Axel / Aki [phoenix]

♪¸¸.•*¨*•.dirigente.•*¨*•.¸¸♪

Nome: Eirik. Variante del nome Erik, ha origine nordica e significa eterno dominatore, ricco d'onore.

Cognome: Jäger.

Nuovo nome: Axel. Traduzione scandinava dell'ebraico Avshalom, la versione italiana è Assalonne e significa padre della pace. Perché ha scelto questo nome? Molto semplicemente, per il significato. Con tutte le guerre attraverso cui Aarde era passato e con la venuta dei tre profeti, l'idea che il suo vero nome significasse eterno dominatore gli faceva alquanto ribrezzo, se non vero e proprio disgusto. Preferiva un nome il cui significato fosse "neutro", se non con un significato che potesse essere riconducibile al desiderio di restaurare la pace nel mondo, e Axel era perfetto.

Età: 28 anni. Essendo nato il 28 maggio, è del segno dei Gemelli.

Aspetto: [Tim Phillipps]

Carattere: se si dovesse riassumere il carattere di Eirik in una parola, questa sarebbe "calmo". È infatti un uomo molto pacato, con una pazienza infinita e che difficilmente si arrabbia. I suoi nervi saldi gli permettono di non andare nel panico e pensare ad una soluzione anche in situazioni caotiche, quando magari altri non ci riuscirebbero. È molto gentile con tutti, e soprattutto con i nuovi arrivati è solito sorridere sempre nel tentativo di farli sentire il più possibile a loro agio. Preferisce mettere il bene degli altri prima del suo, ed è un uomo disposto a sacrificare la propria vita per salvare quella di altre persone. È molto difficile che si arrabbi, come detto prima, ma anzi preferisce capire le ragioni di determinate azioni piuttosto che criticarle o punirle. Molto aperto con tutti, è anche un ottimo confidente e un eccellente "ascoltatore", per quanto gli sia possibile, e cerca sempre di non lasciare solo nessuno. Cerca costantemente di far inserire al meglio i nuovi cadetti nell'Agenzia in modo che nessuno si senta solo, ed è molto flessibile per quanto riguarda le scelte di pensiero degli altri. È molto protettivo nei confronti delle persone a cui vuole bene [ovvero nei confronti di ogni singolo membro dell'ADF], ma nonostante questo lascia che ognuno segua le sue scelte, senza interferire.

Canzoni: //

Storia: [più avanti forse la aggiungerò].

Cosa pensa del governo? I sentimenti di Axel sono tutto tranne che positivi nei confronti del governo. Lo odia perché, per colpa del governo, ha dovuto lasciare casa sua. Lo odia perché gli ha portato via suo padre. Perché ha perso la sua identità, perché ha dovuto abbandonare tutto per combatterlo. Dopo l'arresto del padre, ha giurato a sé stesso che avrebbe fatto di tutto pur di ridare la libertà ad Aarde.

Come è entrato a contatto con l'agenzia? Diciamo che Axel è nato a contatto con l'Agenzia. Il padre, Hänsel Jäger, conosciuto dall'Agenzia come Felix, era infatti un membro attivo dell'ADF. Non tornava quasi mai a casa, ma almeno una volta l'anno andava a trovare la moglie e il figlio nonostante le regole lo vietassero. Ed era proprio in queste occasioni che raccontava ad Axel di come fuori ci fossero delle persone buone che combattevano contro il governo per ridare a tutti la libertà. Axel rimase talmente colpito dai racconti del padre che, all'età di tredici anni, entrò lui stesso nell'Agenzia.

Grado: terzo grado.

Poteri e debolezze: Axel è un mutaforma: grazie al suo potere, può assumere la forma fisica non solo di animali, ma anche di altre persone. Gli è tuttavia più semplice assumere la forma di animali piccoli e che ha ben presente, dato che questo non impiega un grande sforzo. Ad esempio, gli verrà più semplice trasformarsi in un cane, animale piccolo e di cui ha presente aspetto e comportamento, piuttosto che non in un animale grande che non ha mai visto. Ci sono anche dei limiti nel numero di trasformazioni: Axel non può trasformarsi più di tre volte in un animale e più di due volte in altre persone. Tuttavia, la debolezza del dirigente non riguarda il potere, bensì è un aspetto fisico: difatti, Axel è sordomuto.

Armi: //

Curiosità:

-Essendo, come detto prima, sordomuto, Axel ha avuto la necessità di imparare sin da piccolo la lingua dei segni. Di solito, quando ha a che fare con dei nuovi cadetti, preferisce comunicare dapprima scrivendo semplicemente ciò che vorrebbe dire su una lavagnetta che si porta dietro, ma mano a mano che inizia a conoscere i nuovi arrivati tende ad insegnare loro almeno le basi per comunicare nella lingua dei segni.

-Ha una cicatrice verticale sul sopracciglio sinistro, non molto evidente, ma che è il segno di una ferita che si è procurato da piccolo durante una precipitosa fuga insieme alla sua famiglia quando aveva appena tredici anni. Suo padre era da tempo sospettato di far parte dell'ADF, cosa peraltro vera, e quando la polizia si presentò a casa Jäger il padre del ragazzo ordinò alla moglie e al figlio di andarsene, in modo che le forze dell'ordine non trovassero anche loro e non li arrestassero, specialmente perché anche Axel aveva iniziato da poco a far parte dell'Agenzia. Scapparono dalla porta sul retro della loro abitazione, ma nella frenesia del momento Axel inciampò sull'ultimo gradino e cadde di faccia. Insomma, non proprio il più dignitoso degli aneddoti. Il padre del ragazzo venne poi arrestato, e da allora Axel non ha più notizie di lui.

-Ha una collezione di piume di uccelli che tiene in una piccola cassetta, nascosta sotto il letto. Non ne fa grande sfoggio, ma guardare tutte quelle piume gli fa ripensare alla sua famiglia, che ha dovuto lasciare indietro per unirsi all'ADF.

-Axel, come suggeriscono i capelli e gli occhi chiari, è originario delle isole Oulugan. Ha però vissuto lì per pochi anni, forse tre o quattro, in quanto poco dopo la sua nascita il padre è entrato a far parte dell'Agenzia e ha preferito spostarsi ad Aghat'al per essere più vicini alla base dell'ADF.

Orientamento sessuale: Axel è pansessuale.

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♪¸¸.•*¨*•.cadetto.•*¨*•.¸¸♪

Nome: Takeshi [武]. Letteralmente, significa guerriero.

Cognome: Nishimura [西村]. 

Nuovo nome: Aki [亜希]. Formato dai kanji 亜, "a", secondo, e 希, "ki", speranza, il nome può avere il significato di seconda speranza. In realtà, Aki doveva essere il nome del fratellino di Takeshi, che tuttavia sarebbe stato l'ultimo di tre fratelli quando la legge vietava di avere più di due figli. La madre si trovò quindi costretta a dare in adozione il bambino appena nato per evitare problemi con il governo, e da allora Takeshi non seppe più nulla del fratellino. Quando gli venne chiesto di cambiare nome, non ebbe alcun dubbio: non solo Aki aveva un bel significato, ma era anche un modo per il ragazzo di sentirsi legato al fratello che non aveva avuto l'opportunità di conoscere.

Età: 17 anni. Essendo nato il 19 novembre, è del segno dello Scorpione.

Aspetto: [Song Wei Long]

Carattere: la personalità di Aki è un po' come un pacco regalo: all'esterno può non sembrare nulla di particolare, un ragazzo come tanti altri, ma all'interno nasconde un regalo unico e meraviglioso. Infatti, a prima vista il diciassettenne sembra essere il più comune dei ragazzi, un po' timido, che cerca sempre di tenere un basso profilo per paura di essere notato. Il classico ragazzo che si sente a disagio in mezzo alla folla e che non si fida a parlare con gli sconosciuti. In realtà, Takeshi è l'esatto opposto di questo: è uno molto impulsivo, che si lascia guidare dal cuore piuttosto che dalla mente e che ama aprirsi a nuove esperienze. Per lui il cambiamento non è una cosa di cui aver paura, ma anzi va accolto con gioia. Proprio per questo è un ragazzo dalla mente flessibile, che tende a pensare fuori dagli schemi e ad adattarsi al pensiero degli altri. Non è tipo da dare retta ai pregiudizi, ma anzi tende a sorvolarli e a vedere il bello in ogni persona, anche nei casi più disperati. Certo, è difficile vedere il bello in quelli del governo... ma ehi, non tutto è impossibile. Inoltre, Aki è molto ottimista, ed è sempre lui la figura che tenta di far rialzare chi è caduto o si è arreso. Non si lascia scoraggiare dalle apparenze, e la sua mente analitica gli consente di trovare vie d'uscita che magari ad altri potrebbero sfuggire.

Canzoni: //

Storia: [più avanti forse la aggiungerò].

Cosa pensa del governo? Aki pensa tante cose del governo. E, in primo luogo, pensa che siano stupide le leggi imposte da questo. Non solo perché a causa del Consiglio dei cento ha perso un fratello, ma anche perché non sopporta l'idea di un intero mondo reso schiavo per divertimento. Sin da piccolissimo Takeshi si è ritrovato a dover lavorare in una fabbrica insieme al padre e alla sorella maggiore, di cui tra l'altro il direttore abusava, ogni volta con una scusa diversa, ed è stato perciò privato di un'infanzia normale. Tutta la sua famiglia si è ritrovata a fare i conti con una lingua che non conosceva, in quanto il loro dialetto "non era consono alle leggi del governo". L'intera vita del ragazzo è stata stravolta dal Consiglio. Ma la verità, è che Aki ha paura: ha paura che la situazione sia irreversibile, che la sua vita continuerà ad essere segnata dalle decisioni del governo. Ha paura di aver fatto la scelta sbagliata, di aver messo in pericolo la sua famiglia entrando a far parte dell'ADF. Ha paura che Aarde non potrà mai liberarsi del Consiglio, e questa è un'idea che lo angoscia tantissimo.

Come è entrato a contatto con l'agenzia? diciamo che l'Agenzia ha letteralmente salvato Aki. E tutto perché un suo amico aveva iniziato a parlargli di come Aarde sarebbe stato un pianeta più giusto se il governo fosse caduto e a prendere il potere fosse stata una certa Agenzia della Fenice. Gli raccontava di come sarebbe stato bello un mondo in cui la legge consentiva di essere liberi, di non essere sottomessi a nessuno e di vivere la propria vita senza essere costantemente sorvegliati. Per colpa di questo suo amico, Takeshi non fece un'ottima impressione quando gli toccò sottoporsi al test della verità. Nella sua testa continuava a formarsi l'immagine di un governo spodestato dall'Agenzia della Fenice, e l'idea gli piaceva da morire. Sarebbe morto, se non si fosse fidato di una donna che gli aveva chiesto discretamente di seguirlo. La donna, come dopo apprese, era un membro dell'ADF infiltrato nel governo, e aveva il compito di mettere in salvo tutti quelli che, come lui, avevano fallito il test. La donna gli concesse solo di salutare un'ultima volta la sua famiglia, prima che Aki accettasse di diventare un membro lui stesso dell'Agenzia della Fenice.

Grado: secondo grado.

Poteri e debolezze: il potere di Aki rispecchia a pieno il suo carattere altruista. Il ragazzo ha infatti la capacità di curare con un solo tocco le ferite o il dolore fisico altrui, che si tratti di un piccolo livido o di un osso rotto, se non addirittura una ferita importante. Ci sono tuttavia dei limiti: difatti, utilizzare il proprio potere gli richiede delle energie, e più è grave la ferita più energie impiega. Se si tratta di curare dei graffietti, qualche livido oppure una slogatura, l'energia che impiega non è molta e quindi non gli causa alcun problema. Se si tratta invece di stiramenti, strappi, distorsioni o lussazioni, già l'energia impiegata è di più ma non ha effetti collaterali importanti, se non la stanchezza. Nel caso di questi, tuttavia, Aki è come se "assorbisse" il dolore dell'altro: ad esempio, se cura qualcuno con un muscolo stirato, il ragazzo proverà lo stesso dolore che proverebbe se il muscolo se lo fosse stirato lui. Quando si tratta di fratture o ferite molto gravi, l'energia impiegata è molta. Se la frattura è semplice o la ferita non troppo profonda, gli "effetti collaterali" potrebbero limitarsi a giramenti di testa o stordimento; se invece la ferita è grave e profonda o la frattura scomposta, se non addirittura esposta, Aki rischia di svenire per un tempo variabile a seconda della gravità della ferita.

Armi: con la mira che si ritrova, Aki potrebbe maneggiare con facilità qualsiasi tipo di arma da fuoco così come arco e frecce, ma c'è da dire che le sue passioni tendono più ai fucili che non alle pistole o ai pugnali. Gli M16 sono i fucili che più lo affascinano, e imparare ad usarne uno sarebbe una bella esperienza per lui.

Curiosità:

-È mancino.

-Aki, nonostante la giovane età, è già zio. La sorella, Mizuki Nishimura [西村 水基], di otto anni più grande di lui, ha infatti avuto un bambino con Yukio Takahashi [高橋 雪小], il marito di lei. Il nipote del ragazzo, Daiki [大树], è nato poco prima che lui entrasse a far parte dell'Agenzia.

-Aki è credente. Crede fermamente in ciò che il Raeishesimo afferma, e gli viene difficile pensare che ci sia qualcuno che non crede negli dei. Sin da piccolo è stato abituato a pregare due volte al giorno, la mattina e la sera, e anche dopo essere entrato a far parte dell'Agenzia non ha abbandonato questa abitudine. Anzi, si può dire che si sia rafforzata.

-Come facilmente intuibile dagli occhi a mandorla scuri e dai capelli castani, Takeshi è originario di Wyn-ly. Tutta la sua famiglia vive ancora lì, ma lui si è spostato insieme all'ADF quando gli è stato offerto di entrare a farne parte.

Orientamento sessuale: "sfortunatamente per tutte le ragazze", come spesso gli diceva la sorella, Aki è omosessuale.

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stiles_Bilinski24 _satte_23_potter_ ecco a voi i miei OC per la vostra role! Ho cercato di farli il più coerente possibile con la trama, non solo per quanto riguarda il prestavolto ma anche per le storie di entrambi i personaggi, ma se ci sono dei cambiamenti da fare dite pure, provvederò subito a rimediare! Spero anche che non risultino OP per quanto riguarda i poteri, ma credo di aver messo abbastanza "limiti". Ovviamente se non siete d'accordo cambierò subito. Per il resto, spero che vadano bene e soprattutto che vi piacciano! 

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