capitolo due
"Fin! Vai tu alla porta, per favore!" Urlò il padre di Affinity dalla cucina.
La ragazza allora uscì da camera sua, ma nel farlo vide suo padre che stava agitando uno straccio davanti al forno, cercando di allontanare il fumo. Alla vista del tentativo di cucinare la cena del padre, Affinity provò in tutti i modi a non scoppiare a ridere ma fallì miseramente.
"È pronta la cena?" Disse, ridacchiando.
"Troppo pronta." Rispose lui, tossendo.
Divertita, Affinity si diresse allegramente al portone, curiosa di sapere chi aveva suonato. Aprì la porta e si ritrovò davanti una ragazza con la pelle molto abbronzata e dei bellissimi capelli lunghi, ricci e castani a incorniciarle il volto.
"Ciao, vicina!" Disse la ragazza, sorridendo.
"Oh mio dio, Kie!" Esclamò Affinity prima di travolgere la vecchia amica in un abbraccio.
Infatti, Kiara e Affinity erano migliori amiche quando andavano alla scuola Kook, ma avevano perso i rapporti quando la riccia aveva iniziato a uscire con la gente del Cut a causa di una "situazione complicata" che si era creata con Sarah Cameron, un'altra ragazza con cui erano amiche tempo prima.
Quindi, le due non avevano mai litigato e non avevano mai iniziato a odiarsi, si erano semplicemente... allontanate.
Kie ricambiò l'abbraccio. "Affinity, mi dispiace così tanto per ogni cosa." La riccia di staccò per incrociare lo sguardo di Affinity. "Nessuno merita di passare quello che hai passato tu."
"Oh, non ti preoccupare Kie, a me e mio padre sta andando tutto bene!" Ribattè la liscia con un'alzata di spalle.
"Cacchio questo coso brucia!" Esclamò il padre di Affinity, rovesciando accidentalmente una padella sui fornelli.
Le due ragazze gli lanciarono un'occhiata e lo videro soffiarsi sulla mano bruciata.
"Tutto bene papà?" Chiese la liscia, ridacchiando.
Lui le fece il segno dell'okay in risposta.
"Stai andando alla grande signor McCormick!" Gli urlò Kiara, alzando entrambi i pollici in su, nella sua direzione.
"Grazie mille Kiara!"
Affinity si girò verso l'amica e mimò con le labbra: "Era mamma a occuparsi sempre della cucina."
"No davvero? Non l'avrei mai detto."
Sorridendo, la liscia si spostò di lato per farla passare. "Beh, entra pure."
"Allora, ti sta piacendo la vita da Pogue?" Le chiese Kiara, mentre il suo sguardo vagava per la casa, osservando il piccolo spazio in cui i McCormick vivevano ormai da una settimana. "È tutto quello che hai sempre sognato?"
"In realtà questa vita semplice e appartata ci sta piacendo quasi un sacco. Di sicuro più di quanto immaginassi."
"E come se la sta passando tuo padre?"
"Meglio di come mi aspettavo. In realtà è abbastanza strano quanto bene gli stia andando, considerato che... beh, lo sai." Affinity abbassò il tono di voce per impedire al padre di sentire le sue parole.
"Già, lo so. Insomma, non importa quanto una persona possa essere orribile, nessuno merita di essere tradito, e poi tuo padre è uno dei padri migliori che abbia mai conosciuto!"
"Lei è solo una bastarda egoista, punto e basta."
"Lo so, Fin, ma ho qualcosa in serbo per te che potrebbe tirarti sul il morale!" Kiara battè le mani, eccitata.
L'amica sollevò un sopracciglio. "E questo qualcosa cosa sarebbe?"
"Io e i miei amici abbiamo un'uscita in programma per domani e vorrei disperatamente che tu venissi!"
"Kie, non lo so. Per loro sarò sempre e comunque una Kook."
"Andiamo, per favore!" Esclamò la riccia. "Ho bisogno di un'altra ragazza con me, i ragazzi stanno iniziando a essere troppo scemi per riuscire a gestirli da sola."
"In cosa consisterebbe l'uscita?"
"Non ne ho idea. Decidiamo il programma sul momento ogni volta che ci vediamo."
Affinity esitò. "Hm, ci penserò."
"Va bene, va bene. Ora però probabilmente dovrei tornare a casa, è ora di cena. Comunque è stato bello vederti di nuovo, Fin! Sono davvero contenta che tu viva qui ora."
A quel punto Kiara aprì la porta e si avviò verso l'esterno.
"È stato bello anche per me, Kie."
"Domani passeremo a prenderti a mezzogiorno!" Dichiarò la riccia mentre iniziava a correre giù per il vialetto.
"Cosa- Kie non mi sono ancora decisa!"
"Scusa ma non riesco a sentirti! Stai svanendo in lontananza!"
Affinity non riuscì a trattenere il sorriso che le spuntò sul volto mentre chiudeva la porta. "I Pogues hanno un che di speciale, non è vero?"
"Si, Fin, ce l'hanno eccome." Le rispose suo padre, sorridendo. "E ora vieni e andiamo a mangiare la cena finché è calda!"
"Stava andando a fuoco fino a due minuti fa, direi che non c'è fretta." Ridacchiò Affinity.
Poi, andò a sedersi a tavola e suo padre le piazzò di fronte un piatto di riso cosparso di pezzi di pollo carbonizzato. Ne assaggiò una forchettata, forzando un sorriso, ma la risputò dentro un fazzoletto subito dopo.
"È un po' troppo salata, papà." Disse la castana, tossendo fra le risate.
Suo padre non replicò. Affinity allora alzò lo sguardo, aspettandosi di trovare un'espressione ferita sul suo volto, ma invece vide il corpo dell'uomo piegato in due dalle risate, che erano così tante da non emettere alcun suono.
"Non riesco a credere che tu ne abbia davvero mangiato un pezzo!" Disse, ansimando tra un riso e l'altro. "Sono- un vero e proprio- cuoco orrendo, e tu sei stata una pazza!" Le sue frasi erano spezzate a causa dei profondi respiri che faceva per impedirsi di scoppiare a ridere un'altra volta.
Affinity spostò da un lato il suo piatto. "Tanto non avevo molta fame. Comunque, ho una sorpresa per te."
La ragazza si alzò da tavola e andò in camera sua. Lì rovistò nel suo zaino finché non trovò quello che stava cercando e, dopo aver afferrato la busta, tornò nella cucina. Una volta arrivata la gettò sul tavolo.
Suo padre corrugò entrambe le sopracciglia. "Che cos'è?"
"Aprilo e basta."
L'uomo obbedì e, strappandone la chiusura, tirò fuori dalla busta diverse centinaia di banconote da un dollaro.
Il suo sguardo si illuminò di consapevolezza. "Um, no cara. Questi non li posso accettare." Affinity non poté fare altro se non sorridere all'uomo che c'era sempre stato per lei, dal giorno della sua nascita. "Sapevo che saresti stato un 'cuoco orrendo' quindi... ho pensato che questi avrebbero potuto aiutarci con alcune cose."
"Che tipo di cose, esattamente?"
"Tipo per poter vedere degli show di cucina o addirittura prendere lezioni per imparare a cucinare! Insomma, il padre di Kiara possiede un ristorante!"
Il padre, sentendo quelle parole, tentò di reprimere il sorriso che gli si stava allargando sul volto. Poi agitò le banconote in direzione della figlia.
"Queste dove le hai prese?"
"È, uh- il regalo di 'separazione' di mamma." Rispose Affinity, facendo il segno delle virgolette con le dita.
A quel punto il suono della risata del padre esplose finalmente nella stanza.
Affinity amava quel suono perché era estremamente contagioso, e ogni volta che lo sentiva non poteva fare a meno di ridere a sua volta.
Suo padre intanto si alzò da tavola e la strinse a sé in un abbraccio.
"Quale santo mi ha inviato dal cielo una figlia fantastica come te? Come è potuto succedere?"
La castana ridacchiò, la barba incolta del padre che le graffiava la guancia. "Beh, i miei geni li ho presi di sicuro da te, perché è dannatamente ovvio che non possono essere quelli di mamma."
Dalle labbra del padre uscì piano una risata. "Immagino tu abbia ragione."
Affinity sentì una lacrima calda scivolare sulla sua guancia. Si staccò dall'abbraccio e incrociò gli occhi azzurri del padre, colmi di lacrime. Fece un debole sorriso e gliene asciugò una con il pollice.
"Grazie per tutto, e intendo dire ogni cosa. Nessun altro mi avrebbe potuto far sentire felice anche il giorno stesso in cui ho lasciato casa mia perché..." La ragazza fece una breve pausa, sentendo le parole che le s'impigliavano in gola e gli occhi che iniziavano a riempirsi di lacrime. "Perché non sono stata abbastanza per la mia stessa madre."
Un groppo si formò nella gola del padre di Affinity quando sentì quelle parole, parole di quasi disgusto verso se stessa, uscire dalle labbra di sua figlia. "Non-" deglutì rumorosamente, cercando di parlare fra i denti che teneva serrati dalla rabbia. "Non permetterle mai di farti credere di non essere abbastanza. Tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata e chiunque abbia il privilegio di conoscerti questo lo dovrebbe sapere dannatamente bene."
La ragazza poggiò la testa sul petto del padre, asciugandosi le lacrime sulla sua maglietta. "Grazie."
Lui le diede un bacio in fronte. "È il minimo." Posò le mani sulle spalle della figlia e, staccandosi dall'abbraccio, si piegò verso di lei per rivolgerle un sorriso. "Ma non sei l'unica che ha una sorpresa in serbo."
Daniel McCormick infilò la mano destra in tasca e ne tirò fuori un piccolo braccialetto colorato. Poi lo posò sul palmo della figlia e la lasciò ammirare le strisce blu, viola e rosa strette fra loro con un nodo. Affinity fece scivolare le sue dita lungo il tessuto finché non arrivò al centro, dove c'era legata una figura a forma di squalo che era fatta d'argento.
Un sorriso enorme si allargò sul volto della castana mentre abbracciava suo padre fino a mozzargli il fiato.
"Dato che sei una psicopatica che amerebbe studiare quei maledetti squali..." Disse, respirando a fatica a causa della stretta della figlia.
"Non sono esseri aggressivi per natura!" Protestò Affinity, dandogli una spintarella. "Comunque, per quanto io lo possa adorare, se io accetto il tuo regalo, significa che tu devi accettare il mio."
Daniel alzò gli occhi al cielo e indicò la busta posata sul tavolo. "Lo accetterò a una condizione."
"Dimmi."
"Domani dovrai uscire con Kiara e i suoi amici."
"Cosa? Perché?"
"Perché hai bisogno di qualche amico, e poi perché voglio che tu senta di appartenere a questo posto. Voglio che tu continui a vivere le tue fantastiche estati!"
Affinity gli lanciò uno sguardo dubbioso.
Suo padre sollevò un sopracciglio e le tese il pugno. "Affare fatto?"
La ragazza esitò un altro paio di secondi prima di decidersi a battere il pugno al padre. "Affare fatto."
SPAZIO AUTRICE
sono seriamente scioccata dalla velocità con qui aggiorno questa storia, siate fieri ahahah
buona festa delle donne a tutteee, godetevela al meglio amori miei che ve lo meritate<3
detto questo, spero il capitolo vi sia piaciuto, lasciate una stellina se è così<3
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top