𝐨𝐰𝐧𝐞𝐫: dangershindoulover.
𝐭𝐲𝐩𝐞: roleplay.
𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫 𝐭𝐚𝐠𝐬: _chiax_; Tessa_Dragneel_; -mollettaa-; s-stregatto; Black_Riddle; -Ecate-; Corvus_Lestrange27; DinFuckingDjarin; _wesen_malvagio_.

°       ☆༚           °         ☆༚
★°          ╲          |          ╱        ∘★
꒰ 𝐽𝑢𝑠𝑡 𝑏𝑒𝑐𝑎𝑢𝑠𝑒 𝐼 𝑑𝑜𝑛'𝑡 𝒓𝒆𝒂𝒄𝒕 𝑑𝑜𝑒𝑠𝑛'𝑡 𝑚𝑒𝑎𝑛 𝐼 𝑑𝑖𝑑𝑛'𝑡 𝒏𝒐𝒕𝒊𝒄𝒆 ꒱

★°          ╱          |          ╲        ∘★
°       ☆༚           °         ☆༚

↳ ❝ 𝐍𝐀𝐌𝐄 - nome ❞⏋
꒰ 𝑇𝑢𝑟𝑛 𝑡𝘩𝑒 𝒑𝒂𝒊𝒏 𝑖𝑛𝑡𝑜 𝒑𝒐𝒘𝒆𝒓 ꒱
Jacques.
[Si tratta di un nome francese derivato dall'ebraico יַעֲקֹב (Ya'aqov), passato in greco come Ιακωβος (Iakobos) e adattato in latino in due diverse forme: Iacobus e Iacomus, da cui ebbero origine rispettivamente i nomi Giacobbe e Giacomo.
Deriva dall'antico nome ebraico יַעֲקֹב (Ya'aqov), dall'origine discussa. Secondo le spiegazioni tradizionali significa "colui che tiene il calcagno", "colui che prende per il calcagno" (da 'aqebh, "calcagno", "tallone") o "colui che soppianta", "soppiantatore" - poiché secondo la narrazione biblica, Giacobbe nacque tenendo il tallone di suo fratello gemello Esaù, e da adulto gli rubò la primogenitura. Secondo altre teorie, deriverebbe invece da un nome ipotetico come יַעֲקֹבְאֵל (Ya'aqov'el), basato sulla radice qb ("proteggere") e avente il significato di "possa Dio proteggere", "Dio protegge" o "Dio ha protetto", o potrebbe anche avere origini babilonesi, col possibile significato di "Dio ricompensa"].

↳ ❝ 𝐒𝐔𝐑𝐍𝐀𝐌𝐄 - cognome ❞⏋
꒰ 𝐽𝑢𝑑𝑔𝑒 𝑚𝑒 𝑤𝘩𝑒𝑛 𝑦𝑜𝑢'𝑟𝑒 𝒑𝒆𝒓𝒇𝒆𝒄𝒕 ꒱
Rosier.
[Rosier è francese per "albero di rose" o "cespuglio di rose" ed è un cognome comune nelle aree francofone. È anche il nome di un angelo caduto che era considerato il demone protettore dell'amore contaminato e della seduzione.
Rosier era il cognome di un'antica famiglia di maghi purosangue e una dei Sacri Ventotto che potrebbe essere originaria della Francia. Erano imparentati con le famiglie Black, Lastrange e Malfoy.
È il figlio di Felix Rosier, fratello minore del Mangiamorte Evan Rosier].

↳ ❝ 𝐀𝐆𝐄 𝐀𝐍𝐃 𝐆𝐑𝐀𝐃𝐄 - età ed anno ❞⏋
꒰ 𝐻𝑢𝑟𝑡 𝑚𝑒 𝒐𝒏𝒄𝒆, 𝐼'𝑙𝑙 𝒃𝒓𝒆𝒂𝒌 𝑦𝑜𝑢 𝑡𝑤𝑖𝑐𝑒 ꒱
17 anni - settimo anno.
Essendo nato il 7 novembre 1989, Jacques è del segno dello Scorpione.

Nato e cresciuto circondato dalla magia, per Jacques fu quasi normale ritrovarsi un giorno per le mani un gufo e una lettera di ammissione ad Hogwarts.
Nonostante molti possano pensare il contrario è un ragazzo diligente nello studio, che senza esagerare o intervenire troppe volte durante le lezioni riesce a prendere dei buoni voti senza fare eccessiva fatica: è il classico "ragazzo invisibile" delle classi capace di prendere tranquillamente un Accettabile avendo solo ascoltato la lezione.
Sin dal primo anno ha dimostrato di possedere una certa attitudine per Incantesimi, ereditata dal padre, e di essere completamente negato per Trasfigurazione ed Erbologia, materie da lui ritenute superflue, senza distinguersi particolarmente nelle altre. Sviluppò però una certa passione per Astronomia, da cui tuttora è affascinato.
Al terzo anno scelse come materie facoltative Antiche Rune, Cura delle Creature Magiche e Aritmanzia, abbandonando però quest'ultima l'anno successivo: il ragazzo fa molta fatica a credere in tutto ciò che riguarda le previsioni del futuro, se ne distacca il più possibile, e questo fu uno dei tanti motivi per cui a suo tempo scartò a priori Divinazione. Non che abbia nulla contro di essa: semplicemente per lui che vive giorno per giorno, evitando di guardare oltre le due ore successive, sarebbe stata insostenibile.
Al quinto anno, già molto movimentato di suo, arrivarono i G.U.F.O. Con sua grande sorpresa, Jacques si distinse particolarmente nell'esame di Pozioni, in cui guadagnò un ottimo Ogni Oltre Previsione, e prese dei meravigliosi Eccezionale nei G.U.F.O. di Incantesimi e Difesa Conto le Arti Oscure. Strappò per puro miracolo un Accettabile in Erbologia, materia noiosissima, ma non riuscì a recuperare la bocciatura all'esame di Trasfigurazione e Storia della Magia. Ha preso un totale di otto G.U.F.O, ma essendo passato con un Accettabile ne considera solo sette come passati pienamente.
Il sesto anno, con il corso di Smaterializzazione e gli incantesimi non verbali, è stato probabilmente quello che ha preferito. Per quanto complessi, non se la cava male con questi ultimi, ma tende a preferirli solo in situazioni in cui essere preceduto con un controincantesimo può portargli un grande svantaggio.
Ormai maggiorenne, Jacques è arrivato al suo ultimo anno ad Hogwarts, alla fine del quale affronterà i M.A.G.O.

↳ ❝ 𝐇𝐎𝐔𝐒𝐄 - casata ❞⏋
꒰ 𝑆𝑜𝑟𝑟𝑦, 𝑤𝘩𝑎𝑡 𝒍𝒂𝒏𝒈𝒖𝒂𝒈𝒆 𝑎𝑟𝑒 𝑦𝑜𝑢 𝑠𝑝𝑒𝑎𝑘𝑖𝑛𝑔? 𝐼𝑡 𝑠𝑜𝑢𝑛𝑑𝑠 𝑙𝑖𝑘𝑒 𝒃𝒖𝒍𝒍𝒔𝒉𝒊𝒕 ꒱
Serpeverde.

O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!

Quale altra Casata poteva accogliere un membro della famiglia Rosier se non Serpeverde? Lo stesso Jacques, quando il Cappello Parlante fu adagiato sulla sua testa durante la Cerimonia dello Smistamento, non si era figurato altra Casata se non quella a cui appartennero anche i suoi genitori, e i suoi nonni, e molti altri membri della sua famiglia prima di lui.
Ogni volta che parla della propria Casata i suoi occhi luccicano d'orgoglio, ogni occasione è buona per ricordarne la superiorità rispetto alle altre: il coraggio di Grifondoro ti porta alla morte; la lealtà di Tassorosso ad essere tradito; l'intelligenza di Corvonero a sottovalutare le situazioni. L'ambizione di Serpeverde è l'unica qualità che porta lontano. L'ambizione è ciò che ti spinge ad andare avanti, a puntare sempre più in alto fino a raggiungere vette che per altri parevano irraggiungibili, impossibili. È ciò che ti porta a ricercare la perfezione in ogni cosa che si fa, ad essere sempre il migliore, e a non lasciare che nessuno si frapponga fra te e i tuoi obiettivi.

«Jacques Rosier».
Un fremito parve attraversare la Sala Grande al nome dell'ennesimo figlio di Mangiamorte, il terrore si propagò come petrolio nell'oceano fra gli studenti i cui patenti erano morti quel lontano 2 maggio 1998. Il petto gonfio d'orgoglio del ragazzino faceva passare però un solo messaggio: Jacques era fiero del cognome che portava, e nulla avrebbe cambiato questo.
Guardò attentamente tutti gli studenti presenti nella Sala non appena si sedette, ricambiò i loro sguardi con occhiate di semplice superiorità. Alcuni abbassano gli occhi, altri sostennero il suo sguardo; odio e paura erano un binomio inscindibile, il ragazzino l'aveva capito molto tempo fa.
«Il tuo cognome parla per te, Rosier», pronunciò una voce non appena il Cappello Parlante fu adagiato sulla sua testa. Il ragazzo non si spaventò, né si innervosì, né tantomeno fu assalito dal panico quando la voce si fece sentire. La sua spavalderia era tanta persino alla tenera età di undici anni. Tutta Hogwarts pareva sapere quale sarebbe stato il suo responso.
«Serpeverde!».

Come per tanti altri, anche Jacques considera la sua Casata una sorta di seconda famiglia: è il suo posto sicuro, il luogo migliore in cui rifugiarsi, e sarebbe disposto a difenderla coi denti e le unghie se si rendesse necessario. È il tipo di persona che ucciderebbe non solo per proteggere Serpeverde ma anche per tenerne alto l'onore, il suo è una sorta di patriottismo rivisitato. È determinato a mantenerne alto il nome, e anche per questo punta sempre a dare il massimo per far sì che possano vincere la Coppa delle Case.

... e per Serpeverde la pura ambizione
contava assai più di ogni nobile azione.

↳ ❝ 𝐅𝐀𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍 - fazione ❞⏋
꒰ 𝑇𝘩𝑒𝑦 𝘩𝑢𝑟𝑡 𝒚𝒐𝒖 𝑎𝑛𝑑 𝑡𝘩𝑒𝑦 𝒂𝒄𝒕 𝑙𝑖𝑘𝑒 𝑦𝑜𝑢 𝘩𝑢𝑟𝑡 𝒕𝒉𝒆𝒎 ꒱
Il semplice cognome del ragazzo dovrebbe già dirla lunga sulla sua fazione di appartenenza. Jacques Rosier è infatti «uno dei cattivi», il figlio di una famiglia di Mangiamorte, e c'è da dire che la cosa lo diverte abbastanza.
Le persone si scandalizzano al solo pronunciare il suo cognome, chi ha perso qualcuno a causa dei suoi genitori trema e lo odia, agli occhi di tutti gli agnellini di Hogwarts lui è il grande lupo cattivo e affamato alla ricerca della preda perfetta da divorare.
In realtà quest'ultima descrizione è ben lontana dal vero carattere del ragazzo, così come la definizione "cattivo" è molto azzardata per uno come lui, ma perché perdere tempo a spiegarlo a delle creaturine terrorizzate che lo guarderanno sempre come un mostro? Dopotutto, «i cattivi non vincono mai, ma sono quelli che si divertono di più».

↳ ❝ 𝐏𝐇𝐘𝐒𝐈𝐂𝐀𝐋 𝐀𝐒𝐏𝐄𝐂𝐓 - aspetto fisico ❞⏋
꒰ 𝐼 𝑙𝑖𝑘𝑒 𝒏𝒐𝒕𝒊𝒄𝒊𝒏𝒈 𝑑𝑒𝑡𝑎𝑖𝑙𝑠 𝒏𝒐 𝒐𝒏𝒆 𝑒𝑙𝑠𝑒 𝑠𝑒𝑒𝑠 ꒱

Noah Urrea.

Jacques non rispecchia minimamente le aspettative che le persone si figurano del cattivo ragazzo, quello altissimo, pieno di muscoli e con i capelli e gli occhi neri.
Il giovane Rosier è alto, certo, all'incirca un metro e settantanove - ormai ottanta -, ma ci si ferma lì: si tratta infatti di un ragazzo mingherlino e dalle spalle strette, le braccia esili così come le gambe agili e veloci. La divisa non contribuisce a dargli un'aria più minacciosa, anzi lo fa assomigliare a un grissino coperto da un telo bianco e nero con una cravatta verde, ma alla fine a lui piace così. Il viso dai lineamenti ben marcati ha una forma squadrata, più appuntita verso il mento, e la fronte è perennemente coperta dai riccioli castani chiari. Le guance sono magre ma non scarne, gli zigomi ben pronunciati diventano molto evidenti quando sorride - evento raro per alcuni -, tanto che gli occhi nocciola si assottigliano quando ciò avviene.
Le labbra sono abbastanza sottili e il naso dritto, anche se la punta è quasi "arrotondata" rispetto alla curva di esso.

↳ ❝ 𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈𝐓𝐘 - carattere ❞⏋
꒰ 𝑇𝘩𝑎𝑡'𝑠 𝑤𝘩𝑦 𝐼'𝑚 𝑠𝑜 𝒉𝒂𝒓𝒔𝒉. 𝐵𝑒𝑐𝑎𝑢𝑠𝑒 𝐼'𝑚 𝑠𝑜 𝒔𝒆𝒏𝒔𝒊𝒕𝒊𝒗𝒆 ꒱ 
Il carattere di Jacques non è semplice da definire, in quanto per la maggior parte nascosto dietro comportamenti ed atteggiamenti che si è costruito negli anni. Interpreta una parte, quella che gli è stata assegnata: quella del cattivo.
È il ragazzo che, visto di sfuggita per i corridoi, ti mette i brividi con la sua presenza intrigante, misteriosa e spaventosa allo stesso tempo, la presenza invisibile che vede e sente tutto. Stare al centro dell'attenzione non gli piace, preferisce di gran lunga muoversi ai margini delle situazioni per avere una visione completa dello scenario che sta andando ad affrontare. Striscia come una serpe, silenzioso e nascosto, fino a quando la situazione non si mostrerà ottimale per agire e, in caso, colpire.
Appare come un ragazzo molto schivo e spesso sulle sue, che finché può non si intromette in situazioni a lui sconvenienti. È anche per questo che tende a tirarsi indietro quando qualcuno cerca di trascinarlo in una bravata al fine solo di "divertirsi" – cacciandosi poi tutti nei guai –, non ha paura di risultare il guastafeste di turno se questo significa far perdere punti alla propria Casa per una cosa che si poteva benissimo evitare. Tuttavia non lo vedrete mai fare la figura del codardo, dato che non lo è: se si tratta di andare contro le regole per salvare o proteggere qualcuno che ama lo farà, ed è in queste occasioni che un barlume del "vecchio Jacques" salta fuori.
Anche se non sembra, inoltre, è una persona molto impulsiva. La sua vita è fatta di emozioni e istinti, predilige le sensazioni al pensiero razionale, ed è anche per questo che le sue emozioni stesse sembrano a lui più intense. La rabbia, unico sentimento che tenta con tutte le sue forze di reprimere nelle profondità della sua anima, è qualcosa di accecante, spegne definitivamente il pensiero e si lascia guidare dal suo corpo, dalle spinte che lui stesso si dà. Con il tempo, però, sta cercando di invertire la situazione, dando priorità a ciò che è giusto fare moralmente e non a ciò che vorrebbe fare.
È anche molto ambizioso e determinato, impossibile negarlo, e questo tratto della sua personalità è probabilmente il motivo per cui è finito in Serpeverde. Se solo lo volesse, probabilmente potrebbe aspirare – e ottenere – la carica di Ministro della Magia. Si prefissa sempre obiettivi molto in alto, non semplici da raggiungere, ma la sua mente analitica e scaltra lo aiuta a farsi strada fino alla sua meta senza incappare in troppi intoppi. È anche, come già detto, un ragazzo molto diligente, e quando si mette in testa qualcosa non c'è verso di dissuaderlo.
Dietro questa corazza da intoccabile però, dietro il suo fingere che niente e nessuno lo sfiori, c'è un ragazzo molto profondo e dalla grande sensibilità d'animo molto facile da ferire. Per questo Jacques, da che ha quindici anni, fa di tutto per soffocare questo lato debole del suo carattere che è disposto a mostrare solo agli amici più stretti. Entrare nelle sue grazie non è affatto semplice, ma se e quando questo succederà vi sembrerà di parlare con una persona diversa: il sarcasmo si trasforma in semplice ironia, affatto pungente e con il solo intento di farti ridere, sarà molto più semplice vedere il suo sorriso e la sua aria da strafottente svanirà quasi del tutto.
Tiene davvero molto all'amicizia, e può capitare che lo dimostri chiedendo o dando abbracci o con altri piccoli gesti – come scompigliare i capelli o passare un braccio attorno alle spalle del povero mal capitato. Gli amici per lui sono più importanti di qualsiasi relazione sentimentale, e farebbe di tutto per proteggerli, anche se questo dovesse significare uccidere qualcuno.

↳ ❝ 𝐁𝐀𝐂𝐊𝐒𝐓𝐎𝐑𝐘 - storia ❞⏋
꒰ 𝑌𝑜𝑢𝑟 𝒘𝒐𝒓𝒔𝒕 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑙𝑒 𝑖𝑠 𝑏𝑒𝑡𝑤𝑒𝑒𝑛 𝑤𝘩𝑎𝑡 𝑦𝑜𝑢 𝒌𝒏𝒐𝒘 𝑎𝑛𝑑 𝑤𝘩𝑎𝑡 𝑦𝑜𝑢 𝒇𝒆𝒆𝒍 ꒱

[Vorrei fare una piccola premessa: ovviamente voi roler, dato che state per leggere la storia di Jacques, siete a conoscenza del suo passato e di quello che è accaduto per colpa sua, ma prima di farlo conoscere anche ai vostri OC preferirei che ne parlaste con me e aspettaste il mio ok. Come ho precisato nella storia stessa, sulla faccenda è stata mantenuta la massima segretezza, perciò sarebbe gradito che per eventuali conoscenti di questo episodio se ne parlasse prima, grazie].

Felix Rosier, il fratello minore dell'ancor più famoso Mangiamorte Evan Rosier, ebbe il suo primo ed unico figlio ancora giovanissimo, così come la sua compagna Celine Allen - che divenne poi sua moglie.
Jacques Rosier nacque infatti il 7 novembre 1989, quando entrambi i suoi genitori avevano solo ventuno anni; nonostante la giovane età, però, la coppia - molto affiatata e innamorata - decise di tenere il bambino, anche per la pressione fatta dalla famiglia paterna dopo aver scoperto il sesso del nascituro. I Rosier necessitavano di qualcuno che portasse avanti il nome di una delle più importanti e famose famiglie Purosangue fra i Mangiamorte, qualcuno che potesse essere ricordato per la sua grandezza e temuto per la sua potenza, e tutti videro questo potenziale in Jacques già da prima che egli nascesse. Evan era morto già da otto anni, era ora che il nome dei Rosier tornasse a farsi sentire.
L'infanzia del ragazzo, al contrario di quanto ci si possa aspettare, non fu segnata da particolari traumi. Fu però molto presente la figura dello zio paterno, elogiata spesso non solo da Felix ma anche dai nonni: Jacques crebbe con la figura dello zio defunto come riferimento, cominciando a desiderare da sé di essere come lui e poter essere a sua volta ricordato come un membro importante della famiglia. L'unica ad essere contraria a questa esaltazione eccessiva del cognato era Celine: la donna aveva avuto occasione di conoscere bene il fratello di Felix, di lui aveva un forte ricordo della sua ossessione Purosangue e della passione per le Arti Oscure, e non voleva assolutamente che il figlio intraprendesse quella sua stessa strada che lo avrebbe portato solo a farsi uccidere. La donna era stata una Serpeverde a suo tempo, aveva la stessa età del marito, e per questo conosceva bene la cerchia di maghi, divenuti tutti Mangiamorte, che Evan si era costruito.
A soli nove anni, in piena Seconda Guerra magica, il bambino cominciò a mostrare di possedere qualche abilità magica. I Rosier non si erano mossi dalla loro tenuta, sicuri della protezione di Voldemort, perciò Jacques non ha ricordi particolare di quel periodo. Non mancava di notare l'assenza del padre, spesso via per giornate intere anche se non fece mai parte del tutto della cerchia di Voldemort, e la sua frustrazione dopo la sconfitta del suo Signore, ma per lui la Guerra si fermò lì. Non ne venne toccato particolarmente, e anzi fu proprio in quel periodo che il rapporto con sua madre divenne ancora più stretto.
All'età di undici anni, come prevedibile da tutta la famiglia, un gufo si presentò alla tenuta dei Rosier con una lettera:

Gentile signor Rosier,
Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Distinti saluti,
Minerva McGonagall
Preside.

Entrambi i genitori furono felicissimi dell'ammissione di Jacques, senza sapere che sarebbe stata proprio Hogwarts il luogo dove la vita del ragazzo sarebbe cambiata drasticamente.
L'arrivo di un altro figlio di Mangiamorte non fu ben visto da molti studenti, specialmente a soli due anni di distanza dalla fine della Seconda Guerra magica. E fra questi studenti vi era un ragazzo in particolare, il cui unico obbiettivo sembrava quello di rendere la vita di Jacques insostenibile: si chiamava Caesar Hill, Serpeverde del suo stesso anno, che non poteva proprio sopportare la vista di nessuno dei Mangiamorte, figli e non. I suoi genitori erano stati uccisi proprio dai seguaci di Voldemort, riversava il suo risentimento su chi non aveva colpa, e Jacques pareva essere il suo bersaglio preferito.

«Ebbene, Rosier?», sentì una voce alle sue spalle, tremendamente familiare. Jacques deglutì un paio di volte, presagendo già quello che stava per accadere, prima di voltarsi ad affrontare il suo mostro. «Cosa c'è?», domandò con voce terribilmente insicura nello scorgere gli occhi duri dell'altro, spalleggiato da altri due compagni. Lui, che avrebbe dovuto essere il più arrogante del suo anno, che fingeva di avere una vita normale con una famiglia normale e un passato normale, che avrebbe potuto minacciarlo senza poi riuscire a fare nulla in seguito, era terrorizzato alla vista di quella bestia. Le sue parole facevano male, ferivano, ma non lo avrebbe mai ammesso. «Non ti hanno ancora mandato fuori a calci?», rispose a quel punto Caesar, con un ghigno malefico in volto, «Pensavo che avrebbero chiamato gli Auror non appena avessi messo piede in questa scuola. Sai, noi siamo gente per bene, è pericoloso e vergognoso che un essere ripugnante come te e i tuoi stupidi genitori giri indisturbato in mezzo a noi!». Il tono di voce si era fatto più alto, gli urlava contro tutta la sua rabbia repressa, e quando lo afferrò per le spalle la stretta era così forte che il riccio si ritrovò a chiedergli di smetterla. Come se servisse a qualcosa. «Questo è niente rispetto a quello che hanno provato i miei genitori», ringhiò l'altro in risposta, lasciando andare il ragazzo con davvero poca delicatezza, «Perchè non chiedi al tuo paparino di insegnarti l'Anatema che Uccide? Così finalmente potrai provarlo su te stesso e levarti dai piedi».

Una qualsiasi persona si aspetterebbe che questi comportamenti venissero denunciati dal giovane mago, ma Jacques non mosse mai un dito. Vedeva la confessione come un incentivo in più per attirare su di sé le ire del Serpeverde, quando l'unica cosa che voleva era starsene in pace per i fatti suoi. Fu proprio per colpa di Caesar che il ragazzo, da allegro e spensierato, divenne taciturno e solitario, spesso chiuso nel Dormitorio o chino sui libri a studiare.
Gli unici a conoscenza di tutto quello erano i suoi genitori. E fu proprio in una di queste occasioni, quando Jacques aveva appena quattordici anni, che Felix pensò bene fosse finalmente arrivato il momento che il ragazzo imparasse le tre Maledizioni Senza Perdono, nonostante le proteste di Celine. Con grande sorpresa di tutti, specialmente della madre, il giovane Rosier imparò molto in fretta i tre incantesimi, dimostrando grande dimestichezza con la Maledizione Imperius e Cruciatus. Forse merito del sangue che gli scorreva nelle vene, forse dello studio, forse dell'ambizione e dell'impegno, il ragazzo tornò ad Hogwarts per il suo quinto anno sicuro delle sue capacità.
Ma l'entusiasmo durò ben poco: Caesar, ahimè, non aveva subito alcun danno irreparabile durante l'estate, e quell'anno come non mai sembrava determinato a spingere il compagno di Casata a lasciare per sempre la scuola. E fu proprio colpa di Caesar se Jacques commise l'errore più grande della sua vita.

La porta del bagno sbatté violentemente alle spalle del giovane Rosier, scosso dai singhiozzi e con il viso rigato di lacrime. Non ne poteva più, era stanco e ferito. Ma adesso, a differenza degli altri anni, dentro di lui si agitava qualcosa di più: ira, una rabbia cieca e incontrollabile che non era semplice reprimere. Percepiva il bisogno incontrollabile di rompere qualcosa, di andare contro qualcuno, di fare qualsiasi cosa pur di placare quell'animale selvaggio nato e cresciuto dentro di lui.
«Dove sei finito, Rosier? Non dirmi che sei già stanco di giocare», chiamò una voce da fuori la porta che separava il bagno vero e proprio dai lavandini. La presa sulla bacchetta si fece più salda, quasi gli uscì un ringhio dalla gola. Non era più in sé.
«Andiamo, ci stavamo divertendo così tanto a lezione di Incantesimi, mi hai lasciato proprio sul più bello!», continuò Caesar, continuando a camminare avanti e indietro come un gatto che aspetta impaziente di veder uscire il topo dalla sua tana. Ma, stanco di aspettare già dopo pochi istanti, decise che lo avrebbe fatto uscire lui stesso, in un modo o nell'altro.
«Diffindo!».
La porta si spezzò, rimanendo attaccata ai cardini solo per metà mentre l'altra collassava a terra con un rumore assordante nel silenzio del bagno. Le lezioni erano in pieno svolgimento. Nessuno sarebbe venuto.
La vista che lo attendeva dietro la porta era insopportabile: il ghigno malefico sul volto del Serpeverde fu la goccia che fece traboccare il vaso. «Cosa vuoi ancora da me?», chiese il ragazzo, la bacchetta stretta nella mano sinistra. Ma quello non era più il tono spaventato del ragazzino che era al primo anno, era il ringhio d'avvertimento di un animale. Una sola provocazione, e sarebbe successo il peggio.
«Ma come cosa voglio? Solo passare un po' di tempo con il mio amico».
"Non è sufficiente provare rabbia o paura".
«E scommetto che il tuo paparino ti ha insegnato tante nuove Maledizioni, non è così?», continuava imperterrito, guardando Jacques fisso negli occhi. Stava per succedere il peggio.
«E perché no, potresti dimostrarmene una provandola...». Non finì mai la frase.
"Ma devi desiderare di infliggere dolore per pura e semplice crudeltà".
«Crucio!».

Quello fu il giorno in cui la vita del ragazzo cambiò drasticamente, e ancora oggi la vista di Caesar contorcersi a terra in preda ai dolori che la Maledizione Cruciatus gli aveva causato lo perseguita nei suoi sogni. Da allora vede l'uso delle tre Maledizioni Senza Perdono sotto una luce diversa, quasi spaventosa ora che conosce gli effetti di una di esse. Arriverebbe ad usarle di nuovo solo in un altro momento di poca lucidità, ma fa di tutto per trattenere quella vocina che gli impone di farsi rispettare con la forza.
Dopo essere rimasto pietrificato davanti a uno spettacolo tanto agghiacciante, Jacques corse immediatamente ad avvertire il Direttore della propria Casa, nel panico, non sapendo a chi altri rivolgersi per gestire un tale problema. E mentre Caesar veniva portato in infermeria, privo di conoscenza, gli insegnanti non sapevano che fare: Jacques - che aveva loro raccontato tutto - lo aveva fatto con un meccanismo simile a quello dell'autodifesa, innescato dalle continue e ripetitive provocazioni del compagno, ma non si poteva comunque sorvolare sul fatto che avesse utilizzato all'interno della scuola una magia proibita. Serpeverde pagò cara gli sbagli dei due ragazzi, ma nessuno degli studenti si spiegò mai come mai la Casata avesse perso così tanti punti in un colpo solo: si era infatti deciso di mantenere la massima segretezza sulla questione, Jacques fu punito adeguatamente e addirittura vennero convocati i genitori del ragazzo per raccontare loro l'accaduto e raccomandarsi che un episodio del genere non si ripetesse mai più - se il ragazzo non voleva essere espulso da Hogwarts. La circolazione della voce fu bloccata anche dal fatto che l'altro ragazzo, Caesar, fu ritirato dalla scuola su richiesta della nonna, sua attuale tutrice, così da prevenire futuri scontri.
Da allora Jacques, che intanto ha imparato a convivere in parte con quel brutto ricordo, è diventato un "sorvegliato speciale" del corpo insegnanti, nonostante il fatto di essersi liberato del compagno lo abbia reso segretamente felice.

↳ ❝ 𝐏𝐀𝐓𝐑𝐎𝐍𝐔𝐒 - Patronus ❞⏋
꒰ 𝐹𝑖𝑟𝑠𝑡 𝑖𝑡 𝒉𝒖𝒓𝒕𝒔, 𝑡𝘩𝑎𝑛 𝑖𝑡 𝒄𝒉𝒂𝒏𝒈𝒆𝒔 𝑦𝑜𝑢꒱
Aquila.

Il suo librarsi verso l'alto nel cielo, fino ad altezze impossibili per l'uomo, la rende simbolo di qualsiasi movimento verso l'alto, dalla morte alla vita.
L'aquila viene associata al serpente, formando una coppia di opposti complementari: l'aquila simboleggia la luce, il serpente l'oscurità. L'aquila che si nutre di serpenti simboleggia il trionfo del bene sul male, la libertà.

Ci vollero mesi di duro lavoro e impegno, ma alla fine anche Jacques è riuscito a padroneggiare un incantesimo tanto complesso come l'Incanto Patronus. Il successo, dovuto alla perseveranza, determinazione e ambizione del giovane mago, giunse agli inizi del sesto anno, dopo un'estate finalmente non connotata da brutti ricordi.
Era passato meno di un anno dall'incidente, e nel vedere il figlio tanto giù Celine propose di concedersi finalmente una bella vacanza fuori dall'Inghilterra, così che il ragazzo potesse distrarsi dai brutti pensieri. La meta del viaggio fu la Francia, nel pieno centro di Parigi, dove la famiglia Rosier affonda le sue radici. Furono le settimane più belle della sua vita: trascorse molto tempo con sua madre, mai come prima, e si divertiva molto in compagnia del padre, fra gite alla Tour Eiffel e gli Champs-Élysées e le semplici camminate per i quartieri parigini. Erano una famiglia normale, non più Mangiamorte, non erano nemmeno maghi. Erano felici.
Quando pensa a quel periodo io cuore di Jacques non può che riempirsi di gioia, ed è per questo che riesce ad evocare un Patronus con tanta semplicità.

↳ ❝ 𝐃𝐀𝐑𝐊 𝐀𝐑𝐓𝐒 - arti oscure ❞⏋
꒰ 𝑇𝘩𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑟𝑒 𝒅𝒆𝒗𝒊𝒍𝒊𝒔𝒉 𝑡𝘩𝑜𝑢𝑔𝘩𝑡𝑠 𝑒𝑣𝑒𝑛 𝑖𝑛 𝑡𝘩𝑒 𝑚𝑜𝑠𝑡 𝒂𝒏𝒈𝒆𝒍𝒊𝒄 𝑚𝑖𝑛𝑑𝑠 ꒱
Come può un ragazzo come lui non essere affascinato dalle Arti Oscure? Ha ereditato dallo zio e dal padre questa passione che lo rende estremamente curioso e desideroso di sapere, brama per sé anche il minimo dettaglio sugli incantesimi di Difesa, e forse è anche per questo che è uno dei migliori del suo corso.
I voti di Jacques in Difesa contro le Arti Oscure sono una sfilza di Eccellente, con anche un paio di Oltre Ogni Previsione negli incantesimi meno complessi, ed è proprio questa materia ad alzargli la media, oltre che essere la sua preferita. Gli sarebbe piaciuto iniziarla prima del quinto anno, ma ovviamente capisce che per via degli incantesimi abbastanza complessi non è possibile anticipare l'inizio degli studi di questa materia.
Sorprendentemente forse, il diciassettenne non è interessato all'insegnamento delle Arti Oscure in sé per sé: per qualsiasi tipo di Magia Oscura gli basta chiedere a suo padre o ad altri parenti, per lui molte lezioni sarebbero solo una ripetizione - anche se questo porterebbe solo ad una media più alta. Trova più pratico l'insegnamento di Difesa, in quanto inconsapevolmente gli insegnanti gli danno un vantaggio - anche se limitatamente alla sua classe: oltre a conoscere contro quali incantesimi vanno le contro-maledizioni insegnate, è riuscito anche in parte a memorizzare chi è più debole in quale incantesimo, così da poter sfruttare questa debolezza a suo vantaggio.

↳ ❝ 𝐖𝐄𝐀𝐊𝐍𝐄𝐒𝐒𝐄𝐒 - punti deboli ❞⏋
꒰ 𝑊𝘩𝑎𝑡 𝑖𝑓... 𝑒𝑣𝑒𝑟𝑦𝑡𝘩𝑖𝑛𝑔 𝑦𝑜𝑢'𝑟𝑒 𝑔𝑜𝑖𝑛𝑔 𝒕𝒉𝒓𝒐𝒖𝒈𝒉 𝑖𝑠 𝑝𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑖𝑛𝑔 𝑦𝑜𝑢 𝑓𝑜𝑟 𝑤𝘩𝑎𝑡 𝑦𝑜𝑢 𝒂𝒔𝒌𝒆𝒅? ꒱
❀ serpenti.
Che ironia, un Serpeverde che ha paura dei serpenti.
Il fatto è che Jacques non è per niente rassicurato dalle figure di questi animali, anzi lo mettono molto a disagio e gli trasmettono un senso di panico.
Vedere immagini non lo spaventa - non potrebbe vedere nemmeno la sua stessa divisa -, ma serpenti e simili veri lo terrorizzano.

❀ Trasfigurazione.
Ebbene sì, come già detto Jacques è a dir poco tremendo in questa materia, perché non vi trova un senso logico. A cosa gli serve nella vita saper trasfigurare un gatto in un calderone?
Trasfigurazione è la materia in cui ha i voti più bassi, fra cui molte insufficienze.

❀ Evan Rosier.
Altro tasto dolente. Il ragazzo è cresciuto con il mito di suo zio come esempio, è il modello a cui si ispira, e il fatto di non averlo mai conosciuto è il più grande rimpatrio della sua vita. Nominarlo lo fa rattristare, anche se non lo dimostrerà, ma mai dirgli che non potrà mai essere come suo zio: per lui è peggio di qualsiasi altra cosa al mondo, terribile da sopportare, ed è molto probabile che crolli davanti ad una consapevolezza del genere, oltre ad arrabbiarsi.

❀ fuoco.
Quella del fuoco è un'altra delle sue paure, insieme a quella dei serpenti. In realtà, se bisogna essere più precisi, Jacques ha paura di riportare lesioni gravi a causa del fuoco: una candela non lo spaventa, il fuoco del camino non lo mette tanto in agitazione, ma in caso di fiamme libere non avrebbe veramente la forza di avvicinarsi ad esse.

↳ ❝ 𝐅𝐎𝐑 𝐎𝐑 𝐀𝐆𝐀𝐈𝐍𝐒𝐓 𝐌𝐔𝐆𝐆𝐋𝐄𝐒 - pro o contro babbani ❞⏋
꒰ 𝐼'𝑚 𝑡𝑟𝑦𝑖𝑛𝑔 𝑚𝑦 𝒉𝒂𝒓𝒅𝒆𝒔𝒕 𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑡 𝒂𝒄𝒕 𝘩𝑜𝑤 𝐼 𝒇𝒆𝒆𝒍 ꒱
Sin da bambino, Jacques è stato abituato all'idea di un mago degno di questo nome se e solo se di origini Purosangue, e di conseguenza è cresciuto con l'ideale dei Nati Babbani come una contaminazione del mondo magico. Non riesce proprio a concepire l'idea di un Babbano capace di padroneggiare la magia, è un concetto troppo distante dalla sua realtà che ha imparato a rifiutare e disprezzare.
Nemmeno dei Mezzosangue ha un'opinione migliore, ma nei loro confronti ha sviluppato una minima tolleranza. Di certo disprezza la decisione del genitore di essersi unito ad un Babbano, rendendo di conseguenza la propria stirpe impura, corrotta, ma alla fine i figli un briciolo di magia nel sangue la hanno.
Resta comunque il fatto che, secondo il ragazzo, la comunità magica non andrebbe contaminata con la presenza dei Babbani, indegni di praticare e apprendere la magia, e che anzi sarebbe meglio per tutti se venisse preservata la purezza delle famiglie di maghi.
Unendo i due mondi di queste "entità" ben distinte si rischierebbe soltanto di portare all'estinzione dei maghi Purosangue, mettendo la magia nelle mani sbagliate.
Perciò, in definitiva, Jacques è contro ai Babbani, e non si fa tanti problemi a mostrare questo suo pensiero.

↳ ❝ 𝐂𝐎𝐍𝐍𝐄𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍𝐒 - conoscenze ❞⏋
꒰ 𝐵𝑒 𝒄𝒂𝒓𝒆𝒇𝒖𝒍 𝑤𝘩𝑎𝑡 𝑦𝑜𝑢 𝑡𝑒𝑙𝑙 𝑝𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒. 𝐴 𝒇𝒓𝒊𝒆𝒏𝒅 𝑡𝑜𝑑𝑎𝑦 𝑐𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑏𝑒 𝑎𝑛 𝒆𝒏𝒆𝒎𝒚 𝑡𝑜𝑚𝑜𝑟𝑟𝑜𝑤 ꒱

[allora, so che la role è già iniziata e quindi è più complesso stabilire adesso delle conoscenze fra i nostri Oc, ma se qualcuno volesse è sempre ben accetto! Inoltre, qualsiasi approfondimento / cambiamento del rapporto di amicizia o semplice conoscenza va più che bene, e ovviamente se ho dimenticato di segnare qualcuno non esitate a farmelo notare. Mi sono dimenticata di appuntarmi tutto, vi chiedo scusa].

❀ Evaline Rockwood [-Ecate-];
❀ Suzanne Rockwood [-mollettaa-];
❀ Josephine Nott [_chiax_];
❀ Amonet Lestrange [dangershindoulover];
Che dire, queste quattro ragazze rappresentano per Jacques ciò che qualcuno esterno al loro gruppo definirebbe «La gang dei Mangiamorte». Purtroppo non indossano occhiali da sole per i corridoi di Hogwarts, ma sono comunque una cerchia di persone, forse le uniche, di cui il ragazzo si fida. Definirle amicizie sarebbe forse forzato per uno come lui, ma di certo sono alleati.

❀ Bryce Duke [_wesen_malvagio_];

❀ Chanel Clinchy [_wesen_malvagio_];
Più che una conoscenza, questa ragazza è una maledizione: un Crucio ben piazzato sarebbe preferibile alla presenza di una persona tanto insopportabile quanto snob, arrogante, viziata, antipatica e chi più che ha più ne metta.
Dire che il rapporto fra i due è pessimo è un complimento. Chanel, come con tutti gli altri Mangiamorte, non manca di rinfacciargli le sue origini, accusarlo e demolirgli ogni certezza nella vita; d'altro canto, Jacques non manca di rispondere per le rime - anche se non sempre gli risulta facile, ed è certo non sia lontano il giorno in cui le sceglierà conto "accidentalmente" un Avada Kedavra. - Insomma, meglio tenere questi due a distanza di sicurezza e assicurarsi non si guardino nemmeno nel passare l'uno accanto all'altra.

↳ ❝ 𝐐𝐔𝐈𝐃𝐃𝐈𝐓𝐂𝐇 - Quidditch ❞⏋
꒰ 𝐴𝑙𝑙 𝑤𝑒 𝘩𝑎𝑣𝑒 𝑖𝑠 𝒏𝒐𝒘 ꒱
Forse è solo con il Quidditch che il vero Jacques salta fuori, senza paura di farsi vedere o riconoscere.
Inizialmente il ragazzo non era per nulla interessato in questo sport, troppo impegnato a tenere conto degli studi e di mille modi per evitare Caesar, tanto che si perse la maggior parte delle partite disputate.
Al terzo anno, tuttavia, realizzò di come la folla avrebbe potuto fargli da scudo contro il ragazzo che lo tormentava, e pensò bene di andare finalmente assistere ad una partita, dove tra l'altro giocava la sua Casa. Ne fu subito e irrimediabilmente rapito. Vedere i Cacciatori contendersi la palla nel tentativo di segnare, i Battitori alle prese con i bolidi e intanto il Cercatore che tentava di catturare l'inafferrabile boccino: tutto questo fece appassionare inevitabilmente il ragazzo, che da allora non si è perso un incontro.
Al terzo anno riuscì ad ottenere un provino come Battitore di Serpeverde, e ancor prima che se ne accorgesse si ritrovò in squadra; in seguito agli eventi avvenuti durante il quinto anno, però, il giovane Rosier pensò bene di abbandonare per sempre la squadra nonostante le sue capacità, anche se ancora oggi lo si può vedere fare il tifo sugli spalti senza nemmeno tentare di trattenersi.

↳ ❝ 𝐂𝐔𝐑𝐈𝐎𝐒𝐈𝐓𝐘 - curiosità ❞⏋
꒰ 𝐼 𝒘𝒊𝒔𝒉 𝐼 𝑐𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑡𝑒𝑙𝑙 𝑠𝑜𝑚𝑒𝑜𝑛𝑒 𝒆𝒗𝒆𝒓𝒚𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈 ꒱
❀ diario.
Dall'incidente accaduto in bagno, il ragazzo tiene ogni giorno un diario dove scrive delle sue giornate: gli avvenimenti più belli e quelli spiacevoli, le emozioni che ha provato, tutto quello che ha pensato. Solo in questo modo riesce a sfogarsi.

❀ bacchetta.
La bacchetta di Jacques è in legno di tasso con un nucleo di corde di cuore di drago, lunga 13 pollici e sufficientemente flessibile.

❀ animali.
Anche Jacques ha portato ad Hogwarts un animale, più precisamente un barbagianni di nome Roi. Vi è molto affezionato, preferirebbe di gran lunga tenerlo con sé nel dormitorio piuttosto che nella Guferia, ma compensa questa "assenza" facendogli spesso visita.

❀ mancinismo.
Ebbene sì, Jacques è mancino, ed utilizza perciò la mano sinistra per scrivere. Sorprendentemente, però, ha una bella calligrafia.

↳ ❝ 𝐒𝐄𝐗𝐔𝐀𝐋𝐈𝐓𝐘 - orientamento sessuale ❞⏋
꒰ 𝐼 𝒉𝒂𝒕𝒆 𝑡𝘩𝑎𝑡 𝐼'𝑚 𝑠𝑡𝑖𝑙𝑙 𝒉𝒐𝒑𝒊𝒏𝒈 ꒱
Incerto.
Con la vita movimentata che fino ad adesso ha vissuto, Jacques ha avuto ben poco tempo per pensare alle questioni di cuore, figuriamoci poi se si è messo a riflettere sul suo orientamento sessuale.
La verità è che non vede una relazione come qualcosa di necessario, anche se probabilmente non ne rifiuterebbe una, ma più come una difficoltà da affrontare - data la sua scarsa fiducia nelle persone - e un impedimento in alcune situazioni.

Ci ho messo una vita, ma finalmente ce l'ho fatta!
Jacques è il secondo Oc per cui impiego così tante parole (ho paura che stia diventando un vizio), ma detta in tutta sincerità non mi sono mai affezionata così tanto prima d'ora ad un personaggio nel solo strutturarlo. È inoltre il mio primo Oc "tragico", non del tutto innocente ma nemmeno del tutto colpevole soprattutto per quanto riguarda la storia, e proprio per questo spero di non aver esagerato.
Per qualsiasi correzione o appunto non esitare a dirmelo, provvederò a correggere il prima possibile, e spero davvero che possa piacerti!
Mi scuso infine per eventuali errori di battitura, ma dico sinceramente di non averci riguardato.