendo subito scoperto. E' abbastanza permaloso, non sa accettare la sconfitta, ma una volta metabolizzata questa si mostra per la persona leale e sportiva che è, spesso e volentieri anche complimentandosi con il proprio avversario.
Inoltre, il giovane Morelli Γ¨ famoso fra i Laurea Dori per le sue scommesse.
Tuttavia, non scommette β quasi β mai denaro: spesso e volentieri la posta in gioco Γ¨ la sua dignitΓ . Questo perchΓ©, testardo com'Γ¨, Γ¨ disposto a difendere la propria posizione a costo di sfociare nell'assurdo o nel contraddittorio, non mancando perΓ² di fare il finto ammaliatore di serpenti con quel suo sorrisetto furbo. Nella maggioranza dei casi, il "pagare pegno" delle sue scommesse corrisponde a qualche obbligo stupido, del tipo Β«porta la divisa delle ragazze per un giorno interoΒ». Ci troviamo perciΓ² davanti non ad una persona perfida, che prova piacere nell'imbarazzare gli altri, ma un ragazzo giocoso β la cui etΓ mentale Γ¨ probabilmente di dieci anni, a voler essere generosi β che punta piΓΉ a divertire entrambe le parti.
La sua personalitΓ potrebbe essere riassunta non l'aggettivo "caotico", ma non per questo dobbiamo definire Adriano come uno stupido.
Anzi.
Come accennato prima, ha un grande senso della lealtΓ , per quanto possa essere inizialmente oscurato da un orgoglio ferito in caso di sconfitta. Il coraggio non gli manca, ma questo tende a tradursi in una dimostrazione eccessiva di non essere spaventato da nulla.
Una personalitΓ coinvolgente che non tutti possono accettare o approvare, ma una volta abituatisi a questo uragano di energia, al limite dello spericolato, la certezza sarΓ quella di vivere momenti indimenticabili all'insegna dell'avventura.
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βpiccolo accenno: famiglia.
Per quanto entrambi Mezzosangue, i due gemelli appartengono ad una delle stirpi di maghi piΓΉ conosciute di tutta la Toscana. L'antico casato dei Morelli, infatti, risale all'epoca del Basso Medioevo, intorno al 1171 circa, quando il cognome della famiglia era ancora Morus; maghi e streghe appartenenti a questa famiglia sono famosi per lo spiccato talento in tutto ciΓ² che Γ¨ legato a branche secondarie della magia, come Erbologia, Aritmanzia e l'interpretazione e conoscenza delle Antiche Rune.
Per questo motivo fece scandalo fra i membri della famiglia la notizia che Simone Morelli, primo di tre fratelli e di conseguenza erede del patrimonio dei Morelli, avrebbe sposato Angelica Silvestri, una semplicissima commessa babbana. A Simone importava? Assolutamente no. Ma a Tommaso Morelli, il padre dell'uomo, sì, importava eccome. I Morelli non erano assolutamente dei purosangue tradizionalisti, no no.
Nonostante le insistenze dei parenti β affatto velate β a lasciar perdere quella donna, cercare invece fra le conoscenze del padre, fra le streghe purosangue con cui aveva cosΓ¬ buoni rapporti, Simone si rifiutΓ² di rinunciare alla moglie che amava. FinΓ¬ diseredato per la sua scelta? SΓ¬, ma la vita lo ripagΓ² qualche anno piΓΉ tardi con due splendidi gemelli. Anche se nessuno dei due gli somigliava per niente. Adriano aveva i capelli biondi di sua madre, le stesse labbra, mentre i capelli rossicci di Elisa erano quelli del nonno. Solo il naso di entrambi e gli occhi azzurri di Elisa erano del padre.
Ai bambini venne insegnato fin da piccolissimi a trattare chiunque come fossero loro pari, come fossero tutti loro amici, nella speranza che potessero crescere senza pregiudizi o idee sbagliate, che non dividessero le persone in superiori ed inferiori a loro.
βsolo una chitarra.
Una cosa che molti non sanno, Γ¨ che Adriano non Γ¨ sempre stato il ragazzo scatenato, casinista in cerca di guai, nΓ© tantomeno una persona dall'animo tanto acceso ed infuocato.
Il giovane nasce come una persona un po' traballante, insicura, spesso incapace di esprimere a pieno ciΓ² che gli si agita dentro. Si trattava del tipico bambino che si nasconde dietro la madre quando i vicini salutavano, troppo timido per alzare la mano in classe e che tendeva a starsene un po' in disparte. Non c'erano motivi particolari: era la sua natura, gli piaceva osservare gli altri bambini giocare, studiare le loro strategie a nascondino, e capire verso quali tendenze ognuno di loro fosse orientato. Non era come Elisa, lui non si sporgeva sopra le spalle dei compagnetti per guardare che disegno stessero realizzando, non preferiva nascondersi nei cespugli e tentare di arrampicarsi sui rami bassi degli alberi, prediligeva i posti alti, i muretti, alle mattonelle che soffocavano l'erba del giardino.
Insomma, era un bambino che viveva al limite della socialitΓ , non eccessivamente interessato alle interazioni.
Tale comportamento venne individuato dalle maestre del bambino come anomalo, forse messo eccessivamente a confronto con quello della sorella, e fu immediatamente riferito ai genitori di quanto accadeva nell'ambiente scolastico per cercare di coinvolgerlo maggiormente all'interno della classe.
Il primo passo fu provare qualche sport di squadra, ma Adriano non aveva interesse nΓ© per il calcio, nΓ© per il basket, con il risultato che non faceva neanche lo sforzo di impegnarsi. Non capiva il senso di tale spinta, perchΓ© mai dovesse partecipare ad attivitΓ che non avevano mai suscitato curiositΓ in lui.
Ci furono un paio di tentativi successivi, ma tutti fallirono dopo un po'.
La soluzione al problema arrivΓ² in modo inaspettato, in occasione peraltro di un rinnovamento degli arredi di casa. E' importante sottolineare ciΓ² perchΓ© la famosa soluzione al problema, fino ad allora quasi ignota, fu offerta da un carinissimo arredo dell'Ikea. La famiglia Morelli aveva infatti scelto di cercare qui qualche spunto per cambiare arredi, e sembrava nulla piΓΉ di un giro per un negozio fino a quando quasi non persero Adriano.
Avevano appena cominciato il loro giro quando si fermarono ad osservare un angolo dedicato ad un ipotetico arredo per un soggiorno: la luce era soffusa, proveniente dal lampadario che pendeva dal soffitto direttamente sopra un tavolino in vetro, elegante e solido nonostante la fragilitΓ del materiale, davanti a cui si sistemava un comodo materasso dietro che gravava il suo peso su un morbido tappeto; da ultimo, vicino al bracciolo sinistro del divano, vi era poggiata una chitarra acustica, giusto per animare la scena e dare l'impressione di un luogo abitato.
Fu proprio quell'oggetto ad incuriosire il piccolo Adriano, che all'epoca aveva circa dieci anni. Si accovacciΓ² e toccΓ² le corde della chitarra, le quali emisero un suono per nulla armonico, e questo attirΓ² l'attenzione dei genitori β specialmente di Simone, che ancora doveva abituarsi a quel mondo nuovo. Improvvisamente, avevano trovato la soluzione: Adriano era talmente interessato che, nonostante la giovane etΓ . cominciΓ² a prendere qualche lezione per imparare a suonare bene.
Ancora oggi, la chitarra Γ¨ parte della sua vita. Attraverso questo strumento Γ¨ riuscito ad esprimere ciΓ² che non poteva dire a parole, quel sentimento di distacco che non rappresentava affatto disinteresse, ma solo una curiositΓ e una capacitΓ di osservazione particolari, che una volta "buttati fuori" gli concedevano di spingersi oltre il semplice sguardo, ad avvicinarsi a chi lo circondava, e anzi a volergli mostrare di cosa fosse capace.
E quando mise piede a Castelbruno per la prima parte, la Casata dei Laurea Dori fece la sua ottima parte nel tirare fuori da lui uno spirito ribelle, sempre pronto a gettarsi nella mischia. Un bel cambio di rotta.
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(le conoscenze sono ancora da sistemare, perciΓ² se a qualcuno Γ¨ interessato puΓ² scrivere tranquillamente nei commenti! Ditemi inoltre se ho dimenticato qualcuno, lo aggiungo subito)
βDiana Altieri.
βJerome Lacroix.
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βBisessuale.
Adriano ritiene di poter affermare con quasi assoluta fermezza di essere attratto non solo dal genere femminile, anche se non sa in quale misura e di conseguenza in quale "categoria" identificarsi. PerchΓ© Γ¨ questo che lui individua negli orientamenti sessuali, nomi che puoi come puoi non darti, Γ¨ una tua libera scelta, e lui, per comoditΓ pratica, ha deciso di identificarsi come bisessuale. Di relazioni non si vede neanche l'ombra nel suo repertorio, forse per il carattere difficile da gestire per una persona comune, ma di certo anche lui ha avuto le sue sbandate per qualche persona.
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βmusica.
Ebbene sì, nel tempo libero il piccolo Adriano fa il musicista senza impegni. Non è raro infatti, soprattutto nel periodo estivo, ritrovarlo sul palco di qualche piccolo locale di provincia con la sua amata chitarra acustica.
Ha anche una bella voce, ma solitamente non ama mettersi in mostra per questa.
βviaggi.
Se c'Γ¨ una cosa su cui Adriano fantastica sempre, quella Γ¨ viaggiare. Sogna di andare via dall'Italia, via da Livorno, e vivere in una di quelle grandi cittΓ che si vedono nei film, le cittΓ Americane ad esempio, solo lui e la sua chitarra. Poi tornerΓ con i piedi per terra perchΓ© qualche professore gli avrΓ probabilmente chiesto di ripetere la spiegazione appena terminata, e dopo essersi preso una bella sgridata per non aver prestato attenzione ritornerΓ a fantasticare sulla sua vita da giramondo.
βnascita.
Dei due gemelli, Adriano Γ¨ quella nata per primo. Nonostante questo, lascia sempre che sia la sorella a rispondere alla domanda Β«Quindi chi Γ¨ nato prima dei due?Β» β di solito preceduta da un'esclamazione del tipo Β«Oh mio Dio! Non sembrate affatto gemelli!Β» β e non assolutamente perchΓ© lui se lo dimentica di continuo.
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